CATECHISMO CATTOLICO DEL CARDINAL GASPARRI (3)

CATECHISMO CATTOLICO

A CURA DEL CARDINAL PIETRO GASPARRI (3)

II.

CATECHISMO PER I FANCIULLI CHE COMPLETANO LA LORO ISTRUZIONE CATECHISTICA

CAPO I.

Del segno della Santa Croce.

(I fanciulli facciano bene il segno della Santa Croce e pronunzino distintamente le parole).

D. 1 . Sei tu Cristiano?

R. Sono Cristiano per grazia di Dio.

D. 2. Chi si può dire ed è Cristiano?

R. Si può dire ed è Cristiano chi ha ricevuto il Sacramento del Battesimo, che è come la porta della Chiesa di Cristo.

D. 3. Ma chi si può dire ed è più propriamente cristiano?

R. Si può dire ed è più propriamente Cristiano il battezzato che professa la vera ed intera fede di Cristo, cioè il cattolico; il quale, se congiunge la fede con l’osservanza della legge del Vangelo, è buon Cristiano.

D. 4. Qual è il segno esterno del Cristiano?

R. Il segno esterno del Cristiano è il segno della Santa Croce.

D. 5. Perché il segno della Santa Croce è il segno del Cristiano?

R. Il segno della Santa Croce è il segno del Cristiano perché con esso professiamo esternamente i misteri principali della fede cristiana.

D. 6. Quali sono i misteri principali della fede cristiana?

R. I misteri principali della fede cristiana sono:

1°) l’unità di Dio in tre Persone distinte: Padre, Figlio, Spirito Santo;

2°) l’umana Redenzione compiutasi per mezzo dell’incarnazione, passione e morte di Gesù Cristo, Figlio di Dio.

D. 7. Come il segno della Santa Croce indica questi due misteri della fede cristiana?

R. Il segno della Santa Croce indica questi due misteri della fede cristiana, perché le parole significano l’unità di Dio in tre Persone distinte, mentre la figura della croce che formiamo con la mano ci richiama alla memoria l’umana redenzione compiuta da Gesù Cristo sulla croce.

D. 8. È utile segnarci col segno della Santa Croce?

R. È utile, anzi utilissimo, segnarci spesso e devotamente col segno della Santa Croce, specialmente al principio e alla fine delle azioni principali.

CAPO II.

Del Simbolo Apostolico.

(I fanciulli recitino distintamente gli articoli del Simbolo).

SEZIONE la. — Del primo articolo del Simbolo, che contiene la dottrina circa la prima Persona della SS. Trinità e l’opera della creazione.

1° Credo in Dio Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra.

D. 9. Che significa: Credo in Dio?

R. Credo in Dio significa: credo fermamente che vi è Dio e a Lui tendo come a sommo e perfettissimo e ultimo fine.

D. 10. Che cosa intendi col nome di Dio?

R. Col nome di Dio intendo un purissimo spirito, infinito nella intelligenza, nella volontà e in ogni perfezione, uno nell’unità di natura ma in tre Persone distinte: Padre, Figliuolo e Spirito Santo, le quali sono la SS. Trinità.

D. 11. Perché le tre Persone Divine sono un solo Dio?

R. Le tre Persone Divine sono un solo Dio perché sono consostanziali: cioè hanno la stessa identica natura divina, e perciò le stesse perfezioni o attributi.

D. 12. Quali sono le principali perfezioni o attributi di Dio?

R. Le principali perfezioni o attributi di Dio sono:

Dio è:

eterno, perché non ha e non può avere né principio, né fine, né successione di tempo;

onnisciente, perché sa e vede tutto, anche le future azioni libere delle creature, gli stessi affetti del cuore e i più riposti pensieri;

immenso, perché è in cielo, in terra, in tutti i luoghi che sono e che possono essere;

giusto, perché dà a ciascuno secondo i meriti o in questa vita, o, infallibilmente, nell’altra;

onnipotente, perché può fare, con un semplice atto della sua volontà, tutto ciò che vuole;

buono, perché ha creato, conserva e dispone ogni cosa, con la sua infinita bontà, potenza e sapienza, e perché tutti i beni che godiamo provengono da Lui, ed Egli ascolta benigno le suppliche di chi lo prega;

misericordioso, perché volendo la salvezza di tutti gli uomini, li ha redenti dalla schiavitù del demonio, dona a ciascuno i mezzi necessari alla salute e non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva.

D. 13. Che significa: Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?

R. Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra significa che Dio trasse dal nulla le creature spirituali ecorporali, cioè gli Angeli, il mondo, e poi l’uomo.

D. 14. Dio ha cura di tutte le cose create?

R. Dio ha cura di tutte le cose create in quanto le conserva, difende e governa, talmente che niente accade o può accadere senza il volere o la permissione di Dio.

