LO SCUDO DELLA FEDE (71)
[S. Franco: ERRORI DEL PROTESTANTISMO, Tip. Delle Murate, FIRENZE, 1858]
PARTE SECONDA.
FRODI PER CUI S’INTRODUCE IL PROTESTANTISMO
CAPITOLO VI
SESTA FRODE: ATTRIBUIRE L’IDOLATRIA ALLA SANTA CHIESA
La calunnia per quanto sia poi a suo tempo smascherata, lascia sempre qualche margine in fronte a chi essa è apposta. Perciò è che i Maestri di errore se ne valgono a tutto andare e fingono che noi abbiamo certe dottrine false che non solo non abbiamo, ma che rigettiamo con tutto il cuore, e poi dopo d’avercele imputate a torto, si fanno a combatterle come se fossero vere. Io ve ne darò alcuni esempi. Avvertiteli bene. – Primo. Dicono che noi siamo idolatri e poi citano alcuni passi della S. Scrittura, dove è condannata da Dio l’idolatria, e così c’infamano. Ora sappiamo anche noi che è un gran delitto l’idolatria, ma qui sta la loro calunnia; nell’attribuirla a noi Cattolici, mentre noi anzi la detestiamo con tutto il cuore. Del resto credete voi poi che sappiano bene quel che sia idolatria? Hanno sempre sul labbro questa accusa, ma io ho più di una volta sperimentato che non sanno neppure quello che voglia dire. Ve lo spiegherò io pertanto, affinché tocchiate con mano quanto per divina misericordia siamo lontani da questo delitto. Idolatria è prestare ad una creatura quell’adorazione che si deve a Dio solo, siccome facevano i Pagani che alle statue ed agli idoli fabbricati dalle loro mani offrivano vittime ed incenso come a verissime divinità: e questa è colpa gravissima, come ognun vede, perché pareggia una creatura vilissima al Creatore, ed a quella prostituisce gli onori divini, rubandoli alla divina Maestà, che sola gli merita. Ora nella S. Chiesa, a chi si presta solamente il culto supremo di adorazione? La Chiesa Cattolica insegna e professa che questo è dovuto solamente a Dio, il quale è nostro Creatore, nostro unico Redentore, nostro Padrone supremo: che però dobbiamo renderglielo con tutto il cuore unendoci a Lui per fede, per speranza, per carità riguardandolo come il solo che può formare la nostra piena beatitudine, comunicandoci quel bene infinito che Egli è. Ed in prova di ciò, il Sacrifizio della S. Messa, che è l’atto più solenne di culto che abbia la Chiesa, non può offrirsi che a Dio solo, e sebbene in essa s’invochino anche i Santi affinché ci aiutino a far con maggiori disposizioni sì grande offerta, tuttavia la Messa non si offre mai se non alla divinità. Ciò presupposto, come potrebbe verificarsi che nella Chiesa vi fosse idolatria? Quando noi, alla Vergine SS. ed ai Santi prestassimo quegli atti di adorazione che si debbono alla Divinità. Ma tolga Dio che cadiamo in questo eccesso. Noi ci vantiamo davvero di onorare la Madonna ed i Santi, ma prima di tutto non riconosciamo in loro nessuna perfezione divina, neghiamo affatto che loro convenga la qualità di Creatore, di Redentore, di Padrone supremo, di ultimo fine, protestiamo poi che tutto quello che essi hanno di bene, tutto fu loro concesso da Dio pei meriti di Gesù, che quanto essi possono a nostro favore, il possono solo pregando ed intercedendo per noi, e che tutta la loro felicità è di stare uniti con Gesù. Vedete dunque quanto siamo lontani dalla Idolatria. Infatti se noi venerassimo la Madonna ed i Santi siccome Divinità. diremmo noi mai che pregassero per noi? Non è ciò molto chiaro? Ebbene osservate tutte le belle preghiere che noi facciamo alla Madonna ed ai Santi: voi trovate che sempre diciamo che preghino per noi. Nell’Ave Maria che cosa voi dite? Santa Maria Madre di Dio, prega per noi peccatori adesso e nell’ora della morte nostra. Nelle