CALENDARIO LITURGICO CATTOLICO DI OTTOBRE 2018

CALENDARIO LITURGICO DELLA CHIESA CATTOLICA

OTTOBRE (2018)

OTTOBRE È IL MESE CHE LA CHIESA DEDICA AGLI ANGELI, AL SS. ROSARIO, A CRISTO RE.

La Chiesa riassume nella festa del SS. Rosario tutte le solennità dell’anno e, con i misteri di Gesù e della Madre sua, compone come un’immensa ghirlanda per unirci a questi misteri e farceli vivere e una triplice corona, che posa sulla testa di Colei, che il Cristo Re ha incoronata Regina e Signora dell’universo, nel giorno del suo ingresso in cielo. Misteri di gioia che ci riparlano dell’Annunciazione, della Visitazione, della Natività, della Purificazione di Maria, di Gesù ritrovato nel tempio; Misteri di dolore, dell’agonia, della flagellazione, della coronazione di spine, della croce sulle spalle piagate e della crocifissione; Misteri di gloria, cioè della Risurrezione, dell’Ascensione del Salvatore, della Pentecoste, dell’Assunzione e dell’incoronazione della Madre di Dio. Ecco il Rosario di Maria. [Dom P. Guéranger: l’Anno Liturgico]

Indulgenze per il mese di OTTOBRE:

398

Fidelibus, qui mense octobri saltem tertiam Rosarii partem sive publice sive privatim pia mente recitaverint, conceditur:

Indulgentia septem annorum quovis die;

Indulgentia plenaria, si die festo B . M. V. de Rosario et per totam octavam idem pietatis obsequium præstiterint, et præterea admissa sua confessi fuerint, ad eucharisticum Convivium accesserint et alicuius ecclesiæ aut publici oratorii visitationem instituerint;

Indulgentia plenaria, additis sacramentali confessione, sacra Communione et alicuius ecclesiæ aut publici oratorii visitatione, si post octavam sacratissimi Rosarii saltem decem diebus eamdem recitationem persolverint (S. C. Indulg., 23 iul. 1898 et 29 aug. 1899; S. Pæn. Ap., 18 mart. 1932).

RECITATIO ROSARII

395

a) Fidelibus, si tertiam Rosarii partem devote recitaverint, conceditur: Indulgentia quinque annorum;

Indulgentia plenaria, suetis conditionibus, si quotidie per integrum mensem idem præstiterint (Bulla Ea quæ ex fidelium, Sixti Pp. IV, 12 maii 1479; S. C. Indulg., 29 aug. 1899 ; S. Pæn. Ap., 18 mart. 1932 et 22 ian. 1952)

b) Si una cum aliis, sive publice sive privatim, saltem tertiam Rosarii partem pie recitaverint, conceditur

Indulgentia decem annorum semel in die;

Indulgentia plenaria in ultima singulorum mensium Dominica, additis sacramentali confessione, sacra Communione et alicuius ecclesiae aut publici oratorii visitatione, si saltem ter in qualibet ex præcedentibus hebdomadis eamdem recitationem persolverint.

Si vero hanc recitationem in familia peregerint, præter

partialem decem annorum indulgentiam, conceditur:

Indulgentia plenaria bis in mense, si quotidie per integrum mensem hoc peregerint, additis confessione, sacra Communione et alicuius ecclesiæ vel publici oratorii visitatione (S. C. Indulg., 12 maii 1851 et 29 aug. 1899; Pæn. Ap., 18 mart. 1932 et 26 iul. 1946).

c) Iis, qui coram sanctissimo Eucharistiæ Sacramento, publice exposito vel etiam in tabernaculo adservato, tertiam Rosarii partem pia mente recitaverint, quoties id egerint, conceditur: Indulgentia plenaria, si præterea peccatorum veniam obtinuerint et ad sacram Synaxim accesserint (Breve Ap., 4 sept. 1927).

NOTA. — 1° Decades separari possunt, dummodo recitando coronæ in eodem die absolvatur (S. C. Indulg., 8 iul. 1908). [si possono separare le decine nella stessa giornata]

2° Si in recitatione Rosarii fideles de more utantur corona, ab aliquo religioso Ordinis Praedicatorum vel ab alio sacerdote facultate pollente benedicta, præter supradictas Indulgentias, alias acquirere possunt (S. C. Indulg., 13 apr. 1726, 22 ian. 1858 et 29 aug. 1899).

[Indulgenze parziali per tutti annesse alla preghiera anche senza corona: 5 anni o. v.; 7 anni in ottobre; 10 anni detto in famiglia o con altri.

Indulgenze plenarie: per il Rosario in famiglia: 1) se recitato ogni giorno per una settimana; 2) nell’ultima domenica del mese; 3) nelle feste della Madonna. Condizioni: confessione e comunione; per la recita individuale: 1 ) plenaria due volte al mese; 2) plenaria nella festa del Rosario e durante l’Ottava con l’obbligo di una visita ad una Chiesa.

Per la recita davanti al SS. esposto o chiuso nel tabernacolo: plenaria o. v. Condizioni: confessione e comunione, meditazione dei misteri.

N. B.: Non appartengono all’essenza del Rosario e quindi si possono omettere senza detrimento delle indulgenze, le litanie, il Gloria (a cui si pub sostituire o aggiungere il Requiem), le giaculatorie, le tre Ave finali, la Salve Regina, il Pater secondo le intenzioni del Papa.]

GLI ANGELI:

440

Invocatio

Angeli, Archangeli, Throni et Dominationes, Principatus et Potestates, Virtutes cœlorum, Cherubim atque Seraphim, Dominum benedicite in æternum.

(ex Messali Rom.).

Indulgentia trecentorum dierum.

Indulgentia plenaria suetis conditionibus, quotidiana invocationis recitatone in integrum mensem producta (S. Pæn. Ap., 20 nov. 1934).

441

Invocatio

Benedicite Dominum omnes Angeli eius; potentes virtute, qui facitis verbum eius. Benedicite Domino omnes virtutes eius; ministri ejus qui facitis voluntatem eius.

 (ex Missali Rom.).

Indulgentia trecentorum dierum.

Indulgentia plenaria suetis conditionibus, si quotidie per integrum mensem invocationes pie repetitæ fuerint (S. Pæn. Ap., 8 iul. 1935

NOVENA IN ONORE DI SANTA MARIA FRANCESCA

DELLE CINQUE PIAGHE DI GESÙ CRISTO (6 ottobre).

(Comincia il 27 Settembre)

[Il Giardino spirituale, G. Russo ed. Napoli, 1903 – imprim. -]

PRIMO GIORNO.

Deus in adiutorium etc. Gloria Patri, etc.

Tre Gloria Patri alla SS.a Trinità, in ringraziamento de’ doni e favori concessi a Santa Maria Francesca.

O fortunata Maria Francesca, voi prima di uscire alla luce, foste prevenuta dalla divina grazia, volendo il Signore, che alla vostra madre fosse predetto qual tesoro di santità chiudeva nel seno. Ed in vero, come ben presto ne deste segni ammirabili! Fanciulla di solo quattro anni imparaste così bene l’arte di orare, che passavate molte ore del giorno e della notte in teneri colloqui col vostro Dio. Io ringrazio la Divina bontà, per avervi cotanto segnalata; ed ammirando in voi sì bel fervore, in età così tenera, mi copre il volto un vergognoso rossore; mentre ho perduto il più bel tempo di mia vita dietro mille mancamenti e peccati. Deh! S. Maria Francesca, voi che sapeste tanto bene impiegare le primizie degli anni vostri, ottenete a me, che il restante di mia vita lo consumi unicamente in servire ed amare il sommo Bene: affinché amandolo e servendolo quaggiù in terra, possa sperare, per la vostra intercessione, di glorificarlo insieme con voi, per tutta l’eternità, nel Paradiso. Così sia.

Si diranno cinque Gloria Patri, con cinque strofette alle sacratissime Piaghe di Gesù Crocifisso, per le quali la Santa nutriva singolare devozione.

1. In questa mano per l’uom ferita

Ritrova l’alma la vera vita.

Gloria Patri etc.

2. La destra piaga del buon Signor

Abbraccia l’alma del peccatore.

Gloria Patri etc.

3. Il piè trafitto da duro chiodo

Si stringe l’alma col santo nodo.

Gloria Patri, etc.

4. Il destro piede anche piagato,

Preserva l’alma dal rio peccato.

Gloria Patri etc.

5. Quella del petto piaga d’amore,

Si chiude l’alma finché ne muore.

Gloria Patri etc.

PREGHIERA PER OGNI GIORNO ALLA SANTA.

A voi ricorro, o S. Maria Francesca, e genuflesso ai vostri piedi, vi prego, pel grande amore che portaste alle sacratissime piaghe del vostro Crocifisso amante, d’impetrarmi da queste cinque Fonti di vita eterna, un continuo dolore dei miei peccati, i quali sono stati cagione delle pene di un Dio. Ottenetemi un general perdono di tutte le mie colpe, ed un grande amore alla passione del Redentore: acciocché, pei meriti del suo preziosissimo Sangue, e per la vostra mediazione, ottenga di spirare nell’amorosa piaga del suo santissimo Cuore. Così sia.

Ora prò nobis, Sancta Maria Francisca.

Ut digni efficianur promissionibus Christi.

OREMUS.

Domine Jesu, qui Sanctam Mariam Franciscam Virginem, inter cæteras dotes, in Mundi contemptu, mirabilem facisti: eius, quæsumus, meritis et intercessione concede nobis terrena despicere, et cœlestia semper inquirere. Qui vivis et regnas, etc.

SECONDO GIORNO.

Deus in adiutorium, etc. – Gloria Patri, etc.

O aquila generosa di santità S. Maria Francesca, voi per ben corrispondere alla Divina grazia, cercaste con ardore fin dalla vostra infanzia, di consacrarvi tutta al vostro Dio: e per serbargli il bel fiore di vostra verginità, vi sottoponeste volentieri ai fieri tormenti che vi fece patire il vostro genitore, volendovi egli sposare ad un ricco personaggio per cupidigia d’interesse; ma ridotta quasi vittima del suo furore, vi manteneste sempre costante al vostro Sposo: finché calmato, vi permise d’indossare l’abito religioso, sotto di cui vi consacraste, con voto, tutta a Dio che in premio di tante pene sofferte per amor suo, vi decorò del dono di un’angelica purità; che al solo sentire il fetore di peccato disonesto in una casa, fuggiste immediatamente. – Deh! avvocata mia particolare, pregate per me il vostro purissimo Sposo, ed ottenetemi la grazia di una esatta custodia dei miei sensi, e che il prezioso tesoro della santa purità io nasconda, a vostra imitazione, nel vaso di una vera umiltà; e se non merito di cantare insieme con voi il cantico riserbato ai soli vergini, ottenetemi almeno che lo possa ascoltare per tutta l’eternità nel Paradiso. Cosi sia.

In questa mano etc.: come nel primo giorno.

Ora prò nobis etc. – Oremus etc.

TERZO GIORNO.

Deus in adiutorium, etc. – Gloria Patri, etc.

O anima veramente grande S. Maria Francesca, voi per tante bastonate e maltrattamenti sofferti dal vostro genitore, foste assalita da tale infermità, che tutti vi tennero per morta; ma se tanto avvenne al corpo perché debole, l’anima grande, quale scoglio in mezzo a tempestoso mare, sempre più ferma andava in cerca di nuove pene. Il vostro Sposo però, compassionando le vostre afflizioni, volle consolarvi con la sua visibile presenza, e sotto aspetto di un bellissimo giovane col dolce nome di Salvatore, trattare familiarmente con voi; e così raddolcire gli affanni tollerati pazientemente per amor suo. Deh! amata mia protettrice, anch’io sono immerso in un mare di affanni e di pene, frutti di questa misera terra; impetratemi voi una perfetta rassegnazione alla santissima volontà del mio Dio. Non bramo consolazioni, perché non le merito, ma una sola ne domando all’eterno Padre, per i meriti di Gesù Cristo, qual è appunto una grazia efficace per amarlo incessantemente sino alla morte; è vero che le mie colpe me ne rendono indegno; ma ben può meritarmele la vostra intercessione, acciocché dopo il breve corso di questa misera vita possa essere ammesso alle consolazioni eterne del Paradiso. Così sia.

In questa mano etc: come nel primo giorno,

Ora prò nobis etc. – Oremus etc.

QUARTO GIORNO.

Deus in adiutorium, etc. – Gloria Patri, etc.

O S. Maria, Francesca, se nei tormenti e nelle infermità foste un esemplare di fortezza: nelle calunnie e nelle persecuzioni foste un modello di pazienza. Da persone più beneficate da voi foste perseguitata fino ad infamarvi nei pubblici tribunali; come donna malvagia; ed in breve tempo si moltiplicarono a tal segno le calunnie, che diveniste il ludibrio di tutti; e voi con eroica pazienza giammai pensaste di difendere la vostra illibata innocenza: anzi con pianto di amare lagrime imploraste il perdono ai vostri calunniatori. Deh! avvocata mia particolare, io oggi, più che mai, ricorro al vostro patrocinio, per ottenere la pazienza nelle traversie di questo mondo, e la dilezione dei miei nemici tanto necessaria per salvarmi; mentre il Divino maestro sulla cattedra della Croce c’insegnò questa nobile lezione, di perdonare di buon grado ai nostri offensori. Tanto io spero di ottenere, per la vostra potente intercessione, mediante la quale, e per i meriti di Gesù Cristo, spero essere perdonato tutte le mie colpe nel punto della mia morte, affinché dopo quella possa venire a ringraziare l’infinita Misericordia insieme con voi, per tutta l’eternità nel Paradiso. – Così sia.

