PREGHIERE ed “Esercizio di Virtù” PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA -Giovedì-

PREGHIERE ed “Esercizio di Virtù” PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA

-G I O V E D I ‘-

sacramento divino 

[da: La via del Paradiso, III edizione, Siena 1823 -imprimatur-]

Al Santissimo Sacramento.

  1. Deus in adjutorium etc. Gloria Patri etc.

Vi adoro, mio Sacramentato Gesù, come Frutto di eterna vita; e vi prego a consolare, e nutrire l’anima mia, preservandola dalla corruzione della colpa, e conferendole l’immortalità della Gloria.

Gloria Patri etc. tre volte.

Vi adoro, mio Sacramentato Gesù, come Roveto infocato, in cui arde in fiamma di amore la Divinità; e v i prego a riscaldare la freddezza del mio cuore, perché l’anima mia sia degna di ascoltare le vostre celesti inspirazioni.

Gloria Patri etc. tre volte.

Vi adoro, mio Sacramentato Gesù, come compendio, e ultima perfezione di tutti i Prodigi dell’antico, e nuovo Testamento, ma specialmente come Memoriale dell’acerbissima vostra Passione; e Vi prego a concedermi la grazia di vivere sempre ossequioso amante della vostra Mensa Divina.

Gloria Patri etc. tre volte.

Vi adoro, mio Sacramentato Gesù, come Amante fedele, che amorosamente mirate da codesto Eucaristico Velo chi Vi ama; e Vi prego a farmi degno de’ vostri sguardi Divini.

Gloria Patri etc. tre volte.

Vi adoro mio Sacramentato Gesù come Redentore del Mondo, e intendo di adorarVi anche per coloro, che in qualunque modo Vi oltraggiano; e Vi prego a farmi degno di cooperare all’onore dovutoVi nel Santissimo Sacramento in cui altamente risplende la vostra Carità, la vostra Sapienza, e la vostra Onnipotenza.

Gloria Patrie etc. tre volte.

Vi adoro, mio Sacramentato Gesù, come Viatico per l’Eternità e vi prego a farmi la grazia di riceverVi degnamente nel tempo della mia morte.

Gloria Patri etc. tre volte .

Vi adoro, mio Sacramentato Gesù, come Trionfante alla destra del Padre, e come Consolatore in quel Mistico Velo; e vi prego a darmi grazia, che dopo avere in fede adorata la Vostra Presenza invisibile venga un giorno ad adorarla, e riagraziarla visibile nel Regno della vostra eterna gloria. Così sia.

Gloria Patri etc. tre volte.

 

I N N O

Pange lingua, gloriosi

Corporis mysterium,

Sanguinisque pretiosi,

Quem in mundi pretium

Fructus ventris generosi

Rex effudit Gentium.

Nobis datus, nobis natus

Ex intacta Virgine,

Et in mundo conversatus,

Sparso verbi semine,

Sui moras incolatus

Miro clausit ordine.

In supremae nocte coenae,

Recumbens cum fratribus,

Observata lege plene

Cibis in legalibus

Cibum turbae duodenae

Se dat suis manibus.

Verbum caro, panem verum

Verbo carnem efficit,

Fitque sanguis Christi merum,

Et si sensus deficit,

Ad firmandum cor sincerum

Sola fides sufficit.

Tantum ergo Sacramentum

Veneremur cernui,

Et antiquum documentum

Novo cedat ritui:

Praestet Fides supplementum

Sensuum defectui.

Genitori, Genitoque

Laus, et jubilatio,

Salus, honor, virtus quoque

Sit, et benedictio;

Procedenti ab utroque

Compar sit laudatio. Amen,

.- Panem de Coelo praestitisti eis

.- Omne delectamentum in se habentem.

Oremus.

Deus, qui nobis sub Sacramento mirabili Passionis tuae memoriam reliquisti, tribue, quaesumus, ita nos Corporis, et Sanguinis tui sacra mysteria venerari, ut redemptionis tuae fructum in nobis iugiter sentiamus. Qui vivis, et regnas cum Deo Patre in unitate Spiritus sancti Deus per omnia saecula saeculorum. Amen

ALLO SPIRITO SANTO.

-spirito-santo-6

 

  1. Deus in adjutorium etc. Glori Patri etc.

Divino Paraclito Spirito, che avete create tutte le cose, deh venite a visitare con la vostra grazia l’anima mia creata per Voi; purgatela da ogni macchia, riempitela de’ vostri Doni, e infiammatela del santo Amore: ve ne supplico per i meriti di Gesù. I meriti di Gesù suppliscano alle mie mancanze. Così sia.

l- O Divino Spirito di bontà, riempite il mio cuore del santo Timor di Dio, ma di quel filiale timore, che ci allontana per amore dall’offendere il nostro buon Padre, che merita di essere infinitamente amato, e glorificato.

Gloria Patri etc.

2Spirito Santo consolatore, Padre dei Poveri, e refrigerio dei cuori, accordatemi par amor di Gesù quella vera, e perfetta Pietà, che è fondatata su la stabile Pietra angolare delle dottrine, e degli esempi del mio divino Maestro, e Salvatore.

Gloria Patri etc.

3- O Voi, Divino Spirito, comunicatemi il Dono della Scienza, che m’insegni ad amare Dio sommo bene sopra ogni cosa, e con tutte le forze dell’anima mia.

Gloria Patri etc.

4- O Spirito Santo, con la vostra virtù onnipotente spezzate le catene, che tengono il povero mio cuore immerso nelle misere vanità del mondo; e datemi per amor di Gesù il Dono di Fortezza, onde rompa una volta tutti i lacci degli affetti terreni, e l’anima mia libera s’innalzi a Dio suo Creatore.

Gloria Patrietc.

5- Sapientissimo Spirito, luce delle nostre menti, direttore del nostro cammino, datemi il celeste Consiglio, onde la mia vita sia tutta santa, e ordinata alla vostra gloria.

Gloria Patri etc.

6- O Spirito santificatore delle anime, accordatemi il dono dell’Intelletto, onde obbedisca con perfezione alla sacra Legge, e ai consigli del mio Redentore.

Gloria Patri etc.

  1. O Sapienza del Padre, che disponete tutte le cose con fortezza, e soavità, venite a insegnarmi la via del Paradiso. O Dio d’infinita carità, arricchite il mio cuore della Sapienza divina, onde ami solo il Bene eterno, e disprezzi i piaceri, le ricchezze, e le vanità fugaci, e bugiarde del mondo. Cosi sia.

Antiph. Charitas Dei diffusa est in cordibus nostris per inhabitantem Spiritum ejus in nobis.

.- Emitte Spiritum tuum, et creabuntur.

.- Et renovabis faciem terrae.

Oremus :

Adsit nobis, quaesumus,Domine, Virtus Spiritus Sancti, quae et corda nostra clementer expurget, et ab omnibus tueatur adversis. Per Christum Dominum nostrum. Amen.

 

CARITA’

La carità verso i l Prossimo è una Virtù con la quale amiamo il Prossimo per amor di Dio; dimodoché l’amor di Dio, e l’amor del Prossimo costituiscono un solo abito, che per altro è il principio di atti differenti. Esercitatevi oggi in questa santa Virtù, ponderando attentamente, che il Nostro Signor Gesù Cristo disse:

“Questo è il mio Comandamento; che vi amiate scambievolmente, come io ho amato voi. Dal vostro vicendevole amore conoscerà il Mondo, che siete miei Discepoli, cioè veri Cristiani: Ciò che farete al minimo de’ miei, lo riguarderò, come fatto a me stesso”.

 

Quattro Gradi della Carità per il Prossimo.

  1. Sopportare con pazienta gli altrui difetti. Compassionare le miserie del Prossimo, e soccorrerlo più che si può.
  2. Non mormorare, né dire parole aspre, o impazienti.
  3. Non invidiare l’altrui felicità, anzi rallegrarsene come della propria.
  4. Far del bene anche ai Nemici, perdonar loro ogni ingiuria, amarli, e pregare di buon cuore Dio per i medesimi.

Preghiera.

O mio Divin Redentore, che non potendo morir per Noi che una sola volta, avete voluto per eccesso del vostro Amore, che si rinnovasse ogni giorno il Sacrificio che offeriste sul Calvario, per esser vittima di propiziazione sui nostri Altari, santificatemi, e fate, che io partecipi col mezzo di questo Sacramento di amore di quella Carità ineffabile, che vi mosse ad instituirlo, affinché, amandovi perfettamente, io riguardi il mio Prossimo come me stesso, e per lui nutri sempre nel mio Cuore sentimenti di tenerezza veramente Cristiana, e Santa. Così sia.

Preghiere per ogni giorno -Mercoledì-

PREGHIERE ed “Esercizio di Virtù” PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA

MERCOLEDI‘-

 tutti santi

A tutti i Santi, e specialmente ai Santi Avvocati

[da: La via del Paradiso, III edizione, Siena 1823 -imprimatur-]

 

– In Nomine Patris, et Filii etc.

– Deus in adjutorium meum intende;

– Domine, ad adjuvandum me festina.

Gloria Patri, et Filio etc.

Benedictus Dominus in Sanctis suis.

Dio eterno, Dio infinito, vi benedico, e vi ringrazio, che abbiate già comunicata la vostra gloria a tanti Eletti di ogni età, di ogni sesso, e di ogni condizione, e vi supplico a concedermi di essere imitatore sulla terra di quelli che riconosco, e invoco per intercessori nel Cielo. Pater, Ave, Gloria.

Beati Cittadini della Santa Sionne, e specialmente Voi, Santo N., di cui porto il glorioso Nome, e Voi Santi N. N. miei Avvocati, e Voi Sante N. N. mie Protettrici, mentre mi rallegro, che liberi finalmente dalle miserie del mondo, siete giunti a godere la beatifica contemplazione della SS. Trinità, pregate per me il Signore, e ottenetemi dalla sua infinita misericordia, che si degni di purificare il mio cuore da ogni affetto terreno, e infiammarlo del suo santo Amore . Pater, Ave , Gloria .

Beati Cittadini della Santa Sionne, Santo del mio Nome, Santi miei Avvocati, e Sante mie Protettrici, supplicate il nostro Signor Gesù Cristo, che mi conceda la sua santissima Grazia, onde io vinca ogni viziosa voglia, e tentazione. Pater, Ave, Gloria.

Beati Cittadini della Santa Sionne, Santo del mio Nome, Santi miei Avvocati, e Sante mie Protettrici, mortificate con la vostra potente intercessione i miei sentimenti, riformate i miei cattivi costumi, fate che sempre io eseguisca l’adorabile Divina Volontà, e che ami e serva il Prossimo, come comanda Dio vivo, perenne Fonte di Carità. Pater, Ave, Gloria.

Beati Cittadini della Santa Sionne, Santo del mio Nome, Santi miei Avvocati, e Sante mie Protettrici, liberatemi dai nemici visibili, e invisibili, dalla morte improvvisa, e da ogni male; e impetratami dal Dio delle misericordie la grazia di riceverLo degnamente prima della mia morte; e finalmente ottenetemi la S, Perseveranza finale, onde io spirando alla vostra presenza nelle braccia di Gesù, di Maria, e di Giuseppe, e con i loro soavissimi Nomi su le labbra e nel cuore, venga a rallegrarmi eternamente con Voi per i meriti di Gesù Cristo Signor nostro. Così sia. Pater, Ave, Gloria.

 Antif.: Angeli, Archangeli, Throni, et Dominationes, Principatus, et Potestates, Virtutes Cœlorum, Cherubini, atque Seraphim, Patriarchæ, et Prophetæ, Sancti Legis Doctores, Apostoli, omnes Christi Martyres, Sancti Confessores, Virgines Domini, Anachoretæ, Sanctique omnes, intercedite pro nobis.

Domine, exaudi orationem meam.

– Et clamor meus ad te veniat.

Oremus

Protege, Domine, Populum tuum. et Apostolorum tuorum Petri, et Pauli, et aliorum Apostolorum patrocinio confidentem perpetua defensione conserva.

Omnes Sancti tui, quæsumus Domine, nos ubique adjuvent, ut dum eorum merita recolimus, patrocinia sentiamus, et pacem tuam nostris concede temporibus, et ab Ecclesia tua cunctam repelle nequitiam: iter, actus, et voluntates, nostras, et omnium famulorum tuorum in salutis tuae prosperitate dispone; Benefactoribus nostris sempiterna bona retribue, et omnibus Fidelibus defunctis requiem æternam concede.

Per Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum. etc.

