NOVENA A S. ANNA

NOVENA A S. ANNA

(inizia il 17 luglio, festa il 26 luglio)

[G. Riva: Manuale di Filotea. XXX ed. 1888, Milano.]

La festa, insieme a quella di S. Gioachino, fu instituita da Giulio II nel 1510, e confermata da Gregorio XV nel 1620.

I. Per quell’invitta pazienza con cui pel corso di tanti anni tolleraste, o S. Anna, la vostra penosa sterilità, ottenete a noi pure una costante rassegnazione in tutti i travagli di questa vita. Gloria.

II. Per quella fervorosa ed incessante orazione con cui voi, o sant’Anna, domandavate a Dio di essere consolata colla fecondità, impetrate anche a noi un vero spirito di orazione per poter fecondare il nostro cuore di sante virtù. Gloria.

III. Per quella rigorosa mortificazione che voi, o S. Anna, accoppiaste alle vostre preghiere, ond’essere da Dio più facilmente esaudita, fate che ancora noi a tal fine procuriamo di unire al fervore dell’orazione lo spirito della mortificazione, con cui renderci meritevoli di tutte le grazie celesti. Gloria.

IV. Per quella dolce violenza che faceste al cuore di Dio colle vostre grandi elemosine ed altre opere di carità, impetrate, o S. Anna, anche per noi una carità somigliante alla vostra, onde muovere il Signore ad usare anche a pro nostro le sue infinite misericordie. Gloria.

V. Per quella santa confidenza con cui fermamente speravate, o S. Anna, il compimento dei vostri desideri, impetrate a noi pure una fiducia fermissima con cui ci assicuriamo ogni favore del Cielo. Gloria.

VI. Per quella grande riconoscenza che voi, o S. Anna, mostraste a Dio quando vi vedeste per favore divenuta feconda, fate che ancora noi siamo sempre grati e riconoscenti a Dio pei continui favori che da Lui riceviamo, e così degni ci rendiamo di sempre riceverne dei migliori. Gloria.

VII. Per quel puro e santo amore che voi concepiste, o S. Anna, verso Maria, quando vi vedeste divenuta sua fortunatissima madre, otteneteci di amar sempre questa vostra Figlia sì eccelsa e nostra Madre sì cara, onde meritarci distinta la sua protezione. Gloria.

VIII. Per quel gran sacrifizio che faceste, o S. Anna, della vostra gran Figlia, offrendola fin dai più teneri anni al divino servizio nel tempio, intercedeteci la grazia di poter con santo e nobil coraggio sacrificar a Dio qualunque cosa potesse Egli da noi bramare per acquistarci le sue più distinte beneficenze. Gloria.

IX. Per quella santità fervorosa con cui voi, o S. Anna, serviste a Dio in tutti i giorni di vostra vita, degnatevi di pregar Dio a farci sempre vivere da giusti e da santi sino alla fine dei nostri giorni, e così assicurarci le promesse retribuzioni nel cielo. Gloria.

TUTTO IL DENZINGER SENTENZA PER SENTENZA (42): “INDICE DEGLI ARGOMENTI” -I.-

TUTTO IL DENZINGER SENTENZA PER SENTENZA DAGLI APOSTOLI A S.S. PIO XII (42)

HENRICUS DENZINGER

ET QUID FUNDITUS RETRACTAVIT AUXIT ORNAVIT

ADOLFUS SCHÖNMATZER S. J.

ENCHIRIDION SYMBOLORUM DEFINITIONUM ET DECLARATIONUM

De rebus fidei et morum

HERDER – ROMÆ – MCMLXXVI

Imprim.: Barcelona, José M. Guix, obispo auxiliar

INDICE SISTEMATICO DEGLI ARGOMENTI

1550 = luogo di maggiore solennità.

2001 = luogo rappresentante l’asserto riprovato.

(355) = luogo che contiene solo implicitamente o imperfettamente il presente argomento.

41//51 = serie di luoghi contenenti in pochi numeri (passim) lo stesso argomento presente.

C.d J.C. 1326 = Codice del Diritto Canonico [C.J.C. 1917], Canone 1326.

PROSPETTO DELLE SEZIONI

A. – DIO CHE SI RIVELA

1. Attitudine naturale dell’umano intelletto (a. per la conoscenza in genere. – b. per la conoscenza delle verità religiose). 2. Nozione della rivelazione. – 3. Possibilità e fatto della Rivelazione. – 4. Fine e necessità della rivelazione. – 5. Proprietà della rivelazione (a. Sorannaturalità. – Immutabilità.). – 6. Ambito della Rivelazione (a. Misteri in senso lato. – b. Misteri in senso stretto.). –  7. Tradizione della Rivelazione (a. In genere, – b. S. Scrittura.) – 8. Accettazione della Rivelazione per la fede (a: Natura della fede; b: Prerequisiti alla fede; c: Obbligo della fede v. K 2a). – 9. Applicazione dell’umana ragione alle cose rivelate (a: utilità dell’umana ragione e suoi limiti; b: trattazione scientifica della rivelazione).