In questa mano etc.: come nel primo giorno,

Ora prò nobis etc. – Oremus etc.

QUINTO GIORNO.

Deus in adiutorium, etc. – Gloria Patri, etc.

O prediletta del Signore, S. Maria Francesca, se tanto ammirabile foste nel soffrire gli oltraggi e le calunnie, non meno dissimile lo foste nel tollerare dure prove alle quali vi sottopose il vostro Confessore. Furono queste pur troppo sensibili per la vostra bell’anima, e ciò non ostante, con grande umiltà e cieca ubbidienza, eseguiste prontamente quanto vi veniva imposto, e mentre sembravate una navicella sbattuta da diverse onde, vi trovò sempre pieghevole a qualsivoglia aspro comando; che perciò ebbe a dire il vostro Confessore medesimo di aver conosciuto dov’era giunta la vostra gran santità. Amata mia protettrice, ottenete a me una perfetta ubbidienza alle voci del mio Dio; fate che ubbidisca ai suoi Ministri, che ne tengono le veci in terra; sia ubbidiente ai miei maggiori, e docile cogli eguali ed inferiori; affinché sacrificando la mia volontà al volere Divino, possa sperare che nel punto della mia morte, siano le ultime mie parole un atto perfetto di rassegnazione alla santissima volontà di Dio, per poi magnificarlo in eterno insieme con voi, per tutti i secoli dei secoli nel Paradiso. – Così sia.

In questa mano etc.: come nel primo giorno.

Ora prò nobis etc. – Oremus etc.

SESTO GIORNO.

Deus in adiutorium, etc. – Gloria Patri, etc.

O martire di pene, S. Maria Francesca, voi per assomigliarvi al vostro Crocifìsso sposo, stimaste i dolori e le ignominie più di qualsivoglia contento e piacere del mondo: ed il vostro Divino amante per sì bella corrispondenza, e perfetta prova del vostro grande amore verso di Lui, si compiacque di rendervi a parte della sua passione, decorandovi con l’impressione delle sue cinque piaghe, e con l’acerba coronazione delle pungentissime spine; quali ferite dal corpo passarono a piagare il cuore, onde saziarsi l’ardente brama che avevate sempre di più patire per l’amato Gesù. Avvocata mia potentissima, voi meritaste un dono cotanto singolare, in premio delle eccelse virtù che adornavano la vostra bell’anima: ed a me misero peccatore impetrate due ferite sole: una che notte e giorno mi faccia piangere i miei peccati, e l’altra che mi consumi il cuore di santo amore; acciocché, vivendo nell’amore del mio Dio, ottenga di amarlo sveltamente per tutta l’eternità insieme con voi nel Paradiso. – Così sia.

In questa mano etc.: come nel primo giorno.

Ora prò nobis etc. – Oremus etc.

SETTIMO GIORNO.

Deus in adiutorium etc. – Gloria Patri, etc.

O cerva ferita di santo amore, S. Maria Francesca, essendo voi divenuta partecipe delle pene del vostro amante, vi si accese talmente nel cuore l’amore alla Passione del Redentore, che in tutte le vostre azioni ne contemplavate i misteri. L’esercizio della Via Crucis era la divozione più tenera per la vostra bell’anima, nella quale sperimentaste ad uno ad uno tutti i patimenti che soffrì il nostro Salvatore, e rimanendone in siffatto modo penetrata, che eziandio le ossa si slogavano pel dolore. Oh! Anima prediletta del Nazareno Signore, se tanti favori meritaste per compatire Gesù appassionato, impetrate al mio cuore una continua rimembranza della morte acerbissima, che per me ancora patì il figlio di Dio. Io desidero che Gesù crocifisso sia nella mia mente, Gesù crocifisso nel mio cuore, affinché nelle mie tribolazioni Egli sia il mio conforto; nei timori della mia salute, Egli sia la mia speranza; nelle infermità, il mio sollievo, e nel punto della mia morte, il mio avvocato; mostrando al Padre le sue ferite per aprire a me le porte del cielo, dove spero di venire un giorno a godere l’umanità glorificata del mio Gesù, per tutta l’eternità nel Paradiso. – Così sia.

In questa mano etc.: come nel primo giorno.

Ora prò nobis etc. – Oremus, etc.

OTTAVO GIORNO.

Deus in adiutorium, etc. – Gloria Patri, etc.

O S. Maria Francesca, se nell’amore che portaste a Gesù Crocifisso sembraste una Serafina di amore; il ricevere Gesù Sacramentato nella santa Comunione, era lo stesso che liquefarsi il vostro cuore in dolce estasi di amore, e Gesù che non si fa vincere di amore, spiccossi un giorno dalle mani del Sacerdote, per anticiparvi il contento che sentivate in unirvi a Lui. Stando voi inferma, non poteste cibarvi delle Immacolate carni di Gesù Sacramentato; e Gesù per mano angelica vi fece abbeverare anche del suo preziosissimo Sangue; e qual altra Santa Teresa poté dirvi: Figlia, voglio che il mio Sangue ti giovi ad accrescere nuove fiamme di santo amore. Anima amante, io a voi ricorro quest’oggi, Voi dovete ottenermi, che questo preziosissimo Sangue giovi puranche all’anima mia, purificandola da tutte le macchie e da tutti quanti i peccati; l’accenda di santi ardori, e la metta in possesso della divina grazia; mentre io con la divina grazia voglio vivere, e nella divina grazia spero morire: acciocché morendo nella divina grazia, posso essere ammesso agl’incessanti ringraziamenti insieme con voi per per tutta l’eternità nel Paradiso. – Così sia.

In questa mano etc.: come nel primo giorno,

Ora prò nobis etc. – Oremus etc.

NONO ED ULTIMO GIORNO.

Deus in adiutorium, etc. – Gloria Patri, etc.

O Colomba di Paradiso, S. Maria Francesca, felice voi, che già son terminate le pene, i tormenti, le calunnie, le persecuzioni. L’anima grande, adorna della più consumata virtù, può prendere la volta del cielo senza verun impedimento, per ricevere la corona immortale di eterna gloria. A chi con lagrime di dolore v’impose di pregare il vostro Dio, che vi avesse rimasta in vita per suo consuolo, rispondeste tutta infiammata di santo desiderio di unirvi all’amato, che vi avesse sciolta dal carcere del vostro corpo, poiché lo sposo vi aspettava alle nozze celestiali. La Madre di Dio, che sotto il titolo della Divina Pastora, tanto amaste e veneraste, venne ad assistervi nelle vostre agonie, e nelle braccia di Gesù e Maria spiraste l’anima fortunata. Felice voi, che menaste una vita tutta secondo il cuore di Dio; e secondo il Cuor suo, Egli rese preziosa la vostra morte. Deh! mia grande Avvocata, in questo ultimo giorno, mostratevi meco pietosa sovvenitrice. Io per le mie colpe meriterei di fare una pessima morte, ed altra speranza non ho che i meriti infiniti di Gesù Cristo, la protezione della cara Madre Maria, la vostra intercessione. Io spero di morire con un atto perfetto di contrizione; con un atto di perfetta rassegnazione: e con un perfettissimo atto di amore spirare l’ultimo fiato; acciocché Gesù e Maria ricevano l’anima mia, per condurla al Cielo, per ivi cantare in eterno le divine misericordie, insieme con voi nel Paradiso. Così sia.

In questa mano etc.: come nel primo giorno.

Ora prò nobis etc. – Oremus etc.

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Le feste del mese di OTTOBRE sono:

1 Ottobre S. Remigii Epíscopi Confessóris; Feria

2 Ottobre Ss. Angelorum Custodum;  Duplex majus *L1*

3 Ottobre S. Theresiæ a Jesu Infante Virginis;  Duplex

4 Ottobre S. Francisci Confessóris  –  Duplex majus

5 Ottobre Ss. Placidi et Sociorum Mártyrum; Feria

                        Primo venerdì

6 Ottobre S. Brunonis Confessóris –  Duplex

                        Primo sabato

7 Ottobre Dominica XX Post Pentecosten II. Octobris  Semiduplex Dominica minor

            Beatæ Mariæ Virginis a Rosario    Duplex II. classis

8 Ottobre S. Birgittæ Víduæ    Duplex

9 Ottobre S. Joannis Leonardi Confessóris    Duplex

10 Ottobre S. Francisci Borgiæ Confessóris    Semiduplex

11 Ottobre Maternitatis Beatæ Mariæ Virginis    Duplex II. classis *L1*

13 Ottobre S. Eduardi Regis Confessóris    Feria

14 Ottobre Dominica XXI Post Pentecosten III. Octobris Semiduplex Dom. minor

Callisti Papæ et Martyris ;  Duplex

15 Ottobre S. Teresiæ Virginis ; Duplex

16 Ottobre S. Hedwigis Víduæ ; Semiduplex

17 Ottobre S. Margaritæ Mariæ Alacoque Virginis ; Duplex

18 Ottobre S. Lucæ Evangelistæ ; Duplex II. classis

19 Ottobre S. Petri de Alcantara Confessóris    Duplex

20 Ottobre S. Joannis Cantii Confessóris    Duplex

21 Ottobre Dominica XXII Post Pentecosten IV. Octobris    Semiduplex Dominica minor *I*

Hilarionis Abbatis

24 Ottobre S. Raphaëlis Archangeli    Duplex majus *L1*

25 Ottobre Ss. Chrysanthi et Dariæ Mártyrum ; Feria

26 Ottobre S. Evaristi Papæ et Martyris ; Feria

27 Ottobre Sanctae Mariae Sabbato ; Simplex

28 Ottobre Dominica XXIII Post Pentecosten V. Octobris  

                    Domini Nostri Jesu Christi Regis ; Duplex I. classis *L1*

IL SS. NOME DI MARIA (2018)

DELL’ECCELLENZA DEL NOME DI MARIA

[J. Thiriet: Prontuario Evangelico, vol. VII, MILANO, 1916, imprim.]

FESTA DEL SS. NOME DI MARIA

Dell’eccellenza del Nome di Maria.

Et nomen Virginis Maria. (Luc. I, 27). Uscito Davide dalla meditazione delle perfezioni di Dio, gridava: Domine, Dominus noster quam ammirabile est nomen tuum in universa terra! Noi possiamo egualmente indirizzare questa lode a Maria…. «O Regina nostra, quanto è ammirabile il vostro nome nel mondo intero! » Il nome di Maria viene dal cielo: Iddio l’ha escogitato e l’ha pronunziato : Lui solo poteva dar il nome alla Madre sua: questo nome: Maria esprime il suo essere, la sua vita, la sua missione sulla terra, una storia intera che non si limita ai 72 anni di sua esistenza, ma si svolge attraverso i secoli, e si eternerà nei cieli.

Anco ogni giorno se ne parla e plora

in mille parti: d’ogni tuo contento

Teco la terra si rallegra ancora,

Come di fresco evento.

(A. MANZONI).

Si può credere che Iddio l’abbia manifestato agli Angeli suoi, annunziando loro il Mistero dell’Incarnazione: nel saluto dell’Angelo a questa donna eccelsa udiamo la prima volta in terra il nome di Maria – Ave Maria.

Dicono adunque i Santi che il nome di Maria ha parecchi significati, i quali esprimono l’eccellenza, la dignità e il ministero che Iddio le ha confidato. Questo nome è un nome di luce, di potenza, di gloria, di consolazione….

I. E’ un nome di luce.

S. Bernardo, S. Bonaventura, e molt’altri Santi concordemente dicono che il nome di Maria vuol dire: illuminata e illuminatrice.

1. — Nessuno può dubitare che Maria non sia stata illuminata, dacché l’Angelo l’ha salutata piena di grazia… « Maria, scrive Alberto Magno, ha ricevuto l’abbondanza dei lumi celesti, della fede, della scienza divina, leggendo e meditando le S. Scritture, e colloquiando familiarmente con la Divinità ».

« Non era dessa il trono della Sapienza increata, il tempio dello Spirito Santo? ».

2. — E’ altresì illuminatrice, giacché da essa abbiamo ricevuto Gesù Cristo, lux mundi. Nel Genesi leggiamo che Iddio ha creato due luminari, uno grande, ed uno più piccolo, cioè il sole e la luna. La luna, mutuando la sua luce dal sole, ci illumina nel la notte. Parimenti Maria, ricevendo la luce da Gesù e a noi comunicandola, dissipa le fitte tenebre, che accecano il mondo. È ancora figurata dalla colonna di fuoco-, che serviva agli Israeliti di guida, durante la notte, uscendo dall’Egitto ….

3. — Inoltre è una face che illumina gli uomini con la sua vita santa e virtuosa. « Talis fuit Maria, dice S. Ambrogio, ut ejus vita omnium sit disciplina…. Quantæ in una Virgine species virtutum emicant! ».

4. — Per siffatta ragione Maria è chiamata Stella matutina, che annunzia e fa sperare la levata del sole: Stella maris, perché ci guida attraverso il mare procelloso di questo mondo, e ci conduce sicuramente al porto tranquillo della felice eternità. Ecco la ragione per cui la Chiesa fa leggere nell’ufficiatura di questa festa le parole di S. Bernardo con cui il Santo sviluppa il simbolismo di Stella del Mare. « Si insurgant venti tentationum etc. » (Brev. Rom. Dom. infr. Oct. N . in II Noct. Lect. V e VI).