POVERTÀ CRISTIANA

 La povertà è una virtù, che ha per oggetto di moderare la cupidigia, e l’attacco alle ricchezze, e ai beni di questa Terra, considerando quanto sieno vani, brevi, e pericolosi. Esercitatevi oggi in questa difficile Virtù. Se siete povero, sopportate volentieri la vostra indigenza, se ricco, staccate il vostro cuore dalle ricchezze, fatene sempre buon’uso, e moltiplicate le vostre elemosine, se non volete, che in voi si verifichi quanto disse il Signore: Oh quanto è difficile che un Ricco entri nel Regno dei cieli! Coloro, che sono, o vogliono dìventar ricchi, cadono nella tentazione, tutte le insidie del demonio, e in molti desideri inutili, e dannosi, che sono la cagione funesta della loro rovina, e della loro dannazione.

Cinque Gradi di Povertà Cristiana 

  1. Distaccare interamente il cuore dalle cose temporali, ed esser pronto abbandonarle, o a perderle, quando piacerà a Dio.
  2. Non desiderare maggior fortuna di quella, in cui la Divina Provvidenza vi ha collocato.
  3. Scacciare dall’animo ogni sentimento di vanità, di orgoglio, e di presunzione, e disprezzare interamente le pompe e i piaceri del mondo.
  4. Spogliare lo spirito d’ogni proprietà, e spregiare il proprio giudicio, e volontà con tutti que’ desiderj, che non siano conformi a quelli di Dio.
  5. Umiliarsi e riconoscere che in noi non vi è che debolezza, miseria, corruzione in qualunque grado noi siamo superiore agli altri.

Preghiera .

   Gesù mio, Signor mio, e Dio mio, che vestendovi con profonda incomprensibile Sapienza della nostra natura, voleste nascere così povero, che neppure aveste ove riposare il vostro Capo adorabile, e che dopo esser vissuto nella più grande indigenza, moriste nudo su la Croce, deh! fate, che a vostro esempio io rinunzi con tutto lo spirito agli onori, alle grandezze, e ai beni passeggieri di questo Mondo; che io comprenda essere un miserabile inganno il pretendere di arrivare al beato soggiorno della vostra gloria per altra via di quella, che Voi stesso avete calcata, e ci avete mostrata; e che penetrato da questa verità, io viva tra i commodi della vita, come se non gli avessi. Cosi sia.

Preghiere per ogni giorno – Martedì –

PREGHIERE ed “Esercizio di Virtù” PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA

MARTEDI’

[da: La via del Paradiso, III edizione, Siena 1823 -imprimatur-]

Ai Santi Angeli

ang. gerarchie

 

Preghiera rivelata dal Nostro Signor Gesù Cristo a S. Metilde,

per cui ella vide innalzarsi al Cielo una scala d’oro di nove gradi, sopra ciascun de’ quali stava un Ordine di Angeli.

In conspectu Angelorurm psallam tibi Deus meus;

Adorabo ad Templum Sanctum tuum et confitebor Nomini tuo. – Gloria Patri etc.

O Angeli Santissimi, Nunzj e Ministri del sommo Re della Gloria, e fedelissimi Esecutori de’ suoi comandi, purificate, vi prego, le mie Orazioni; offritele alla Maestà dell’Altissimo; e fate che spirino un soave odore di Fede, di Speranza e di Carità.

Pater, Ave, Gloria.

O felicissimi Arcangeli, Capitani della Milizia Celeste, impetratemi il lume dello Spirito Santo, istruitemi ne’ Divini Misterj, e avvaloratemi contra il comune inimico.

Pater, Ave, Gloria.

O Principati sublimi, Direttori, e Governatori del Mondo, governate in tal guisa l’anima mia, che la superbia disordinata de’sensi sia sempre vinta, e domata dalla ragione.

Pater, Ave, Gloria.

O invittissime Potestà, raffrenate il maligno spirito, quando mi assale, e tenetelo lontano da me quando cerca di allontanarmi da Dio.

Pater, Ave, Gloria.

O potentissime Virtù, illustrate, e fortificate il mio spirito, affinché pieno del vostro valore, si avanzi in ogni santa virtù, e resista ad ogni assalto infernale.

Pater, Ave, Gloria.

O beatissime Dominazioni, impetratemi un perfetto dominio di me medesimo, ed una santa e lodevole libertà di ripugnare a tutto ciò che non è da Dio.

Pater, Ave, Gloria.

O Troni stabili, e sempiterni, insegnate all’anima mia la vera umiltà, acciocché divenga domicilio di quel Signore, che risiede benignamente negli umili.

Pater, Ave, Gloria.

O sapientissimi Cherubini, tutti intenti alla Divina contemplazione, fatemi apprendere perfettamente la mia viltà, e l’eccellenza del mio supremo Creatore.

Pater, Ave, Gloria.

O ardentissimi Serafini, accendete col vostro fuoco il mio cuore, acciocché ami e sospiri quella infinita bellezza, che è amata incessantemente da voi. E così sia.

Pater, Ave, Gloria.

O Serafini, o Cherubini, o Troni Celesti, date gloria per me all’Eterno Padre, e pregateLo per la salute dell’anima mia.

Gloria Patri etc.

O Virtù, e Potestà, o Angeliche Dominazioni, date gloria per me all’Eterno Figlio, e pregateLo per la salute dell’anima mia.

Gloria Patri etc.

O Principati, o Arcangeli, o Angeli Santi, date gloria per me allo Spirito Santo, e pregateLo per la salute dell’anima mia.

Gloria Patri etc.

O Celesti Angeliche Gerarchie, inchinate per me la Regina del Cielo, e della Terra, il rifugio dei poveri peccatori, la Madre di Dio Maria, e impetratemi la sua santa efficacissima protezione.

Salve Regina etc.

 

Antif. Angeli Domini, Dominum benedicite in æternum.

Domine exaudi Orationem meam.

– Et clamor meus ad te veniat.

Oremus

Deus, qui ineffabili providentis sanctos Angelos tuos ad nostram Custodiam mittere digneris, largire supplicibus tuis, et eorum semper protectione defendi, et æterna societate gaudere. Per Christum Dominum nostrum. Amen.

PAZIENZA 

   La Pazienza è una Virtù che sostiene lAnima contro i movimenti cagionati da un male presente o temuto, e le dà coraggio e forza di sostenere per amor di Gesù Cristo tutte le avversità, che le sopravvengono o da Dio, o dalle creature, senza turbarsi e senza allontanarsi dal suo dovere. Esercitatevi oggi in questa Santa Virtù, considerando che la Pazienza ci è necessaria per ottenere quanto ci è stato promesso, e che Gesù Cristo dice; Sarete beati quando gli uomini vi malediranno, e quando vi perseguiteranno, e quando contro la verità diranno di voi ogni male ; e perciò vi esorto a soffrire allora queste ingiurie non solamente con pazienza, ma ancora con letizia, e con esultanza. Rendete ben per male, amate sinceramente i vostri nemici e pregate per quelli, che vi calunniano, e vi perseguitano.

Quattro Gradi di Pazienza . 

1- Soffrire con rassegnazione le infermità, e i travagli, che ci vengono immediatamente della mano di Dio.

2- Soffrite egualmente quelli, che ci vengono dagli uomini, considerandoli come venuti da Dio, che gli vuole, o permette per nostro maggior bene.

3- Soffrite con lo spirito medesimo i torti, che ci vengono dai parenti, dagli amici, e dai beneficati .

4- Desiderare di patir qualche cosa per amor di Gesù Cristo, e rallegrarsi quando ciò ci avviene.

Preghiera.

Gesù Signor mio, Autore di tutti i beni, e vero specchio di pazienza, che avete sofferto il dolore della Circoncisione, le ingiurie, e gli obbrobri de’ perfidi Giudei, e i tormenti infiniti della vostra dolorosa Passione con una costanza affatto Divina, fatemi, vi prego, la grazia, che io superi con coraggio tutte le difficoltà che mi allontanano dal perfettamente servirvi; che sopporti pazientemente ogni ingiuria, e che il mio spirito nelle avversità, e nelle prosperità di questa vita si mantenga sempre eguale, e sottoposto alla vostra santissima volontà. Cosi sia.

Preghiere per ogni giorno – Lunedì –

PREGHIERE ed “Esercizio di Virtù” PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA

LUNEDI’

Anime-purganti

Corona in Suffragio delle Anime del Purgatorio

(i 33 Pater noster)

arricchita di giorni cento d’Indulgenza dal S. P. Pio VI

[da: La via del Paradiso, III edizione, Siena 1823 -imprimatur-]

– Adjutorium nostrum in Nomine Domini;

– Qui fecit Cœlum et Terram.

De profundis clamavi ad te, Domine etc.:

De profundis clamavi ad te, Domine;

Domine, exaudi vocem meam. Fiant aures tuæ intendentes in vocem deprecationis meæ.

Si iniquitates observaveris, Domine, Domine, quis sustinebit?

Quia apud te propitiatio est; et propter legem tuam sustinui te, Domine.

Sustinuit anima mea in verbo ejus;  speravit anima mea in Domino.

A custodia matutina usque ad noctem, speret Israel in Domino; 

quia apud Dominum misericordia, et copiosa apud eum redemptio.  Et ipse redimet Israel ex omnibus iniquitatibus ejus”.  

I. Consideriamo lo stato compassionevole delle povere Anime del Purgatorio. Elle son giuste, amiche di Dio, e destinate al Cielo, ma trovandosi rinchiuse in oscura prigione sotto la sferza della Divina Giustizia acerbamente tormentate, senza poter far opera, che sia loro di merito, tutte perciò rivolte a noi chiedono per pietà l’aiuto delle nostre orazioni.

Un’Ave Maria, con dieci Pater noster, in fine “Requiem æternam etc.”.

II. Consideriamo quanto facilmente possiamo noi per mezzo delle nostre orazioni ajutare le Anime del Purgatorio, e l’obbligo, che per natura abbiamo di suffragarle. Elle non sono più in istato di potersi ajutare da se medesime, ed a noi sono tuttavia congiunte per vincolo di santa Carità. Mentre però Iddio si degna di accettar per loro suffragio le nostre orazioni, è cosa ragionevole, e giusta il pregare per loro, affinché possano uscire da quell’incendio di fuoco, che le tormenta, ed entrare nel Paradiso a goder la faccia amabilissima di Dio, ed in essa ogni contento .

Un’Ave Maria, con dieci Pater noster, in fine “Requiem æternam etc.”

III. – Consideriamo che le Anime soccorse, giunte che saranno al Cielo, come Spose singolarmente amate da Dio, intercederanno presso Sua Divina Maestà per chi con tanta pietà liberolle dalle pene sì atroci del Purgatorio. In verità questo dovrebbe essere a noi motivo bastante di suffragare abbondantemente quelle Anime, per mandarle ben presto al Cielo, ove ci sieno particolari avvocate, ed efficaci interceditrici presso il Signore.

Un’Ave Maria, con dieci Pater noster, in fine “Requiem æternam etc.”.

Unite a quelle voci, con cui sempre vi parlano, o Eterno Padre, le Piaghe amorose di Gesù vostro Figliuolo, e Salvator nostro, vi offeriamo queste orazioni, supplicandovi ad accettarle in conto di suffragio per le Anime Purganti, e particolarmente per quelle, che sono state divote di questo santo Esercizio.

Un’Ave Maria, con tre Pater noster, in fine “Requiem æternam etc.”.

Di poi il Salmo “Miserere mei Deus”: 

Miserere mei, Deus,

secundum magnam misericordiam tuam; et secundum multitudinem miserationum tuarum, dele iniquitatem meam.

Amplius lava me ab iniquitate mea, et a peccato meo munda me.

Quoniam iniquitatem meam ego cognosco, et peccatum meum contra me est semper.

Tibi soli peccavi, et malum coram te feci; ut justificeris in sermonibus tuis, et vincas cum judicaris.

Ecce enim in iniquitatibus conceptus sum, et in peccatis concepit me mater mea.

Ecce enim veritatem dilexisti; incerta et occulta sapientiae tuæ manifestasti mihi.

Asperges me hyssopo, et mundabor; lavabis me, et super nivem dealbabor.

Auditui meo dabis gaudium et laetitiam, et exsultabunt ossa humiliata.

Averte faciem tuam a peccatis meis, et omnes iniquitates meas dele.

Cor mundum crea in me, Deus, et spiritum rectum innova in visceribus meis.

Ne projicias me a facie tua, et spiritum sanctum tuum ne auferas a me.

Redde mihi lætitiam salutaris tui, et spiritu principali confirma me.

Docebo iniquos vias tuas, et impii ad te convertentur.

Libera me de sanguinibus, Deus, Deus salutis meæ, et exsultabit lingua mea justitiam tuam.

