CRISTO-RE (7)
TOTH TIHAMER:
Gregor. Ed. in Padova, 1954
Imprim. Jannes Jeremich, Ep. Beris
CAPITOLO VIII
COSA SIGNIFICA LA NASCITA DI CRISTO PER IL MONDO?
IL MONDO? – Com’era il mondo prima della venuta di Cristo? L’umanità era in pellegrinaggio sulla terra come i discepoli di Emmaus: come loro, essa camminava stanca e disillusa, senza speranza. Le persone non sapevano per cosa stavano vivendo, non sapevano la cosa più importante: qual è il significato della vita. Un’idolatria sfrenata, un’oscurità spaventosa avvolgeva il popolo. Chi di noi è stato educato alla Religione cristiana fin dall’infanzia non può concepire che i saggi si inchinassero ad una statua di bronzo o ad un idolo di marmo; che i popoli civilizzati adorassero un gatto, una cicogna, un toro o una mucca; che i Romani venerassero gli imperatori. Che stupefacente accumulo di errori! L’umanità, con le proprie forze, non poteva conoscere la via, non poteva conoscere il vero Dio. Dio stesso sarebbe dovuto venire a farsi conoscere da loro. Gli uomini più eccelsi sentivano che mancava qualcosa. Grandi filosofi – Aristotele, Platone – e poeti – Sofocle, Orazio, Virgilio – a volte hanno gridato dal profondo della loro miseria: Vorrei che qualcuno venisse a portarci la salvezza! Il mondo attendeva la venuta di Cristo. La seguente frase è spesso attribuita a Platone: « Non so da dove vengo; non so cosa sono; non so dove vado; tu, Essere sconosciuto, abbi pietà di me ». Lo stesso vale oggi per i popoli che non conoscono Cristo. Al massimo, invocano qualcuno sconosciuto, Colui che è l’origine e la causa di tutto ciò che esiste. Perché l’uomo ha nostalgia di Dio, ha nostalgia di un Salvatore. Isaia lo aveva già predetto secoli prima della venuta di Cristo: « Perché a noi è nato un bambino, a noi è stato dato un figlio”. Egli porterà sulle sue spalle il governo e il suo nome sarà chiamato Meraviglioso, Consigliere, Dio, il Potente, il Padre dell’età futura, il Principe della Pace. La sua sovranità sarà grande e ci sarà una pace senza fine per il trono di Davide e per il suo regno; lo stabilirà e lo sosterrà con diritto e giustizia, da ora e per sempre ». (Is IX: 5-6). Che cosa è diventato il mondo grazie a Cristo? Non spiegheremo ora cosa la scienza, la cultura e le arti umane debbano a Cristo. Solo per quanto riguarda l’arte ci vorrebbero volumi e volumi, un’intera biblioteca, per riassumere l’influenza del Cristianesimo sulla pittura, sulla scultura, sull’architettura, sulla musica. Quello che voglio sottolineare è la grande altezza morale a cui Cristo ha elevato l’uomo. Grazie a Cristo, la vita morale dell’umanità è stata elevata dalle sue fondamenta. Possiamo difficilmente immaginare la corruzione morale con cui gli uomini vivevano prima di Cristo. È vero che non tutto era negativo, che certe virtù venivano coltivate…. Ma che differenza con l’avvento del Cristianesimo. Anche alcune virtù erano poco conosciute o apprezzate prima della venuta di Cristo. Anche alcune virtù erano poco conosciute o apprezzate prima dell’arrivo di Cristo; ad esempio, la purezza, la verginità, la vita familiare: – si pensi a quanto era diffuso il divorzio nell’Impero romano: le donne divorziavano per potersi sposare e si sposavano per poter divorziare; l’apprezzamento della donna – in gran parte dovuto al culto della Vergine Maria; la dignità dei poveri – prima gli schiavi non valevano nulla; il senso della sofferenza – prima regnava una cieca e fatalistica disperazione nelle disgrazie; la stima per il lavoro – prima il lavoro manuale era considerato una punizione. … ecc. Le basi più solide della società civile – le virtù, l’onore, l’integrità morale, il compimento del dovere – non erano promosse dallo Stato, che si limitava a punire i crimini. È soprattutto il Cristianesimo ad averlo fatto. Per questo il Cristianesimo è una delle più grandi forze della civiltà. Per il Cristianesimo l’anima di chiunque – di un bambino povero, di un disabile, di uno zingaro… – vale più di tutto il mondo materiale. E quali meravigliose conseguenze ha questo! Il lavoratore e il datore di lavoro non devono odiarsi a vicenda, perché siamo tutti fratelli e sorelle; né le nazioni devono odiarsi a vicenda. Non esistono persone di minor valore: tutti, compresi i malati, i disabili, i poveri, gli ignoranti… hanno la stessa dignità. Tutto questo significa per il mondo la nascita di Cristo. Egli dà una risposta a tutte le domande ed i problemi che affliggono l’uomo: il senso della vita, la sofferenza, la morte, il