Il Vescovo Tihámer Toth
LA VERGINE MARIA (4)
Nihil Obstat: Dr. Andrés de Lucas, Canonico. Censore.
IMPRIMATUR: José María, Vescovo Ausiliare e Vicario Generale. Madrid, 27 giugno 1951.
CAPITOLO IV
MARIA E LE DONNE
Da un bellissimo lago italiano, il Lago Maggiore, emerge come un piccolo paradiso terrestre, l’Isola Bella. È davvero degna di questo nome. Quando, in primavera, la neve e il ghiaccio coprono ancora le montagne circostanti e la natura è ancora immobile e morta, sull’Isola Bella, gli alberi di limone e di arancio sono già in piena fioritura e i fiori nella loro fragranza. In mezzo all’umanità, coperta dal ghiaccio di un inverno spirituale, la Vergine Madre emerge, immacolata, pura, “come un giglio tra le spine” (Cantico dei Cantici II, 2). È lei la vera “Isola Bella” benedetta del lago agitato dell’umanità, la Terra benedetta da cui proviene la forza vivificante della fede pura e della fede pura e la dolce fragranza di una sana morale. – Cosa significhi il culto mariano per la nostra fede, come le dia forza, vita, unità e bellezza, lo abbiamo visto nel capitolo precedente. In questo e nel prossimo voglio mostrare le forze che scaturiscono dal culto mariano per la nostra vita morale. Cosa significa la Vergine Maria per la nostra vita morale? Cosa significa la Vergine Maria per le donne in generale? – Questa sarà la domanda che ci proporremo e cosa significa per le madri? sarà il tema del prossimo capitolo. – In questo capitolo suddivideremo l’argomento in tre punti: I. Che cosa fosse la donna prima di Maria? II. Che cosa sia la donna grazie a Maria? III Che cosa sia la donna senza Maria?
I. CHE COS’ERA LA DONNA PRIMA DELLA MARIA VERGINE?
Unicamente potranno apprezzare ciò che significhi il culto per la donna chi ha familiarità con il basso, umiliante concetto di donna in quei tempi anteriori a Gesù Cristo e la situazione vergognosa in cui di conseguenza si trova. Che cos’era la donna prima del Cristianesimo? La schiava dell’uomo! E non sarà fuori luogo ricordare ora la degradazione di quel tempo in cui per la prima volta, l’immagine della Vergine Madre, brillò trionfante sul peccato, davanti agli uomini. Sappiamo come in quei tempi le onde dell’immoralità erano terrificanti, che la figlia di un imperatore era tra le prostitute, e che Erode diede ad una principessa, come ricompensa per una danza provocante e sensuale, la testa di San Giovanni Battista. Prima della Vergine Maria il sesso femminile era malato a sua insaputa. Perché una persona può essere malata, brutta, col viso deturpato da macchie, senza esserne consapevole, a meno che non abbia un’altra persona sana, bella, impeccabile e senza macchie, che possa servire da paragone con cui misurare e valutare i propri difetti. Ebbene, Maria brillava davanti a noi come immagine ideale che attira la nostra attenzione e ci avverte: “Tu sei malato, tu sei deforme, hai delle imperfezioni”, e così ci invita a a copiare tranquillamente la sua immagine incomparabilmente bella, senza difetti. Nella Vergine Maria il Cristiano ha esaltato la donna e l’ha innalzata su di un piedistallo, che né prima né dopo si sarebbe potuto sospettare. E mano a mano che si diffondeva il culto, si diffuse anche una concezione completamente nuova della donna. Chi si faceva Cristiano e onorava Maria, guardava a tutte le donne con un rispetto pieno di emozione. Perché il culto, se da un lato infondeva nelle donne la propria dignità e l’apprezzamento delle qualità veramente preziose del sesso, dall’altro, risvegliava anche negli uomini una nuova forma di rispetto, delicata e pura, quel modo cavalleresco di pensare cristiano che, prima di Cristo, non era ancora conosciuto neppure dai popoli più colti, e che oggi, purtroppo sta ricominciando ad essere quasi completamente disconosciuto dalla generazione attuale, che è così lontana da Cristo. Donne, fanciulle, avete mai pensato quanto dovete a questa Vergine Madre di Dio? Da quando la prima Ave Maria è risuonata sulle labbra dell’Arcangelo, le tempie della donna sono adornate con un corona invisibile? E quando l’Ave Maria fu ascoltata per la prima volta, si infransero le catene della vostra schiavitù? Perché Chi osa oggi umiliare Colei che è una sorella della Madre di Dio? DANTE non esagera quando chiama Maria, nel canto XXIII del Paradiso, “rosa sbocciata sotto i raggi di Cristo”, e quando canta in questo modo:
“…Quivi è la rosa in che ‘l verbo divino carne si fece; quivi son li gigli al cui odor si prese il buon cammino”… Così la circulata melodia si sigillava, e tutti li altri lumi facean sonare il nome di Maria. E come il bambino che tende le braccia verso sua madre dopo essere stato alimentato dal suo latte, mosso dall’affetto che anche esteriormente è ancora infiammato, ciascuno di questi bagliori si estendeva verso l’alto, così si potenziava l’amore che professava per Maria”.