Domine, labia mea aperies, et os meum annuntiabit laudem tuam.

Quoniam si voluisses sacrificium, dedissem utique; holocaustis non delectaberis.

Sacrificium Deo spiritus contribulatus; cor contritum et humiliatum, Deus, non despicies.

Benigne fac, Domine, in bona voluntate tua Sion, ut ædificentur muri Jerusalem.

Tunc acceptabis sacrificium justitiæ, oblationes et holocausta; tunc imponent super altare tuum vitulos.”

in fine “Requiem æternam etc.”. 

Oremus.

Fidelium Deus omnium Conditor, et Redemptor, animabus famulorum, famularumque tuarum remissionem cunctorum tribue peccatorum, ut indulgentiam, quam semper optaverunt, piis supplicationibus consequantur. Qui vivis, et regnas etc. Amen.

Esercizio di virtù:

UBBIDIENZA

L’ Ubbidienza è una Virtù, con la quale ci soggettiamo a Dio, e alla sua Santa volontà, e agli Uomini per amor di Dio. Esercitatevi oggi in questa Santa Virtù, rammentandovi, che Gesù Cristo fu obbediente fino alla morte, e morte di Croce; e ch’egli stesso diceva : Io sono sceso dal Cielo non già per fare la mia Volontà, ma la volontà di quello, che mi mandato. Non entreranno nel regno de Cieli tutti quelli che dicono, Signore, Signore, ma chi farà la volontà di mio Padre. Quello, che ascolta i suoi Superiori, ascolta Me; quello, che gli disprezza , disprezza Me.

Quattro Gradi di Ubbidienza.

1. Obbedire con puntualità alle Leggi di Dio, della Chiesa, e dei Superiori.

  1. Obbedire con volontà, non solo eseguendo, ma volendo ancora la cosa comandata.
  2. Obbedire con l’intelletto, credendo, che la cosa comandata sia la più conveniente, e cercando anzi ragioni per sostenerla, sempreché non sia peccaminosa.
  3. Riconoscere Dio in qualunque Superiore, prendendo la sua voce, e i suoi Ordini, come da Dio; e perciò eseguirli con semplicità, con prontezza, con umiltà, e con coraggio, e perseveranza.

Preghiera.

   Dolcissimo, Gesù Creatore, e Signore del Mondo, per quella obbedienza, che vi assoggettò sì strettamente alla volontà dell’Eterno Padre, e che anteponeste alla vostra medesima vita, chiamandola il vostro cibo, e la più cara vostra delizia, datemi, vi supplico, questa santa Virtù, perché io sia sempre inviolabilmente sottoposto ai vostri Divini Comandi, alle vostre Sante Ispirazioni, alle Leggi della Chiesa, e al volere dei Superiori. Così sia.

Consacrazione alla SS. Vergine di La Salette

mad. Salette

Consacrazione alla SS. Vergine di La Salette 

   “O Santissima Madre, Nostra Signora di La Salette, che solo per mio amore, avete versato tante lacrime amare nella vostra misericordiosa apparizione, guardatemi dall’alto con benevolenza mentre mi consacro a Voi senza riserva alcuna. Da questo giorno, la mia gloria sarà quella di sapere che io sono un vostro figlio, per poter asciugare le vostre lacrime e consolare il vostro afflitto cuore. Cara Madre, ricevetemi sotto la vostra protezione e singolare custodia, nel seno della vostra misericordia, a Voi raccomando oggi e sempre l’anima mia, e il corpo mio; a voi affido ogni mia speranza e consolazione, ogni angustia e miseria, la vita mia e la fine della vita mia.

Degnatevi, o carissima Santa Madre, di illuminare la mia intelligenza, di dirigere i miei passi, di consolarmi con la vostra materna protezione, in modo che, esente da ogni errore, al riparo da ogni pericolo di peccato, rafforzato contro i miei nemici, possa, con ardore e coraggio intrepido, camminare nei sentieri tracciati per me da Voi e dal vostro Figliuolo. Amen”.

bambini la salette

“Il Santuario di La Salette è di grande autenticità ed è destinato ad per avere un gran futuro”.

“Amo questa devozione e sono lieto che essa sia divulgata”.

[S.S. Papa Pio IX] 

“Con tutto il mio cuore, benedico La Salette e tutto ciò che appartiene a La Salette”.

[Papa Leone XIII]

“Io approvo la promozione di questa consacrazione.”

Papa Gregorio XVIII (15/06/2015)

Ricordatevi o Nostra Signora di “La Salette”, vera Madre di dolore, delle lacrime che avete versate per me sul Calvario; ricordatevi anche della pena che vi siete data per me, al fine di sottrarmi alla giustizia di DIO, e vedete se, dopo aver fatto tanto per il Figlio vostro, potete ora abbandonarlo. Rianimato da questo consolante pensiero, io mi prostro ai vostri piedi malgrado le mie infedeltà e le mie ingratitudini. Non disprezzate la mia preghiera, o Vergine Riconciliatrice, ma convertitemi, fatemi la grazia di amare Gesù al di sopra di tutto e di consolar Voi stessa con una vita santa, perché possa un giorno vedervi in cielo Amen.

Indulgenza 500 giorni (S. Pæn. Ap., 20 nov. 1930)

Preghiere per ogni giorno – Domenica –

PREGHIERE ed “Esercizio di Virtù” PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA

DOMENICA

Alla SS. Trinità

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[da: La via del Paradiso, III edizione, Siena 1823 -imprimatur-]

In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti, Amen.

– Domine, labia mea aperies;

– Et os meum annunciabit laudem tuam.

Sia benedetta, lodata, glorificata, e per sempre ringraziata la SS. Trinità.

I. Voi tutti invoco, o SS. Angioli della prima Gerarchia, Angeli, Arcangeli e Principati, perché insieme con noi adoriate la SS. Trinità, e le rendiate grazie di tutti benefizj, che della sua misericordia e Potenza abbiamo ricevuto, ed in particolare della potenza del Padre per averci creati dal nulla, e data un’anima a sua immagine, e somiglianza, capace della Beatitudine eterna; e a nome nostro pregateLo, che ci dia lume, e forza di confermarla nella sua grazia Divina, per amarLo poi, e goderLo eternamente nella Celeste Patria.

Sia benedetta, lodata, glorificata, e sempre ringraziata la Santissima Trinità,

   “Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto, sicut erat in principio, et nunc, et semper; et in sæcula sæculorum. Amen”. [Si dica nove volte].

Credo in Deum Patrem etc. [si dica il Credo].

– Sanctus, Sanctus, Sanctus; Sanctus Pater, Sanctus Filius, Sanctus Spiritus Sanctus. O Beata Trinitas unus Deus, miserere nostri [Si dica tre volte].

II. Voi tutti invoco, o Santi Angioli della seconda Gerarchia, Podestà, Virtù, e Dominazioni, perché insieme con noi adoriate la SS. Trinità, e Le rendiate grazie di tutti i benefici, che dalla sua misericordia, e sapienza abbiamo ricevuti, e in particolare dalla infinita Sapienza del Divin Figlio per averci redenti dalla schiavitù del Demonio, prendendo umana carne, e morendo sopra il Legno della Croce; e a nome nostro pregateLo, che ci conceda grazia di detestare i nostri peccati con la memoria continua di un tanto benefizio, e di collocare le anime nostre nelle sue amorosissime Piaghe, onde partecipare colla sua Divina Grazia del frutto di una sì copiosa Redenzione.

Sia benedetta, lodata, glorificata, e sempre ringraziata la Santissima Trinità.

“Gloria Patri, et Filio” etc. [Sì dica nove volte]. Credo in Deum, Patrem etc. [Si dica il Credo].

Sanctus, Sanctus, Sanctus; Sanctus Pater, Sanctus Filius, Sanctus Spiritus Sanctus. O Beata Trinitas Unus Deus, miserere nostri. [Si dica tre volte].

III. Voi tutti invoco, o Santi Angioli della terza Gerarchia, Troni e Cherubini, e Serafini, perché con Noi adoriate la SS. Trinità, e Le rendiate grazie di tutti i benefizi, che dalla sua Misericordia, e Bontà abbiamo ricevuti, e in particolare dalla immensa Bontà, del Divinissimo Spirito, che continuamente inspira modi bastanti per santificarci; e a nome nostro pregateLo, che infiammandoci il cuore di una perfetta carità ci conceda vera cognizione di noi stessi, e del nostro Dio, onde conservare sempre illibata nelle anime nostre la sua divina Grazia, e ottenere così quel fine, per cui siamo stati creati.

Sia benedetta, lodata, glorificata, e sempre ringraziata la Santissima Trinità,

“Gloria Patri, et Filio” etc. [Sì dica nove volte] .

– Credo in Deum, Patrem ec. [Si dica il Credo].

Sanctus, Sanctus, Sanctus; Sanctus Pater, Sanctus Filius, Sanctus Spiritus Sanctus. O Beata Trinitas Unus Deus, miserere nostri. [Si dica tre volte].

Sia benedetta, lodata, glorificata, e sempre ringraziata la Santissima Trinità,

“Gloria Patri, et Filio” etc. [Sì dica tre volte] . 

Antif. Te Deum Patrem Ingenitum, Te Filium Unigenitum, Te Spiritum Sanctum   Paraclitum, Sanctam et Individuam Trinitatem, toto corde et ore confitemur, laudamus, atque benedicimus; Tibi gloria in sæcula.

-Benedicamus Patrem, et Filium cum Sancto Spiritu.

-Laudemus, et superexaltemus eum in sæcula.

Oremus

Omnipotens sempiterne Deus, qui dedisti famulis tuis in confessione veræ Fidei æternæ Trinitatis gloriam agnoscere, et in potenzia Majestatis adorare Unitatem, quæsumus, ut ejusdem Fidei firmitate ab omnibus semper muniamur adversis; Per Dominum nostrum Jesum Christum etc. Amen.

[I Padri Natale, Mancusi, e Giuseppe Erasmo affermano che questa preghiera fu rivelata ad un illustre Servo di Dio della Compagnia di Gesù, che bramava di glorificare la SS. Trinità in una maniera che fosse di suo maggior gradimento. I 30 Gloria Patri, e i tre Credo sono ad onore dei 33 anni, ne’ quali il nostro Signore Gesù Cristo glorificò in terra la SS. Trinità con la sua Vita, Passione e Morte. Per ogni Gloria Patri si lucrano 30 giorni d’indulgenza.]

Esercizio di virtù:

UMILTÀ

L’umiltà è una Virtù, che ci dà la perfetta cognizione di noi stessi, delle nostre miserie, delle nostre debolezze, del nostro nulla: e perciò c’impedisce di stimarci, e di sollevarci sopra lo stato in cui dobbiamo essere, e ci rende spregevoli a noi medesimi, e modera o annienta il desiderio che naturalmente abbiamo di essere stimati, onorati, e preferiti agli altri. Esercitatevi dunque oggi in questa virtù fondamentale del vero Cristiano, e fare qualche azione, che la riguardi particolarmente, ricordandovi di ciò che dice Gesù Cristo – Imparate da me, che sono mansueto, ed umile di cuore. Se non divenite piccioli come i Bambini, non entrerete nel Regno de’Cieli. Prendete sempre l’ultimo posto, ovunque siate. Tutto ciò, che la maggior figura nel mondo, è aggetto di abbominazione dinanzi a Dio. 

Sei Gradi di Umiltà.

1- Non dite cosa, che ridondi in vostra lode .

2- Confondetevi, se ricevete lodi ripensando, che non siete quale vi giudicano.

3- Non fate opera veruna per vostro onore, ma unicamente e puramente per gloria di Dio.

4- Giudicate tutti migliori di voi; scusate gli altrui mancamenti , ed aggravate i vostri difetti.

5- Soffrite con pazienza i disprezzi, considerando che maggiori gli meritate per i vostri peccati.

6- Desiderate di patire un qualche oltraggio senza vostra colpa, per rassomigliarvi in qualche cosa a Gesù, che tanti ne tollerò per voi .

Preghiera .

   O Gesù, Salvatore delle anime nostre, che per darci l’esempio della vera umiltà siete disceso dal Cielo in terra: e vestendovi della nostra carne, voleste nascere in una stalla, esser circonciso, ed esser battezzato al pari di un peccatore; lavaste i piedi ai vostri Discepoli; foste coperto d’ignominie, e trattato come l’ultimo de’ viventi; e che finalmente vi piacque di esser posto in Croce fra due ladri; concedetemi una umiltà profonda, affinché non abbia mai stima alcuna di me medesimo, né disprezzo per il Prossimo, ma riconoscendo anzi la mia bassezza e viltà, mi sottoponga di buon’animo a tutti per amor vostro . Fatemi la grazia; o mio Dio, che profitti de’ consigli, che per la emenda de’ miei difetti mi verranno suggeriti, e che in cuor mio non mi adiri contro chiunque potesse rimproverarmene, e manifestargli altrui. Rendetemi insomma, come voi, mansueto, ed umile di cuore. Così sia.