II. — E’ un nome di potenza.

1. — In linguaggio ebraico, Maria significa: esaltata, l’alta, l’elevata, prossima Dio, assisa a fianco di Dio, ovvero Domina, cioè Signora, Sovrana: quindi noi la chiamiamo: Nostra Signora, come chiamiamo il Divino suo Figliuolo, Nostro Signore. Dal momento, dicono i Santi Padri, che Maria è la madre del Creatore, pel fatto stesso, è la Sovrana dell’Universo: entra a partecipare dei diritti del Figliuol suo, a cui è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Il dominio di questa Divina Sovrana è così esteso, che lo stesso N . S. Gesù Cristo, il Signore di tutte le cose, ha voluto essere a Lei sottoposto.

2. — In cielo ha un potere senza limiti, perché Gesù Cristo, l’ha costituita depositaria di tutti i suoi tesori e le ha confidato il diritto di grazia e di misericordia. La madre d’un re si chiama Regina-madre… ; tutto quello che vuole ottiene dal re suo figliulo…

I Santi chiamano Maria « Omnipotentia supplex ». Dio nulla rifiuta alle richieste di Maria…

3. — Sulla terra si manifesta la sua potenza con benefici d’ogni maniera. Sono innumerevoli i santuari e le chiese erette al suo nome, alle sue glorie: sono innumerevoli le tabelle votive che tappezzano le pareti delle sue cappelle a ricordare i prodigi, i benefici compiuti e versati in seno all’umanità languente e dolorante: Loreto, N. S. delle Vittorie, Lourdes, la Salette, Caravaggio ecc….Nomen tuum ita magnificava, ut non recedat laus tua de ore hominum Bernardino da Siena esclamava: « Tot creaturæ serviunt Mariae Virgini, quot serviunt Trinitati ».

4. — Laonde, la Chiesa gratissima a Maria, e desiderosa di promuovere il suo culto, ha istituito in suo onore parecchie feste, e confraternite. Vuole che si chini il capo al pronunciarsi del nome di Maria, come lo si china per il nome di Gesù, giacché il nome di Maria è possente come quello di Gesù, ed incute spavento ai demoni. La Chiesa la saluta coi titoli più gloriosi: Regina del Cielo e della terra ecc.

O Vergine, o Signora, o Tutta santa,

Che bei nomi ti serba ogni loquela:

Più d’un popolo superbo esser si vanta

In tua gentil tutela.

Te, quando sorge, e quando cade il die,

E quando il sole a mezzo corso il parte,

Saluta il bronzo, che le turbe pie

Invita ad onorar, te.

(Manzoni – Inno – Il Nome di Maria.)

5. — Entrando nello spirito della Chiesa, dobbiamo gettarci tra le braccia della nostra tenera Madre con un profondo rispetto e con una confidenza tutta figliale, ed invocare il suo bel nome…. Invocandolo degnamente, tutto otterremo. Maria è una Regina onnipossente, adunque è in grado di aiutarci; è nostra Madre tenerissima, adunque nulla vorrà ricusarci…. Abbiamo sempre questo dolcissimo nome sulle labbra e nel cuore: ci inspirerà quello che dobbiamo fare per onorare Maria, per piacerle, e per esso, saremo assicurati della nostra salvezza….

III. E’ un nome di gloria.

1. — S. Ambrogio dice che il nome di Maria significa: Deus ex genere meo, Dio è della mia stirpe. Il più bel vanto di Maria è questo: Madre di Dio. «Mater Dei, o Deipara, sancta Dei Genetrix, Mater Christi, Mater Creatoris, Mater Salvatoris…» Iddio da tutta l’eternità l’ha preparata, e l’ha creata ad hunc finem ut esset Mater Dei.

2. — Si tocchi dell’eresia di Nestorio, patriarca di Costantinopoli, il quale rifiutò a Maria la dignità gloriosa di Madre di Dio. Fu condannato l’anno 431 nel Concilio di Efeso. Questo eresiarca finì miseramente la sua vita.

3. — Facciamo sovente degli atti di fede nel mistero della divina maternità di Maria, e con amore ripetiamo «Sancta Maria, Mater Dei etc. … ».

IV. E’ un nome di consolazione.

1. — Il nome di Maria significa altresì: mare amaro. Nessuna creatura ha patito così tanto come Maria, partecipando ai dolori del Figliuolo. Magna est velut mare contritio tua… O vos omnes qui transitis per viam…

2. — Ma come mai i dolori di Maria sono per noi una cagione di consolazione? Sono veramente tali, perché Maria ha sofferto con Gesù per la nostra redenzione e salute. Inoltre i suoi dolori sono per noi un ammaestramento, e un appoggio in questo senso, che ci istruiscono e ci aiutano a soffrire. Gesù, la stessa santità, ha patito per noi: e noi, peccatori come siamo, pretenderemmo di andare in cielo senza patire? La vita di un Cristiano deve essere vita di croci, di mortificazioni e di penitenza. Guardiamo sempre a Gesù e a Maria: la grazia di Gesù, e la preghiera di Maria addolciranno le amarezze della vita, e queste si trasformeranno in consolazioni e in gloria: Si compatimur et conglorificabimur.

Conclusione. — Ringraziamo di vero cuore lo Spirito Santo delle grazie e degli aiuti che ci offre nel nome benedetto di Maria — sappiamo profittare di tali favori. Invochiamo continuamente questo sacro Nome… sarà nostro faro, nostro aiuto, nostra consolazione in hac lacrymarum valle: sarà per noi una sorgente di grazie di santità, e di salute.

CALENDARIO LITURGICO DEL MESE DI SETTEMBRE (2018)

CALENDARIO LITURGICO DEL MESE DI SETTEMBRE

SETTEMBRE è il mese che la Chiesa dedica ai sette dolori della Madonna.

-381-

Fidelibus, qui mense septembri preces vel alia pietatis obsequia B. M. V. Perdolenti devote præstiterint, conceditur [A chi durante il mese di settembre, devotamente pregherà o compirà un esercizio di ossequio e pietà alla B. M. V.  si concede]:

Indulgentia quinque annorum semel, quolibet mensis die;

Indulgentia plenaria suetis conditionibus, dummodo eidem pio exercitio quotidie per integrum mensem vacaverint

(Breve Ap., 3 apr. 1857; S. C . Indulg., 26 nov. 1876 et 27 ian. 1888; S. Pæn. Ap., 12 nov. 1936).

-382-

Fidelibus, qualibet ex septem feriis sextis utrumque festum B. M. V. Perdolentis immediate antecedentibus, si ad honorem eiusdem Virginis Perdolentis septies Pater, Ave et Gloria recitaverint, conceditur [Ai fedeli che per sette venerdì antecedenti la festa della BMV Addolorata, in onore della Vergine Addolorata reciteranno sette Pater, Maria, Gloria]:

Indulgentia septem annorum;

Indulgentia plenaria suetis conditionibus (Breve Ap., 22 mart. 1918; S. Pæn. Ap., 18 mart. 1932).

Stabat Mater dolorosa

Juxta crucem lacrimosa,

Dum pendebat Filius;

Cujus animam gementem,

Contristatam et dolentem

Pertransivit gladius.

O quam tristis et afflicta

Fuit illa benedicta

Mater Unigeniti

Quæ mœrebat et dolebat

Pia Mater dum videbat

Nati pœnas inclyti.

Quis est homo qui non fleret

Matrem Christi si videret

In tanto supplicio?

Quis non posset contristari

Christi Matrem contemplari

Dolentem cum Filio?

Pro peccatis sum gentis

Vidit Jesum in tormentis

Et flagellis subditum,

Vidit suum dulcem Natum

Moriendo desolatum,

Dum emisit spiritum.

Eia Mater, fons amoris,

Me sentire vim doloris,

Fac ut tecum. lugeam.

Fac ut ardeat cor meum

In amando Christum Deum,

Ut sibi complaceam.

Sancta Mater, istud agas,

Crucìfixi fige plagas

Cordi meo valide.

Tui Nati vulnerati

Tam dignati prò me pati,

Pœnas mecum divide.

Fac me tecum pie flere:

Crucifixo condolere,

Donec ego vixero.

Juxta crucem tecum stare,

Et me Tibi sociare

In planctu desidero.

Virgo virginum præclara

Mihi jam non sis amara;

Fac me tecum plangere.

Fac ut portem Christi mortem;

Passionis fac consortem,

Et plagas recolere

Fac me plagis vulnerari,

Fac me Cruce inebriari

Et cruore Filii

Flammis ne urar succensus,

Per te, Virgo, sim defensus

In die Judicii.

Christi, cum sit hinc exire

Da per Matrem me venire

Ad palmam victoriæ.

Quando corpus morietur,

Fac ut anima donetur

Paradisi gloria. Amen.

Indulgentia septem annorum.

~Indulgentia plenaria suetis conditionibus, sequentia quotidie per integum mensem devote reperita (S. C . Indulg., 18 iun. 1876; S. Paen. Ap., 1 aug. 1934).

Le feste del mese di settembre:

1 Settembre Sanctae Mariae Sabbato    Semiduplex

                           S. Ægidii Abbatis Simplex –

Commemorazione dei Santi Martiri dodici fratelli

2 Settembre Dominica XV Post Pentecosten I. Septembris    Semiduplex Dominica minor *I*

Stephani Hungariæ Regis Confessoris Semiduplex –

3 Settembre  S. Pii X Papæ Confessoris – Duplex

5 Settembre S. Laurentii Justiniani Epíscopi et Confessoris    Semiduplex

7 Settembre  – Primo venerdì

8 Settembre In Nativitate Beatæ Mariæ Virginis    Duplex II. classis *L1*

Commemorazione di San Adriano m.

9 Settembre Dominica XVI Post Pentecosten II. Septembris  Semiduplex Dominica minor –

            S. Gorgonii Martyris

10 SettembreS. Nicolai de Tolentino Confessoris, Duplex.

11 Settembre Ss. Proti et Hyacinthi Martyrum    Simplex

12 Settembre S. Nominis Beatæ Mariæ Virginis    Duplex

14 Settembre In Exaltatione Sanctæ Crucis    Duplex II. classis *L1*

15 Settembre Septem Dolorum Beatæ Mariæ Virginis    Duplex II. classis *L1* – Commemorazione di San Nicomede m.

16 Settembre Dominica XVII Post Pentecosten III. Septembris    Semiduplex Dominica minor *I*

Ss. Cornelii Papæ et Cypriani Epíscopi, Martyrum – Commemorazione di SS.  Eufemia Vergine, Lucia e Geminiano martiri.

17 Settembre *I* Impressionis Stigmatum S. Francisci  -simplex

18 Settembre S. Josephi de Cupertino Confessoris    Duplex *L1*

19 Settembre Feria Quarta Quattuor Temporum Septembris    Semiduplex

Januarii Epíscopi et Sociorum Martyrum Duplex

20 Settembre S. Eustachii et Sociorum Martyrum    Simplex

21 Settembre  – Feria Sexta Quattuor Temporum Septembris    Semiduplex

Matthæi Apostoli et Evangelistæ   Duplex II. classis

22 Settembre Sabbato Quattuor Temporum Septembris    Semiduplex

Thomæ de Villanova Epíscopi et Confessoris Duplex

Comm. dei Santi Maurizio e compagni martiri. –

23 Settembre Dominica XVIII Post Pentecosten IV. Septembris    Semiduplex Dominica minor *I*

    Lini Papæ et Martyris Semiduplex –

com. di s. Tecla  Vergine e martire. –

24 Settembre *I*Beatæ Mariæ Virginis de Mercede

 26 Settembre Ss. Cypriani et Justinæ Martyrum    Simplex

27 Settembre S. Cosmæ et Damiani Martyrum    Semiduplex

28 Settembre S. Wenceslai Ducis et Martyris    Semiduplex

29 Settembre In Dedicatione S. Michaëlis Archangelis – Duplex I. classis *L1*

30 Settembre Dominica XIX Post Pentecosten I. Octobris    Semiduplex Dominica minor *I*

Hieronymi Presbyteris Confessoris et Ecclesiæ Doctoris

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Festa della Natività della Beata Vergine Maria: 8 settembre 2016

Novena a Maria Bambina

Santa Maria Bambina della casa reale di David, Regina degli Angeli, Madre di grazia e di amore, vi saluto con tutto il mio cuore. Ottenete per me la grazia di amare il Signore fedelmente durante tutti i giorni della mia vita. Ottenete per me una grandissima devozione a Voi, che siete la prima creatura dell’amore di Dio.

Ave Maria,…

O celeste Maria Bambina, che come una colomba pura nasce immacolata e bella, vero prodigio della saggezza di Dio, la mia anima gioisce in Voi. Oh! Aiutatemi a preservare nell’Angelica virtù di purezza a costo di qualsiasi sacrificio.

Ave Maria,…

Beata, incantevole e Santa Bambina, giardino spirituale di delizia, dove il giorno dell’incarnazione è stato piantato l’albero della vita, aiutatemi ad evitare il frutto velenoso della vanità ed i piaceri del mondo. Aiutatemi a far attecchire nella mia anima i pensieri, i sentimenti e le virtù del vostro Figlio divino.

