Anche in questa Lettera Enciclica, indirizzata ai Vescovi brasiliani, si coglie la preoccupazione del Santo Padre per l’educazione dei Sacerdoti in primis, e poi dei giovani ed ignoranti affinché con la conoscenza acquisita e l’esempio dei Pastori, possano camminare lungo la via della salvezza. Saggio era e rimane ancor oggi il proposito di una formazione cattolica che modelli i costumi dei popoli in senso cristiano e faccia fiorire le virtù cristiane tra i fedeli e la santità eccellente tra i Prelati. Il “chiodo” del Pontefice romano resta sempre la formazione dei Seminari affinché preparino Sacerdoti autenticamente diffusori delle verità evangeliche, del messaggio salvifico, e della meta da raggiungere in Cielo. Era quello che avevano compreso bene anche i nemici della Chiesa di Cristo, i settari ipocriti pseudofilantropi guidati dall’angelo decaduto negli inferi, che hanno provveduto per tempo a diffondere la “zizzania” della vana e falsa filosofia, della teologia rinnovata da uno spirito modernista paganeggiante, per sfociare poi nello gnosticismo più abietto, come oggi vediamo nell’antichiesa insediata in Vaticano dal 26 ottobre del 1958, che ha messo in scena in falso concilio guidato da un “Illuminato” capo delle logge più infernali per ribaltare la dottrina cristica del culto divino, sostituendola con una ideologia umanista che nega i diritti di Dio per attribuirli all’uomo, la creatura che detronizza il Creatore e rivendica tutti i vizi ed i libertinaggi, anche i più vergognosi ed innominabili, come “diritti dell’umanità”. Dio misericordioso e giusto li fa procedere riservandosi poi ogni diritto nell’esercizio della sua giustizia eterna … e là sarà pianto e stridor di denti..
S. S. LEONE XIII
LITTERAS A VOBIS
Agli Arcivescovi e ai Vescovi del Brasile.
L’anno scorso abbiamo ricevuto la vostra lettera che annunciava con gioia l’aggiunta di una nuova provincia ecclesiastica e la fondazione di quattro nuovi vescovati. – Questo nuovo segnale di sollecitudine apostolica nella vostra nazione è stato certamente motivo di gioia. Infatti, tra le molte cause del declino del Cattolicesimo tra di voi, c’è il fatto che il numero dei Vescovi è troppo esiguo per le dimensioni smisurate della regione e per la distribuzione ineguale dei suoi abitanti. Di conseguenza, i Vescovi non hanno potuto esercitare la vigilanza che desideravano sul clero e sulle greggi a loro affidate. Non erano in grado né di allontanare gli inadatti né di promuovere la forza e la dignità del nome cattolico. Perciò avete dato prova del vostro zelo pastorale quando, riuniti a San Paolo, avete chiesto al Romano Pontefice di allargare la Gerarchia episcopale. Abbiamo accettato volentieri di accogliere la vostra richiesta. – Ora c’è speranza di un fecondo incremento del patrimonio cristiano, dal momento che avete più Vescovi; tuttavia, ognuno di voi deve applicare i rimedi opportuni ai mali che si stanno diffondendo ovunque. A questo proposito, desideriamo raccomandarvi alcune idee utili per incrementare la fede e la pietà cristiana.