Litanie della Madonna e dei Santi che cosa dite? che preghino per noi, che preghino per noi. Avete veduto? Eppure i bugiardi hanno sempre da dire che siamo idolatri, e che riconosciamo la Madonna ed i Santi siccome Dio. E così col calunniarci cercano d’ingannarvi. – Ma e non è poi vero almeno che i Cattolici esagerano le grandezze della Madonna quando la chiamano loro vita, loro dolcezza, loro speranza e simile? Non è forse vero che questi nomi non convengono se non a Gesù? Oh, miei cari, no, non esagerano né punto né poco i Cattolici in tutto ciò: perocché mentre riconoscono che Ella non è Dio, tutto quell’altro che possono dire di magnifico e di grande intorno a Lei, tutto è poco rispetto alla sua incomparabile dignità di Madre di Dio. Ella stessa ripiena di spirito Santo ebbe ad esclamare che fece cose grandi in Lei l’Onnipotente: e che perciò l’avrebbero chiamata beata tutte le generazioni. Ma dunque, com’è che convengono alla Madonna tutte quelle espressioni? Avvertite che in due maniere può uno chiamarsi vita, speranza, dolcezza nostra, o perché appartiene a lui darci la vita, formare la nostra speranza ecc.: o perché se non tocca a lui a darcela, ce la può ottenere da chi può darla. Ora nel primo modo convengono solamente a Gesù quei nomi, nel secondo modo convengono ottimamente anche alla Madonna. Per comprender ciò anche più chiaro immaginate che un povero contadino si presenti ad un maestro di casa che gode tutta la confidenza d’un Padrone, per ottenere un podere in affitto, oppure che un impiegato si porti da un Ministro di stato che gode tutta la fiducia del Principe per ottenere un avanzamento di posto, che cosa diranno essi in questo caso? Signore, io metto ogni mia speranza in voi, voi certo potete se volete, se voi v’impegnate per me, mi darete la vita, e sarete la consolazione di tutta la mia famiglia. Queste ed altre simili espressioni adopreranno ambedue. Ma non dipende dal Padrone e dal Principe la grazia, e non torna a loro offesa il parlare in questo modo ai lor dipendenti? Niente affatto, perché si comprende da tutti che la potenza di accordare quelle grazie sta veramente nel Padrone e nel Principe. Mentre tutto il potere di questi loro dipendenti, sta tutto nel chiedere e nell’impetrare. Ora è lo stesso rispetto alla Madonna. Siccome Ella qual Madre di Gesù ha un’immensa efficacia nel domandare ed ottenerci le grazie desiderate, così noi la chiamiamo nostra vita, nostra speranza, e simile nel raccomandarci che facciamo a Lei, ma già si sa che è sola potenza ed efficacia di preghiera la sua, mentre la potenza essenziale si trova solo in Gesù. Non vi è dunque nessun abuso in tutte quelle formole di pregare, vogliono anzi essere frequentate con tutto l’affetto perché valgono molto ad accrescere la nostra fiducia. – Sulla Madonna hanno anche un altro gravissimo errore che spargono. Hanno il coraggio questi sfacciati, imitando in ciò il demonio, il quale è sempre stato il grande nemico di Maria, di negare la sua Santa Verginità. Gli antichi Santi, come S. Girolamo, S. Ambrogio, S. Bernardo, quando sentivano questa orrenda bestemmia contro la SS. Vergine Madre nostra, correvano a turarsi gli orecchi per alto orrore. Ora lo stesso dobbiamo fare noi. Ma e come fanno poi a persuadere questa loro bestemmia? Osservano che nel santo Vangelo sono nominati qualche volta i fratelli di Gesù ed essi subito credono che la Beatissima Vergine abbia avuti anche altri figliuoli. Ora questa è tutta loro ignoranza, poiché non sanno che la S. Scrittura, parlando secondo il modo degli Orientali, chiama col nome di fratelli anche gli altri parenti, come