Esaminiamo ora la seconda domanda:
II COSA È LA DONNA GRAZIE A MARIA?
A) Facciamo qualche passo attraverso il campo della letteratura e della storia, esaminiamo le vite delle donne più rispettabili; non ne troveremo neanche solo una la cui figura emani una tale incessante forza, incoraggiamento, gioia di vivere, e di consolazione, come quella della Beatissima Vergine? Se sono le umili fanciulle a guardare a Lei, c’è qui la “serva del Signore”; se sono regine che si rivolgono a Lei come regine che le rivolgono uno sguardo, esse sono alla presenza della “Regina del Cielo”; se sono anime turbate che cercano sollievo, la “Vergine dei Sette Dolori” le consola. Se si tratta di anime che lottano con il peccato e che implorano aiuto, la “Vergine Immacolata” le aiuta.
a) Il danno che Venere causò all’umanità non poteva essere rimediato, se non da Maria. Da quando le immagini della Vergine, hanno adornano il santuario e la parte più intima della casa nelle famiglie che si vantano cristiane, da allora l’umanità sa come rispettare la verginità completa e intatta prima del matrimonio e nel matrimonio il pensiero sublime di Dio: la dignità dei genitori e anche il magnifico dono di Dio: i figli. Ovunque ci sia un’immagine di Maria, c’è un incoraggiamento, una spinta verso i più alti ideali. E non penso ora a quei guerrieri di fama universale che portavano il rosario sull’elsa della spada, né alle nostre spade, né ai nostri anziani, quegli eroici ungheresi che attaccarono il Turco portando il vessillo di Maria. Non è questa la cosa principale. Voglio esaltare cento volte di più di tutti i trionfi ottenuti sui Turchi, quei milioni e milioni di trionfi invisibili, i trionfi spirituali, che, con l’aiuto di Maria, tante persone hanno conseguito sui vecchi nemici dell’uomo, sugli istinti che ci spingono al peccato.