Responsabilità dei Sacerdoti
2. In primo luogo, fate insegnare agli uomini che si preparano agli Ordini sacri le cose migliori, quelle di cui c’è più bisogno e che li metteranno in grado di insegnare le verità cattoliche e di difenderle strenuamente contro tutti gli attacchi. Troppo spesso l’esperienza quotidiana rende evidente che laddove i ministri mancano di un’adeguata conoscenza dottrinale, il loro popolo soffre generalmente di ignoranza della fede e della Religione. Infatti, è dalla bocca del Sacerdote che i fedeli dovrebbero apprendere la legge: Egli è l’angelo del Signore. Per questo leggiamo l’annuncio: le labbra del Sacerdote custodiranno la conoscenza.(Mal II.6. ). Anche l’Apostolo menziona la conoscenza tra le altre ragioni per dimostrarsi vostro servo in Gesù.( 2 Cor IV. 6.) E dove manca questa conoscenza, ne consegue un male anche per i Sacerdoti: essi sono condannati dal popolo, e Dio esige anche una pena per la loro negligenza. Perciò vi ho anche resi spregevoli e infimi davanti a tutti i popoli”. (Mal II.9.) – Ma l’abbellimento del sapere e la sua difesa non portano mai alla meta se sono separati dalla santità di vita e dai costumi. Infatti, la conoscenza senza amore non costruisce, ma gonfia.(1 Cor VIII. 1.) Questa è la pratica abituale dell’uomo. Sebbene Cristo abbia insegnato che l’apprendimento debba essere accettato dai sacri Ministri senza tener conto delle loro azioni non conformi alla dottrina, tuttavia gli uomini sono più influenzati da ciò che vedono che da ciò che sentono. Per questo motivo leggiamo la chiara testimonianza di Dio Salvatore, che non solo fu il Maestro dei pastori ma divenne anche il loro modello, che iniziò a fare e a insegnare. Pertanto, le azioni del Sacerdote devono confermare la dottrina che predica e raccomanda. Prima di ogni altra cosa, colui che è incaricato di governare una parrocchia non deve essere insofferente al lavoro. Chiamato alla vigna del Signore, la coltivi diligentemente, consapevole di dover rendere un giorno o l’altro conto delle anime che gli sono state affidate. E non lavora invano se in ogni momento e in ogni cosa si mantiene fedele all’apprendimento. Dobbiamo sì combattere strenuamente per Cristo, ma solo per volontà e autorizzazione di coloro che Cristo ha scelto come leader.
Seminari e insegnanti
3. Formare questi aiutanti per voi stessi, Venerabili Fratelli, è il vostro compito. L’esperienza insegna infatti che i futuri Sacerdoti saranno quelli che avete avuto cura di formare. Avete il luogo, i Sacri seminari, dove potete formare Ministri per i vostri desideri e per quelli della Chiesa, come approvati da Dio, operai che non hanno bisogno di vergognarsi.(2 Tm II. 15.) Il nome stesso di Seminario dice per quale grande scopo sono stati eretti. Perciò incoraggiate la crescita e la prosperità dei Seminari ecclesiastici che già avete, sia per lo studio del sapere sacro che per la formazione delle anime. Affinché questa formazione proceda in modo adeguato, sono necessari i migliori insegnanti, che non solo devono essere dotati di una solida cultura, ma devono anche insegnare la dottrina in modo corretto e fedele secondo i Nostri precetti. Affinché il giovane clero si impregni del vero spirito della Chiesa e coltivi la virtù, le guide spirituali devono essere scelte con cura. Inoltre, il loro lavoro deve essere aiutato e perfezionato con tutta la sollecitudine delle vostre fatiche. Ma nelle diocesi in cui non ci sono ancora Seminari, i Vescovi usino ogni mezzo per istituirne al più presto di eccellenti. Il Concilio di Trento si è occupato di questo, e anche Noi lo abbiamo considerato nella Nostra lettera apostolica del 27 aprile 1892. La libertà di educazione che prevale ora nel vostro Paese vi dà una maggiore facilità nel fare ciò che abbiamo raccomandato riguardo all’organizzazione degli studi. – A questo scopo avete anche un grande aiuto nel collegio per chierici che Pio IX si è impegnato a fondare per la comodità del Sud America e che anche Noi abbiamo promosso e favorito. Il suo esito soddisfa felicemente le nostre aspettative. Ricordiamo con gioia che molti di voi si sono laureati in questo collegio. Vi incoraggiamo a inviare a Roma giovani particolarmente promettenti per i loro studi, e a utilizzarli in seguito in modo appropriato come insegnanti o per qualsiasi altro scopo.