problema della felicità, il suo desiderio di vita eterna… Tutta la grandezza spirituale che abbiamo visto negli ultimi duemila anni scaturisce da questa fonte. Cristo si è fatto uno di noi, ha preso la nostra natura, per renderci figli di Dio. Cosa sarebbe il mondo senza Cristo? – Ma è possibile che ci sia ancora chi si considera nemico di Cristo? Sì, purtroppo ci sono. Ma cosa sarebbe l’umanità senza di Lui? Cosa succede al mondo quando si allontana da Cristo? Guardate la vita familiare oggi che la società si è secolarizzata: litigi, divorzi, aborti, contraccezione, resistenza ai piani di Dio. Il bambino non è considerato una “benedizione”, ma una maledizione, un ostacolo . – Volete sapere cosa ne sarà dell’umanità senza Cristo? Guardate il numero di omicidi, suicidi, rapine, rapimenti… che vengono commessi quando non viviamo in Cristo. Che immoralità! Pornografia, tratta delle schiave bianche, balli osceni, ecc. Oroscopi, superstizioni, presagi, spiritismo! – Guardate com’è la gioventù quando manca Dio: droga, violenza, delinquenza, bande, sesso, suicidi. È il mondo senza Cristo! Ma non dobbiamo parlare del mondo che ci circonda, parliamo di noi stessi. Quanto siamo felici quando abbiamo Cristo, quando Egli abita in noi, e quanto siamo infelici quando siamo separati da Cristo dal peccato! Un giorno gli Apostoli pescarono tutta la notte e non presero nulla…. Non presero nulla, perché il Signore non era con loro (cfr. Lc V, 5). È lo stesso per voi. Quando non siete con Cristo, i vostri sforzi sono inutili, non funzionano. Quante volte cadete in tentazione e vi allontanate da Cristo! vi giustificate dicendo che “lo fanno tutti…”. E dopo aver assaporato il piacere proibito, provate disgusto e noia. Guardate la tristezza che riempie la vostra anima! – MAvete rubato: mantenete la calma? Avete calpestato l’onore degli altri: siete tranquilli? Siete caduto nell’impurità: siete tranquillo? Se vi allontanate da Dio, come potete resistere quando la disgrazia si abbatte su di voi? Quando si perdono i genitori, quando si perde la persona più amata, quando ci si sente soli… come si può vivere se Cristo non è con noi? Quando siete sedotti dal peccato, dalla tentazione…, come potete perseverare nel fare il bene se Cristo non è al vostro fianco? Rallegriamoci che Cristo sia venuto nel mondo. Rallegriamoci che Gesù Cristo voglia abitare nella mia anima. Non serve a nulla che Gesù Cristo sia nato a Betlemme, se non abita nella vostra anima. – Il famoso scrittore italiano PAPINI è stato per molti anni un anarchico, un ateo, un convinto oppositore del Cattolicesimo. Un giorno incontrò Cristo e si convertì. Poco dopo si ritirò per quindici mesi e lì, in solitudine, scrisse il suo bellissimo libro La storia di Cristo. La parte del libro in cui descrive la terribile immoralità della vita attuale è impressionante. L’autore lo sapeva bene. Odio ovunque, furto, egoismo, immoralità, violenza! E alla fine del suo libro, questo ex anarchico, questo ex ateo, rivolge a Gesù Cristo una preghiera che potremmo riassumere così: Signore, se Tu fossi un Dio giusto, non ci ascolteresti, per tutto il male che noi uomini abbiamo commesso contro di Te. Quanti Giuda ti hanno tradito e venduto nel corso della storia … milioni di volte! Quanti uomini hanno gridato come i Farisei per duemila anni: Non vogliamo Cristo! Quante volte, per denaro, per una posizione che volevano raggiungere, ti hanno flagellato fino allo spargimento di sangue! Quante volte ti abbiamo crocifisso con i nostri desideri, con i nostri pensieri, con le nostre azioni! Quante, ma quante volte, o Dio misericordioso! Abbiamo bandito Cristo dalla nostra vita perché era troppo puro per noi, gli abbiamo voltato le spalle perché era troppo santo per noi! Lo abbiamo crocifisso, lo abbiamo condannato, perché la sua giustizia condannava la nostra vita peccaminosa! E ora? Ora, quando abbiamo già raggiunto un tale stato di corruzione, ci rendiamo conto di quanto ci manchi. Desideriamo la verità e la rettitudine. Cristo, il nostro unico male è questo: che ti abbiamo abbandonato. Abbiamo tanto bisogno di te! Abbiamo fame e sete di felicità. Siamo malati nell’anima. Siamo disorientati, non sappiamo quale sia la strada. Non sappiamo dove sia la verità. Viviamo senza pace, in una guerra perpetua. Signore, tu sei il nostro Pane. Tu sei l’acqua che sgorga per la vita eterna. Tu sei la via. Tu sei la Vita. Tu sei la nostra pace. Come ti cerca la nostra anima! Vieni, Signore, Gesù! Vieni, Cristo, Re del mondo!