CRISTO-RE (5)
TOTH TIHAMER:
Gregor. Ed. in Padova, 1954
Imprim. Jannes Jeremich, Ep. Beris
CAPITOLO VI.
CRISTO, RE DELLA CHIESA
Chiesa Cattolica! Il mondo ha visto molte cose sublimi…, ma nessuna così sublime come questa. Ha visto i faraoni costruire le piramidi; ha visto Ciro fondare il suo grande impero; ha visto Alessandro Magno attraversare trionfalmente l’Asia; ha visto l’Impero Romano conquistare tutto il mondo conosciuto; ha visto Carlo Magno gettare le fondamenta del regno dei Franchi; ha visto gli eserciti dei Crociati riconquistare la Terra Santa; ha visto le magnifiche invenzioni dell’epoca attuale…; ma non c’è mai stata un’istituzione così sublime come la Chiesa Cattolica. Chiesa Cattolica! Quanto parlano di essa… coloro che la attaccano! Ma anche noi dobbiamo parlare di essa una volta per tutte. Chiesa Cattolica! Secondo il certificato di Battesimo, i vostri figli sono numerosi; ma non così tanti sono orgogliosi di chiamarsi Cattolici. Chiesa Cattolica! Quanti rimproveri dovete sopportare dagli estranei e dai vostri stessi figli! Eppure questa Chiesa Cattolica, così calunniata e perseguitata, è il dono più prezioso che Nostro Signore GESÙ CRISTO ci abbia dato.
I
CHE COS’È LA CHIESA?
Il Catechismo risponde alla domanda in questo modo: « La congregazione dei fedeli cristiani, il cui capo è Gesù Cristo e il Papa il suo vicario in terra ». Qual era lo scopo del Signore nell’affidare l’insegnamento della sua dottrina ad un’istituzione così particolare? Nostro Signore Gesù Cristo non sarebbe rimasto sulla terra… Ha insegnato come dobbiamo amare Dio; ma conosceva bene la natura umana; sapeva quanto velocemente, quanto facilmente dimentichiamo e distorciamo la vera dottrina. Voleva, quindi, che ci fosse qualcuno che non si lasciasse ingannare, che salvaguardasse la sua dottrina, che osasse alzare la voce e vietare le false dottrine…; per questo motivo fondò la sua Chiesa. Da più di duemila anni la Chiesa Cattolica proclama la dottrina di Cristo. Quante cose sono successe da allora… Quanti popoli, quante dinastie sono perite! Ma la Chiesa resta in piedi e lo sarà fino alla fine del mondo. Beh, io sono un membro di questa Chiesa. C’è chi vanta un albero genealogico che risale a diversi secoli fa… E io? E io? Ho un albero genealogico che risale a duemila anni fa. Amo la Chiesa. Ne sono orgoglioso. Ma da dove viene il mio santo orgoglio di essere Cattolico?
II
PERCHÉ AMO LA CHIESA?
Anche da un punto di vista puramente umano, abbiamo tutte le ragioni per essere orgogliosi della Chiesa Cattolica. Dove possiamo trovare, ad esempio, un’istituzione che abbia lasciato in eredità all’umanità tanti preziosi tesori culturali come la Chiesa Cattolica? Nel giro di appena mille anni, essa è riuscita ad impiantare una splendida cultura artistica, scientifica ed economica in mezzo a popoli incivili. Salvò per i posteri i valori dell’antica cultura, destinata a perire al momento della grande immigrazione di popoli barbari. E l’educazione spirituale ed artistica che esercitò per lunghi secoli non poteva che fiorire, dando origine alla splendida cultura del Rinascimento. Solo chi sa come vivevano i popoli barbari può rendersi conto dell’importanza del lavoro culturale della Chiesa. È stato un lavoro sovrumano quello svolto dai monaci in Europa, insegnando ad arare e coltivare la terra, conservando e diffondendo la cultura, creando centri abitati, poi origine di importanti città. Per questo motivo la cultura europea è chiamata semplicemente « cultura cristiana ». – E cosa dire del lavoro della Chiesa nel campo spirituale? Sappiamo che l’uomo è un insieme di corpo e anima, con una parte corporea ed una spirituale. La vita corporea la riceve dai genitori; la vita spirituale, quella della grazia, la deve