TUTTO IL DENZINGER SENTENZA PER SENTENZA DAGLI APOSTOLI A S.S. PIO XII (46)
HENRICUS DENZINGER
ET QUID FUNDITUS RETRACTAVIT AUXIT ORNAVIT
ADOLFUS SCHÖNMATZER S. J.
ENCHIRIDION SYMBOLORUM DEFINITIONUM ET DECLARATIONUM
De rebus fidei et morum
HERDER – ROMÆ – MCMLXXVI
Imprim.: Barcelona, José M. Guix, obispo auxiliar
INDICE DEGLI ARGOMENTI -V-
DIO PERMETTE IL PECCATO
- Il peccato angelico.
D 1a. a. – IL FATTO
Il diavolo decadde dal sommo bene 286; il diavolo e gli altri demoni da se stessi (ossia per il proprio arbitrio) sono diventati malvagi 325 794 800.
D 1b. b. – CATTIVE CONSEGUENZE.
1ba. Male personale. La pena del diavolo fu la dannazione a. eterna (286) a411 a801; Si riprova: [In futuro ci sarà la conversione ossia la reintegrazione del demonio mediante la crocifissione di Cristo] a409 411.
1bb. Male sociale. Il diavolo cerca l’occasione per nuocere, soprattutto nell’ora della morte 1694; per la suggestione del diavolo l’uomo ha peccato 800.
Il peccato è il cadere in potere del diavolo, ossia è il dominio del diavolo (sull’uomo) 1347 1349 1521 1668; il diavolo è (nel senso stretto suddetto) l’autore del peccato e della morte del genere umano 291; ottiene l’impero della morte 291 1511; Spiegazioni riprovate dell’influsso (o violenza) dei demoni nel peccato dell’uomo 736 2192 2241-2253 3233s.
2. Il peccato umano in genere.
D 22a. a. — NATURA DEL PECCATO.
Il peccato è —: l’avversione a Dio 1525; — : offesa a Dio 3891; —: trasgressione libera della legge d Dio 2291; il peccatore è nemico di Dio 1528.
Il concetto erroneo circa il peccato si presuppone nelle affermazioni riprovate —: circa la concupiscienza che non è propriamente e veramente un peccato nei rinati, ma si chiama così, perché è dal peccato e ad esso inclina 1012 1452 1515 1950s 1974-1976; —: [Dio può comandare l’odio di Dio] 1049: [né l’azione,, né la volontà né la concupiscenza né il piacere sono peccato, né dobbiamo cercare di estinguerlo] 739; — circa il peccato filosofico 2291.
Condizioni del peccato: vd. In K la (Condizioni dell’atto morale).
D 2b. b. — DISTINZIONI DEL PECCATO.
2ba. Distinzione teologica. Esiste una ragione discriminatoria tra i peccati: peccati capitali (ossia criminali, gravi, a. mortali) e peccati piccoli (ossia minuti, b. lievi, c. veniali) a795 a835 a838s a858 a897 a926 a965 a1002 a1306 bc1537 a1577 a1638 ac1680 b1920 ac2257 b3375 ac3381.
Si riprova: [l’unico peccato mortale è l’infedeltà] 1544 1577.
Effetto del peccato mortale: l’inimicizia con Dio 1680; perdita della grazia giustificante 1544; perdita dell’eterna beatitudine (1456) 1705; esclusione dal regno di Dio 835; sottomissione al potere del diavolo 1347 1349 1521 1668: la dannazione eterna, l’inferno 780 839 858 1002 1075 1306; add.: L 6c
(Cause della dannazione); oltre alla pena eterna è inflitta anche una pena temporale (1543) 1715.
Tuttavia col peccato mortale di per sé non è persa la fede 1544 1578.
Il peccato veniale è di tal fatta che pur gli uomini santi cadono in esso durante questa vita. 1537 1680; l’uomo può evitare i peccati veniali per tutta la vita, solo per uno speciale privilegio 1573; sempre l’uomo potrà dire di avere con sé il pecccato 228-230; si riprova.: [Per via interna il quietismo perviene ad un tale stato d’animo per cui non si commette alcun peccato veniale] 2256-2258.