Esorcismo breve di Leone XIII

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In questo nostro tempo, così spiritualmente funesto, è bene proteggersi dal male con ogni mezzo che la Santa Chiesa ha messo a nostra disposizione. Tra questi c’è l’“Esorcismo breve” di S.S. Papa Leone XIII, preghiera cui è annessa: l’indulgenza parziale di giorni 500 o.v., e plenaria se recitata per un mese s. c. Si raccomanda la recita in stato di grazia! Da evitare se si è in peccato mortale!

ESORCISMO BREVE

COMPOSTO DAL PAPA LEONE XIII

Si consiglia di iniziare, anche se non fa parte del rito, con l’incipit del Vangelo di San Giovanni!

In principio erat Verbum, et Verbum erat apud Deum, et Deus erat Verbum. Hoc erat in principio apud Deum. Omnia per ipsum facta sunt: et sine ipso factum est nihil, quod factum est. In ipso vita erat, et vita erat lux hominum: et lux in tenebris lucet, et tenebrae eam non comprehenderunt.  Fuit homo missus a Deo, cui nomen erat Joannes. Hic venit in testimonium ut testimonium perhiberet de lumine, ut omnes crederent per illum. Non erat ille lux, sed ut testimonium perhiberet de lumine. Erat lux vera, quae illuminat omnem hominem venientem in hunc mundum. In mundo erat, et mundus per ipsum factus est, et mundus eum non cognovit.  In propria venit, et sui eum non receperunt. Quotquot autem receperunt eum, dedit eis potestatem filios Dei fieri, his qui credunt in nomine ejus: qui non ex sanguinibus, neque ex voluntate carnis, neque ex voluntate viri, sed ex Deo nati sunt. Et Verbum caro factum est, et habitavit in nobis: et vidimus gloriam ejus, gloriam quasi unigeniti a Patre plenum gratiae et veritatis.

Jussu Leonis Pp. Leo XIII

(Acta Sanctæ Sedis, vol. XXIII)

 In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti. Amen.

 Psalmus LXVII

Exsurgat Deus, et dissipentur inimici ejus; et fugiant qui oderunt eum a facie ejus. Sicut deficit fumus, deficiant; sicut fluit cera a facie ignis, sic pereant peccatores a facie Dei.

Psalmus XXXIV

 Judica, Domine, nocentes me; expugna impugnantes me. Apprehende arma et scutum, et exsurge in adjutorium mihi. Confundantur et revereantur quaerentes animam meam; avertantur retrorsum et confundantur cogitantes mihi mala. Fiant tamquam pulvis ante faciem venti, et angelus Domini coarctans eos.  Fiat via illorum tenebrae, et lubricum; et angelus Domini persequens eos. Quoniam gratis absconderunt mihi interitum laquei sui: supervacue exprobraverunt animam meam. Veniat illi laqueus quem ignorat, et captio quam abscondit apprehendat eum, et in laqueum cadat in ipsum. Anima autem mea exsultabit in Domino, et delectabitur super salutari suo.

 Gloria Patri, et Filio et Spiritui Sancto.

Ad Sanctum Michaëlem Archangelum. Precatio.

PRINCEPS gloriosissime caelestis militiae, sancte Michael Archangele, defende nos in proelio et colluctatione, quae nobis adversus principes et potestates, adversus mundi rectores tenebrarum harum, contra spiritualia nequitiae, in caelestibus. Veni in auxilium hominum, quos Deus creavit inexterminabiles, et ad imaginem similitudinis suae fecit, et a tyrannide diaboli emit pretio magno. Proeliare hodie cum beatorum Angelorum exercitu proelia Domini, sicut pugnasti contra ducem superbiae luciferum, et angelos eius apostaticos: et non valuerunt, neque locus inventus est eorum amplius in coelo. Sed proiectus est draco ille magnus, serpens antiquus, qui vocatur diabolus et satanas, qui seducit universum orbem; et proiectus est in terram, et angeli eius cum illo missi sunt. En antiquus inimicus et homicida vehementer erectus est. Transfiguratus in angelum lucis, cum tota malignorum spirituum caterva late circuit et invadit terram, ut in ea deleat nomen Dei et Christi eius, animasque ad aeternae gloriae coronam destinatas furetur, mactet ac perdat in sempiternum interitum. Virus nequitiae suae, tamquam flumen immundissimum, draco maleficus transfundit in homines depravatos mente et corruptos corde; spiritum mendacii, impietatis et blasphemiae; halitumque mortiferum luxuriae, vitiorum omnium et iniquitatum. Ecclesiam, Agni immaculati sponsam, faverrimi hostes repleverunt amaritudinibus, inebriarunt absinthio; ad omnia desiderabilia eius impias miserunt manus. Ubi sedes beatissimi Petri et Cathedra veritatis ad lucem gentium constituta est, ibi thronum posuerunt abominationis et impietatis suae; ut percusso Pastore, et gregem disperdere valeant. Adesto itaque, Dux invictissime, populo Dei contra irrumpentes spirituales nequitias, et fac victoriam. Te custodem et patronum sancta veneratur Ecclesia; te gloriatur defensore adversus terrestrium et infernorum nefarias potestates; tibi tradidit Dominus animas redemptorum in superna felicitate locandas. Deprecare Deum pacis, ut conterat satanam sub pedibus nostris, ne ultra valeat captivos tenere homines, et Ecclesiae nocere. Offer nostras preces in conspectu Altissimi, ut cito anticipent nos misericordiae Domini, et apprehendas draconem, serpentem antiquum, qui est diabolus et satanas, ac ligatum mittas in abyssum, ut non seducat amplius gentes. Hinc tuo confisi praesidio ac tutela, sacra sanctae Matris Ecclesiae auctoritate, ad infestationes diabolicae fraudis repellendas in nomine Jesu Christi Dei et Domini nostri fidentes et sicuri aggredimur. 

Ecce Crucem Domini, fugite partes adversae.

Vicit Leo de tribu Juda, radix David.

Fiat misericordia tua, Domine, super nos.

Quemadmodum speravimus in te.

Domine, exaudi orationem meam.

Et clamor meus ad te veniat.

 Oremus.

Deus, et Pater Domini nostri Jesu Christi, invocamus nomen sanctum tuum, et clementiam tuam supplices exposcimus ut, per intercessionem Immaculatae semper Virginis Dei Genitricis Mariae, beati Michaëlis Archangeli, beati Joseph ejusdem beatae Virginis Sponsi, beatorum Apostolorum Petri et Pauli et omnium Sanctorum, adversus satanam, omnesque alios immondos spiritus, qui ad nocendum humano generi animasque perdendas pervagatur in mundo, nobis auxilium praestare digneris. Per eundem Christum Dominum nostrum. Amen.

Exorcismus

 Exorcizamus te, omnis immundus spiritus, omnis satanica potestas, omnis incursio infernalis adversarii, omnis legio, omnis congregatio et secta diabolica, in nomine et virtute Domini Nostri Jesu (╬) Christi, eradicare et affugare a Dei Ecclesia, ab animabus ad imaginem Dei conditis ac pretioso divini Agni sanguine redemptis (╬). Non ultra audeas, serpens callidissime, decipere humanum genus, Dei Ecclesiam persequi, ac Dei electos excutere et cribare sicut triticum (╬).  – Imperat tibi Deus altissimus (╬), cui in magna tua superbia te similem haberi adhuc praesumis; qui omnes Homines vult salvos fieri et ad agnitionem veritatis venire. 

Imperat tibi Deus Pater (╬);

Imperat tibi Deus Filius (╬);

Imperat tibi Deus Spiritus Sanctus (╬);

Imperat tibi majestas Christi, aeternum Dei Verbum, caro factum (╬), qui pro salute generis nostri tua invidia perditi, humiliavit semetipsum facfus hobediens usque ad mortem; qui Ecclesiam suam aedificavit supra firmam petram, et portas inferi adversus eam numquam esse praevalituras edixit, cum ea ipse permansurus omnibus diebus usque ad consummationem saeculi. Imperat tibi sacramentum Crucis (╬), omiumque christianae fidei Mysteriorum virtus(╬).  Imperat tibi excelsi Dei Genitrix Virgo Maria (╬), quae superbissimum caput tuum a primo istanti immaculatae suae conceptionis in sua humilitate contrivit. Imperat tibi fides sanctorum Apostolorum Petri et Pauli, et ceterorum Apostolorum (╬). Imperat tibi Martyrum sanguis, ac pia Sanctorum et Sanctarum omnium intercessio (╬). Ergo, draco maledicte et omnis legio diabolica, adjuramus te per Deum (╬) vivum, per Deum (╬) verum, per Deum (╬) sanctum, per Deum qui sic dilexit mundum, ut Filium suum unigenitum daret, ut omnes qui credit in eum non pereat, sed habeat vitam aeternam. Cessa decipere humanas creaturas, eisque aeternae perditionis venenum propinare: desine Ecclesiae nocere, et ejus libertati laqueos injicere. Vade, satana, inventor et magister omnis fallaciae, hostis hamanae salutis. Da locum Christo, in quo nihil invenisti de operibus tuis; da locum Ecclesiae uni, santae, catholicae, et apostolicae, quam Christus ipse acquisivit sanguine suo. Humiliare sub potenti manu Dei; contremisce et effuge, invocato a nobis sancto et terribili nomine Jesu, quem inferi tremunt, cui Virtutes caelorum et Potestates et Dominationes subjectae sunt; quem Cherubim et Seraphim indefessis vocibus laudant, dicentes: Sanctus, Sanctus, Sanctus, Dominus Deus Sabaoth.

Domine, exaudi orationem meam.

Et clamor meus ad te veniat.

Oremus

     Deus coeli, Deus terrae, Deus Angelorum. Deus Archangelorum, Deus Patriarcharum, Deus Prophetarum, Deus Apostolorum, Deus Martyrum, Deus Confessorum, Deus Virginum, Deus qui potestatem he vitam post mortem, requiem post laborem; quis non est Deus praeter te, nec esse posset esse nisi tu Creator visibilium et invisibilium, cujus regni non erit finis: humiliter majestati gloriae tuae supplicamus, ut ab omni infernalium spirituum potestate, laqueo, deceptione et nequitia nos potenter liberare, et incolumes custodire digneris. Per Christum Dominum nostrum. Amen.

Ab insidiis diaboli,

Libera nos Domine.

Ut Ecclesiam tuam secura tibi facias libertate servire;

Te rogamus, audi nos.

   Ne reminiscaris Domine delicta nostra, vel parentum nostrarum: neque vindictum sumas de peccatis nostris. Pater noster, qui es in caelis, sanctificetur nomen tuum, adveniat regnum tuum, fiat voluta tua sicut in caelo et in terra; panem nostrum quotidianum da nobis hodie, et dimitte nobis debita nostra sicut et nos dimittimus debitoribus nostris, et ne non inducas in tentationem, sed libera nos a malo. Amen.

(Et aspergantur locus aqua benedicta). 

Indulg. 500 giorni (Leo XIII, motu prop., 25 sett. 1888, S. Pœn. Ap. 4 magg. 1934)

(╬) Segno della croce.

La Comunione spirituale

LA COMUNIONE SPIRITUALE

Considerazioni di S. Leonardo da Porto Maurizio

Coloro che non possono ricevere sacramentalmente il corpo del Signore, Lo possono ricevere spiritualmente con gli atti di viva fede e fervente carità e con un grandissimo desiderio di unirsi a quel sommo Bene; in questa maniera ricevono il frutto di questo divin sacramento. La Comunione spirituale si può fare durante la Messa (la Messa di sempre, quella definita da S. Pio V – n.d.r.-) o in qualsiasi momento della vostra giornata.

Quando il sacerdote sta per comunicarsi nella santa Messa, voi, stando ben raccolti eccitate nel vostro cuore un atto di vera contrizione, e battendovi il petto umilmente, in segno che vi riconoscete indegno di una grazia così grande, fate tutti quegli atti di amore, di offerta, di umiltà, con tutti gli altri che fate abitualmente quando vi comunicate sacramentalmente, e poi desiderate ardentemente di ricevere il buon Gesù sacramentato per vostro bene. E per ravvivare la vostra devozione, immaginatevi che Maria santissima, o qualche altro vostro Santo avvocato vi porga la santa particola. Figuratevi di riceverla, ed abbracciando Gesù nel vostro cuore, replicate più e più volte: venite, caro Gesù mio, venite dentro questo mio povero cuore, venite ed esaudite i miei desideri, venite e santificate l’anima mia; venite Gesù dolcissimo, venite. E ciò detto fate silenzio, rimirate il vostro buon Gesù dentro di voi e, come se realmente vi foste comunicato, adorateLo e ringraziateLo e fate tutti quegli atti che fate abitualmente dopo la Comunione sacramentale.

