NOVENA A S. PASQUALE BAYLON (inizio 8 maggio, festa il 17 maggio)
m. il 17 mag. 1592, can. da Innoc. XII, 1672.
I. Ammirabile S. Pasquale, che nella umiltà della vostra condizion di guardiano di pecore, non peraltro vi appigliaste allo studio delle umane lettere che per meglio conoscere Iddio e riverir colla recita del piccolo Ufficio la sua SS. Madre, e poi faceste propria delizia il camminar sempre a piedi ignudi, anche fra i dirupi e le spine, il dormire incomodo o sulla terra, o sopra un tavolato, con un tronco per vostro guanciale, e il visitare quotidianamente la santa immagine di Maria, impetrate a noi tutti la grazia di viver sempre staccati da tutte le cose del mondo, di non ambire altra scienza che quella delle legge di Dio, di zelar sempre l’onore della sua SS. Madre, e di avanzarci mai sempre nella evangelica mortificazione, onde assicurarci quel regno che è divinamente promesso a tutti i poveri di spirito. Gloria...
II. Ammirabile S. Pasquale, che, entrato nell’ordine dei Minori, diveniste, sebbene ancor giovine, il modello dei più provetti adempiendo con ogni esattezza tutte le incombenze che vi vennero affidate, ora di portinajo, ora di cercatore, ora di refettoriere; e ad un’aria sempre dolce e mansueta, a una modestia affatto angelica, a uno spirito tutto eroico di penitenza aggiungeste una tenerezza tutta nuova verso dei poveri, a cui non ardiste mai di ricusar la limosina per timor di negarla a G. C. che vuol essere ne’ suoi poveri riconosciuto, ottenete a noi tutti la grazia di adempire con ogni esattezza tutti i doveri del nostro stato, di far sempre in ispirito d’obbedienza quanto ci potesse venire imposto da tutti i nostri maggiori, e di essere sempre cosi mansueti, così caritativi verso dei nostri fratelli specialmente se poveri, da meritarci quelle speciali benedizioni che sono promesse a tutti gli uomini misericordiosi. Gloria …
III. Ammirabile S. Pasquale, che, professando mai sempre divozione specialissima a Gesù Cristo sacramentato, aveste ancora il privilegio di contemplarlo visibile sotto le specie eucaristiche e di alzarvi per fino dalla vostra bara, e spalancare visibilmente i vostri occhi per adorare l’Ostia sacramentata nel Sacrificio che veniva offerto per vostro suffragio, per quelle ammirabili prerogative che voi aveste di penetrare il secreto dei cuori, di rivelare le cose future, di ricondurre sulla strada della salute le anime più sviate, e di restituire alla pristina sanità gli infermi più disperati, impetrate a noi tutti la grazia di zelar sempre col maggior impegno il culto del SS. Sacramento, che è la ricchezza e il decoro del Cristianesimo, onde meritarci per questo mezzo una vita sempre conforme ai vostri santissimi esempii, e assicurarci dopo la morte la partecipazione alla vostra gloria. Gloria…