sono i cugini, i cognati ecc., e così il santo Vangelo non vuol dire che Gesù abbia avuto dei fratelli carnali, ma dei cugini ed altri parenti: epperò è falsissimo, che la Madonna abbia avuti altri figliuoli fuori di Gesù Cristo, secondo che ha tenuto tutta la S. Chiesa, condannando sempre quei mostri che hanno negato a Maria il gran privilegio di essere stata Vergine prima del parto, nel parto e dopo il parto. Ma e che necessità vi è di rivolgersi alla Madonna ed ai Santi ed invocarli? non possiamo andare direttamente da Gesù? Ripigliano essi. Ma noi risponderemo loro che vadano pure da Gesù quanto vogliono, che non vi andranno mai di troppo né saremo ardimento di condannare la S. Chiesa, la quale adopera la loro intercessione. Ricorrano a loro fino a quel punto che lo fa la S. Chiesa nella sua liturgia per esserle così obbedienti figliuoli; del resto se nell’esercizio della divozione loro privata, amano meglio di andare direttamente da Gesù, sono padroni. Noi Cattolici abbiamo una singolare fiducia nella Madonna e nei Santi per molte ragioni: perché persuasi dei nostri demeriti e ripieni di un senso profondo di umiltà, noi crediamo di dovere essere esauditi più prontamente, quando ci presentiamo al divin trono accompagnati anche dalle orazioni dei Santi e specialmente della B. Vergine, che essendo la gran Madre di Gesù è infinitamente cara al cuore di Lui: noi abbiamo fiducia che così Gesù si muova più efficacemente al nostro aiuto, che più abbondantemente ci consoli e ci usi maggior pietà. Noi pratichiamo quel che farebbe un servitore infimo di casa, che volendo ottenere dal padrone una grazia, s’indirizza ad un altro servitore che sia più intimo del padrone perché parli per lui, e questo sentimento di umiltà è certo di un gran pregio dinanzi a Dio che ama i cuori umili. Inoltre poi onoriamo con ciò più perfettamente Gesù Cristo. Imperocché non è vero che resta tanto più onorato un Principe, quanto sono più grandi quelli che gli si umiliano dinanzi a chiedere grazie e favori? Ora noi stimiamo tanto il nostro gran Dio e Salvatore Gesù, che desideriamo che gli si prostrino dinanzi per supplicarlo non solo tutti i Santi e tutti gli Angeli, ma perfino la Regina di tutti loro Maria, e così gli rendiamo il maggior onore che per noi si possa. Vedete adunque quali scempiaggini vi dicono quando vi affermano che l’onorare Maria fa torto a Gesù! Voi frattanto sentendo tutti questi insulti che fanno i Protestanti alla cara nostra Madre Maria, procurate di onorarla ancora più, compensando a Maria questo orrendo insulto, col pregarla con più divozione, col recitarle più assiduamente il S. Rosario, col mettere sotto la sua protezione tutte le vostre famiglie, e col gloriarvi in tutti i tempi ed in tutte le occasioni di essere gli zelanti difensori dell’onore della vostra buona Madre. Dite lo stesso con la debita proporzione riguardo ai Santi. Tenetevi cari i vostri Santi Avvocati e Protettori: li avete ricevuti da Dio, ed essi pregano per voi e voi raccomandatevi sempre a loro con tutto l’affetto. Tutta la S. Chiesa è piena delle grazie stupende che la SS. Vergine ed i Santi hanno fatto ai loro devoti: i miracoli che sono succeduti per la loro invocazione sono a migliaia, testificati dai più grandi uomini del mondo, succeduti spesse volte al cospetto d’intere moltitudini e perciò impossibili a negarsi: e questo è il grande onore del Re del cielo e della terra Gesù Cristo, che i suoi servi siano tanto grandi anch’essi, che possano impetrare da Lui opere così stupende, quali sono quelle che noi ammiriamo per gloria di Gesù e sperimentiamo per nostro bene.