Col peccato veniale l’uomo non è escluso dalla grazia (giustific.) 1537 1680; ma anche dopo la morte può essere fatta la necessaria purgazione 838; si riprova [Nessun peccato per sua natura è veniale, ogni peccato merita la pena eterna] 1920; remissione dei veniali: vd. in D 2e.
2bb. Distinzione specifica. Riprov. asserz. più lassa di a. godere del male altrui, b. tristezza per il bene dell’altro, c. desiderio del male altrui abc2113 c2114 a2115.
D 2c. C. — CAUSA DEL PECCATO
Solo la medesima volontà dell’uomo è la causa del peccato: non pecca se non consenziente alla tentazione della concupiscenza 1515 1950 1966s.
Non è Dio la causa: si condanna: [Dio opera il male non solo permettendolo, ma anche in senso proprio] 1556; Dio non comanda cose impossibili (397) 1536 1568 (1572) 1954 2001 2406 2619 (3718).
Il diavolo è causa solo per modo di persuasione: cf. D lbb.
D 2d. d. — OCCASIONI DEL PECCATO.
Le occasioni del peccato sono da fuggire: è riprovata l’affermazione più blanda 2161-2163.
Bisogna resistere alle tentazioni: non è sufficiente una resistenza meramente negativa quietistica 2192 2217 2224 2137 2241-2253.
D 2c. C. — REMISSIONE DEL PECCATO.
2ea. Fede nella remissione a. di ogni peccato 1 11-22 a23 26-30 36 50s (62s 71) 72 a540 a684 a854; il peccato contro lo Spirito Santo è irremissibile: modo di intenderlo 349.
2cb. Potere di rimettere. L’autore della remissione è Cristo per la sua passione] 485 1523 1530 1741 3370 3438 3805; si riprova: [la passione di Cristo senza altro dono non è sufficiente] 1014.
La Chiesa media la remissione di a. tutti i peccati 348 a349 a684 794 802 a854; add.: J 6b (amministr. della penitenza).
2ec. Modo di rimettere i peccati. Battesimo: vd. J 3c; per i peccati dopo il Battesimo si ricorre al Sacramento della Penitenza: vd. J 6; la contrizione perfetta già prima della ricezione del Sacramento della penitenza ottiene la remissione includendo tuttavia il voto del Sacramento: vd. J 6ac.
Il solo dispiacere non è sufficiente a rimettere i cattivi pensieri 1413.
L’effusione del sangue degli animali non opera la remissione 1079.
Il solo ricordo del Battesimo non ottiene la remissione o la commutazione dei peccati gravi in veniali 1623.
I peccati veniali si possono espiare con mezzi diversi (oltre la confessione sacram.) 1680; come loro antidoto si raccomanda l’Eucaristia 1638 3375 (3380).
2ed. Condizioni e modalità di remissione Si riprov. L’afferm.: [La remissione si ottiene per la fiducia nella remissione dei peccati ] 1460-1462 1533 1563s 1709; [solo un peccato è occulto] 3235; [Rimessa la colpa e il reato della pena eterna non rimane alcuna pena temporale da cancellare] 1580; [La carità perfetta non è necessariamente congiunta con la remissione dei peccati] 1918 1932s 1943; [la remissione è solo la liberazione dal reato del peccato ossia dall’obbligo della pena] 1956-1958.
3. Peccato di Adamo.
D3a. a. — PECCATO COME PERSONALE
Adamo peccò usando male il suo libero arbitrio 621.
Sequele del peccato per Adamo: perse la nobile origine della prima immagine 496; perse la santità e la giustizia 1511s; fu mutato in peggio nella sua anima e corpo 371s 385 1511; incorse nella schiavitù del diavolo 151; è indebolito nel suo libero arbitrio 383: dovette subire la morte e la pena del peccato 222 231 413 1511.
D 3b. b. — PECCATO IN QUANTO ORIGINALE.
Si afferma l’esistenza del peccato trasmesso da Adamo (in genere) 223 239 341 361 371s 391 470 491 621s 1073 1512 1865 2538.