b) Perché la Vergine Maria, tutta pura, può essere onorata degnamente solo dall’anima pura; e per seguire degnamente le sue orme, una vita secondo il piacere di Dio. Un’antica leggenda esprime questo pensiero in modo mirabile. – Sull’altare di un convento si trova una un’immagine piuttosto strana di Maria: entrambe le sue mani sono spezzate. In passato l’immagine era intatta, ma fu mutilata più tardi nel corso della guerra, e la leggenda narra che di fronte alla statua, quando, quando era intatta, molte suppliche sono state esaudite, ma che ora, di fronte alla statua mutilata non fa più miracoli. Non essendoci le mani della Vergine per innalzarle a Dio, pregando per gli uomini. Ma la leggenda continua e dice che se un uomo si inginocchiasse davanti alla statua e pregasse in questo modo: “Vergine Santissima, Madre mia, ecco le mie mani; sono così pulite, così morbide, così incontaminate che oso offrirle a te per sostituirle alle tue…”, i miracoli sarebbero ripresi. – Senti, amico lettore, il profondo simbolismo della leggenda? L’anima affondata nel peccato e le mani macchiate onorano Maria invano. Prima dobbiamo lavare via con lacrime di pentimento tutto lo sporco che le ricopre; e solo allora potremo osare guardare il volto sempre puro, sempre pulito, sempre bello di Maria. Sì, perché tutta la sua figura è l’apoteosi dello spirito che trionfa sulla materia, e chi può negare che gli uomini abbiano un urgente bisogno di trionfare sugli interessi materiali che soffocano ogni spiritualità? La nostra terminologia e la nostra ideologia sono state plasmate sulla terra, e non sappiamo come esprimerci se non solo in termini economici, e tutti i nostri pensieri, piani, progetti e opere mancano sempre di qualcosa difficile da nominare con parole concrete: manca un’anima che aspiri alle altezze, degli occhi che guardino oltre la materia, di un volo che non si accontenta delle possibilità terrene.
B) E quando si parla dell’influenza del culto di Maria sulla moralità, è abbastanza logico che il nostro pensiero si rivolga spontaneamente alla figura della Vergine Immacolata, che rafforza e difende la purezza spirituale.
a) A Budapest, di fronte all’Ospedale di San Rocco, c’è una bellissima immagine di Maria con questa iscrizione: “Tota pulchra es, Maria“… “Sei tutta bella, o Maria”; e non c’è nessuna macchia originale in te… ” Non c’è colpa originale in te! Questo è ciò che l’Immacolata Concezione significa. Ma questa espressione: “Vergine Immacolata” la intendiamo anche in un altro senso. Noi di solito la applichiamo alla vita completamente pura di Maria, alla sua purezza morale e spirituale. E se in ogni momento è stato necessario l’ideale sublime e nobile della purezza dell’anima, è anche necessario ora, soprattutto ora, quando il mondo in questa materia è completamente sregolato. La Religione di Cristo ha in questo un magnifico motto: “Pura fino all’altare, fedele fino alla morte“; una vita completamente pura e continente fino all’altare nuziale e la fedeltà coniugale finché morte non li separi. Ecco il nostro ideale…; ma, ahimè, è ancora possibile realizzarlo oggi … anche oggi, in mezzo a tanta corruzione morale? – Forse qualcuno mi risponderà: “In passato gli uomini non erano migliori”. In realtà, ci sono sempre stati uomini cattivi e uomini buoni; e io non asserisco – perché non è vero – che la gente non sia buona. Non voglio affermare – perché sarebbe troppo ingenuo – che nei cosiddetti “bei tempi andati” tutti fossero davvero dei santi. Ma sapete qual è la differenza tra il passato e il presente? Un tempo il peccato era chiamato peccato, e per commetterlo gli uomini dovevano nascondersi nell’oscurità. Ma ora? Gli uomini scusano, anzi, cercano di giustificare la caduta morale, ed in alcuni casi fanno persino ostentazione dei loro disordini. Oggi il peccato esce dal suo nascondiglio e, senza vergogna, fa il suo lavoro alla luce del giorno. Sì, c’erano dei peccatori tra gli antichi, ma almeno venivano chiamati con quel nome. Cosa succede oggi, cosa succede intorno a noi? L’impurità sta devastando i giovani e gli adulti… e non ci scandalizziamo nemmeno più! Il veleno si diffonde ovunque… film, pubblicità, teatri, vetrine, libri, vanno distruggendo la vita spirituale, la coerenza morale, la generosità, la patria, il futuro. Chi può aiutarci in questa situazione? Chi può opporsi a questa corrente di degrado morale? Chi può tendere la mano a coloro che sono sul punto di annegare? Chi, se non la Vergine Immacolata, l’immacolata senza macchia, purissima? Guardate un’immagine di Maria, dipinta da Murillo….; contemplate… Stavo quasi per dire questa preghiera a colori. Guardate quanto è bella la Vergine! Gli Angeli volano intorno a Lei e ammirano la sua bellezza. Ma Lei non guarda verso di noi, né verso gli Angeli, ma ma guarda verso l’alto, da dove vengono tutte le luci che la avvolgono. In quel mare inaccessibile di luce abita Dio, purezza eterna; e Maria è la più perfetta realizzazione umana di questa purezza. E mentre contempliamo l’immagine, anche il nostro sguardo si alza da Maria verso l’alto, verso il al “Padre della luce”, alla fonte inesauribile ed eterna della purezza.