D. 15. Come si chiama la cura che Dio ha delle creature?

R. La cura che Dio ha delle creature si chiama divina Provvidenza.

D. 16. Quali sono, fra tutte le creature, le più nobili?

R. Fra tutte le creature le più nobili sono gli Angeli e gli uomini.

D. 17. Chi sono gli Angeli?

R. Gli Angeli sono puri spiriti, dotati di intelligenza e di volontà, i quali furono creati nello stato di giustizia e santità, affinché, corrispondendo alla grazia di Dio, si meritassero la gloria.

D. 18. Gli Angeli corrisposero tutti alla grazia di Dio?

R. Non tutti gli Angeli corrisposero alla grazia di Dio: coloro che furono fedeli, godono ora in cielo la visione beatifica di Dio e si chiamano semplicemente Angeli; quelli invece che prevaricarono furono precipitati nell’Inferno e si chiamano demoni; il loro capo è Lucifero o Satana.

D. 19. Dio si serve del ministero degli Angeli?

R. Dio si serve in molte maniere del ministero degli Angeli, specialmente nella cura che Egli ha degli uomini, a ciascuno dei quali assegna, fin dalla nascita, un Angelo per custode.

D. 20. Giova nella nostra vita spirituale che noi abbiamo un culto speciale per il nostro Angelo Custode?

R. Giova molto alla nostra vita spirituale che noi abbiamo un culto speciale per il nostro Angelo Custode, venerandolo e invocandolo, specialmente nelle tentazioni, seguendo le sue ispirazioni, degnamente ringraziandolo e non offendendo mai la sua presenza col peccato.

D. 21. Per qual fine l’uomo fu creato da Dio?

R. L’uomo fu creato da Dio per conoscerlo, amarlo, servirlo e così poi goderlo dopo morte nella visione beatifica eternamente in Paradiso.

D. 22. Quali furono i progenitori del genere umano?

R. I progenitori del genere umano furono Adamo ed Eva, che Dio creò e pose nel Paradiso Terrestre, elevandoli all’ordine soprannaturale e arricchendoli di singolari doni di natura e di grazia.

D. 23. Come Iddio elevò i progenitori all’ordine soprannaturale?

R. Iddio elevò i progenitori all’ordine soprannaturale, dando ad essi la giustizia e la santità che intendeva conferire alla stessa natura umana.

D. 24. Che cosa Dio proibì ai progenitori elevati all’ordine soprannaturale?

R. Iddio proibì ai progenitori, elevati all’ordine soprannaturale, di mangiare il frutto dell’albero della scienza del bene e del male.

D. 25. I progenitori osservarono la proibizione di Dio?

R. I progenitori non osservarono la proibizione di Dio e perciò per questo grave peccato di superbia e di disubbidienza perdettero la giustizia e la santità; ed espulsi dal paradiso terrestre, furono soggetti alla concupiscenza, alla morte, agli altri dolori e alle altre miserie della vita.

D. 26. Adamo, nella sua prevaricazione, nacque anche ai suoi discendenti?

R. Adamo, nella sua prevaricazione, nocque anche ai suoi discendenti, perché non solo trasmise ad essi la concupiscenza, la morte e gli altri castighi, ma comunicò loro la stessa natura umana privata della giustizia e della santità; e in ciò consiste il peccato originale trasmesso alla sua discendenza.

D. 27. Vi fu alcuno preservato immune dal peccato originale?

R. La sola B. V. Maria, dal primo istante della sua concezione, in vista dei meriti di Gesù Cristo, fu, per singolare privilegio di Dio, preservata immune dal peccato originale e perciò si chiama: la concepita senza peccato.

D. 28. Quale dottrina tiene la Chiesa circa il transito della beata Vergine Maria?

R. Circa il transito della beata Vergine Maria, la Chiesa tiene la dottrina che il corpo di Lei si separò dall’anima, (cioè che la B. V. morì), ma che poi ricongiuntasi di nuovo l’anima al corpo incorrotto, la B. V. Maria, per ministero degli Angeli, fu assunta al cielo ed esaltata sopra tutti i cori degli Angeli.

SEZIONE 2a . — Degli altri sei articoli del Simbolo che contengono la dottrina sulla seconda Persona della SS. Trinità e l’opera della Redenzione.

2° e in Gesù Cristo, unico suo Figliuolo, Signore nostro;

3° il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine;

4° patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morto e seppellito;

5° discese all’inferno, il terzo giorno risuscitò da morte;

6° salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente;

7° di là ha da venire a giudicare i vivi e i morti.

D. 29. Che cosa crediamo col secondo articolo del Simbolo: e in Gesù Cristo unico suo Figliuolo Signorenostro?

R . Col secondo articolo del Simbolo: e in Gesù Cristo unico suo Figliuolo Signore nostro, noi crediamo cheil Figlio di Dio, il quale, fatto uomo, si chiama Gesù Cristo,

è l’unigenito del Padre, Signor Nostro, vero Dio da Dio vero.

D. 30. Che cosa crediamo col terzo articolo del Simbolo: il quale fu concepito….?

R. Col terzo articolo del Simbolo: Il quale fu concepito crediamo che il Figlio di Dio, al di sopra d’ogniordine naturale, per virtù dello Spirito Santo, presel’umana natura, cioè corpo ed anima, nel seno purissimodella B. V. Maria, e che nacque da Lei.