Ordini religiosi soggetti all’autorità dei Vescovi
4. È difficile esprimere a parole i vantaggi per il vostro ministero sacro che la comunità degli Ordini religiosi vi porterà. Con la Nostra provvidenza apostolica abbiamo deciso di ripristinare l’osservanza originale dei loro istituti dalle perdite dei tempi passati. A tal fine, il 3 settembre 1890 abbiamo stabilito che le comunità religiose autoctone siano soggette all’autorità dei Vescovi. – In una questione così utile e importante confidiamo che la vostra collaborazione non mancherà. Sono stati ottenuti risultati piacevoli, operati a questo scopo sotto la direzione del Venerabile Fratello Girolamo [Gotti], Arcivescovo di Petra, Internunzio della Sede Apostolica presso il vostro governo. Affinché questi inizi possano progredire sempre di più ed essere portati al fine desiderato, vi esortiamo a lavorare diligentemente in questa materia per la Religione e soprattutto per le vostre greggi. Nel frattempo, le comunità religiose, sia maschili che femminili, si congratulano per aver accolto di buon grado i Nostri comandi e per essersi mostrate pronte alla restituzione dell’istituto originario di ciascuna.
Esigenze dei fedeli
5. Questi argomenti riguardano la corretta educazione e applicazione del clero al sacro Ministero. Ma le esigenze dei fedeli richiedono il vostro impegno non meno di quelle dei fedeli. Nei loro confronti, ciò che ha la precedenza è che i bambini e gli ignoranti siano adeguatamente istruiti sugli elementi della nostra santissima Religione; ciò richiede l’incessante diligenza dei Pastori. Poi, dove è pubblicamente permesso, si deve organizzare l’istruzione per i giovani, in modo che non siano costretti a frequentare le strutture sportive degli eretici o a frequentare scuole in cui la disciplina cattolica non sia menzionata se non per essere calunniosamente derisa, con grande danno per la fede e i buoni costumi. – Inoltre, poiché le menti siano rafforzate e stimolate dal consiglio e dall’esempio reciproco a fare e a soffrire grandi cose per la Religione, avrete un buon merito se incoraggerete e convincerete i laici, soprattutto i giovani, a unirsi alle società cristiane. Le abbiamo spesso elogiate nelle esortazioni come istituzioni che si sforzano di prendersi cura dei bisogni della Religione e di migliorare i vantaggi dei poveri; allo stesso tempo, diminuiscono l’attrattiva di quelle associazioni che abusano del titolo di pubblica carità, poiché si oppongono molto al benessere della Chiesa e dello Stato.- Inoltre, non mancate di rendervi conto di quanta influenza nel bene e nel male, soprattutto in questi nostri tempi, abbiano acquisito le riviste e simili scritti popolari. Usate queste armi in difesa del nome cristiano, con la guida dell’Episcopato adeguatamente preservata e con tutto il rispetto dovuto al potere civile. Infine, tutti i Cattolici dovrebbero ricordare che per la Chiesa è di estrema importanza il tipo di uomini che vengono eletti al potere legislativo. Pertanto, preservando i diritti della legge civile, tutti devono sforzarsi di eleggere coloro che uniscono lo zelo per la Religione a quello per gli affari pubblici. Ciò avverrà più facilmente se ciascuno obbedirà all’autorità suprema che governa lo Stato e se ciascuno sosterrà costantemente ciò che abbiamo pubblicato non molto tempo fa nelle Lettere Encicliche sulla costituzione cristiana dello Stato.
6. Per il resto, che fioriscano tra voi l’amore e la concordia degli animi, pensando allo stesso modo con un’anima sola e una sola mente. (Phil 2.2.) Per questo motivo vi raccomandiamo vivamente di condividere spesso i vostri progetti tra di voi e di tenere sinodi episcopali in vari luoghi per soddisfare gli obblighi del vostro sacro ufficio. Avete con voi il Legato della Sede Apostolica, che vi dirà il Nostro pensiero e i Nostri consigli. Inoltre, per l’amore paterno con cui vi abbracciamo, avete Noi in ogni momento pronti a prestare aiuto al vostro lavoro.
7. Dio vi conceda molto benevolmente i doni delle sue benedizioni celesti, che forniscono la forza necessaria per ricoprire l’ufficio pastorale in modo santo e corretto. Come promessa di questi doni, Venerabili Fratelli, impartiamo con grande amore la Benedizione Apostolica a voi, al vostro clero e al popolo che è stato affidato alle vostre cure.
Dato a Roma, presso San Pietro, il 2 luglio 1894, nel diciassettesimo anno del Nostro pontificato.
LEO XIII