Ora sappiate che questa benedetta e santa Comunione spirituale, così poco praticata dai cristiani dei nostri tempi, è un tesoro che vi riempie l’anima di mille beni. E come dicono vari autori, è così utile che può produrre quelle stesse grazie che produce la Comunione sacramentale, anzi maggiori. Perché, sebbene la Comunione sacramentale – cioè quando realmente ricevete la sacra particola – di sua natura è di maggiore frutto, perché, essendo Sacramento, ha la virtù “ex opere operato”, tuttavia può un’anima con tanta umiltà, amore e devozione fare la sua Comunione spirituale, da meritare maggior grazia di quella che merita un’altra, la quale si comunichi sacramentalmente, ma non con tanta squisita preparazione. Quindi il nostro Salvatore gradisce tanto questo modo di comunicarsi spiritualmente, che tante volte con evidenti miracoli si è compiaciuto di esaudire benignamente i pii desideri dei suoi servi: come accadde alla beata Chiara da Montefalco, a Santa Caterina da Siena, a santa Liduina, a san Bonaventura ed al beato Silvestro. Sappiate dunque che questa santa Comunione spirituale vi dà questo vantaggio rispetto alla Comunione sacramentale: che la Comunione sacramentale non può farsi che una sola volta al giorno, ma la Comunione spirituale potete farla tante volte, quante sono le Messe (quelle vere! -n.d.r.-) che ascoltate; ed anche fuori dalla Santa Messa, mattino e sera, giorno e notte, in Chiesa ed in casa: insomma, quante volte voi praticherete quanto si è detto, altrettante volte farete la Comunione spirituale e vi arricchirete di grazie e di meriti e di ogni bene.

 

Preghiera per la Comunione spirituale

 

Gesù mio, credo che voi state nel Santissimo Sacramento. V’amo sopra ogni cosa e Vi desidero nell’anima mia. Giacché ora non posso ricevervi sacramentalmente, venite almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, io Vi abbraccio e tutto mi unisco a Voi: non permettete che io abbia mai a separarmi da Voi.

(Indulg. di tre anni ogni volta per qualsiasi formula; indulg. plenaria alle consuete condizioni se fatta ogni giorno per un intero mese).

Al giorno d’oggi, che abbiamo difficoltà a comunicarci sacramentalmente, poiché: -1) la Consacrazione viene attuata con formula modificata, quindi almeno dubbia, nelle attuali pseudo-messe “novo ordo” (in realtà pantomima rosa+crociana, nella quale il Sacrificio di Gesù Cristo viene offerto in modo blasfemo al “signore dell’universo”, (il falso dio baphomet-lucifero dei massoni) invece che a Dio Padre, Deus Sabbaoth, Creatore dell’universo!; – 2) abbiamo poi Messe di sempre, ma celebrate da falsi sacerdoti scismatici (invalidamente consacrati, ordinati da falsi vescovi, senza missione canonica e senza giurisdizione), per cui il Sacramento è invalido, perché la pseudo-consacrazione è fatta sacrilegamente da laici “travestiti”, la Comunione spirituale è più che mai di attualità, ed ad essa occorre ricorrere frequentemente, e con grandissima devozione, come S. Leonardo ci raccomanda.

La preghiera infuocata

   La “Preghiera infuocata” è la preghiera da recitare ai nostri tempi per sostenere spiritualmente la “Gerarchia in esilio”, i Sacerdoti della “chiesa eclissata”, descritti evidentemente in modo profetico dal Santo di Montfort, Sacerdoti che devono perpetuare l’Apostolicità della Chiesa ed impegnarsi poi, quando il Signore lo permetterà, nella ricostruzione della Santa Chiesa Cattolica Romana, unica “vera” Chiesa di Cristo, alla quale è stato promesso nuovo splendore, dopo la passata “eclissi” annunziata dalla SS. Vergine Maria a La Salette. Nell’attesa che il Signore ci liberi dalla falsa chiesa conciliare ecumenista, sinagoga di satana, gestita da marrani, da apostati e traditori di Gesù Cristo, tutti i veri Cattolici sono chiamati a pregare per abbreviare i tristi tempi attuali, offrendo a Dio, Uno e Trino, Creatore di tutte le cose visibili ed invisibili, per intercessione della Beata Vergine Maria, di San Giuseppe, dei Santi Martiri, i confessori e i Vergini di ogni tempo, di San Michele ed Arcangeli tutti, la preghiera profeticamente ispirata di San Luigi Maria Grignion de Montfort:

«Preghiera infuocata»

di S. Luigi Maria Grignion di Montfort

Al   Padre

[1] “Memento Domine Congregationis tuæ quam possedisti ab initio”. (1) Ricordatevi, Signore, della vostra Congregazione che possedeste fin dall’eternità pensando ad essa nel vostro spirito “ab initio”; che possedeste nelle vostre mani, quando creaste l’universo dal nulla “ab initio”; che possedeste nel vostro cuore, quando il vostro amato Figlio morendo sulla croce la irrorava con il suo sangue e la consacrava con la sua morte, affidandola alla sua Santa Madre.

[2] Signore, realizzate i vostri progetti di misericordia. Suscitate gli uomini della vostra destra (2), così come li avete mostrati in visioni profetiche ad alcuni dei vostri più grandi servi: un S. Francesco di Paola, un S. Vincenzo Ferreri, una S. Caterina da Siena e tante altre grandi anime del secolo scorso e perfino di quello che viviamo (3).

A Dio Padre

[3] Memento: Dio onnipotente, ricordatevi di questa Compagnia applicando ad essa tutto il potere del vostro braccio, che non si è accorciato (4) per portarla alla luce e condurla a perfezione! Innova signa, immuta mirabilia sentiamus audiutorium brachii tui: [rinnova i segni e compi altri prodigi; fa’ che sentiamo l’aiuto del tuo braccio](5). Voi che potete trarre dalle pietre grezze altrettanti figli di Abramo (6), pronunciate una sola parola divina per mandare buoni operai alla vostra messe (7) e buoni missionari alla vostra Chiesa.

[4] Memento: Dio misericordioso, ricordatevi dell’amore dimostrato anticamente al vostro popolo e per lo stesso amore ricordatevi di questa Congregazione. Ricordatevi delle reiterate promesse da Voi fatte per bocca dei profeti e del vostro stesso Figlio, di esaudire le nostre giuste richieste. Ricordatevi delle preghiere a Voi rivolte dai vostri servi e serve nel corso di tanti secoli a questo proposito. Le loro aspirazioni, le loro lacrime accorate ed il loro sangue versato si presentino a Voi per sollecitare efficacemente la vostra misericordia. – Ma ricordatevi soprattutto del vostro amato Figlio: respice in faciem Christi tui [guarda il volto del tuo consacrato] (8). La sua agonia, il suo turbamento, il suo gemito d’amore nel giardino degli ulivi quando disse: «Quæ utilitas in sanguine meo» [quale vantaggio dalla mia morte?] (9), il suo supplizio crudele e il suo sangue versato Vi chiedono a gran voce: misericordia! Per mezzo di questa Congregazione possa il regno di Cristo stabilirsi sulle rovine di quello dei vostri nemici.

[5] Memento: ricordatevi, Signore, di questa comunità per compiere la vostra giustizia. Tempus faciendi Domine, dissipaverunt legem tuam [tempo facendo, hanno violato la tua legge] (10), è tempo che Voi agiate, secondo la vostra promessa. La divina legge è trasgredita, il vostro Vangelo abbandonato, i torrenti di iniquità inondano sulla terra e travolgono perfino i vostri servi. Tutta la terra si trova in uno stato deplorevole (11), l’empietà regna sovrana; il vostro santuario è profanato e l’abominio è fin nel luogo santo (12). Giusto Signore, Dio delle vendette, lascerete nel vostro zelo, che tutto vada in rovina? Ogni luogo diverrà alla fine come Sodoma e Gomorra? Continuerete a tacere in eterno, a pazientare in eterno? La vostra volontà non deve compiersi in terra come in cielo, e non deve stabilirsi il vostro regno? Non avete rivelato, ormai da tempo, a qualcuno dei vostri amici, un futuro rinnovamento della Chiesa? Non devono i Giudei riconoscere la verità? (13) Non è questo che attende la Chiesa? Tutti i santi del cielo non implorano giustizia? (14). Tutti i giusti della terra non Vi dicono: Amen, veni, Domine! ( 15). Tutte le creature, anche le meno sensibili, gemono sotto il peso degli innumerevoli delitti di Babilonia e invocano la vostra venuta per restaurare tutte le cose: Omnis creatura ingemiscit … [sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme..] (16).

Al Figlio

[6] Signore Gesù, memento Congregationis tuæ; Ricordatevi di dare alla Madre vostra una nuova Compagnia per rinnovare ogni cosa. Così per mezzo di Maria abbiano compimento gli anni della grazia, che avete inaugurato per mezzo di Lei. Da Matri tuæ liberos, alioquin moriar [date figli e servi a vostra Madre, altrimenti che io muoia ! (17).

Da Matri tuæ: è per vostra Madre io vi prego. Ricordatevi del suo ventre e del suo seno, e non respingetemi. Ricordatevi di Chi siete figlio, ed esauditemi. Ricordatevi di cosa è Ella per Voi e di ciò che Voi siete per Lei, ed appagate i miei desideri.

[7] Che cos’è che Vi chiedo? Vi chiedo ciò che Voi potete, anzi, oso affermare: dovete concedermi, quale Dio di verità quale siete, cui è stato dato ogni potere in cielo ed in terra (18), e come il migliore fra tutti i figli. che ama immensamente la Madre sua. – Che cosa Vi chiedo? Liberos! Sacerdoti liberi secondo la vostra libertà, svincolati da tutto, distaccati da padre, madre (19), fratelli, sorelle, parenti secondo la carne, amici secondo il mondo; senza beni, impedimenti e preoccupazioni, perfino senza attaccamento alla propria volontà (20).

[8] Liberos! Uomini totalmente dedicati a Voi per amore e disponibili al vostro volere, uomini secondo il vostro cuore. Non deviati né trattenuti da progetti propri, realizzino tutti i vostri disegni e abbattano tutti i vostri nemici, come novelli Davide con in mano il bastone della Croce e la fionda del rosario “in baculo Cruce et in virga Virgine (21).

[9] Liberos! Uomini simili a nubi elevate dalla terra e sature di celeste rugiada, pronte a volare dovunque le spinga il soffio dello Spirito Santo. I Profeti hanno visto anche loro quando si chiedevano: Qui sunt isti qui sicut nubes volant? Ubi erat impetus spiritus illuc gradiebantur [Chi sono quelli che volano come nubi? (22). Andavano là dove lo Spirito li dirigeva (23)].

[10] Liberos! Persone sempre a vostra disposizione, sempre pronte ad obbedire a Voi, alla voce dei superiori, come Samuele: Presto sum, [eccomi!] (24), sempre pronte a correre e tutto sopportare con Voi e per Voi, come gli Apostoli: Eamus et moriamur cum illo.[andiamo a morire con Lui!] (25).

[11] Liberos! Veri figli di Maria, vostra santa Madre, concepiti e generati dal suo amore (26), da Lei portati in grembo, nutriti, allevati dalle sue premure, sostenuti e arricchiti dalle sue grazie.

[12] Liberos! Veri servi della santa Vergine. Come San Domenico, andranno dappertutto con la torcia luminosa e ardente del Vangelo nella bocca ed il Rosario in mano. Abbaieranno come cani, incendieranno come fiaccole, rischiareranno le tenebre del mondo come il sole (27). – Avranno una vera devozione a Maria, cioè interiore e senza ipocrisia, esteriore senza critica, prudente senza ignoranza, tenera senza indifferenza, costante e senza leggerezza, santa e senza presunzione, schiaccino dovunque vadano la testa dell’antico serpente, perché si realizzi pienamente la maledizione che Voi gli avete lanciato: inimicitias ponam inter te et mulierem inter semen tuum et semen ipsius et Ipsa conteret caput tuum”[ Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: ed Ella ti schiaccerà la testa (28).