Ave Maria,…

Vi saluto, Maria Bambina ammirevole, rosa mistica, giardino chiuso, aperto solo allo Sposo celeste. O Giglio di paradiso,  fatemi amare la vita umile e nascosta; lasciate che lo Sposo celeste trovi la porta del mio cuore sempre aperta alle chiamate amorevoli delle sue grazie ed ispirazioni.

Ave Maria,…

Santa Maria bambina, mistica Aurora, porta del cielo, Voi siete la mia fiducia e speranza. O potente avvocata, dalla vostra culla stendete la mano per sostenermi nel cammino della vita. Fate che io serva Dio con ardore e costanza fino alla morte e così possa giungere all’eternità con Voi.

Ave Maria,…

Preghiera:

Beata Maria bambina, destinata ad essere la Madre di Dio e la nostra tenera Madre, provvedetemi di grazie celesti, ascoltate misericordiosamente le mie suppliche. Nei bisogni che mi opprimono e soprattutto nelle mie presenti tribolazioni, ho riposto tutta la mia fiducia in Voi.

O Santa bambina, i privilegi che a Voi sola sono stati concessi dall’Altissimo, i meriti che avete acquistato, mostrano che la fonte dei favori spirituali ed i benefici continui che dispensate sono inesauribili, poiché il vostro potere presso il cuore di Dio è illimitato. – Degnatevi attraverso l’immensa profusione di grazie con cui l’Altissimo Vi ha arricchito fin dal primo momento della vostra Immacolata Concezione, di esaudire, o celeste Bambina, le nostre richieste e staremo eternamente a lodare la bontà del vostro Cuore Immacolato.

[IMPRIMATUR : In Curia Archiep. Mediolani -31 agosto 1931 Canon. CAVEZZALI, Pro Vic. Gen.]

CALENDARIO LITURGICO DELLA CHIESA CATTOLICA: AGOSTO (2018)

AGOSTO  (2018)

è il mese che la CHIESA dedica al

CUORE IMMACOLATO DELLA B. VERGINE MARIA e all’ASSUNZIONE DELLA B. V. M.

389

Fidelibus, quolibet mensis augusti die, si ad honorem immaculati Cordis B . M. V. aliquas preces vel alia pietatis exercitia devote præstiterint, conceditur: Indulgentia quinque annorum semel., – His vero, qui per integrum præfatum mensem eidem exercitio quotidie vacaverint, conceditur [A coloro che nel mese di agosto avranno recitato preghiere o esercitato altro pio esercizio in onore del Cuore Immacolato della B. V. Maria, si concede… ]: Indulgentia plenaria suetis conditionibus (S. C. S. Officii, 13 mart. 1913; S. Pæn. Ap., 2 iun. 1935).

391

ATTO DI CONSACRAZIONE

Regina del santissimo Rosario, Ausilio dei Cristiani, rifugio del genere umano, vincitrice di tutte le battaglie di Dio, supplici ci prostriamo al vostro trono, sicuri di impetrare misericordia e di ricevere grazie e opportuno aiuto nelle presenti calamità, non per i nostri meriti, dei quali non presumiamo, ma unicamente per l’immensa bontà del vostro materno Cuore. A Voi, al vostro Cuore Immacolato, in questa ora grave della storia umana, ci affidiamo e ci consacriamo, non solo con tutta la santa Chiesa, corpo mistico del vostro Gesù, che soffre in tante parti e in tanti modi è tribolata e perseguitata, ma anche con tutto il mondo straziato da discordie, agitato dall’odio, vittima della propria iniquità. – Vi commuovano tante rovine materiali e morali, tanti dolori, tante angosce, tante anime torturate, tante in pericolo di perdersi eternamente! – Voi, o Madre di misericordia, impetrateci da Dio la riconciliazione cristiana dei popoli, ed anzitutto otteneteci quelle grazie, che possono in un istante convertire i cuori umani, quelle grazie che preparano e assicurano questa sospirata pacificazione. Regina della pace, pregate per noi e date al mondo la pace nella verità, nella giustizia, nella carità di Cristo. Dategli soprattutto la pace delle anime, affinché nella tranquillità dell’ordine si dilati il regno di Dio. Accordate la vostra protezione agli infedeli e a quanti giacciono nelle ombre della morte; fate che sorga per loro il Sole della verità e possano, insieme con noi, innanzi all’unico Salvatore del mondo ripetere: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà! Ai popoli separati per l’errore o per la discordia, e segnatamente a coloro che professano per Voi singolare devozione, date la pace e riconduceteli all’unico ovile di Cristo, sotto l’unico e vero Pastore [Papa Gregorio XVIII]. Ottenete libertà completa alla Chiesa santa di Dio; difendetela dai suoi nemici; arrestate il diluvio dilagante della immoralità; suscitate nei fedeli l’amore alla purezza, la pratica della vita cristiana e lo zelo apostolico, affinché il popolo di quelli che servono Dio aumenti in meriti e in numero. Finalmente, come al Cuore del vostro Gesù furono consacrati la Chiesa e tutto il genere umano, perché, riponendo in Lui ogni speranza, Egli fosse per loro fonte inesauribile di vittoria e di salvezza; così parimente noi in perpetuo ci consacriamo anche a Voi, al vostro Cuore Immacolato, o Madre nostra e Regina del mondo; affinché il vostro amore e patrocinio affrettino il trionfo del regno di Dio e tutte le genti, pacificate con Dio e tra loro, vi proclamino beata, e con Voi intuonino, da una estremità all’altra della terra, l’eterno «Magnificat» di gloria, amore, riconoscenza al Cuore di Gesù, nel quale solo possono trovare la verità, la vita e la pace (Pio Pp. XII). Indulgentia trium annorum.

Indulgentia plenaria suetis conditionibus, si consecrationis actus quotidie in integrum mensem devote repetitus fuerit (Pio XII, Rescr. Secret. Status, 17 nov. 1942; exhib. docum., 19 nov. 1942).

QUESTE SONO LE FESTE DEL MESE DI AGOSTO:

1 Agosto S. Petri ad Vincula    Duplex majus *L1*

2 Agosto S. Alfonsi Mariæ de Ligorio Episc. Conf. et Eccles. Doct.    Duplex

3 Agosto De Inventione S. Stephani Protomartyris     Semiduplex *L1* Primo venerdì

4 Agosto S. Dominici Confessóris    Duplex majus Primo sabato

5 Agosto Dominica XI Post Pentecosten II. Augusti    Semiduplex Dominica minor *I* – Mariæ Virginis ad Nives Duplex

6 Agosto In Transfiguratione Domini Nostri Jesu Christi    Duplex II. classis *L1*

7 Agosto S. Cajetani Confessóris    Duplex

8 Agosto Ss. Cyriaci, Largi et Smaragdi Mártyrum    Semiduplex

9 Agosto S. Joannis Mariæ Vianney Confessóris    Duplex

10 Agosto S. Laurentii Martyris    Duplex II. classis *L1*

11 Agosto Ss. Tiburtii et Susannæ Virgin. Mártyrum    Feria

12 Agosto Dominica XII Post Pentecosten III. Augusti    Semiduplex Dominica minor *I*

  1. Claræ Virginis Duplex

13 Agosto Ss. Hippolyti et Cassiani Mártyrum    Feria

14 Agosto In Vigilia Assumptionis B.M.V.    Duplex II. classis *L1*

15 Agosto In Assumptione Beatæ Mariæ Virginis    Duplex I. classis *L1*

16 Agosto S. Joachim Confessóris, Patris B. M. V.    Duplex II. classis.

17 Agosto S. Hyacinthi Confessóris    Duplex

18 Agosto Sanctae Mariae Sabbato    Semiduplex

19 Agosto Dominica XIII Post Pentecosten IV. Augusti    Semiduplex Dominica minor *I* – Joannis Eudes Confessóris Duplex

20 Agosto S. Bernardi Abbatis et Ecclesiæ Doctoris    Duplex

21 Agosto S. Joannæ Franciscæ Frémiot de Chantal Víduæ    Duplex

22 Agosto Immaculati Cordis Beatæ Mariæ Virginis    Duplex II. classis

23 Agosto S. Philippi Benitii Confessóris    Duplex

24 Agosto S. Bartholomǽi Apostoli    Duplex II. classis

25 Agosto S. Ludovici Confessóris    Duplex

26 Agosto Dominica XIV Post Pentecosten V. Augusti    Semiduplex Dominica minor

  1. Zephyrini Papæ et Martyris Simplex

27 Agosto S. Josephi Calasanctii Confessóris    Duplex

28 Agosto S. Augustíni Epíscopi et Confessóris et Ecclesiæ Doctoris    Duplex

29 Agosto In Decollatione S. Joannis Baptistæ    Duplex *L1*

30 Agosto S. Rosæ a Sancta Maria Limanæ Virginis    Duplex

31 Agosto S. Raymundi Nonnati Confessóris    Duplex

CALENDARIO LITURGICO DELLA CHIESA CATTOLICA: LUGLIO 2018

IL MESE di LUGLIO [2018]

LUGLIO è il mese che la CHIESA dedica al

PREZIOSISSIMO SANGUE DI CRISTO

IN HONOREM PRETIOSISSIMI SANGUINIS IESU

I

INVOCATIO

215

Te ergo quæsumus, tuis famulis subveni,

quos pretioso Sanguine redemisti

(ex Hymno Ambrosiano).

Indulgentia trecentorum dierum (S. Pæn. Ap., 23

mart. 1933).

II

HYMNUS

216

Salvete, Christi vulnera,

Immensi amoris pignora,

Quibus perennes rivuli

Manant rubentis sanguinis.

Nitore stellas vincitis,

Rosas odore et balsama,

Pretio lapillos Indico»,

Mellis favos dulcedine.

Per vos patet gratissimum

Nostris asylum mentibus;

Non huc furor minantium

Unquam penetrat hostium.

Quot Iesus in praetorio

Flagella nudus excipit!

Quot scissa pellis undique

Stillat cruoris guttulas!

Frontem venustam, proh dolor!

Corona pungit spinea,

Clavi retusa cuspide

Pedes manusque perforant.

Postquam sed ille tradidit

Amans volensque spiritum,

Pectus feritur lancea,

Geminusque liquor exsilit.

Ut plena sit redemptio,

Sub torculari stringitur,

Suique Iesus immemor,

Sibi nil reservat sanguinis.

Venite, quotquot criminum

Funesta labes inficit:

In hoc salutis balneo

Qui se lavat, mundabitur.

Summi ad Parentis dexteram

Sedenti habenda est gratia,

Qui nos redemit sanguine,

Sanctoque firmat Spiritu. Amen.

(ex Brev. Rom.).

Indulgentia quinque annorum.

Indulgentia plenaria suetis conditionibus, dummodo pia hymni recitatio, quotidie peracta, in integrum mensem producta fuerit (S. Pæn. Ap., 22 nov. 1934). 

III

PIUM EXERCITIUM MENSE IULIO

217

Fidelibus, qui mense iulio pio exercitio, in honorem pretiosissimi Sanguinis D. N. I. C. publice peracto, devote interfuerint, conceditur: Indulgentia decem annorum quolibet mensis die;

Indulgentia plenaria, additis sacramentali confessione, sacra Communione et oratione ad mentem Summi Pontificis, si diebus saltem decem eidem exercitio adstiterint. Iis vero, qui præfato mense preces aliave pietatis obsequia in honorem eiusdem pretiosissimi Sanguinis privatim præstiterint, conceditur:

Indulgentia septem annorum semel singulis diebus;

Indulgentia plenaria suetis conditionibus, si quotidie per integrum mensem idem pietatis obsequium obtulerint; at ubi pium exercitium publice habetur, huiusmodi indulgentia ab iis tantum acquiri potest, qui legitimo detineantur impedimento, quominus exercitio publico intersint

(S. C. Indulg., 4 iun. 1850; Pæn. Ap., 12 maii 1931).

Virtù del Sangue di Gesù.

« Avendo dunque, o fratelli – ci dice l’Apostolo – in virtù del sangue di Cristo, la fiducia di entrar nel Santo dei Santi, per la via nuova e vivente che egli inaugura per noi attraverso il velo, cioè attraverso la sua carne, accostiamoci con cuore sincero, colla pienezza della fede, purificato il cuore dalla cattiva coscienza, col corpo lavato dall’acqua pura. Conserviamo senza vacillare la professione della nostra speranza (essendo fedele chi ha promesso) e vigiliamoci a vicenda, per stimolarci alla carità e alle opere buone (Ebr. X, 19-24). – E il Dio della pace, il quale ha ritolto alla morte nostro Signor Gesù Cristo, vi renda capaci d’ogni bene, in modo che voi facciate la sua volontà, mentre egli opera in voi ciò che gli è grato per Gesù Cristo, a cui sia gloria nei secoli dei secoli» (ibid. XIII, 20-21).

Storia della festa.

