DIO CI LIBERI, CHE SAPIENTI!. CI VORREBBERO FAR PERDERE LA TESTA! (1)
PER Monsig. BELASIO
TORINO, 1878 – TIPOGRAFIA E LIBRERIA SALESIANA
San Pier d’Arena – Nizza Marittima.
Tip. E libr. Salesiana, Torino 1878
AI NOSTRI LETTORI
La lotta che la Chiesa Cattolica sostiene da diciotto secoli contro la irreligione e l’incredulità, sebbene sotto varie forme, è sempre la stessa. Nei primi secoli del Cristianesimo venne attaccata e messa in dubbio la Divinità del nostro Signor Gesù Cristo, e così quei primi oppositori rifuggendo dalla sua dottrina, non volevano accettare i precetti del suo Vangelo. Più tardi, dagli Eretici tutti si diressero i più vivi assalti contrò l’autorità della Chiesa, e messi in non cale i suoi insegnamenti, si volle scosso ogni giogo di dipendenza dalla sua materna autorità. – In questi ultimi tempi, gli sforzi dell’incredulità mirano ancor più alto, giacché colle moderne dottrine si fa ogni conato per distruggere ogni idea d’esistenza di un Dio Creatore, Conservatore e Padrone di tutte le cose. Per tal guisa, infranto ogni legame di sudditanza, si misconoscono tutte le leggi d’ordine morale, unico valido freno delle umane passioni. Questo genere di attacco riesce tanto più pernicioso in quanto che fondandosi sopra argomenti, che si fanno derivare da un empirico apparato di scienze fisico-geologiche, appoggiate a nuove scoperte e fatti che sì danno per veri a tutta prova, accortamente nascondono con maligno inganno la propria falsità, massime a quelli che digiuni di tali scienze non sono sempre al caso di discoprirne il tradimento. Quando un professore di scienze naturali ti si fa innanzi snocciolando astratti sistemi di forze fisiche, di materia eterna modificantesi in mille guise, di produzioni e riproduzioni spontanee, di uomini preistorici ed altri simili trovati, ed all’appoggio di madornali spropositi viene citando, quali indiscutibili verità, fatti e scoperte, il più delle volte adulterate e false; quando sopra tali dati edificando nuove teorie di origine spontanea delle cose, di leggi fisiche che esistono senza un legislatore che le abbia pria dettate, ma sussistenti per la natura stessa della materia, quindi lo sviluppo di ogni essere l’uno dagli altri derivante fino alla formazione dell’uomo stesso, colle sue facoltà intellettuali e ragionevoli, per poi dedurne la superfluità di una Causa prima, e farsi strada a togliere di mezzo ogni idea dell’esistenza di un Dio Creatore; la maggioranza dei meno istruiti facendo di berretto all’ingarbugliato profluvio di tanta scienza, accoglie come vere le più strane teorie, che poggiano sopra dati onninamente erronei e sopra fatti male interpretati o assolutamente falsi. Quindi pur troppo s’ingenera nelle menti dei più il dubbio sulle principali verità di nostra S. Fede; dal dubbio si passa all’indifferenza, e da questa, secondata dalle passioni di un cuore corrotto, si arriva ad una totale deplorabile incredulità. – A combattere siffatti sistemi venne in buon punto la dotta penna del chiarissimo Mons. Antonio Maria Belasio, il quale in un suo libro intitolato: Le verità cattoliche esposte, al popolo ed ai dotti, nella spiegazione del Credo e la moderna incredulità confusa dalle scienze moderne, mise in piena luce le principali fallacie dei moderni sedicenti Scienziati, e smascherando i molti errori che e nei libri e dalle cattedre, anche nelle piccole scuole si ammanniscono alla gioventù ed al popolo, mette in piena evidenza la necessità di ammettere un Dio Creatore. (*) – Ne deduce quindi il dovere di venerarlo e di obbedirlo ne’ suoi precetti, e come corollario dimostra il dovere di riconoscere e di credere le principali verità della Religione Cattolica, quali ci