[13] È vero, gran Dio! Che come avete predetto, il demonio tenderà grandi insidie al calcagno di questa misteriosa Donna, cioè alla piccola compagnia dei suoi figli, che verranno sul finire del mondo. Ci saranno grandi inimicizie fra questa stirpe benedetta di Maria e la razza maledetta di satana; ma si tratterà di inimicizia totalmente divina, l’unica di cui Voi siate l’autore. Le lotte e persecuzioni che la progenie di Belial (29) muoverà ai discendenti di vostra Madre, serviranno solo a far meglio risaltare quanto efficace sia la vostra grazia, coraggiosa la loro virtù, e potente vostra Madre. A Lei infatti avete affidato fin dall’inizio del mondo l’incarico di schiacciare con il calcagno e l’umiltà del cuore, la testa di quell’orgoglioso.

[14] Alioquin moriar [altrimenti che io muoia!]: Mio Dio, non è meglio per me morire piuttosto che vedervi ogni giorno così crudelmente ed impunemente offeso e trovarmi sempre più nel pericolo di venir travolto dai torrenti di iniquità che ingrossano? Preferirei mille volte la morte! O mandatemi un aiuto dal cielo, o prendetevi l’anima mia! Se non avessi la speranza che presto o tardi finirete con l’esaudire questo povero peccatore secondo l’interesse della vostra gloria, come già ne avete esaudito tanti altri: “Iste pauper clamavit et Dominus esaudivit eum (30), vi pregherei senza esitazione con un profeta: “Tolle animam meam” [Prendi la mia vita!] (31) Ma la fiducia nella vostra misericordia mi spinge a dichiarare con un altro profeta: “Non moriar sed vivam et narrabo opera Domini” [non morirò, resterò in vita e annuncerò le opere del Signore] (32), fino a quando non potrò esclamare con Simeone: Nunc dimittis servum tuum in pacem quia viderunt oculi mei …” [ora lascia, o Signore che il tuo servo vada in pace perché miei occhi hanno visto la tua salvezza] (33).

Allo Spirito Santo

[15] Memento: Spirito Santo, ricordatevi di generare e formare figli di Dio con Maria, vostra santa e fedele Sposa. Avete formato in Lei e con Lei il Capo dei predestinati, perciò con Lei e in Lei dovete formare tutte le sue membra. Voi non generate nessuna Persona divina in seno alla divinità, ma soltanto Voi formate tutte le persone divine fuori della divinità. Tutti i Santi del passato e del futuro sino alla fine del mondo sono opere del vostro amore unito a Maria.

[16] Il regno speciale di Dio Padre è durato fino al diluvio e si è concluso con un diluvio d’acqua. Il regno di Gesù Cristo è terminato con un diluvio di sangue. Ma il vostro regno, o Spirito del Padre e del Figlio, continua tuttora e finirà con un diluvio di fuoco, d’amore e di giustizia (34).

[17] Quando verrà questo diluvio di fuoco del puro amore, che dovete accendere su tutta la terra in modo così dolce e veemente da infiammare e convertire tutte le nazioni, perfino i Turchi, i pagani e i Giudei? Non est qui se abscondat a calore ejus”. [nulla si sottrae al suo calore] (35). Si accenda dunque questo divino fuoco, che Gesù Cristo è venuto a portare sulla terra (36), prima che divampi quello della vostra ira che ridurrà in cenere tutta la terra. Emitte Spiritum tuum et creabuntur et renovabis faciem terræ”: [Mandi il tuo Spirito e tutti sono creati, e rinnovi la faccia della terra] (37). Inviate sulla terra questo Spirito tutto fuoco e create Sacerdoti tutto fuoco! Per il cui ministero sia rinnovato il volto della terra e riformata la vostra Chiesa.

[18] “Memento congregationis tuæ”: [Ricordatevi della vostra congregazione]. È una congregazione, un raduno, una scelta, una cernita di prescelti nel mondo e dal mondo: “Ego elego vos de mundo [Io vi ho scelti dal mondo] (38). È un gregge di agnelli mansueti da radunare tra tanti lupi (39), una compagnia di caste colombe e di aquile reali fra tanti corvi, uno sciame d’api fra tanti calabroni, un branco di agili cervi fra tante tartarughe, una torma di intrepidi leoni fra tante pavide lepri. Signore, “Congrega nos de nationibus” [raccoglici di mezzo ai popoli] (40), radunateci, rendeteci uniti, perché sia pienamente glorificato il vostro nome santo e potente.

[19] Voi avete predetto questa insigne compagnia al vostro profeta, che ne parla in termini molto oscuri e misteriosi, ma totalmente divini: [1] Pluviam voluntariam segregabis, Deus, hæreditati tuæ; et infirmata est, tu vero perfecisti eam. [2] Animalia tua habitabunt in ea; parasti in dulcedine tua pauperi, Deus. [3] Dominus dabit verbum evangelizantibus, virtute multa. [4] Rex virtutum dilecti, dilecti; et speciei domus dividere spolia. [5] Si dormiatis inter medios cleros, pennæ columbæ deargentatæ, et posteriora dorsi ejus in pallore auri. [6] Dum discernit cælestis reges super eam, nive dealbabuntur in Selmon. [7] Mons Dei, mons pinguis. Mons coagulatus, mons pinguis: [8] ut quid suspicamini montes coagulatos? Mons in quo beneplacitum est Deo habitare in eo; etenim Dominus habitabit in finem. [10. Una pioggia abbondante, o Dio, mettesti a parte per la tua eredità. Questa era esausta, ma tu l’hai rinvigorita. 11. I tuoi animali abitarono in essa. Nella tua bontà, o Dio, hai provveduto al povero. 12. Il Signore darà la parola a quelli che annunziano la lieta notizia con grande forza. 13. Il re delle schiere è a favore del popolo prediletto e le donne, ornamento della casa, già spartiscono il bottino. 14. Quando vi riposate fra le greggi siete come colombe dalle ali argentate e dalle piume dal colore dell’oro. 15. Quando il re del cielo sbaragliò i re di Canaan, nevicava sul monte Selmon. 16. Montagna fertile è il Monte di Dio, Montagna compatta e lussureggiante. 17. Perché invidiate, monti dalle alte cime, la montagna che Dio ha scelto per sua dimora? Il Signore vi abiterà per sempre!] (41).

[20] Che cos’è mai, o Signore, questa pioggia abbondante che avete messo in serbo e scelta per rinvigorire la vostra eredità esausta? Non sono forse questi santi missionari, figli di Maria vostra Sposa, che Voi dovete scegliere e radunare per il bene della vostra Chiesa così indebolita e macchiata dai peccati dei suoi figli?

[21] Chi sono questi animali e questi poveri, che abiteranno nella vostra terra e saranno nutriti dai cibi dolci che avete loro preparato? Non sono forse questi missionari poveri, abbandonati alla Provvidenza e saziati dall’abbondanza delle vostre delizie? Non sono essi i misteriosi animali di cui parla Ezechiele? (42). – Avranno la bontà dell’uomo, perché ameranno il prossimo con disinteresse e impegno; il coraggio del leone perché arderanno di santo sdegno e prudente zelo di fronte ai demoni figli di Babilonia; la forza del bue, perché si sobbarcheranno alle fatiche apostoliche e alla mortificazione del corpo, e infine l’agilità dell’aquila, perché contempleranno Dio. Tali saranno i missionari che Voi volete mandare nella vostra Chiesa. Essi avranno un occhio d’uomo per il prossimo, un occhio di leone per i vostri nemici, un occhio di bue per se stessi e un occhio d’aquila per Voi.

[22] Questi imitatori degli Apostoli predicheranno virtute multa, virtute magna, con grande forza e virtù, ma così grande e splendente da scuotere tutti gli animi e i cuori dovunque si recheranno. Ad essi infatti darete la vostra parola, “Dabit verbum”, anzi la vostra lingua e sapienza, a cui nessun avversario potrà resistere (44).

[23] Come re della virtù del vostro Figlio Gesù Cristo, troverete le vostre compiacenze tra questi prediletti, poiché in ogni loro missione essi avranno l’unico scopo di attribuire a Voi la gloria dei trofei riportati sui vostri nemici: “Rex virtutum dilecti dilecti, et speciei domus dividire spolia”.

[24] Per l’abbandono alla Provvidenza e la devozione a Maria, avranno le ali argentate della colomba “inter medios cleros pennæ columbæ deargentatæ”, cioè la purezza di dottrina e di vita. Avranno anche il dorso dorato : “et posteriora dorsi ejus in pallore auri”, cioè una perfetta carità verso il prossimo per tollerarne i difetti ed un grande amore a Gesù Cristo per portarne la croce.

[25] Soltanto Voi, come Re dei cieli e Re dei re, separerete dalla massa questi missionari come altrettanti re. Li renderete più bianchi della neve del Selmon, la montagna di Dio, fertile e lussureggiante, solida e compatta, dove Dio mirabilmente si compiace, risiede e dimorerà per sempre. Signore, Dio di verità, chi è questa misteriosa montagna di cui rivelate tante cose mirabili, se non Maria, la vostra cara Sposa? Lei è la montagna che voi avete eretto sulla cima dei monti più alti (45), “Fundamenta ejus montibus sanctis. Mons in vertice montium[le sue fondamenta sono sui monti santi] (46). Beati, mille volte beati, i sacerdoti che avete così ben scelto e destinati a dimorare con Voi su questa montagna fertile e santa. Qui essi diventeranno re per l’eternità con il distacco dalla terra e l’elevazione in Dio. Diverranno più bianchi della neve perché uniti a Maria, vostra Sposa totalmente bella, pura e Immacolata. Saranno arricchiti della rugiada del cielo e dell’abbondanza della terra (47), di ogni benedizione temporale ed eterna di cui Maria è ricolma. Dall’alto di questa montagna, come Mosè, con le loro ardenti preghiere scaglieranno frecce contro i nemici per abbatterli o convertirli (48). Su questa montagna impareranno dalla bocca stessa di Gesù Cristo, che sempre vi dimora, il significato delle otto beatitudini. Su questa montagna di Dio, saranno trasfigurati con Cristo come sul Tabor, moriranno con Lui come sul Calvario, ascenderanno al cielo con Lui come sul monte degli ulivi.

Appello finale

[26] Memento Congregationis tuæ. “Tuæ”: a Voi soltanto spetta costituire questa comunità con la vostra grazia. Se l’uomo per primo vi porrà mano, non se ne farà nulla; se vi metterà qualcosa di suo, rovinerà e sconvolgerà tutto. Dio grande, è compito esclusivamente vostro! Realizzate quest’opera del tutto divina. Raccogliete, chiamate, radunate da ogni parte del vostro regno i vostri eletti per farne un corpo d’armata contro i vostri nemici.

[27] Non vedete, Signore Dio degli eserciti? I capitani mobilitano intere compagnie, i sovrani arruolano armate numerose, i navigatori formano flotte complete, i mercanti si affollano nei mercati e nelle fiere. Quanti ladri, empi, ubriaconi e dissoluti si raggruppano in gran numero ogni giorno con tanta facilità e prontezza contro di Voi! Basta dare un fischio, battere un tamburo, mostrare la punta smussata di una spada, promettere un ramo secco di alloro, offrire un pezzo di terra gialla o bianca! Basta insomma prospettare una voluta di fumo d’onore, un interesse da nulla e un misero piacere da bestia …  e in un istante si riuniscono i ladri, si ammassano i soldati, si congiungono i battaglioni, si assembrano i mercanti, si riempiono, le case e le fiere, e si coprono la terra e il mare di una innumerevole moltitudine di perversi! Benché divisi fra loro a causa della distanza di luogo o della differenza di carattere o della diversità d’interesse, si uniscono tutti insieme fino alla morte per muovervi guerra sotto la bandiera e la guida del demonio.