alla Chiesa, sua Madre. Ha Gesù Cristo come Sposo e da Lui ha ricevuto il compito di far crescere la vita di grazia nelle anime, affinché diventino veramente figli di Dio. Avevamo solo pochi giorni di vita, quando la nostra buona Madre, frettolosa e sollecita per la sorte delle nostre anime, venne da noi e attraverso il Sacramento del Battesimo restituì alle nostre anime la vita della grazia, perduta a causa del peccato originale, rendendoci figli di Dio, fratelli di Gesù Cristo, per i meriti della sua redenzione. Ma questa Madre premurosa non ha voluto abbandonarci dopo il Battesimo, perché sa bene che questa vita di grazia, il cui seme ha depositato in noi, deve crescere anno dopo anno. Ci accompagna fino all’ora della nostra morte. Ci rafforza (Parola di Dio), ci nutre (Eucaristia), ci difende (sana dottrina) e, se malauguratamente cadiamo in peccato mortale, ci ridona la vita di grazia attraverso il sacramento della Confessione. Chi può quantificare le innumerevoli cure che la Chiesa si prende durante la nostra vita per farci vivere la vita di Cristo, per farci raggiungere la vita eterna? Con questo possiamo già vedere qual sia il motivo più potente del nostro amore per la Chiesa. Dobbiamo amarla, certo, perché si preoccupa della vita della nostra anima, ma soprattutto perché Cristo vive in essa. Cristo è lo Sposo e la Chiesa è la sua Sposa. Non sono semplici espressioni poetiche, ma contengono una verità fondamentale del Cristianesimo: non si può parlare di Cristo senza pensare alla Chiesa. Se Cristo è il Re, la Chiesa è la Regina. La vita della Chiesa è Cristo. Ciò che fa la Chiesa, lo fa Cristo. La Chiesa battezza: è Cristo che battezza. La Chiesa conferma: è Cristo che conferma. Sacrifica la Chiesa: è Cristo che si sacrifica. La Chiesa assolve…, benedice…, prega: è Cristo che assolve, benedice e prega. Sì: la Chiesa è la continuazione della vita di Cristo. Il Sacerdote, il Vescovo, il Papa, non sono che ministri, vicari di Cristo. Cristo è il centro della Chiesa. Ecco perché le chiese cattoliche sono costruite intorno all’altare; l’altare rappresenta Cristo, sacerdote e vittima. La Chiesa Cattolica è Cristo stesso, che continua a vivere in mezzo a noi. Ci rendiamo conto di cosa significhi? La Chiesa non è una filosofia, per quanto splendida possa essere, né una morale lodevole. La Chiesa Cattolica è il Cristo che rimane in mezzo a noi. Cristo vive in mezzo a noi nel tabernacolo. Cosa fa il Signore lì? Continua a lavorare, a fare il bene: « Oggi come sempre il Padre mio opera incessantemente e io faccio altrettanto » (Joan. V: 17). Nella Chiesa abita l’Amore divino, la Sapienza eterna, Dio onnipotente, la Provvidenza divina…; lì abita il Re. Ma abbiamo bisogno degli occhi della fede per rendercene conto. Pensate a Lui, per esempio, quando passate davanti a una Chiesa? Vi recate spesso al tabernacolo, partecipate alla santa Messa, vi sentite spinti ad entrare per salutarlo? Dimmi con quale forza ti senti attratto dal tabernacolo…, e ti dirò se sei Cattolico o meno. Sì, questo contatto vivo e amoroso dell’anima con Cristo è la Religione Cattolica, è la Chiesa. Come posso dire di amare Cristo se non penso mai a Lui? Penso ai commerci, agli altri affari, allo sport, ai divertimenti…; quando penso a Cristo? Misura il tuo grado di fede e di amore. Se siete meno attratti dal tabernacolo che da altre cose…, siete malati di cuore. E la maggior parte dei Cristiani oggi soffre proprio di questa malattia. Tutto li interessa, tutto li attrae, tutto li soddisfa…; ma chi ama Cristo? Voglio amarlo…, voglio amare la Chiesa. E attraverso di lei, amare Cristo.
III
COME DEVO CONSIDERARE LA CHIESA?
Alla luce dei principi sopra esposti, tutte le difficoltà che possono sorgere troveranno una soluzione:
1. Pagine oscure nella storia della Chiesa.
Tutto ha un inizio su questa terra: tutto nasce, cresce e muore. Da bambino si diventa giovane, maturo, anziano, e alla fine si muore… Anche gli imperi più potenti hanno avuto la loro infanzia; la loro crescita, l’età d’oro, l’apogeo, poi la decadenza, la prostrazione e la fine. Anche la Chiesa Cattolica, poiché ha una componente umana, sperimenta in qualche modo nella sua storia tempi di prosperità e tempi di decadenza, ma rimane sempre e non muore. Inoltre, ci sono stati momenti in cui la Chiesa Cattolica, umanamente parlando, sembrava destinata a scomparire: « Ora, ora, ora! – I suoi nemici hanno gridato con entusiasmo: – Sta agonizzando, è chiaro che è arrivata la sua fine ». Ma ora arriva la cosa mirabile: proprio nel momento peggiore, la Chiesa ha riprende nuovo brio e, in modo incomprensibile, si è consolidata e ringiovanita. Quale forza misteriosa ha la Chiesa per resistere a tutte le leggi umane e ringiovanire quando era sul punto di soccombere? Questa forza misteriosa dimostra chiaramente che la Chiesa Cattolica non è una semplice istituzione umana, ma un’istituzione divina che ha la promessa del NOSTRO SALVATORE: «Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla consumazione dei secoli » (Mt XXVIII, 20). Per dimostrarlo, non è necessaria la fede; è sufficiente conoscere la storia. – 2° La convinzione che la Chiesa Cattolica sia la vera Chiesa. Questo è un altro rimprovero con cui viene attaccata. La Chiesa è consapevole di essere la vera Chiesa e per questo, ad esempio, non permette che nei matrimoni misti una parte dei figli venga educata in un’altra religione; non permette che, dopo aver benedetto una bandiera, un’altra religione la benedica. – E lo fa non perché sia intollerante, ma perché è un’esigenza di verità. Due affermazioni contraddittorie sulla stessa cosa non possono essere vere allo stesso tempo. Due più due – non importa quante volte lo diciamo – non farà mai cinque. Pensiamo a quale indifferenza religiosa, quale declino della fede si scatenerebbe se la Chiesa Cattolica non fosse sicura di essere nella verità. Che nessuno si scandalizzi se lo dico sinceramente: Nel momento in cui la Chiesa Cattolica mi dicesse: « Va bene, non mi interessa se le altre religioni siano buone e vere o meno… » sarei il primo ad abbandonarla. Perché, allo stesso modo, nemmeno la Religione Cattolica sarebbe buona e vera. Ma insistiamo su questo punto. Non disprezziamo le altre religioni. Per niente; stimiamo solo la nostra. Non odiamo le altre religioni. No, noi amiamo la Chiesa Cattolica. La amiamo perché crediamo che in essa viva la dottrina di Cristo, Cristo stesso; la amiamo perché Cristo Re l’ha fondata.
* * *
Non sappiamo apprezzare ciò che significhi essere Cattolici. Coloro che di solito ci riflettono sono quelli che non sono nati come tali e che, dopo lunghe lotte spirituali, sono arrivati nel seno della Chiesa. Non molto tempo fa è stato pubblicato il libro di una famosa scrittrice tedesca, Maria Bretano, Come Dio mi ha chiamato. L’autrice è passata da ballerina a suora benedettina. Ma quanto ha dovuto cercare, soffrire, lottare prima che ciò che aveva immaginato un giorno si realizzasse. , Ma quanto ha dovuto cercare, soffrire, lottare prima che un giorno si realizzasse ciò che aveva immaginato: “Se dovessi avere fede, potrei essere solo Cattolica! Sapeva cosa significasse essere Cattolici. Non lo apprezziamo adeguatamente. Lo scolaro protestante, studente di medicina, che un giorno venne a trovarmi e mi disse con profonda nostalgia: « Signore, se fossi Cattolico, quanto spesso mi confesserei! » Sai cosa significhi essere Cattolici? Mi trovavo in America proprio quando in Messico scoppiò la più vergognosa persecuzione dei tempi moderni contro i Cattolici. All’incredibile violenza dei massoni, la Chiesa rispose annunciando la sospensione di tutte le cerimonie religiose a partire dal 1° agosto 1926, per costringere il popolo messicano, interamente Cattolico, a prendere posizione contro il governo massonico ed oppressivo. Quando si diffuse nel Paese la notizia che il 1° agosto tutte le chiese sarebbero state chiuse, e che non ci sarebbero state Messe, né Confessioni, né Comunioni, né amministrazione dei Sacramenti della Cresima e del Matrimonio…, tutto il popolo cattolico del Messico ebbe un sussulto di dolore. Da terre lontane, dopo una faticosa marcia di diversi giorni, lunghe carovane di messicani sono arrivate nelle città e lì, per l’ultima volta, hanno invaso i recinti delle chiese, per poter confessare e ricevere per l’ultima volta il Sacratissimo Corpo di Gesù Cristo…. Migliaia di persone accorrevano ogni giorno per ricevere la Cresima e il Battesimo… e con dolore aspettavano il 1° agosto, quando tutto sarebbe cessato…. Quegli uomini sapevano cosa significasse essere Cattolici. Anche gli ungheresi sapevano cosa significasse la Chiesa quando le chiese furono chiuse nei giorni bui del comunismo. « Che la mia lingua si secchi e si attacchi al tetto della mia bocca se mi dimentico di te, o Gerusalemme » (Salmo CXXXVI: 6). Questo è ciò che si dicevano gli ebrei quando erano prigionieri in esilio. È lo stesso sentimento che viene suscitato nei cattolici quando la Chiesa è perseguitata e oppressa. Chi apprezza la Chiesa non si preoccupa di essere deriso in fabbrica o in azienda quando deve difenderla se viene attaccata ingiustamente. Rimanere fedeli alla Chiesa Cattolica significa rimanere fedeli a Gesù Cristo. Perché è la Sposa di Cristo. Cristo è il Re della Chiesa. Siamo orgogliosi di chiamarci Cattolici.