b) E solo ora comprendiamo veramente cosa abbia fatto la Vergine Immacolata, vestita di sole e coronata di dodici stelle. Ella ci insegna la via della vera grandezza. Non ciò che proclama il mondo. Perché anche il mondo ha il suo proprio Vangelo e il suo peculiare Credo. Il suo Vangelo recita così: Sii come Dio, onnisciente e onnipotente, e poni il tuo trono sopra il cielo. E il suo Credo è il seguente: Credo, ma solo in me stesso. Ma ecco che risuona il Vangelo ed il Credo dell’Immacolata Concezione: “Vuoi davvero essere grande? È un desiderio naturale, un desiderio antico che si annida in ogni uomo. La domanda è questa: vi accontentate delle apparenze o anelate alla verità? Volete essere grandi per forza di ribellione o per forza di obbedienza? Per mezzo dell’orgoglio o per mezzo della grazia? Vuoi essere solo un uomo o vuoi essere anche un Cristiano? Gli uomini sono coloro nei cui corpi abita l’anima; i Cristiani sono quelli nella cui anima abita Dio. Il corpo in cui non c’è l’anima, non è un uomo vivente ma un cadavere in decomposizione; e un’anima in cui Dio non abiti non è un’anima vivente, cristiana, non è un’anima divina. “Eppure senza dubbio, il Figlio di Dio – dice Sant’Agostino – si è fatto uomo affinché l’uomo sia Dio”. E qui sta il valore più profondo del Cristianesimo, e questo è ciò che ci insegna l’immagine dell’Immacolata Concezione. L’Immacolata Concezione, invitando noi fatti di fango e pantano e di inclinazioni vergognose, a salire verso le altezze divine: “A tutti quelli che l’hanno ricevuto (Cristo), a quelli che credono nel suo Nome, ha dato potere di diventare figli di Dio” (Gv I,12). Ed anche se il Cristiano dovesse trasformare la terra intera in un paradiso, anche se dovesse porre fine a tutti i mali, alla sofferenza, alla miseria e alla morte, egli non sarebbe comunque altro che un ottone che rimbomba o una campana che risuona, se non potesse realizzare il meraviglioso cambiamento, che è destinato a sollevare l’uomo meschino, mortale, inciampante, e renderlo “partecipe della natura divina“. E per credere a questa ineffabile beatitudine, per essere convinti di questa possibilità, basta alzare gli occhi verso l’Immacolata, che essendo una creatura, limitata, terrena, ha vissuto interamente in Dio e ha vissuto per Dio. Guardate come la sua anima si riempie dell’oceano della vita soprannaturale! Guardate come sia stata resa invincibile la sua anima dalla potenza che l’unione con Dio le comunicava. Come il suo volto risplende delle luci della vicinanza di Dio! Ave, piena di grazia! Ave piena di Dio! La cui corona è costituita dalle stelle, la cui veste è il sole e poni i tuoi piedi sulla luna. Non sentite che il nostro mondo peccaminoso, esausto, morente, possa essere salvato e preservato dal castigo di Dio solo da coloro che sono veramente figli dell’Immacolata? – Esiste un’immagine mariana del VI secolo dalla Russia: Maria è in piedi in un mare di raggi; e sul suo petto, al posto del cuore, è raffigurato Cristo, come un sole, come un’ostia circondata da raggi di luce. Cosa vuole esprimere? Che il cuore di Maria era occupato da Cristo, Egli vi abitava, e quindi Maria era un ostensorio, un tabernacolo vivente. All’esterno Maria…, dentro Gesù. All’esterno uomini…, dentro Gesù. All’esterno studente, impiegato, operaio, giudice, insegnante, ingegnere, sarta, casalinga…, dentro Gesù. E davvero, chi potrebbe contare i milioni e centinaia di milioni di giovani e anziani, che, anche in mezzo a forti tentazioni, sono stati preservati dal culto di Maria, dalla Vergine purissima?