Non dobbiamo omettere di ricordare qui che questa festa è il memoriale di una fra le più splendide vittorie della Chiesa. Pio IX era stato scacciato da Roma, nel 1848, dalla Rivoluzione trionfante; in quegli stessi giorni, l’anno seguente, egli vedeva ristabilito il suo potere. Il 28, 29 e 30 giugno, sotto l’egida degli Apostoli, la figlia primogenita della Chiesa, fedele al suo glorioso passato, cacciava i nemici dalle mura della Città eterna; il 2 luglio, festa di Maria, terminava la conquista. Subito un duplice decreto notificava alla città e al mondo la gratitudine del Pontefice e il modo in cui egli intendeva perpetuare mediante la sacra Liturgia il ricordo di quegli eventi. Il 10 agosto, da Gaeta, luogo del suo rifugio durante la burrasca, Pio IX, prima di tornare a riprendere il governo dei suoi Stati, si rivolgeva al Capo invisibile della Chiesa e gliela affidava con l’istituzione dell’odierna festa, ricordandogli che, per quella Chiesa egli aveva versato tutto il suo Sangue. Poco dopo, rientrato nella capitale, si rivolgeva a Maria, come avevano fatto in altre circostanze san Pio V e Pio VII; il Vicario dell’Uomo-Dio attribuiva a colei che è l’Aiuto dei cristiani l’onore della vittoria riportata nel giorno della sua gloriosa Visitazione, e stabiliva che la festa del 2 luglio fosse elevata dal rito doppio maggiore a quello di seconda classe per tutte le Chiese: preludio alla definizione del dogma dell’Immacolata Concezione, che l’immortale Pontefice fin d’allora aveva in mente, e che doveva schiacciare ancor più il capo del serpente. Poi, nel corso del Giubileo indetto nel 1933 per commemorare il XIX centenario della Redenzione, Papa Pio XI, onde imprimere maggiormente nell’animo dei fedeli il ricordo e la venerazione del Sangue del Divino Agnello e per invocarne sulle anime nostre frutti più abbondanti, elevò la festa del Preziosissimo Sangue al doppio di prima classe. [Dom Guéranger, l’Anno liturgico]

Ecco di seguito le feste del mese di LUGLIO

1 LuglioDominica VI Post Pentecostem

                       Pretiosissimi Sanguinis Domini Nostri Jesu

                        Christi  I. classis

2 Luglio In Visitatione B. Mariæ Virginis    II. classis

3 Luglio S. Leonis Papæ et Confessóris    Semidupl

5 Luglio S. Antonii Mariæ Zaccaria Confessóris    Duplex

6 Luglio In Octavam Ss. Petri et Pauli    Duplex majus

I° Venerdì

7 Luglio Ss. Cyrilli et Methodii Pont. et Conf.    Duplex

I° Sabato

8 Luglio Dominica VII Post Pentecosten    Semiduplex Dominica minor *I* – S. Elisabeth Reg. Portugaliæ       Víduæ

10 Luglio Ss. Septem Fratrum Mártyrum,

ac Rufinæ et Secundæ Virginum et Mártyrum                   Semiduplex

11 Luglio S. Pii I Papæ et Martyris    Feria

12 Luglio S. Joannis Gualberti Abbatis    Duplex

13 Luglio S. Anacleti Papæ et Martyris    Semiduplex

14 Luglio S. Bonaventuræ Epíscopi Confessóris et Ecclesiæ Doctoris    Duplex

15 Luglio Dominica VIII Post Pentecosten                                            Semiduplex Dominica minor –   

S. Henrici Imperatoris Confessóris

16 Luglio In Commemoratione Beatæ Mariæ Virgine de Monte Carmelo    Feria

17 Luglio S. Alexii Confessóris    Feria

18 Luglio S. Camilli de Lellis Confessóris    Duplex

19 Luglio S. Vincentii a Paulo Confessóris    Duplex

20 Luglio S. Hierónymi Æmiliáni Confessóris    Duplex

21 Luglio S. Praxedis Virginis    Feria

22 Luglio

22 Luglio Dominica IX Post Pentecosten   

           Semiduplex  Dominica minor *I*

S. Mariæ Magdalenæ Pœnitentis    Duplex

23 Luglio S. Apollinaris Epíscopi et Martyris    Duplex

24 Luglio S. Christinæ Virginis et Martyris    Feria

25 Luglio S. Jacobi Apostoli    Duplex II. classis

26 Luglio S. Annæ Matris B.M.V.    Duplex II. classis

27 Luglio S. Pantaleonis Martyris    Feria

28 Luglio Ss. Nazarii et Celsi Mártyrum, Victoris I

Papæ et Martyris ac Innocentii I Papæ et

Confessóris    Duplex

29 Luglio Dominica X Post Pentecosten I. Augusti     

                                 Semiduplex Dominica minor *I*

S. Marthæ Virginis    Duplex

30 Luglio S. Abdon et Sennen Mártyrum    Feria

31 Luglio S. Ignatii Confessóris    Duplex majus

 

 

 

CALENDARIO LITURGICO DEL MESE DI GIUGNO (2018)

GIUGNO È  IL MESE CHE CHIESA DEDICA AL SACRO CUORE DI GESU’

“… se è vero, come abbiamo riconosciuto, che l’attuale disordine della società consiste nell’abbandono di Gesù Cristo, e che a far scomparire tale disordine non vi è altro mezzo che rimettere nella società Gesù Cristo, bisogna pur confessare che a ciò nulla giova maggiormente, che la divozione al suo Sacratissimo Cuore. Il Cuore di Gesù è il cuore, in cui sono raccolte tutte le bellezze, tutte le perfezioni, tutte le virtù, tutte le dottrine, tutti gli ammaestramenti di Gesù Cristo…”

[Carmagnola: IL SACRO CUORE DI GESU’, S.E.I. Ed. Torino, 1920 – impr.-]

Indulgenze per il mese di giugno: 

253

Mensis sacratissimo Cordi Iesu dicatus

Fidelibus, qui mense iunio (vel alio, iuxta Rev.mi Ordinari prudens iudicium), pio exercitio in honorem Ssmi Cordis Iesu publice peracto devote interfuerint,conceditur:

Indulgentia decem annorum quolibet mensis die;

Indulgentia plenaria, si diebus saltem decem huiusmodi exercitio vacaverint et præterea peccatorum veniam obtinuerint, eucharisticam Mensam participaverint et ad Summi Pontificis mentem preces fuderint. Iis vero, qui præfato mense preces vel alia pietatis obsequia divino Cordi Iesu privatim praestiterint, conceditur:

Indulgentia septem annorum semel quolibet mensis die;

Indulgentia plenaria suetis conditionibus, dummodo quotidie per integrum mensem idem obsequium peregerint; at ubi pium exercitium publice habetur, huiusmodi indulgentia ab iis tantum acquiri potest, qui legitimo detineantur impedimento quominus exercitio publico intersint (S. C. Indulg., 8 maii 1873 et 30 maii 1902; S. Pæn. Ap., 1 mart. 1933).

(A coloro che nel mese di giugno praticano un pio esercizio in onore del Sacro Cuore di Gesù in pubblico, si concedono 10 anni ed in privato 7 anni, e Indulgen. Plenaria se esso verrà praticato almeno per 10 giorni con le s. c.).

Altre indulgenze ove viene celebrato solennemente il Cuore Sacratissimo di Gesù con corso di predicazione:

Præterea, si mensis sacratissimo Cordi dicatus solemniter celebratur, scilicet cum sacra prædicatione aut quotidie, aut ad formam spiritualium exercitiorum (duplici saltem concione singulis diebus) per octiduum, sive in ecclesiis sive in publicis vel (prò legitime utentibus) semipublicis oratoriis, conceditur:

Indulgentia plenaria prò singulis visitationibus, die qua mensis clauditur, ab iis lucranda, qui diebus saltem decem sacris concionibus et piis precibus adstiterint, vel spiritualibus exercitiis ex integro vacaverint (piis obsequiis passim præstitis), si præterea sacramentalem confessionem instituerint, cælestem Panem sumpserint et sexies Pater, Ave et Gloria ad mentem Summi Pontificis in unaquaque visitatione recitaverint;

2° a) Indulgentia quingentorum dierum prò iis, qui aliquod præstant pium opus, ut præfatum exercitium magis diffundatur aut incrementum suscipiat;

b) Indulgentia plenaria, additis sacramentali confessione, alicuius ecclesiæ vel publici oratorii visitatione et ad mentem Summi Pontificis oratione, prò iisdem, quoties sacram Communionem infra prædictum mensem receperint;

Indultum altaris privilegiati personalis, die qua mensis concluditur, concionatoribus et rectoribus ecclesiarum et oratoriorum, ubi praedictum exercitium solemniter peragitur (S. C. Indulg., 8 aug. 1906; Pius X, ex privata Audientia, exhibito documento, 26 ian. 1908; Pæn. Ap., 15 nov. 1927 et 5 iul. 1930).

256

Actus reparationis

Iesu dulcissime, cuius effusa in homines caritas,

tanta oblivione, negligentia, contemptione,

ingratissime rependitur, en nos, ante altaria

tuae provoluti, tam nefariam hominum socordiam

iniuriasque, quibus undique amantissimum

Cor tuum afficitur, peculiari honore resarcire contendimus.

Attamen, memores tantæ nos quoque indignitatis non expertes aliquando fuisse, indeque

vehementissimo dolore commoti, tuam in primis

misericordiam nobis imploramus, paratis, voluntaria

expiatione compensare flagitia non modo

quae ipsi patravimus, sed etiam illorum, qui,

longe a salutis via aberrantes, vel te pastorem

ducemque sectari detrectant, in sua infidelitate

obstinati, vel, baptismatis promissa conculcantes,

suavissimum tuae legis iugum excusserunt.

Quae deploranda crimina, cum universa espiare

contendimus, tum nobis singula resarcienda

proponimus: vitæ cultusque immodestiam

atque turpitudines, tot corruptelæ pedicas

innocentium animis instructas, dies festos

violatos, exsecranda in te tuosque Sanctos iactata

maledicta àtque in tuum Vicarium ordinemque

sacerdotalem convicia irrogata, ipsum

denique amoris divini Sacramentum vel neglectum

vel horrendis sacrilegiis profanatum, publica

postremo nationum delicta, quæ Ecclesiæ a

te institutæ iuribus magisterioque reluctantur.

Quae utinam crimina sanguine ipsi nostro

eluere possemus! Interea ad violatum divinum

honorem resarciendum, quam Tu olim Patri in

Cruce satisfactionem obtulisti quamque cotidie

in altaribus renovare pergis, hanc eamdem nos

tibi præstamus, cum Virginis Matris, omnium

Sanctorum, piorum quoque fìdelium expiationibus

coniunctam, ex animo spondentes, cum præterita

nostra aliorumque peccata ac tanti amoris

incuriam firma fide, candidis vitae moribus,

perfecta legis evangelicæ, caritatis potissimum,

observantia, quantum in nobis erit, gratia tua

favente, nos esse compensaturos, tum iniurias

tibi inferendas prò viribus prohibituros, et quam

plurimos potuerimus ad tui sequelam convocaturos.

Excipias, quæsumus, benignissime Iesu,

beata Virgine Maria Reparatrice intercedente,

voluntarium huius expiationis obsequium nosque

in officio tuique servitio fidissimos ad mortem

usque velis, magno ilio perseverantiæ munere,

continere, ut ad illam tandem patriam perveniamus

omnes, ubi Tu cum Patre et Spiritu

Sancto vivis et regnas in sæcula sæculorum.

Amen.

 (Extra ecclesiam vel oratorium, loco: altaria tua, dicatur: conspectum tuum.)

Indulgentia quinque annorum.

Indulgentia plenaria, additis sacramentali confessione, sacra Communione et alicuius ecclesiae aut publici oratorii visitatione, si quotidie per integrum mensem reparationis actus devote recitatus fuerit.

Fidelibus vero, qui die festo sacratissimi Cordis Iesu in qualibet ecclesia aut oratorio etiam (prò legitime utentibus) semipublico, adstiterint eidem reparationis actui cum Litaniis sacratissimi Cordis, coram Ssmo Sacramento sollemniter exposito, conceditur: Indulgentia septem annorum; Indulgentia plenaria, dummodo peccata sua sacramentali pænitentia expiaverint et eucharisticam Mensam participaverint (S. Pæn. Ap., 1 iun. 1928 et 18 mart. 1932).

265

Deus, qui nobis, in Corde Filii tui, nostris vulnerato peccatis, infinitos dilectionis thesaurus misericorditer largiri dignaris; concede,

quæsumus, ut illi devotum pietatis nostræ prestante obsequium, dignæ quoque satisfaction is exhibeamus officium. Per eumdem Christum Dominum nostrum. Amen (ex Miss. Rom.).

[Indulgendo quinque annorum. Indulgentia plenaria suetis conditionibus, quotidiana orationis recitatione in integrum mensem producta (S. Pænit. Ap., 18 apr. 1936).]

266

Concede, quæsumus omnipotens Deus, ut qui

in sanctissimo dilecti Filii tui Corde gloriantes,

præcipua in nos caritatis eius beneficia recolimus,

eorum pariter et actu delectemur et fructu.

Per eumdem Christum Dominum nostrum.

Amen.

Indulgentia quinque annorum.

Indulgentia plenaria suetis conditionibus, dummodo quotidie per integrum mensem oratio devote repetita fuerit (S. Pæn. Ap., 20 oct. 1936).

