PREGHIERA PER IL “VERO” SOMMO PONTEFICE

“Qui  mange le Pape, meurt!”

“È necessario per la salvezza che tutti i fedeli di Cristo siano soggetti al Romano Pontefice.” (Concilio Lateranense V)

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PREGHIERA PER IL “VERO” SOMMO PONTEFICE

[da: Manuale di Filotea del sac. G. Riva, Milano 1888- imprim.]

“O Salvatore degli uomini, Autore e Consumatore della nostra fede, Primogenito di tutti gli eletti, Capo e Sposo della Chiesa, Voi che all’Apostolo Pietro e a tutti i suoi Successori avete promessa solennemente l’indefettibile vostra assistenza per guidare gli agnelli e le pecore del vostro ovile ai pascoli deliziosi della salute, e indirizzaste all’eterno Padre particolare preghiera perché non avesse mai a venir meno la loro fede, riguardate con occhio di parziale benignità l’attuale vostro Vicario, il nostro sommo Pontefice [Gregorio -n.d.r.-]. Vegliate sempre alla difesa de’ suoi diritti così spirituali come temporali, e umiliate e confondete tutti coloro che tentano in qualunque modo di oscurarne la gloria o menomarne il potere, sicché tutto il mondo lo riconosca e lo veneri per quel che è realmente, il sommo Vicario di Dio, il Padre dei credenti, il Pastor dei Pastori, il Monarca della Chiesa, il Custode della fede, il Giudice della morale, l’Oracolo infallibile della verità, il Fonte d’ogni giurisdizione, l’Arbitro dei celesti tesori, la Personificazione della Dottrina che sola guida a salute. Accordategli quella copia di grazie che si conviene alla sublimità del suo grado, affinché possa tutto insieme e santificare sé stesso, e reggere secondo le massime della vostra sovrana sapienza tutti i credenti nel vostro nome, con quella pienezza di libertà, con quella assolutezza di indipendenza, con quella interezza di regia territoriale sovranità che la vostra Provvidenza gli ha procurato da tanti secoli, e la vostra onnipotenza gli ha conservato, a dispetto di tutti gli assalti dei più prepotenti nemici, costretti tutti a confessare per propria tristissima esperienza che questa Pietra da Voi piantata è cosi incrollabile come la Chiesa di cui è fondamento e sostegno, e contro cui non potran mai prevalere tutte le podestà dell’inferno”. Pater. Ave. Gloria.

 siri

Questa preghiera è bene recitarla frequentemente onde sostenere l’opera del Santo Padre “impedito” ed in esilio, obbligo che accumuna tutti i veri cattolici, che ancora hanno a cuore la gloria di Gesù-Cristo e della sua Chiesa: Una, Santa, Cattolica, Apostolica. Si capisce subito che qui non si ci rivolge al vicario dell’anticristo usurpante, in particolare nelle espressioni concernenti il “vero” Santo Padre che sono “de fide”: “il Custode della fede, il Giudice della morale, l’Oracolo infallibile della verità, la Personificazione della dottrina”. Queste quattro parole ci manifestano immediatamente che chi si spaccia fraudolentemente per ciò che non è, offre al contrario, come frutto del suo luciferino operato, la manipolazione della fede, l’incapacità di giudizio morale anche nelle cose più banali, l’occultamento della verità divina e finanche naturale, la personificazione dello gnosticismo: teologia di satana. Cosa deve mostraci di più il buon Dio per farci comprendere in quale inganno mortale ci hanno spinto i “cani opulenti che dormono”, i marrani vendicatori infiltrati, gli apostati deicidi, le Fraternità Sacrileghe, gli scismatici sedevacantisti che, offendendo il Sacro Magistero della Chiesa, ritengono che Cristo stesso sia un bugiardo ingannatore, secondo i loro costumi. Che Dio ce ne liberi quanto prima, con il “soffio della sua bocca”! [Nota redazionale].

Lunga vita al Santo Padre ed alla Chiesa!

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.