[28] E quanto a Voi, grande Iddio? Non ci sarà quasi nessuno che prenda a cuore la vostra causa anche se nel servirvi c’è tanta gloria, utilità e dolcezza? Perché così pochi soldati sotto la vostra bandiera? Quasi nessuno griderà in mezzo ai suoi fratelli per lo zelo della vostra gloria come san Michele: “Quis ut Deus?” [Chi è come Dio?] (49). Lasciatemi allora gridare dappertutto: Al fuoco! al fuoco! al fuoco!… Aiuto! aiuto! aiuto!… C’è fuoco nella casa di Dio! C’è fuoco nelle anime! C’è fuoco perfino nel santuario… Aiuto! stanno assassinando il nostro fratello!… Aiuto! stanno uccidendo i nostri figli!… Aiuto! stanno pugnalando il nostro buon Padre!… (50)

[29] “Si quis est Domini, jugantur mihi: [Chi sta con il Signore, venga da me!] (51). Tutti i buoni sacerdoti sparsi nel mondo cristiano, sia che si trovino tuttora in pieno combattimento o si siano ritirati dalla mischia nei deserti e nelle solitudini, vengano e si uniscano a noi (52). Formiamo insieme, sotto la bandiera della croce, un esercito schierato e pronto alla battaglia, per attaccare compatti i nemici di Dio che hanno già dato l’allarme: “sonuerunt” [suonano l’allarme], “frenduerunt” [fremono] (53), “fremuerunt” [digrignano i denti] (54), multiplicati sunt[sono sempre più numerosi] (55). “Dirumpamus vincula eorum et projiciamus a nobis jugum ipsorum. Qui habitat in cœlis irridebit eos” [Spezziamo le loro catene, gettiamo via i loro legami». Se ne ride Chi abita i cieli, li schernisce dall’alto il Signore] (56).

[30] “Exurgat Deus et dissipentur inimici ejus!” [Sorga Dio, i suoi nemici si disperdano!] (57). “Exsurge, Domine, quare abdormis”? [Svegliati, perché dormi, Signore?] Déstatevi! (58). Signore, alzatevi! Perché fingete di dormire? Alzatevi con tutta la vostra onnipotenza, misericordia e giustizia. Formatevi una compagnia scelta di guardie del corpo, per proteggere la vostra casa, difendere la vostra gloria e salvare le anime, affinché ci sia un solo ovile e un solo pastore (59) e tutti possano glorificarvi nel vostro tempio (60). “Et in templo ejus omnes dicent gloriam.” Amen.

DIO SOLO!

Note

1 Sal LXXIII, 2.

2 Nella Bibbia, la mano destra è simbolo sia della potenza di Dio, di cui l’uomo può essere strumento, sia del favore e della benedizione che Dio concede ai suoi amici..

3 Nel Trattato della vera devozione a Maria, nn. 47-48, il Montfort riporta le testimonianze mistiche di San Vincenzo Ferreri (+1419) e di Maria des Vallées (+1656). Anche San Francesco di Paola (+1507) parla nelle sue lettere di una congregazione di crociferi che porterà molti frutti alla Chiesa (Cf. CORNELIO ALAPIDE, in Apoc. XVII, in fine). Santa Caterina da Siena (+1380) riferisce le comunicazioni divine circa la «rinnovazione ed esaltazione della Chiesa, la quale deve avere nel tempo a venire» (Lettere, Firenze, 1940, t. III, p. 267), attraverso «la reformazione di santi e buoni pastori » (Il Dialogo, Roma, 1968, p. 33) . Tra i contemporanei del Montfort è da ricordare Olier (+1657), che chiede al Signore di suscitare «persone che rinnovino l’ordine divino dei pastori» (Mémoires autobiographiques).

4 Is LIX,1.

5 Sir XXXVI, 5 (Vulg. XXXVI, 6): “Rinnova i segni e compi altri prodigi, glorifica la tua mano e il tuo braccio destro”.

6 Cf Mt III, 9; Lc III, 8.

7 Mc X,2.

8 Sal LXXXIII, 10.

9 Sal XXIX, 10.

10 Sal CXVIII, 26.

11 Cf Ger XII, 11.

12 Cf Dan IX, 27; Mt XXIV, 15; Mc XIII, 14.

13 Cf Rom XI, 25-26.

14 Nel testo originale c’e’ “Vindica”; cf Ap VI,10 Vulg: “et clamabant voce magna dicentes usquequo Domine sanctus et verus non iudicas et vindicas sanguinem nostrum de his qui habitant in terra ; Breviarium Romanum, Fest. SS. Innocentium, ant. V.

15 Cf Ap XXII, 20.

16 Cf Rom VIII, 22.

17 Cf Gen XXX, 1. Il Montfort cita a questo punto la frase latina Da Matri tuae liberos alioquin moriar (Gen. XXX,1) e la commenta, insistendo sulla parola liberos che ripete sei volte all’inizio di ogni numero (dal 7 al 12). Il termine latino liber (al plurale liberos) ha un duplice significato: come aggettivo vuol dire «libero», non servo; come sostantivo vuol dire «figlio». I Romani chiamavano liberos i figli precisamente per distinguerli dai servi. Con il termine liberos la preghiera del Montfort esprime anch’essa una duplice intenzione: domanda a Dio missionari che siano «liberi» (nn. 7-10), ma che siano allo stesso tempo «figli» di Maria (nn. 11-12).

18 Mt XXVIII, 18.

19 Cf Eb VII, 3. Di Melchisedec, re e sacerdote, la lettera agli Ebrei dice che « egli e’ senza padre, senza madre, senza genealogia» (Eb VII,3).

20 Cf Mc X, 29; Lc XIV, 26.

21 In baculo cruce et in virga virgine. Cf. Num XVII,23; 1 Sam XVII, 43; S. PIER DAMIANI, Sermone per l’Assunzione, PL 144, 721 C.

22 Is LX,8; cf VD 57.

23 Ez I,12.

24 1 Re III, 16.

25 Gv XI,16.

26 Cf S. AGOSTINO, La santa Verginità 6,6 PL 40,399: «Maria è senza alcun dubbio Madre delle sue membra, che siamo noi, nel senso che ha cooperato mediante l’amore a generare alla Chiesa dei fedeli, che formano le membra di quel capo».

27 Cf GIORDANO DI SASSONIA, Libellus de principiis ordinis praedicatorum, ed H.C. Schebeen, Moph Roma, 1935. Si accenna qui ai presagi celesti che avrebbero preceduto la nascita di San Domenico di Gusman: «la madre sogno’ di portare in seno un cagnolino con una fiaccola accesa in bocca che infiammava tutto il mondo» (cf. Enciclopedia Cattolica, Città del Vaticano, c. l825).

28 Gen III,15.

29 Cf 2 Cor VI,15.

30 Sal XXXIII,7: «Questo povero grida e il Signore lo ascolta».

31 1 Re XIX,4.

32 Sal CXVIII,17.

33 Lc II, 29-30.

34 L’immagine dei tre diluvi si trova in una rivelazione di Maria des Vallées, riportata dal Renty (ms. 3177, Bibl. Mazarine), che Montfort cita in VD 47. Il Montfort aggiunge ai tre diluvi l’idea di tre regni, rendendo più positiva la visione in negativo di Maria des Vallées.

35 Sal XVIII,7.

36 Cf Lc XII,49.

37 Sal CIII,30. Nella seconda edizione italiana delle Opere (S. LUIGI MARIA DA MONTFORT, Opere, vol I, Scritti Spirituali, Roma: Ed. Montfortane, 1990), la preghiera che qui il Montfort esprime con le parole del salmo CIV, e’ stata spostata all’inizio del n. 18 della PI. Si è preferito ristabilire la numerazione dell’edizione critica per unificare il modo di citazione.

38 Gv XV, 19.

39 Cf Lc X,3.

40 Sal CV,47.

41 Sal LXVII, 10-17. Il Salmo LXVII «e’ tra i più difficili del Salterio» (M. Sales). Il Montfort lo commenta nei numeri seguenti (20-25) attenendosi alla versione della Volgata, che offre spesso una plausibile interpretazione del testo ebraico. Più profondamente il Montfort percepisce la dinamica e i contenuti del Salmo LXVII. Egli «condivide con il salmista una lettura della storia della salvezza intesa eguale ricerca di una dimora per parte di Dio e poi per il popolo. La storia del Dio che interviene per procurarsi una dimora si dirige ora verso Maria, Salmon della nuova economia». .

42 Cf Ez I, 5-14.

43 All’espressione virtute multa del salmo LXVII il Montfort aggiunge virtute magna di At IV,33.

44 Cf Lc XXI,15.

45 Is II,2.

46 Sal LXXXVI, 1.

47 Cf Gen XXVII,28.

48 Cf Es XVII, 8;13.

49 Cf S. GREGORIO MAGNO, [Omelia 34 sul Vangelo, PL 125 l. Il Montfort attinge direttamente da OLIER, Lettres, Paris: Lecoffre, 1885, t. II, p 576.

50 Il Montfort prende lo spunto per gridare Al fuoco! da un testo di S. GIOVANNI EUDES (Lettre XXXIX, 23.7.1659, in Oeuvres complétes X, p. 432), ma con sviluppi o accentuazioni proprie.

51 Es XXXII, 26.

52 Vis unita fit fortior.

53 Cf Sal XLV,4; 2,1.

54 Cf Sal XXXIV,14.

55 Cf Sal LXVIII,5.

56 Sal II, 3-4.

57 Sal LXVII,1.

58 Sal XLIII,24.

59 Gv X,1.

60 Cf Sal XXVIII, 9.

Sacro Manto in onore di San Giuseppe

Sacro Manto in onore di San Giuseppe

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Pratica: per un mese intero, senza interruzioni, preferibilmente in Marzo. Si raccomanda di accostarsi, se possibile, a “veri” Sacramenti (Confessione e Comunione), di sacerdoti validamente consacrati, (con missione canonica e giurisdizione!) almeno una volta nel corso del mese.

Il Sacro Manto viene considerata devozione gradita da S. Giuseppe ed efficacissima per ottenere grazie particolarmente difficili. 

     In nomine Patris ..…

   Gesù, Giuseppe e Maria,  vi dono il cuore e l’anima mia.

   Gesù, Giuseppe e Maria,  assistetemi ora e nell’ultima agonia.

   Gesù, Giuseppe e Maria,  spiri in pace tra voi l’anima mia.

[Indulgentia septem annorum prò qualibet invocatione. Indulgentia plenaria suetis conditionibus, prò cuiuslibet ex eisdem invocationibus recitatione, quotidie per integrum mensem peracta (S. C . Indulg., 28 apr. 1807; S. Pæn. Ap., 12 oct. 1936)].

Ringraziamo la SS. Trinità per aver esaltato S. Giuseppe ad una dignità del tutto eccezionale.

   Gloria Patri … tre volte.

I

   O eterno divin Padre, a nome di Gesù e di Maria, mi prostro riverente alla vostra divina presenza e Vi prego devotamente perché vogliate accettare la mia ferma decisione di perseverare nella schiera di coloro che vivono sotto il patrocinio di S. Giuseppe. Benedite quindi il prezioso manto che io oggi dedico a Lui quale segno della mia devozione.

Gloria Patri …

II

 Eccomi, o gran Patriarca S. Giuseppe, prostrato devotamente innanzi a Voi. Vi offro il proposito della mia devozione fedele e sincera. Tutto quello che potrò fare in vostro onore durante la mia vita, io intendo eseguirlo per mostrarVi l’amore che Vi porto.

   Gloria Patri …

III

   O glorioso Patriarca S. Giuseppe, prostrato innanzi a Voi, Vi presento e Vi offro con filiale devozione questo Manto, prezioso per gli innumerevoli privilegi, grazie e virtù che lo adornano e che onorano la vostra santa Persona.

 Gloria Patri …

IV

   Glorioso Patriarca, in Voi ebbe compimento il sogno misterioso dell’antico Giuseppe, il quale fu una vostra anticipata figura: non solamente, infatti, Vi circondò con i suoi fulgidissimi raggi il Sole divino, ma Vi rischiarò pure della sua dolce luce la mistica Luna, Maria. Come l’esempio di Giacobbe, che andò di persona a rallegrarsi con il figlio suo prediletto, esaltato sopra il trono dell’Egitto, servì a trascinarvi anche i figli suoi, così l’esempio di Gesù e di Maria, che Vi onorarono di tutta la loro stima e di tutta la loro fiducia, spinga anche me ad intessere in vostro onore questo prezioso Manto.

 Gloria Patri …

V

    Salve, o glorioso S. Giuseppe, depositario dei grandi tesori del Cielo e Padre putativo di Colui che sostiene tutte le creature. Dopo Maria Santissima, Voi siete il Santo più degno del nostro amore e meritevole della nostra venerazione. Fra tutti i Santi, Voi solo aveste l’onore di allevare, nutrire e abbracciare il Messia, che tanti Profeti e Re avevano desiderato di vedere.

Gloria Patri …

VI

     O grande Santo, fate che il Signore rivolga sopra di me uno sguardo di benevolenza. E come l’antico Giuseppe non scacciò i colpevoli fratelli, anzi li accolse pieno di amore, li protesse e li salvò dalla fame e dalla morte, così Voi, o glorioso Patriarca, fate con la vostra intercessione, che il Signore non voglia mai abbandonarmi in questa valle di esilio.