Queste sono le feste del mese di GIUGNO

1 Giugno Primo venerdì

2 Giugno Primo Sabato Ss. Marcellini, Petri, atque Erasmi Mártyrum.  Simplex

3 Giugno Dominica II Post Pentecosten    Semiduplex Dominica minor

4 Giugno S. Francisci Caracciolo Confessóris    Duplex .

5 Giugno S. Bonifatii Epíscopi et Martyris    Duplex

6 Giugno S. Norberti Episc. et Confessóris    Duplex

8 Giugno Sanctissimi Cordis Domini Nostri Jesu Christi    Duplex I. classis

9 Giugno Ss. Primi et Feliciani Mártyrum    Simplex

10 Giugno Dominica III Post Pentecosten    Semiduplex Dominica minor S. Margaritæ Reginæ Víduæ

11 Giugno S. Barnabæ Apostoli    Duplex *L1*

12 Giugno S. Joannis a S. Facundo Confessóris    Duplex

13 Giugno S. Antonii de Padua Confessóris et Ecclesiæ Doctoris    Duplex

14 Giugno S. Basilii Magni Confessóris et Ecclesiæ Doctoris    Duplex

15 Giugno Ss. Viti, Modesti atque Crescentiæ Mártyrum    Simplex

17 Giugno Dominica IV Post Pentecosten    Semiduplex Dominica minor

18 Giugno S. Ephræm Syri Confessóris et Ecclesiæ Doctoris    Duplex

19 Giugno S. Julianæ de Falconeriis Virginis    Duplex

20 Giugno S. Silverii Papæ et Martyri    Simplex

21 Giugno S. Aloisii Gonzagæ Confessóris    Duplex

22 Giugno S. Paulini Epíscopi et Confessóris    Duplex

23 Giugno In Vigilia S. Joannis Baptistæ    Duplex II. classis *L1*

24 Giugno In Nativitate S. Joannis Baptistæ    Duplex I. classis *L1*

25 Giugno S. Gulielmi Abbatis    Duplex

26 Giugno Ss. Joannis et Pauli Mártyrum    Duplex

28 Giugno S. Irenæi Epíscopi et Martyris    Duplex

29Giugno SS. Apostolorum Petri et Pauli    Duplex I. classis *L1*

30 Giugno In Commemoratione S. Pauli Apostoli    Duplex *L1*

INVENZIONE DELLA CROCE

3 MAGGIO: INVENZIONE DELLA CROCE

AD IESUM CRUCIFIXUM

PRECES IACULATORIÆ, INVOCATIONES

186

Crux mihi certa salus.

Crux est quam semper adoro.

Crux Domini mecum.

Crux mihi refugium.

(S. Thomas Aq.).

Indulgentia trecentorum dierum. Indulgentia plenaria suetis conditionibus, dummodo quotidie per integrum mensem invocationes devote recitatæ fuerint (Pius IX, Rescr. Manu Propr., 21 ian. 1874; S. Pæn. Ap., 10 mart. 1933).

187

O Crux, ave, spes unica.

Indulgentia quingentorum dierum. Indulgentia plenaria suetis conditionibus, prece iaculatoria quotidie in integrum mensem pie iterata (S. Pæn. Ap., 20 mart. 1934).

188

Per signum Crucis de inimicis nostris libera nos, Deus noster (ex Brev. Rom.).

Indulgentia trium annorum. Indulgentia plenaria suetis conditionibus, dummodo quotidiana invocationis recitatio in integrum mensa producta fuerit (S. Pæn. Ap., 1 aug. 1934).

III

ACTUS ADORATIONIS ET GRATIARUM ACTIO

191

Adoramus te, Christe,

et benedicimus tibi;

quia per sanctam Crucem

tuam redemisti mundum. 

Indulgentia trium annorum (S. Pæn. Ap., 2 febr. 1934). Fidelibus vero, qui pio animi affectu in Passionem ac Mortem D. N. I. C. Credo una cum supra relata precatiuncula recitaverint, [Ai fedeli che con animo afflitto, nella Passione di N.S.J.C., con una delle precedenti giaculatorie, recitano il Credo … – ndr.-] … conceditur:

Indulgentia decem annorum; Indulgentia plenaria suetis conditionibus, si quotidie per integrum mensem eamdem recitationem pia mente persolverint (S. Pæn. Ap., 20 febr. 1934).

192

Signore, vi ringrazio che siete morto in Croce per i miei peccati (S. Paolo della Croce).

Indulgentia trecentorum dierum. Indulgentia plenaria suetis conditionibus, invocatione quotidie per integrum mensem devote iterata (S. Pæn. Ap. 18 ian. 1918 et 10 mart. 1933)

HYMNUS

193

Vexilla Regis prodeunt,

Fulget Crucis mysterium,

Qua vita mortem pertulit,

Et morte vitam protulit.

Quæ vulnerata lanceæ

Mucrone diro, criminum

Ut nos lavaret sordibus,

Manavit unda et sanguine.

Impleta sunt quæ concinit

David fideli carmine,

Dicendo nationibus:

Regnavit a ligno Deus.

Arbor decora et fulgida,

Ornata regis purpura,

Electa digno stipite

Tam sancta membra tangere.

Beata, cuius brachiis

Pretium pependit sæculi,

Staterà facta corporis,

Tulitque prædam tartari.

O Crux, ave, spes unica,

Gentis redemptae gloria! [1]

Piis adauge gratiam,

Reisque dele crimina.

Te, fons salutis, Trinitas,

Collaudet omnis spiritus:

Quibus Crucis victoriam

Largiris, adde præmium. Amen.

(ex Brev. Rom.).

Indulgentia quinque annorum. Indulgentia plenaria suetis conditionibus, dummodo quotidie per integrum mensem hymnus pie recitatus fuerit (S. C. Indulg., 16 ian. 1886; S. Pæn. Ap., 29 apr. 1934). 

 [1] Loco: Gentis redemptæ gloria, dicatur: Tempore Passionis: Hoc Passionis tempore! — Tempore Paschali: Paschale quæ fers gaudium! — In festo Exaltationis Crucis: In hac triumphi gloria! 

Notizie sulla festa odierna in:

LA PASSIONE DI GESU’ CRISTO

 

MAGGIO È IL MESE CHE LA CHIESA CATTOLICA DEDICA ALLA SANTISSIMA VERGINE MARIA [2018]

MAGGIO È IL MESE CHE LA CHIESA CATTOLICA DEDICA ALLA SANTISSIMA VERGINE MARIA [2018]

EXERCITIA

-325-

Fidelibus, qui mense maio pio exercitio in honorem beatæ Mariæ Virginis publice peracto devote interfuerint, [Ai fedeli che nel mese di Maggio praticheranno in pubblico un pio esercizio in onore della Beata Vergine Maria, per ogni giorno del mese si concede …] conceditur:

Indulgentia septem annorum quolibet mensis die:

Indulgentia plenaria, si diebus saltem decem huiusmodi exercitio vacaverint et præterea sacramentalem confessionem instituerint, ad sacram Synaxim accesserint et ad mentem Summi Pontifìcis oraverint [se lo avranno praticato almeno per 10 giorni, s. c.].

Iis vero, qui præfato mense preces vel alia pietatis obsequia beatæ Mariæ Virgini privatim præstiterint, [a coloro che lo praticheranno privatamente …] conceditur:

Indulgentia quinque annorum semel, quolibet mensis die;

Indulgentia plenaria suetis conditionibus, si quotidie per integrum mensem idem obsequium peregerint; at ubi pium exercitium publice habetur, huiusmodi indulgentia ab iis tantum acquiri potest, qui legitimo detineantur impedimento quominus exercitio publico intersint (Secret. Mem. 21 mart. 1815; S. C . Indulg., 18 iun. 1822; S. Pænit. Ap., 28 mart. 1933).

REPARATIONIS

CONTRA BLASPHEMIAS IN B. M. VIRGINEM

[Atto di riparazione contro le bestemmie alla B. M. Vergine]

-328-

Gloriosissima Vergine, Madre di Dio e Madre nostra Maria, volgete pietoso lo sguardo verso di noi poveri peccatori, che afflitti da tanti mali, che ci circondano in questa vita, sentiamo lacerarci il cuore nell’udire le atroci ingiurie e bestemmie, lanciate contro di Voi, o Vergine Immacolata. – Oh quanto queste empie voci offendono la maestà infinita di Dio e dell’unigenito suo Figlio, Gesù Cristo! Come ne provocano lo sdegno e quanto ci fanno temere gli effetti terribili della sua vendetta! Che se valesse, ad impedire tanti oltraggi e bestemmie, il sacrificio della nostra vita, ben volentieri lo faremmo, perché, Madre nostra santissima, desideriamo amarvi ed onorarvi con tutto il cuore, tale essendo la volontà di Dio. E appunto perché vi amiamo, faremo quanto è in nostro potere, affinché siate da tutti onorata ed amata. Voi intanto, Madre nostra pietosa, Sovrana consolatrice degli afflitti, accettate questo atto di riparazione, che vi offriamo in nome nostro e di tutte le nostre famiglie, anche per quelli, che non sapendo ciò che si dicono, empiamente vi bestemmiano; affinché impetrandone da Dio la conversione, rendiate più manifesta e gloriosa la vostra pietà, la vostra potenza, la vostra grande misericordia; ed anch’essi a noi si uniscano a proclamarvi la benedetta fra tutte le donne, la Vergine immacolata, la pietosissima Madre di Dio. Tre Ave Maria.

Indulgentia quinque annorum (S. C. Indulg., 21 mart. 1885; S. Pæn. Ap., 6 apr. 1935 et 10 iun. 1949).

-329-

In reparationem iniuriarum

in B. M. V. illatarum

Vergine benedetta, Madre di Dio, volgete benigna lo sguardo dal cielo, ove sedete Regina, su questo misero peccatore, vostro servo. Esso benché consapevole della sua indegnità, a risarcimento delle offese che a voi si fanno da lingue empie e blasfeme, dall’intimo del suo cuore vi benedice ed esalta come la più pura, la più  bella e la più santa di tutte le creature. Benedice il vostro santo Nome, benedice le vostre sublimi prerogative di vera Madre di Dio, sempre Vergine, concepita senza macchia di peccato,  corredentrice del genere umano. Benedice l’eterno Padre, che vi scelse in modo particolare per Figlia; benedice il Verbo incarnato, che vestendosi dell’umana natura nel vostro purissimo seno vi fece sua Madre; benedice il divino Spirito, che vi volle sua Sposa. Benedice, esalta e ringrazia la Trinità augusta, che vi prescelse e predilesse tanto da innalzarvi su tutte le creature alla più sublime altezza. O Vergine santa e misericordiosa, impetrate il ravvedimento ai vostri offensori e gradite questo piccolo ossequio dal vostro servo, ottenendo anche a lui, dal vostro divin Figlio, il perdono dei propri peccati. Amen.

Indulgentia quingentorum [500 gg.] dierum (S. C . S. Offlcii, 22 ian. 1914; S. Pæn. Ap., 4 dec. 1934).

[Enchirid. Indulg.  Typis Polygl. Vatic. MCMLII]

 

Feste del mese di MAGGIO

 

1 Maggio S. Joseph opificis. I. Duplex I. classis

2 Maggio S. Athanasii Confessóris Ecclesiæ Doctoris    Duplex

3 Maggio Inventione Sanctæ Crucis    Duplex II. classis *L1*

4 Maggio S. Monicæ Víduæ    Duplex Primo Venerdi del mese

5 Maggio S. Pii V Papæ Confessóris    Duplex Primo Sabato del mese

6 Maggio Dominica V Post Pascha    Semiduplex Dominica minor *I*

                          S. Joannis Apostoli ante Portam Latinam    Duplex majus

7 Maggio Feria Secunda in Rogationibus   Semiduplex S. Stanislai Epíscopi et Martyris    Duplex

8 Maggio Feria Tertia in Rogationibus In Apparitione S. Michaëlis Archangeli    Duplex majus *L1*

9 Maggio In Vigilia Ascensionis   Duplex II. – S. Gregorii Nazianzeni

                                        Epíscopi  Confessóris et Ecclesiæ Doctoris    Duplex

10 Maggio In Ascensione Domini    Duplex I. classis *I*

11 Maggio Ss. Philippi et Jacobi Apostolorum    Duplex II. classis *L1*_

12 Maggio Ss. Nerei, Achillei et Domitillæ Virg. atque Pancratii Mártyrum    Semiduplex

13 Maggio Dominica post Ascensionem   Semiduplex Dominica minor *I*

              Roberti Bellarmino Epíscopi Confessóris et Ecclesiæ Doctoris Duplex

14 Maggio S. Bonifatii Martyris    Simplex

15 Maggio S. Joannis Baptistæ de la Salle Confessóris    Duplex

16 Maggio S. Ubaldi Epíscopi Confessóris   Semiduplex

17 Maggio S. Paschalis Baylon Confessóris   Duplex

18 Maggio S. Venantii Martyris   Duplex

19 Maggio Sabbato in Vigilia Pentecostes    Semiduplex *I* S. Petri Celestini Papæ Confessóris    Duplex

20 Maggio Dominica Pentecostes    Duplex I. classis

                                          S. Bernardini Senensis Confessóris    Semiduplex

21 Maggio Die II infra octavam Pentecostes    Duplex I. classis

22 Maggio Die III infra octavam Pentecostes    Duplex I.

23 Maggio Feria Quarta Quattuor Temporum Pentecostes    Semiduplex

24 Maggio Die Quinta infra octavam Pentecostes    Semiduplex

25 Maggio Feria Sexta Quattuor Temporum Pentecostes

Semiduplex S. Gregorii VII Papæ Confessóris Duplex

26 Maggio Sabbato Quattuor Temporum Pentecostes    Semiduplex

                                                           S. Philippi Neri Confessóris    Duplex

27 Maggio Dominica Sanctissimæ Trinitatis  Duplex I. classis

28 Maggio S. Augustíni Epíscopi Confessóris    Duplex

29 Maggio S. Mariæ Magdalenæ de Pazzis Virginis    Semiduplex

30 Maggio S. Felicis Papæ et Martyris    Simplex

31 Maggio Festum Sanctissimi Corporis Christi    Duplex I. classis

FESTA DELL’ANNUNCIAZIONE [2018]

L’ ANNUNCIATA

[G. Dalla Vecchia: “Albe primaverili”; G. Galla ed. Vicenza, 1911]

(PANEGIRICO)

“Et virtus Altissimi obumbrabit tibi. „

E la virtù (potenza) dell’Altissimo ti adombrerà.