B. DIO SUSSISTENTE UNO E TRINO.

1. Dio uno secondo natura (a: essenza divina. – b. Attributi divini). – 2. Dio trino secondo le Persone (a. Esistenza della Trinità delle Persone in Dio. – b: Processioni divine. – c: Persone divine tra loro comparate. – d. Persone divine comparate con l’essenza divina. – e. Operazione di Dio trino ad extra).

C. – DIO CREATORE ED ELEVANTE.

1. Origine del mundo (a: Principiio efficiente del mondo. – b: Modo di produrre il mondo). – 2. Costituzione del mondo (a: Differenza tra il Creatore e la creatura. – b: Ambito e diversità delle creature. – c: Bontà delle creature ed origine) – 3. Causa esemplare del mondo. – 4. Causa finale del mondo. – 5. Governo del mondo. – 6. Angeli. – 7. Uomo (a: Origine del genere umano. – b: Natura individuale dell’uomo. – c: Natura sociale dell’uomo. – d: Fine dell’uomo. – e: Stato dell’integra natura dell’uomo). – 8. Mondo materiale.

D. – DIO PERMETTE IL PECCATO.

1. Peccato angelico (a: Fatto. – b: Nefaste consequenze). – 2. Peccato umano in generale (a: Natura del peccato. – b: Distinzione del peccato. – c: Cause del peccato. – d: Occasioni di peccato. – e: Remissione dei peccati). – 3. Peccato di Adamo (a: Peccato personale. – b: Peccatuo originale).

E. – DIO SALVANTE PER MEZZO DI GESÙ CRISTO.

I. Costituzione del Salvatore Dio-uomo (a: Natura divina. – b: Natura umana. – c: Unione delle due nature). – 2. Conseguenze dell’unione ipostatica (a: Doti di Gesù Cristo. – b: Modo di parlare di Cristo). – 3. Cause dell’ incarnazione (a: Causa efficiente. – b: Causa finale). – 4. Munera Doni o ufficio del Cristo . – 5. Storia della salvezza (a: Salvezza degli uomini prima dell’avvento del Cristo. – b: Vita Gesù Cristo Salvatore). – 6. Parte della B. Maria Vg. nell’opera della salvezza (a: Preparazione dono della Madre del Salvatore. – b: Dono eccellente di Madre del . – c: Dono eccellente per la salvezza degli uomini.. – d: Glorificazione). – 7. Ruolo di S. Giuseppe nella storia della salvezza.

F. – DIO CHE DONA LA VITA DELLA GRAZIA.

I. Grazia in generale (a: Gratuità. – b: Sopannaturalità). – 2. Grazia attuale (a: Natura della grazia attuale. – b: Necessità. – c: Distribuzione delle grazie. – d: Effetto della gratia). – 3. Grazia della giustificazione (a: Natura della giustificazione. – b: Dono efficiente della giustificazione. – c: Cause della giustificazione. – d: Gratuità della giustificazione. – e: Disposizioni per la giustificazione. – f: Stato della natura riparata). – 4. Virtù infuse (Obligo degli atti di fede, speranza e carità, ed. K 2a-c). – 5. Doni dello Spirito Santo. – 6. Merito dell’uomo gíusto.

G. – DIO CHE RIUNISCE LA CHIESA DELLA SALVEZZA.

I. Fondazione della Chiesa (a: Esistenza del ceto dei fedeli in Cristo. – b: Cristo fondatore della Chiesa. – c: Fondamento della Gerarchia della Chiesa: il Collegio Apostolico. – d: Fondamento monarchico: Pietro principe degli Apostoli).

2. Continuazione della Chiesa (a: Perpetuità della Chiesa. – b: Continuazione della Gerarchia . – c: Continuazione della monarchia. – d: Continuazione del popolo di Dio.). – 3. Unità della Chiesa di Cristo. – 4. Constituzione giuridica della Chiesa (a: Perfezione della Chiesa come societa giuridica. – b: Potestà legiferante, giudiziaria, coercitiva. – c: Membra della Chiesa. – d: Ordine del regime: in genere; Sommo Pontefice; Vescovi; funzione dei laici). – 5. Constituzione tio spirituale carismatica della Chiesa (a: Indole suprannaturale. – b: Indolee vitale-mistica). – 6. Fini della Chiesa (a: Chiesa mezzo esterno di salvezza.- b: Destinazione universale della Chiesa. – c: Conoscibilità della vera Chiesa. – d: Relazione della Chiesa con i fini naturali. – e: Relazione della Chiesa con il potere civile).