3bb. Essenza. s . il peccato originale è un in origine 1513; gli uomini per effetto della propagazione da Adamo, appena concepiti contraggono dalla sua prevaricazione, l’ingiustizia (239) 1523.
Si contrae senza consenso 780; è proprio ad ognuno 1513; si riprova: gli errori della volontarietà 1948s 2319; riprov.: [da Adamo i posteri contraggono la pena, non la colpa] 728 (1006) 1011.
Si riprova la spiegazione del modo in cui la B. Maria potette essere preservata dal pecc. or. 3234. Nozione del peccato or. In tempi recentissimi è perversa 3891.
3bc. Propagazione. avviene non per a. imitazione, ma per generazione da Adamo 223 231 a1513 1523 3705; il peccato originale pertanto si estende a tutti gli uomini anche infanti a223 a231 239 a1514; non tuttavia solo Cristo è libero dal peccato or., ma anche la B. Maria 1973; cf. E 6ab.
3bd. Sequele. Stato della stessa natura: Adamo perse per i suoi posteri la santità, l’innocenza, la giustizia 239 1512 1521; il buono della natura è depravato 400; l’uomo sec. anima e corpo è mutato in peggio 371; l’uomo dominato è soggetto al diavolo 1347 1349 1521.
Piu difficilmente comprende la cognizione religiosa 2756 2853 3875.
L’osservazione lella legge divina èfatta con maggiore difficoltà: il libero arbitrio è attenuato nell’uomo (146) 339 378 383 396 622 633 1521; il fomite del peccato ossia la concupiscenza inclina al peccato 1515.
Non tuttavia l’uomo è destituito dall’uomo morale, cosicché gli sia impossibile condurre una vita morale: gli resta la libertà dell’arbitrio, l’intelletto per cui la libertà non è mossa solo dalla a. violenza o b. coartazione o da ciò che il peccato originale fu volontariamente sua causa (Adam) 1939 1941 1952 a1966s b2003 c2301; la libertà dell’arbitro non vale sono per peccare 1927- 1930 1965 2438-2440; si difende il valore del libero arbitrio ctr. l’affermazione: [a. in tutto è estinto, b è di solo titolo c. è rappresentazione di satana] a331 a336 a339 b1486 abc1555 3245s.
Si difende la facoltà dell’uomo nell’opera naturalmente buona ed alla vita onesta.
ctr. L’asserzione: [l’uomo pecca in ogni opera] 1481s 1486 1539 1557 1575 1916 1922 1925 1935-1937 (1940) 1961//1968 2308 2311 2401-2407 (2408-2425) 2439 2459 2866.
Si deve ammettere anche l’amore naturale onesto: [Esiste solo un duplice amore, sci. Amore buono dalla grazia et l’amore dalla concupiscenza peccaminoso] 1934 1938 2307 2444-2448 (2449112458) 2619 2623s.
La concupiscenza dell’uomo non consenziente non può nuocere 1515: reprob. affermazione circa la peccaminosità della concupiscenza o fomite del peccato 1012 1453 1515 1950s 1974-1976.
Sorte futura dell’uomo infetto dal peccato originale: Morte del a. corpo e b. dell’anima 222 231 ab3715 (b1400) ab1512 1521; privazione della visione di Dio (219) 780:
Esclusione dal regno celeste (184) 224 1347; pena del danno (ma a. diversa dalla pena per propria colpa del dannato, i. e. Oltre la pena del fuoco) a858 a1306 b2626; l’omo diventa “massa di perdizione” 621; add. J 3c (circa l’effetto del Battesimo nella restituzione della perdita dei beni).
3be Rimedi. Non le forze umane eliminano il pecc. or., ma i meriti (intercessione) di Cristo 341 1514.
Nella Legge Antica il peccato or. era cancellato dalla circoncisione 780; nella Legge Nuova dal Battesimo: vd. J 3.
Si riprov. l’ass. della rivalidazione del peccato originale dopo aver amministrato il Battesimo 334.
TUTTO IL DENZINGER SENTENZA PER SENTENZA (47) “INDICE DEGLI ARGOMENTI – VI”