(Luc. I, 35)

ESORDIO. — Rutilante celesti fulgori, l’arcangelo Gabriele scende dalle celesti sfere; drizza il volo alla piccola Nazaret; penetra nella stanza solitaria della vergine Sposa di S. Giuseppe … ; e il nome della vergine avventurata, Maria … — La saluta riverente, la conforta turbata agli angelici accenti, le propone la sublime dignità di Madre di Dio.

— Sono vergine, proclama la pia, e come avverrà questo? E l’Angelo: Lo Spirito Santo scenderà su te; e la potenza dell’Altissimo ti adombrerà di nube divina, come un dì la vetta del Sinai. — Tutto santo sarà il tuo figlio, vero Figliuolo di Dio… Et virtus Altissimi obumbrabit tibi… — E l’umile verginella: Ecco l’ancella del Signore, si faccia in me secondo il tuo accento. — Et Verbum caro factum est. Maria è Madre di Dio! — Chi può scandagliare questo abisso di dignità, di grandezza, a cui viene, innalzata Maria? — Ella stessa non poteva spiegare così arcano Mistero. Nec ipsa explicare potest quod capere potuit (S. Agost.).

— Vediamo dunque: 1. come si preparò Maria a tanta grandezza … 2. la sublime elevazione di Maria, perché Madre di Dio.

PARTE PRIMA

I . – Come si preparò Maria alla divina Maternità. —

Dal momento, che neh’ amoroso decreto dell’Incarnazione era prefisso, che il Verbo incarnato avesse una madre, Ella certo doveva possedere una eccezionale ricchezza di doni ricevuti, di meriti acquistati … E così avvenne appunto in Maria. Meritorum verticem usque ad solium divinitatis erexit (S. Agost.).

(a) Concepita senza ombra di peccato originale, si conserva libera da ogni colpa attuale … Fino dal primo istante gode il libero uso della ragione; e tosto si dona, e consacra al Signore; lo contempla, lo ama …

— I suoi meriti già, si elevano sopra le vette più sublimi dai monti di Sion; è già superiore agli Angeli ed ai santi. Quolibet tempore meruit. (B. Alb. Magno).

— Scrive S. Pietro Damiani: La prima grazia, che il Signore conferì a Maria, sormontò la grazia ultima del più eccelso Serafino; viene superata solo da quel Dio che l’ha creata. Solumque Opificem opus istud supergredi.

— Maria, poi, moltiplica ininterrottamente gli atti di amore, di unione, di conformità; quindi moltiplica del continuo i meriti ed anche l’effusione di nuove grazie su lei … Per singulos actus huiusmodi ita crescebat Ma gratia, ut fleret duplo maior, quam in principio erat (Suarez.)

— Meritava di giorno e di notte; ego dormio, sed cor meum vigilat; (Cantico) mentre l’anima sua liberamente tendeva senza interruzione al suo Dio. (S. Bernardino da Siena).

(b) Il profeta Isaia vaticinava: Ecce virgo concipiet et pariet filium (VII, 14); ecco che una Vergine concepirà e partorirà un figliuolo. — Dunque vergine, nel più stretto senso della parola, doveva essere la Madre del Salvatore del mondo. — E Maria?

— A soli tre anni si presenta al tempio del Signore, dove passerà la fanciullezza accanto all’Arca santa. La santa Bambina pronta risponde alle intime voci dello Sposo divino e, perfettamente conscia del suo sacrificio, consacra al Signore la sua anima, il suo corpo, col voto di verginità (S. Anselmo). Così questa vezzosa bambina innalza, la prima, il prezioso stendardo della sacra verginità (S. Ambrogio); e coi vincoli più ardenti, più intimi e santi, si stringe a Dio, purità per essenza.

(e) E la sua vita nel tempio, in mezzo alle nobili fanciulle, che venivano educate in quel luogo santo? — Mente umana non può certo scoprirne gl’ignoti orizzonti. Secondo S. Anselmo, la purità di Maria (e colla purità procede parallela la santità) deve dedursi, in qualche modo, dalla stessa purità e santità di Dio, dall’amore reciproco delle persone della SS. Trinità, dalla divina potenza che vuole rendere Maria degna di diventare Madre del Figlio di Dio. Chi può narrare il fervore della sua prece, la pronta sommessione della sua obbedienza, la profondità della sua adorazione, l’attività assidua del suo lavoro, la soavità del suo silenzio, la dolcezza della sua parola, l’attrattiva del suo esempio, le fiamme del suo amore, la generosità dei suoi sacrifici? — Nulla in lei di leggero, o puerile. — Assidua allo studio dei sacri Libri, si cibava della parola di Dio, vero pane angelico, ed a stento prendeva il cibo necessario alla vita. Contemplava ogni dì il gaudio degli Angeli, e sprezzava le vane cose del mondo. Vergine colomba, fissava l’innamorata pupilla nello Sposo divino, e con inni di grazie, con tutta 1’effusione dell’anima, supplicava l’eterno Creatore della terra e dei cieli (S. Tarasio). – Era in lei tale sublimità di virtù e di meriti, da essere pronta ad accogliere nel suo seno il Figlio di Dio. Talis eligitur Virgo, quæ tantum haberet meritum, ut Dei Filium in se susciperet (S. Agost.).

— L’Angelo stesso, a nome di Dio, proclama la santità di Maria; ave, gratia piena; ave, la piena di grazia; così conveniva alla dignità di Madre di Dio. In Matre Dei fuit gratia tali dignitati proportionata (S. Tom.).

— E poi quel: Come avverrà questo, se sono vergine; quomodo fiet istud, quoniam virum non cognosco ? Questi accenti non sono forse 1’ultimo rito, con cui Maria consacra tutta se stessa, quale tempio vivente, a quel Dio, che doveva fra poco prendervi possesso; proprio come si dedicano le nostre chiese prima che vi entri Gesù sacramentato? Deo dicata et consacrata caro! (S. Greg. Nisseno).

— Oh ! sì, Vergine immacolata e santa, acconsenti all’angelica parola; accetta di essere la Madre del promesso Salvatore e nostra Madre ancora, Madre di amore. Acconsenti! lo attende la terra … , il cielo…, Dio… Momento unico al mondo! L’umile Verginella china la fronte, giunge le mani, pronuncia: Ecco 1’ancella del Signore, fiat mihi secundum verbum tuum… Maria è già Madre di Dio.

Maria Madre di Dio. — Accettando la divina maternità, scrive S. Tomaso, Maria meritò più di tutti gli Angeli ed i santi, in tutti i loro atti, affetti, e pensieri . ..

(a) Maria infatti è perfettamente libera; non le viene imposto di accettare un ministero così sublime; che 1’Angelo glielo propone, le chiede, se acconsenta di prendere una parte così intima all’Incarnazione, e quindi alla Redenzione… Maria crede, accetta… Ecce ancilla…, fiat mihi.

— Non basta. Maria con umiltà, ma fermezza, dichiara all’Angelo, che vuole salva la propria verginità; e l’Angelo l’assicura: Spiritus Sanctus superveniet in te, anzi le aggiunge, che diverrà Madre per 1’opera onnipotente dell’Altissimo, al quale niente è impossibile. Quia non erit impossibile apud Deum omne verbum (‘Luca I, 37).

— Vi è di più. — Per dare liberamente e consciamente il consenso, Maria doveva conoscere e la grave responsabilità che si assumeva e, almeno nelle linee generali, le pene, le angosce, il martirio riservato alla Madre del Redentore del mondo. — E dinfatti ( Faber) dietro i raggi fulgenti della futura grandezza, a cui era prescelta, Maria vede designarsi l’ombra sanguinante del Golgota, che pareva giungere fino a Lei … Eppure: Fiat mihi! Quanto sei grande, o Maria! — Al Fiat dell’ Onnipotente, il mondo usciva dal nulla; al Fiat umile e generoso di Maria, il Verbo si fa carne nel suo seno verginale. – Colui, che non possono contenere la terra ed i cieli, si asconde in questa vergine sposa, ed ora, per privilegio unico al mondo, Madre e Vergine… Dio è figlio della sua creatura!…

(b) Lo Spirito Santo col vergine sangue di Maria forma un corpo bellissimo, vi crea un’anima perfettissima; a questo corpo ed a quest’anima si aggiunge la Persona del Verbo… Eccovi Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, vero Figlio di Dio, e vero figlio di Maria. – Dunque Maria è il tempio vivente, dove il Pontefice divino offre il grande sacrificio delle sue umiliazioni, sacrificio, che si compirà più tardi con la morte di croce.

— Maria è il talamo nuziale, dove il Verbo celebra le sue mistiche nozze coll’umana natura, che egli associa e disposa alla sua natura divina, in una sola persona … . Dum esset rex in accubitu suo, nardus mea dedit odorem suavitatis (Cantic.). Ed intanto i gigli della purezza, della verginità, delle virtù, dei meriti di Maria profumano olezzanti questo arcano Banchetto di amore; nardus mea dedit odorem suavitatis.

— Maria è Madre di Dio! dunque la Regina degli Angeli i quali, nel dì della prova, avendo adorato riverenti il Mistero dell’incarnazione del Verbo, implicitamente ne hanno ancora venerata la Madre, loro futura regina.

— Madre di Dio! Dunque Maria entra nelle più intime relazioni colla SS. Trinità. — È la mistica sposa dello Spirito Santo, che in lei operò tale stupendo prodigio, quod soli datum est nosci, cui soli datura est experiri (S. Bernardo). — E’ la Madre del Figlio di Dio, che si lascerà portare dalle sue braccia, nutrire del suo latte, e la chiamerà col nome ineffabile di! Madre. —. E con l’eterno Padre? — O abisso di grandezza, di elevazione! Maria, sulla terra, per effetto di grazia genera quel medesimo Figlio, che il Padre genera in cielo per perfezione di natura. — Il Padre lo genera con un atto del suo intelletto, Maria col fìat, cioè con un atto della sua volontà. Il Padre senza concorso di madre, Maria senza concorso di padre. — L’eterno Genitore trova le sue compiacenze nel suo Figlio unigenito; e Maria? — Chi può dirmi l’ebbrezza di gaudio nel dire a Gesù: Tu sei mio figlio; nel tempo io ti ho dato là vita? —. Ah! che i riverberi (Ugo di S. Vittore) della divinità fatti balenare sullo spirito di Maria, i lumi, le tenerezze, i doni dal divin Verbo a lei comunicati, poteva bene goderli, ma neppure Ella poté spiegarli.Più ancora. Maria ha non solo le grandezze ed i gaudi, ma ancora tutti i diritti di Madre. — Gesù, che ha dato e conserva la vita a Maria, Gesù il re dei secoli, che tutto ha creato e per cui furono fatte tutte le cose; Gesù, a cui obbediscono tremebondi gli alati serafini, sì Gesù, obbedisce alla sua creatura, alla Vergine sposa di Giuseppe; obbedisce a Maria, povera, ignorata, dimenticata; et erat subditus illis (Luca). Obbedisce a Maria, perché Maria è sua Madre. Maria Madre di Dio! È una dignità, che tocca l’infinito; così il beato Alberto Magno. — Dio può fare dei mondi più belli, ma non può fare una Madre più bella e grande di Maria; così S. Bonaventura.

— Maria stessa nell’estasi dell’amore, che ammira ed esulta, esclama rapita: Cose meravigliose ha operato in me 1’Onnipotente. Fecit mihi magna qui potens est. Maria Madre di Dio è un prodigio unico dell’amore onnipotente di Dio. Et virtus Altissimi obumbrabit tibi.

PARTE SECONDA

III. La divina maternità della Vergine è il fondamento inconcusso della nostra confidenza in Maria. —

Il Padre, come l’ha associata alla sua paternità di natura riguardo al Verbo incarnato, così 1’ha associata alla sua paternità di adozione verso di noi suoi figli adottivi.

— Quindi ne viene, che Maria è potente…, ed ancora che Maria ci ama, ed ha pietà di noi.

(a) È la figlia primogenita dell’Altissimo, e non può certo avere un rifiuto dal Padre, che la vide così generosa ed intrepida nel sacrificare tutta se stessa per entrare nelle sue amorose e divine intenzioni. — Gesù Cristo nulla negava sulla terra alla Madre sua; per lei, alle nozze di Cana, anticipava 1’ora dei miracoli; la coronava regina degli angeli e dei santi, del cielo e della terra; oh! Gesù Cristo nulla può negare ai desideri, alle suppliche della sua Genitrice. – In cielo Maria è l’arbitra, la regina, la tesoriera del Cuore di Gesù, che sulla croce affidava all’amore della Madre sua la causa della Chiesa, di tutti i credenti. Quindi (il Damiani) la preghiera di Maria, i n cielo, non è una supplica, ma un comando; e, se Dio è onnipotente per natura, Maria è onnipotente per grazia. Omnapotentia supplex. Infatti la potenza di Maria deve corrispondere ai privilegi ricevuti, alla santità da lei acquistata, al ministero sublimissimo esercitato lungo la vita, alla sua cooperazione nell’Incarnazione e nella Redenzione. — Ora, tutto questo, solo Iddio lo può comprendere nella sua totalità; e così pure Dio solo conosce i limiti della potenza di Maria.