H. – DIO DOCENTE MEDIANTE IL MAGISTERO DELLA CHIESA.

1. Legge ed ufficio del Magistero ecclesiastico (a: in generale. – b: in quanto all’oggetto. – c: come in persona del Magistero. – d: come modo speciale di esercitare il Magistero). – 2. Certezza del Magistero ecclesiastico (a: in genere. – b: Infallibilità degli atti sollenni. – c: Certezza degli altri atti).

J. – DIO SANTIFICANTE CON I SACRAMENTI DELLA CHIESA.

I. Sacramenti prima della costituzione della Chiesa. – 2. Sacramenti del Nuovo Testamento, in genere (a: Essenza dei Sacramenti. – b: Origine remota e prossima dei Sacramenti. – c: Fine, effetto, valenza dei Sacramenti. – d: Soggetto dei Sacramenti). – 3. Sacramento del Battesimo (a: Essenza. – b: Origine. – c: Fine, effetto, valore. – d: Soggetto. – 4. Sacramento della Confermazione (a-d: come in 3). – 5. Sacramento dell’Eucaristia. (a:. Istituito da Cristo. – b: Essenza del Sacramento dell’Eucaristia. – c: Dignità dell’Eucharistia. – d: Eucaristia come Sacrificio. – e: Eucaristia come Comunione). – 6. Sacramento della paenitenza (a-d: come in 3). – 7. Sacramento dell’unzione degli infermi (a-d: come in 3). – 8. Sacramento dell’Ordine (a-d: come in 3). – 9. Sacramento del Matrimonio (a-d: come in 3). – 10. Sacramentali (a: in generale . – b: Indulgenze).

K. – DIO PRECETTORE DELLA VITA MORALE.

I. Principi fondamentali della vita morale (a: Requisiti dell’atto morale. – b: Fonti della moralità. – c: Estensione della moralità. – d: Norma oggettiva della moralità. – e: Norma soggettiva della moralità: conscienza. – f: Virtù in genere). – 2. Esercizio delle virtù rispetto a Dio, ossia: i Beni richiesti a Dio (a: Virtù teologale della fede. – b: Virtù teol. della speranza – c: Virtù teol. della carità. – d: Culto di Dio in genere. – e: Culto pubblico di Dio. – f: Riverenza verso Dio . – g: Fedeltà e veracità nei confronti di Dio). – 3. Exercizio delle Virtù rispetto a se stesso, ossia: beni richiesti a se stesso. (a: Beni religiosi dell’anima propria. – b: Beni immateriali terrestri dell’animae. – c: Beni corporali. – d: Beni materiali esterni). – 4. Esercizio delle virtù nei riguardi dei singoli prossimi, ossia: Beni perseguiti del prossimo (a: Principi generali. – b: Beni religiosi. – c: Beni immateriali terrestri. – d: Beni corporali. – e: Beni della vita sessuale. – f: Beni materiali esterni). – 5. Exercizio delle Virtù nei confronti delle supreme società, ossia: Beni perseguiti dell’umana società (a: Beni perseguiti della società in genere. – b: Beni perseguiti della famiglia. – c: Beni persegiiti della società civili. – d: Beni perseguiti della Chiesa). – 6. Vita della perfezione cristiana (a: Natura della perfezione cris. – b: Via della perfezione cris.).

I. – DIO RETRIBUENTE E CONDANNANTE.

1. Morte dell’uomo. – 2. Giudizio particolare dell’uomo. – 3. Sorte dell’uomo beato: Beatitudine celeste (a: Essenza. – b: Proprietà. – c: Ammissione alla beatitudine. – d: Comunicazione tra Chiesa trionfante e militante). – 4. Sorte dell’uomo purgante: purgatorio (a: Esistenza ed essenza. – b: Comunicazione tra Chiesa militante e patente.). – 5. Sorte del defunto col solo peccato originale: limbo. – 6. Sorte dell’uomo che si danna: inferno (a: Esistenza della pena dell’inferno. – b: Natura dell’inferno. – e: Cause della dannazione). – 7. Sorte ultima del mondo (a: Avvento di Cristo giudice. – b: Resurrezione dei morti. – c: Giudizio universale. – d: Fine del mondo. – e: Regno eterno di Dio e di Cristo).

TUTTO IL DENZINGER SENTENZA PER SENTENZA (43): “INDICE DEGLI ARGOMENTI” -II-