III COS’È LA DONNA SENZA MARIA?
Dopo quanto detto, nessuno può dubitare su quale sia la nostra risposta alla terza domanda che abbiamo posto all’inizio del capitolo. Non c’è ombra di dubbio. Se il culto mariano venisse abolito, la corruzione morale della società peggiorerebbe e le donne ricadrebbero in una condizione di precarietà.
A) Quanto più spaventosa è la dissolutezza morale della nostra epoca, e quanto più più assomiglia all’immoralità dell’antico paganesimo, più dobbiamo guardare con raddoppiata fiducia alla Vergine Madre, che ci incoraggia a vivere una vita più pulita e più beata. Sapete qual è il più grande difetto del mondo moderno? La mancanza di donne in mezzo a noi, donne del tipo di Maria, donne degne di ricevere il saluto angelico. C’è un’abbondanza di donne audaci, provocanti, licenziose, che non fanno altro che proclamare la vacuità delle loro anime…., quali teorie denigratorie vengono propagate contro le donne, contro la maternità, contro i bambini! … sale da ballo…, concorsi di bellezza…, mode indecenti…, spiagge…, matrimoni di prova…, matrimoni nei fine settimana…, immoralità e marciume spirituale ovunque! Come possiamo rimediare a tutto questo? Diffondendo la devozione alla Vergine Maria.
B) Quando una donna perde la sua purezza e la sua vita spirituale, il suo “io” migliore, allora si spegne anche il rispetto per le donne, e, di conseguenza, trionfa l’animalità sfrenata. Così come si tiene la donna, così la vita umana sta in piedi o cade. Quando la donna è ridotta ad un oggetto di piacere, prevalgono gli istinti naturali, la vita dei sensi; ma dove la donna imita la dolcezza e la modestia di Maria, lì fiorisce la vera cultura, la dignità umana. Quando una donna perde la sua delicatezza, la sua modestia, il suo pudore, la sua autostima, l’uomo perde il suo rispetto per lei ed inizia la rovina della società. Il fatto che ci siano ancora delle donne – e abbondantemente, grazie a Dio! – che cercano di imitare le virtù della Vergine Maria, sostenendo la vita familiare, dando la propria vita per i loro figli, è una benedizione per la società, un segno di vera cultura. Perché la cultura umana ha il suo fiore più bello nel culto di Maria? “Cultura” significa “frenare le forze selvagge”. E se è così, allora possiamo affermare che l’intera gamma delle invenzioni tecniche non abbia lo stesso valore per per la vera cultura umana quanto il culto della “Vergine Immacolata”, della “Vergine Purissima”.
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Quanto più virulento è l’attacco dello spirito del nichilismo morale, del materialismo e del neopaganesimo, più dobbiamo alzare lo sguardo con ardente desiderio alla Vergine Maria piena di grazia. E quanto più la corruzione del mondo ci travolge, più ferventemente dobbiamo rivolgere le nostre suppliche alla Madre nostra. Madre Santissima, prega per noi. Dacci la forza di affrontare con determinazione e coraggio, tanti attacchi, aggressioni e derisioni contro il nostro essere Cristiani. Stendi su di noi il tuo manto protettivo, affinché ci siano tra noi giovani con un aspetto pulito come il tuo. Aiutaci a far sì che le giovani sappiano apprezzare l’alta dignità in cui tu le hai posto. Aiutaci affinché anche noi, tuoi figli fedeli, possiamo essere l’ “Isola Bella”, in mezzo a tanti uragani scatenati di corruzione morale… O Vergine Maria, concepita senza peccato, prega per noi, sii il nostro rifugio e riparo.