(b) Madre di Gesù: ma lo divenne solo per noi, che siamo i fratelli minori di Gesù, nostro fratello primogenito: quindi siamo suoi figli adottivi, figli di amore. — Come, per farla Madre del suo Figlio divino, il Padre la ricoprì della sua ombra onnipotente, così per far la nostra madre di adozione le trasfuse nel cuore le tenerezze della sua misericordia e bontà. — Ella, dice S. Agostino, è veramente nostra madre secondo lo spirito, perché colla sua carità ha cooperato alla nascita dei fedeli nella Chiesa. – Di più, Maria è entrata nelle intenzioni, nei desideri, negli affetti del Cuore amoroso di Gesù, che per noi patì e morì sulla croce; e, dopo Gesù, non vi è chi ci ami, quanto la Vergine Madre di Dio. Per noi accettò di diventare Madre del nostro Redentore; per noi l’offerse sull’altare del tempio; per noi lo nutrì, lo vegliò, lo riservò ai flagelli, alla croce, alla morte; per noi volle essere presente agli estremi aneliti del suo Diletto crocefisso; per noi, se fossero mancati i carnefici, lo avrebbe confitto sul legno ferale. — E per questo suo amore meritò, che 1’agonizzante Signore la proclamasse ufficialmente Madre nostra; Donna, ecco il tuo figlio. In Ioanne intelligimus omnes, quorum beata Virgo per charitatem effecta est mater (S. Bernardino da Siena).

E Maria ci ama. — Lo dicono i templi, gli altari a lei dedicati, le lampade votive, i cuori d’argento sospesi alle pareti dei suoi santuari; i ceri scintillanti, i fiori olezzanti innanzi alle sue immagini. — Lo dice la storia della Chiesa e del mondo; gl’immensi pellegrinaggi alle cappelle a lei sacre: soprattutto lo dice il nostro cuore sussultante di amore per la nostra tenerissima Madre celeste. Col cuore gonfio di gioia, di confidenza e di amore, andiamo a questo mistico Trono di misericordia, andiamo a Maria. A lei ergiamo suppliche ardenti per noi, per la Chiesa, per la società, per i derelitti, per i peccatori. – Alle sue mani materne affidiamo 1’anima nostra, il nostro corpo, la nostra famiglia, i nostri interessi, e con tutta confidenza la preghiamo di farci sentire gli effetti del suo amore.

— Monstra te esse matrem. Sì, o Maria, tu sei la Madre nostra. Con la tua potenza abbatti le infernali squadre, congiurate alla nostra eterna rovina. — In gemito e pianto a te innalziamo la prece, la pupilla, il cuore. — Tergi le nostre lagrime, ci sostieni se deboli, ci illumina se dubbiosi; ne allontana i perigli, ci afforza nella lotta, ci dona la vittoria, ne ottieni il trionfo. — Ci accogli peccatori, ne scuoti se tiepidi, ed ai giusti dona la perseveranza nel bene. – O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria, la tua parola tutto può, tutto ottiene, tutto strappa al Cuore di Dio … Dilla dunque anche per noi peccatori, questa parola di amore… E nel cielo canteremo in eterno le lodi della tua materna potenza e bontà. Et virtus Altissimi obumbrabit tibi.

L’Angelus.

[Dom Guéranger: l’Anno Liturgico, vol. I, Ed. Paoline, Alba 1957- impr.]

Non chiuderemo questa giornata senza ricordare e raccomandare la pia e salutare istituzione che la cristianità solennizza giornalmente in ogni paese cattolico, in onore del mistero dell’Incarnazione e della divina maternità di Maria. Tre volte al giorno, al mattino, a mezzogiorno e alla sera, si ode la campana e i fedeli, all’invito di quel suono si uniscono all’Angelo Gabriele per salutare la Vergine Maria e glorificare il momento in cui lo stesso Figlio di Dio si compiacque assumere umana carne in Lei. – Dall’Incarnazione del Verbo il nome suo è echeggiato nel mondo intero. Dall’Oriente all’Occidente è grande il nome del Signore; ma è pur grande il nome di Maria sua Madre. Da qui il bisogno del ringraziamento quotidiano per il mistero dell’Annunciazione, in cui agli uomini fu dato il Figlio di Dio. Troviamo traccia di questa pratica nel xiv secolo, quando Giovanni XXII apre il tesoro delle indulgenze a favore dei fedeli che reciteranno l’Ave Maria, la sera, al suono della campana che ricorda loro la Madre di Dio. – Nel XV secolo S. Antonino c’informa nella sua Somma che il suono delle campane si faceva, allora, mattina e sera nella Toscana. Solo nel XVI secolo troviamo in un documento francese citato da Mabillon il suono delle campane a mezzogiorno, che si aggiunge a quello dell’aurora e del tramonto. Fu così che Leone X approvò tale devozione, nel 1513, per l’abbazia di Saint-Germain des Près, a Parigi. D’allora in poi l’intera cristianità la tenne in onore con tutte le sue modifiche; i Papi moltiplicarono le indulgenze; dopo quelle di Giovanni XXII e di Leone X, nel XVIII secolo furono emanate quelle di Benedetto XIII; ed ebbe tale importanza la pratica, che a Roma, durante l’anno giubilare, in cui tutte le indulgenze eccetto quelle del pellegrinaggio a Roma, rimangono sospese, stabilì che le tre salutazioni che si suonano in onore di Maria, avrebbero dovuto continuare ad invitare i fedeli a glorificare insieme il Verbo fatto carne. Quanto a Maria, lo Spirito Santo aveva già preannunciati i tre termini della pia pratica, esortandoci a celebrarla soave « come l’aurora » al suo sorgere, splendente « come il sole » nel suo meriggio e bella « come la luna » nel suo riflesso argenteo.

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a)

– Angelus Domini nuntiavit Mariæ,

Et concepit de Spiritu Sancto.

Ave Maria.

– Ecce ancilla Domini,

Fiat mihi secundum verbum tuum.

Ave Maria.

– Et Verbum caro factum est,

Et habitavit in nobis.

Ave Maria.

Ora prò nobis, sancta Dei Genitrix,

Ut digni efficiamur promissionibus Christi.

Oremus.

Gratiam tuam, quæsumus Domine, mentibus nostris infunde: ut qui, Angelo nuntiante, Christi Filii tui incarnationem cognovimus, per passionem eius et crucem ad resurrectionis gloriam perducamur. Per eumdem Christum Dominum nostrum. Amen.

b)

Regina cœli lætare, alleluia:

Quia quem meruisti portare, alleluia,

Resurrexit, sicut dixit, alleluia.

Ora prò nobis Deum, alleluia,

Gaude et lætare, Virgo Maria, alleluia,

Quia surrexit Dominus vere, alleluia.

Oremus.

Deus, qui per resurrectionem Filii tui Domini nostri Iesu Christi mundum lætificare dignatus es: præsta quœsumus, ut per eius Genitricem Virginem Mariam perpetuæ capiamus gaudia vitae. Per eumdem Christum Dominum nostrum. Amen (ex Brev. Rom.). [Nel periodo pasquale]

[Fidelibus, qui cum primo diluculo, tum meridiano tempore, tum sub vesperam vel cum primum postea potuerint,  precationem Angelus Domini cum statutis versiculis et oratione, aut tempore paschali antiphonam Regina cœli item cum usìtata oratione, aut demum quinquies salutationem angelicam Ave Maria devote recitaverint, conceditur [ai fedeli che avranno recitato al mattino, mezzogiorno e sera le preghiere suddette con versicolo e orazione, si concede …]:

Indulgentia decem annorum [dieci anni] quoties id egerint [ogni volta]; Indulgentia plenaria suetis conditionibus, si quotidie per integrum mensem eamdem recitationem persolverint (S. Pæn. Ap., 20 febr. 1933). [ENCHIRIDION INDULGENTIARUM, Tip. Pol. Vatic. – 1952]

CALENDARIO LITURGICO DELLA CHIESA CATTOLICA: APRILE 2018

APRILE [2018]

è il mese della Santa PASQUA e delle ROGAZIONI Maggiori

 LITANIE O ROGAZIONI.

[Dom Guéranger: “Istituzioni liturgiche”, vol. I]

ISTRUZIONE.

Litania, che vuol dire Preghiera, è parola greca derivata dal verbo lìtanevo, che significa: “prego”. Le Litanie Maggiori cadono nel giorno 25 Aprile, e si dicono maggiori, o perché ebbero origine dalla maggiore delle Chiese, quale si è Roma, o perché comandate in tutta la Cristianità da S. Gregorio, detto “Magno”, il quale, se non ne fu l’istitutore, dacché egli stesso ne parla come di cosa già in uso, fu però quel Papa che le universalizzò dopo di averle celebrate con una solennità tutta particolare, allorquando nel 598, per impetrare la cessazione della peste che desolava tutta Roma, chiamò tutto il Clero e, tutto il Popolo ad una Processione di penitenza che fece capo alla chiesa di Santa Maria Maggiore e durante la quale si serenò il cielo, cessò la mortalità, e si vide sulla mole Adriana un Angelo che rimetteva nel fodero la propria spada, per significare che il flagello era cessato. Fu in quella circostanza che all’antica mole Adriana si mutò il nome in quello di Castel sant’Angelo, e vi fu eretta la grande statua di S. Michele.

PER I GIORNI DELLE LITANIE

Dio della bontà e della misericordia, Padre amoroso ed Arbitro sovrano di tutta quanta la natura, che regolando ogni cosa secondo i consigli della vostra sapientissima Provvidenza, avete a noi assoggettate tutte le creature dell’universo perché ci fornissero, giusta il bisogno, il cibo, il vestito l’ alloggio, la difesa, e fino conveniente ricreazione; Voi da cui solo dipende 1’opportunità delle stagioni, la fecondità della campagna, la prosperità del commercio, la tranquillità degli Stati, la salute dei nostri corpi e la santificazione delle nostre anime, degnatevi di volger propizio il vostro sguardo sopra di noi, e fate che tutto ci serva ad alleviare le miserie del tempo per assicurarci beata la eternità. – Come liberaste Noè dalle acque del Diluvio, Lot dalle fiamme di Sodoma, Davide dagli orsi, Daniele dai leoni, e poi Naaman dalla lebbra, Tobia dalla cecità, la casa di Raab dall’eccidio, e la Samaria dalla fame, liberate ancor tutti noi da ogni inondazione, da ogni incendio, da ogni carestia, da ogni contagio, da ogni persecuzione e da ogni guerra. Purgate l’aria da ogni influsso cattivo, la terra da ogni insetto dannoso”, e mandate a suo tempo il vento e la rugiada, la serenità e la pioggia, onde ogni seme fruttifichi in abbondanza. Togliete ai nostri nemici, così pubblici come privati, cosi visibili come invisibili, la volontà e la forza di nuocere, onde tra noi regni costantemente la sicurezza e la pace. Allontanate insomma da noi tutti quanti i vostri flagelli, onde alle nostre preghiere uniamo sempre più fervorosi i nostri sinceri ringraziamenti. – Che se mai pei nostri peccati voleste visitarci con qualche traversia, dateci nel tempo stesso lo spirito della cristiana pazienza, onde, ricevendo dalle vostre mani, e sopportando in espiazione dei nostri falli i vostri paterni castighi, ci assicuriamo quel premio che voi tenete preparato nel cielo a chi porterà con rassegnazione la propria croce sopra la terra. Pater, Ave, Gloria.

Di seguito le Feste di APRILE

1 Aprile Dominica Resurrectionis    Duplex I.

2 Aprile Die II infra octavam Paschæ    Duplex I. classis

3 Aprile Die III infra octavam Paschæ    Duplex I. classis

4 Aprile Die IV infra octavam Paschæ    Semiduplex

5 Aprile Die V infra octavam Paschæ    Semiduplex

6 Aprile Die VI infra octavam Paschæ    Semiduplex – Primo Venerdì

7 Aprile Sabbato in Albis    Semiduplex  – Primo Sabato

8 Aprile Dominica in Albis in Octava Paschæ    Duplex I. classis

9 Aprile In Annuntiatione Beatæ Mariæ Virginis    Duplex I. classis *L1*

11 Aprile S. Leonis I Papæ Confessóris et Ecclesiæ Doctoris    Duplex

13 Aprile S. Hermenegildi Martyris    Semiduplex

14 Aprile S. Justini Martyris    Duplex *L1*

15 Aprile Dominica II Post Pascha    Semiduplex Dominica minor

17 Aprile S. Aniceti Papæ et Martyris    Simplex

21 Aprile S. Anselmi Epíscopi Confessóris et Ecclésiæ Doctóris    Duplex

22 Aprile SS. Soteris et Caii Summorum Pontificum et Mártyrum    Semiduplex

23 Aprile S. Georgii Martyris  Simplex

24 Aprile S. Fidelis de Sigmaringa Martyris    Duplex

25 Aprile S. Marci Evangelistæ    Duplex II. classis

26 Aprile SS. Cleti et Marcellini Summorum Pontificum et Mártyrum    Semiduplex

27 Aprile S. Petri Canisii Confessóris et Ecclesiæ Doctoris    Duplex

28 Aprile S. Pauli a Cruce Confessóris    Duplex

29 Aprile S. Petri Martyris    Duplex

30 Aprile S. Catharinæ Senensis Virginis    Duplex