vengono insegnate dalla buona Madre nostra la S. Chiesa. A rendere più facile l’intelligenza delle questioni che vi sì discutono, vi aggiunse un piccolo trattato di Geologia, che alla portata pur anco dei meno eruditi, presenta una netta idea delle più importanti scoperte della scienza moderna; e con questo poté conchiudere che la nostra S. Religione non solo non paventa gli attacchi che le possono essere diretti all’appoggio di tali scoperte, che anzi le invoca, e facendosi forte della vera scienza, viemmaggiormente si consolida, e più gloriosa e più pura risorge da tali combattimenti. Sicché si deve conchiudere che le moderne scienze colle loro scoperte lavorano al trionfo della Verità cattolica. – Questo prezioso lavoro dovrebbe essere alla mano di tutti, e se ne raccomanda la lettura ad ogni genere di persone; siccome però la sua mole eccede la portata delle nostre mensili distribuzioni, si è pregato il chiarissimo Autore a restringerne la sostanza in un riassunto di minori proporzioni, che possa bastare ai meno capaci di lunghe letture, e che valga pure ad animare i più a procurarsi l’opera di maggior mole, quale arma di prima necessità contro gli odierni attacchi, che si muovono alle credenze di tutti i fedeli”. – Gli errori in voga pur troppo si sono resi popolari, ed in questo nostro fascicolo contenente il riassunto dell’Opera, compilato dallo stesso Autore, questi errori vengono confutati in modo anche popolare, con un brio da allettare ogni classe di lettori, divertendo ed istruendo allegramente ed alla buona. – Questo è quanto offriamo ai lettori delle Letture Cattoliche nel presente fascicolo col titolo: DIO CI LIBERI! CHE SAPIENTI !… CI VORREBBERO FAR PERDERE LA TESTA! – L’amenità dello scritto ridotto a piacevole conversazione, l’importanza degli argomenti che vi sì svolgono, l’abbondanza di utili e dilettevoli scientifiche nozioni trattate con quella amorevolezza che è propria del chiaro Autore; ci sono garanti che la presente distribuzione riuscirà accetta ai nostri lettori, quale più prezioso regalo, mentre sarà sorgente di utilissimi ammaestramenti per smascherare vittoriosamente le insulse dottrine che a danno della Fede si vanno maliziosamente spargendo fra il popolo e nelle scuole, e in tanti libercoli e giornali, e nelle famigliari domestiche conversazioni. – Il Signore benedica gli sforzi dell’illustre Autore, e ne lo compensi colla salvezza di qualche illuso.
Per la Direzione: Conte C. CAYS Salesiano.
(*) Purtroppo, Monsignor Belasio, benché sostenuto dall’ottimo intento di smascherare le falsità pseudo scientifiche divulgate giù ai suoi tempi, ed oggi dominanti nella cosiddetta cultura moderna monolitica del pensiero unico (in gran parte falsa ed artificiosa nel suo ridicolo proposito di contraddire alle verità bibliche e alle rivelazioni cristiane), faceva suo il principale inganno sul quale è costruito tutto il “castello fatato” delle teorie astronomiche e geologiche edificato maldestramente dalle Accademie dal XVII secolo in poi: il Sistema eliocentrico, cioè il novello culto del dio Mitra, fatto proprio e propagandato in tutte le sette massoniche dalla élite mondialista luciferina, fino al punto da giungere alle ricostruzioni cinematografiche di comici sbarchi sulla luna o improbabili fiabesche esplorazioni di pianeti lontani. Ricordiamo, per inciso, che aderire a queste ridicole teorie indimostrate dai fatti, significa oltretutto – per chi crede di essere Cristiano – cadere nell’anatema ipso facto pronunciato dal Concilio di Trento, ribadito pure da diversi documenti magisteriali, ad es. nel decreto Lamentabili sane exitu di S. Pio X, per chi rifiuti il dogma dell’Inerranza biblica …. anatema sit!!!(n.d.r.)