Gloria Patri …

VII

   O S. Giuseppe, ottenetemi inoltre la grazia di conservarmi sempre nel numero dei vostri servi devoti, che vivono sereni sotto il manto del vostro patrocinio che io desidero avere per ogni giorno della mia vita e nel momento dell’ultimo mio respiro. Aiutatemi! Assistetemi ora e in tutta la mia vita, ma soprattutto assistetemi nell’ora della mia morte, come Voi foste assistito da Gesù e da Maria, perché Vi possa un giorno onorare nella patria celeste per tutta l’eternità. Amen.

Gloria Patri …

VIII

     O potente S. Giuseppe, patrono universale della Chiesa, io V’invoco fra tutti i Santi, quale fortissimo protettore dei miseri e benedico mille volte il vostro cuore, pronto sempre a soccorrere ogni sorta di bisognosi. A Voi, o caro S. Giuseppe, fanno ricorso la vedova, l’orfano, l’abbandonato, l’afflitto, ogni sorta di sventurati; non c’è dolore, angustia o disgrazia che Voi non abbiate pietosamente lenito o allontanato. Innumerevoli sono le grazie e i favori che Voi ottenete per i poveri afflitti. Ammalati di ogni genere, oppressi, calunniati, traditi, abbandonati, privati di ogni umano conforto, miseri bisognosi di pane o di appoggio implorano la vostra regale protezione e vengono esauditi nelle loro domande.

Gloria Patri …

IX

   O caro S. Giuseppe, a tante migliaia di persone che Vi hanno pregato prima di me avete donato conforto e pace, grazie e favori. L’animo mio, mesto e addolorato, non trova riposo in mezzo alle angustie dalle quali è oppresso.  Voi, o caro Santo, conoscete tutti i miei bisogni, prima ancora che Ve li esponga con la preghiera. Voi sapete quanto mi sia necessaria la grazia che Vi domando. Mi prostro al vostro cospetto e sospiro, o caro S. Giuseppe, sotto il grave peso che mi opprime.

Gloria Patri …

X

     Nessun cuore umano mi è aperto, al quale possa confidare le mie pene; e, se pur dovessi trovare compassione presso qualche anima caritatevole, essa tuttavia non mi potrebbe aiutare. O S. Giuseppe, consolatore degli afflitti, abbiate pietà del mio dolore.  A Voi ricorro e spero che non mi vogliate respingere, poiché S. Teresa ha detto e ha lasciato scritto nelle sue memorie che: “Qualunque grazia si domanda a S. Giuseppe verrà certamente concessa“.

Gloria Patri …

XI

     Non permettete, o S. Giuseppe carissimo, che io abbia ad essere la sola, fra tante persone beneficate, che resti priva della grazia che Vi domanda. MostrateVi anche verso di me potente e generoso, e io Vi ringrazierò benedicendoVi in eterno, o glorioso Patriarca S. Giuseppe, mio grande protettore.

Gloria Patri …

XII

   O S. Giuseppe, per la vostra misericordia e potenza, ottenetemi dalla Misericordia Divina innanzitutto quello che è necessario all’anima mia, salvatela e poi degnatevi di usare in mio favore i mezzi che Dio ha messo nelle vostre mani affinché possa conseguire la grazia di cui ho particolare bisogno e per la quale umilmente ed insistentemente Vi imploro [in silenzio si implora la grazia che si desidera ottenere].

Gloria Patri …

XIII

O S. Giuseppe, balsamo di chi soffre, ottenete alle Anime Benedette del Purgatorio, che tanto sperano nelle nostre preghiere, un grande sollievo nelle loro pene, liberatele al più presto dalle sofferenze del Purgatorio e portatele verso la luce e la felicità del Paradiso. – E voi Anime Sante del Purgatorio, supplicate S. Giuseppe per me.

Requiem æternam …, tre volte.

Gloria Patri …

XIV

     Glorioso S. Giuseppe, sposo di Maria e padre verginale di Gesù, pensate a me, vegliate su di me, insegnatemi a lavorare per la mia santificazione e prendete sotto la vostra pietosa cura i bisogni urgenti che oggi io affido alle vostre sollecitudini paterne. Amen.

Gloria Patri …

XV

   RicordateVi, o purissimo sposo di Maria Vergine e mio caro protettore S. Giuseppe: mai si è udito che qualcuno abbia invocato la vostra protezione e chiesto il vostro aiuto senza essere stato consolato: con questa certezza, con questa fiducia io mi rivolgo a Voi, e a Voi fervorosamente mi raccomando. O S. Giuseppe, ascoltate la mia preghiera, accoglietela pietosamente ed esauditela. Amen.

Gloria Patri …

XVI

   O potentissimo Santo, allontanate gli ostacoli e le difficoltà e fate che il felice esito di quanto Vi chiedo sia per la maggior gloria del Signore e per il bene dell’anima mia. Ed io in segno della mia più viva riconoscenza, Vi prometto di far conoscere le vostre glorie, mentre con tutto l’affetto benedico il Signore che Vi volle tanto potente in cielo e sulla terra. Amen.

Gloria Patri …

XVII

   O eccelso Santo, sposo di Maria, e padre putativo di Gesù, per il tesoro della vostra perfettissima obbedienza a Dio, ……… abbiate pietà di me;

per la vostra santa vita piena di meriti, …… esauditemi;

per il vostro potentissimo nome, ……… aiutatemi;

per il vostro clementissimo cuore, …… soccorretemi;

per la vostra misericordia, ……… proteggetemi;

per le vostre sante lacrime, …… confortatemi;

per i vostri dolori, ……… consolatemi;

per le vostre gioie, …… rincuoratemi;

da ogni male dell’anima e del corpo, … liberatemi;

da ogni pericolo e disgrazia, …… scampatemi;

con la vostra santa protezione, ……… assistetemi;

quello che mi è necessario, ……… procuratemi;

la grazia di cui ho particolare bisogno, …… ottenetemi;

O San Giuseppe, ……………… ascoltatemi,

O San Giuseppe, ……………… esauditemi,

O San Giuseppe, …………… abbiate pietà di me.

XVIII

O S. Giuseppe.

pregate Gesù che venga nell’anima mia e la santifichi.

Nel mio cuore e lo infiammi di carità;

Nella mia intelligenza e la illumini.

Nella mia volontà e la fortifichi;

Nei miei pensieri e li purifichi.

Nei miei affetti e li regoli;

Nei miei desideri e li diriga.

Nelle mie operazioni e le benedica;

Ottenetemi da Gesù il suo santo amore.

L’imitazione delle vostre virtù;

La vera umiltà di spirito.

La mitezza di cuore;

La pace dell’anima.

Il santo timore di Dio;

– Il desiderio della perfezione.

La dolcezza di carattere;

– Un cuore puro e caritatevole.

La grazia di sopportare con pazienza le sofferenze della vita;

– La perseveranza nell’operare il bene.

La fortezza nel sopportare le croci;

– Il distacco dai beni di questa terra.

Di camminare per la via stretta del cielo;

– Di essere libero da ogni occasione di peccato.

 Un santo desiderio del Paradiso;

– La perseveranza finale.

Fate che il mio cuore non cessi mai di amarVi e la mia lingua di lodarVi.

– Per l’amore che portaste a Gesù, aiutatemi ad amarLo.

DegnateVi di accogliermi come vostro devoto;

Non mi allontanate da Voi.

 Io mi dono a Voi; accettatemi e soccorretemi;

Non mi abbandonate nell’ora della morte.

Gesù, Giuseppe e Maria,

Vi dono il cuore e l’anima mia.

 Gesù, Giuseppe e Maria,

assistetemi ora e nell’ultima agonia.

 Gesù, Giuseppe e Maria,

spiri in pace tra voi l’anima mia. 

XIX

    O eterno divin Padre, per i meriti di Gesù, di Maria e di Giuseppe, degnatevi di concedermi la grazia che imploro.

     Gloria Patri .…

Litaniæ sancti Ioseph

Kyrie, eléison …… Kyrie, eléison

Christe, eléison ……… Christe, eléison

Kyrie, eléison, ……. Kyrie, eléison

Christe, audi nos, …… Christe, audi nos.

Christe, exáudi nos, …… Christe, exáudi nos.

Pater de cælis Deus, ……. miserére nobis.

Fili, Redémptor mundi, Deus, ….. miserére nobis.

Spíritus Sancte, Deus, ……… miserére nobis.

Sancta Trínitas, unus Deus, ……… miserére nobis.

Sancta María, (R.) ………. ora pro nobis    [ogni volta].

Sancte Ioseph, ………

Proles David ínclita, …………

Lumen Patriarcharum, ………

Dei Genetrícis Sponse, ………..

Custos pudice Vírginis, ………

Filii Dei nutrície, …….

Christi defénsor sédule, …….

Almæ Familiæ præses, ………

Ioseph iustíssime, ……

Ioseph castíssime, ………

Ioseph prudentíssime, ……

Ioseph fortíssime, ……

Ioseph obedientíssime, ……

Ioseph fidelíssime, ……

Spéculum patiéntiæ, ……

Amátor paupertátis, …….

Exémplar opíficum, ………

Domésticæ vitæ decus, ……

Custos vírginum, ………

Familiárum cólumen, ……..

Solácium miserórum, ….…

Spes ægrotántium, ………

Patróne moriéntium, ……

Terror dæmonum, …….

Protéctor sanctæ Ecclésiæ, …..

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, ……… parce nobis, Dómine.

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, ……… exáudi nos, Dómine.

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, …… miserére nobis.

V. – Constítuit eum Dóminum domus suæ.

R. – Et príncipem omnis possesiónis suæ.

Orémus.  Deus, qui ineffábili providéntia beátum Ioseph sanctíssimæ Genetrícis tuæ sponsum elígere dignátus es: præsta, quæsumus; ut, quem protectórem venerámur in terris, intercessórem habére mereámur in cælis: Qui vivis et regnas in sæcula sæculorum. Amen.

Chiusura del Sacro Manto.

   O Glorioso San Giuseppe, che da Dio siete stato posto a capo e custode della più santa tra le famiglie, degnatevi di essermi dal cielo custode dell’anima mia, che domanda di essere ricevuta sotto il manto del vostro patrocinio. Io, fin da questo momento, Vi eleggo a padre, a protettore, a guida, e pongo sotto la vostra speciale custodia l’anima mia, il mio corpo, quanto ho e quanto sono, la mia vita e la mia morte. – Guardatemi come vostro figlio; difendetemi da tutti i miei nemici visibili ed invisibili; assistetemi in tutte le necessità; consolatemi in tutte le amarezze della vita, ma specialmente nelle agonie della morte. Rivolgete una parola per me a quell’amabile Redentore, che Bambino portaste e stringeste sulle vostre braccia, a quella Vergine gloriosa, di cui foste dilettissimo sposo. Impetratemi quelle grazie che Voi vedete essere utili al mio vero bene, alla mia eterna salvezza, e io farò di tutto per non rendermi indegno del vostro speciale patrocinio. Amen.

A completamento del Manto, anche se non richiesto, è bene aggiungere:

Ad te, beate Ioseph, 

in tribulatione nostra confugimus, atque, implorato Sponsæ tuæ sanctissimæ auxilio, patrocinium quoque tuum fidenter exposcimus.

Per eam, quæsumus, quæ te cum immaculata Virgine Dei Genitrice coniunxit caritatem, perque paternum, quo Puerum Iesum amplexus es amorem, supplices deprecamur, ut ad hereditatem, quam Iesus Christus acquisivit Sanguine suo, benignius respicias, ac necessitatibus nostris tua virtute et ope succurras.

Tuere, o Custos providentissime divinæ Familiæ, Iesu Christi sobolem electam; prohibe a nobis, amantissime Pater, omnem errorum ac corruptelarum luem; propitius nobis, sospitator noster fortissime, in hoc cum potestate tenebrarum certamine e cœlo adesto;

et sicut olim Puerum Iesum e summo eripuisti vitæ discrimine, ita nunc Ecclesiam sanctam Dei ab hostilibus insidiis atque ab omni adversitate defende:

nosque singulos perpetuo tege patrocinio, ut ad tui exemplar et ope tua suffulti, sancte vivere, pie emori, sempìternamque in cœlis beatitudinem assequi possimus. Amen.

(A Te, o Beato Giuseppe

      A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione, noi ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, dopo quello della tua Santissima Sposa. Deh! per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo Sangue, e soccorrici nei nostri bisogni col tuo potere ed aiuto. Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amantissimo, la peste di errori e di vizi che ammorba il mondo; assistici propizio dal cielo nella lotta contro il potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore. Difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità così come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del bambino Gesù. Stendi sopra ciascuno di noi il tuo perenne patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo. AMEN. )

In nomine Patris ….