D. 31. Perché il Figlio di Dio si fece uomo?

R . Il Figlio di Dio si fece uomo per liberarci dal peccato e così ridonarci la gloria del Paradiso.

D. 32. Il Figlio di Dio, facendosi uomo, cessò d’essere Dio?

R . Il Figlio di Dio, facendosi uomo, non cessò d’essere Dio ma, rimanendo vero Dio, cominciò ad essere anche vero uomo.

D. 33. Quante nature e quante persone sono in Gesù Cristo?

R. In Gesù Cristo vi sono due nature, la divina e la umana, ma vi è una sola Persona, quella cioè del Figlio di Dio.

D. 34. Che cosa crediamo col quarto articolo del Simbolo: Patì….?

R. Col quarto articolo del Simbolo: Patì crediamo che Gesù Cristo, per redimere col sangue suo prezioso l’umanità, patì sotto Ponzio Pilato, procuratore della Giudea, morì confitto in croce, e fu dalla croce deposto e seppellito.

D. 35. Che cosa crediamo nel quinto articolo con le parole: discese all’inferno?

R. Nel quinto articolo del Simbolo, con le parole: Discese all’inferno, crediamo che l’anima di Gesù Cristo, separata dal corpo, ma congiunta sempre con la divinità, discese al Limbo dei Santi Padri, dove le anime dei giusti aspettavano la promessa e desideratissima redenzione.

D. 36. Che cosa crediamo nel quinto articolo del Simbolo con le altre parole: il terzo giorno risuscitò damorte?

R. Nel quinto articolo del Simbolo con le altre parole: il terzo giorno risuscitò da morte, crediamo che Gesù Cristo, il terzo giorno dalla morte, per virtù propria, riunì di nuovo l’anima sua col corpo, per risorgere così immortale e glorioso.

D. 37. Che cosa crediamo col sesto articolo del Simbolo: salì?

R. Col sesto articolo del Simbolo: salì…. crediamoche Gesù Cristo, quaranta giorni dopo la sua resurrezione,per virtù propria salì in anima e corpo al cielo, dovesiede alla destra di Dio Padre onnipotente.

D. 38. Che cosa crediamo col settimo articolo del Simbolo: di là ha da venire….?

R. Col settimo articolo del Simbolo: di là ha da venire…., crediamo che Gesù Cristo alla fine del mondoverrà dal cielo con gli Angeli suoi, per giudicare tutti gliuomini, e allora renderà a ciascuno secondo i suoi meriti.

SEZIONE 3a . — Degli ultimi cinque articoli del Simbolo che contengono la dottrina sulla terza Persona della SS. Trinità e la nostra santificazione.

8° Credo nello Spirito Santo;

9° la Santa Chiesa cattolica, la Comunione dei Santi;

10° la remissione dei peccati;

11° la risurrezione della carne;

12° la vita eterna. Amen.

D. 39. Che cosa crediamo con l’ottavo articolo del Simbolo: Credo nello Spirito Santo?

R . Con l’ottavo articolo del Simbolo: Credo nello Spirito Santo, crediamo che lo Spirito Santo è la terzaPersona della SS. Trinità, che procede dal Padre e dalFigliuolo.

D. 40. Quando lo Spirito Santo discese visibilmente sugli Apostoli e che cosa operò in essi?

R . Lo Spirito Santo discese visibilmente sugli Apostoli nel giorno della Pentecoste, li confermò nella fede, e li colmò dell’abbondanza de’ suoi doni affinché predicassero il Vangelo e propagassero la Chiesa in tutto il mondo.

D. 41. Che cosa lo Spirito Santo opera nei fedeli?

R . Lo Spirito Santo, con la grazia santificante, le virtù infuse, con i suoi doni e con le grazie attuali d’ogni specie, santifica, illumina e muove i fedeli, affinché essi, corrispondendo alla grazia, giungano al possesso della vita eterna.

D. 42. Che cosa opera lo Spirito Santo nella Chiesa?

R . Lo Spirito Santo, con la sua specialissima e continua assistenza, vivifica la Chiesa, la tiene unita a sé e con i suoi doni infallibilmente la dirige nella via della verità e della santità.

D. 43. Che cosa crediamo nel nono articolo del Simbolo con le parole: la santa Chiesa Cattolica?

R . Nel nono articolo del Simbolo con le parole: la santa Chiesa cattolica, crediamo che v’è una società soprannaturale,visibile, santa e universale che Gesù Cristo,mentre era in terra, istituì e chiamò sua Chiesa.

D. 44. Perché Gesù Cristo istituì la Chiesa?

R. Gesù Cristo istituì la Chiesa per continuare in terra l’opera sua, perché cioè in essa e per essa fino alla fine dei secoli si applicassero agli uomini i frutti della redenzione, compiuta sulla croce.

D. 45. Come Gesù Cristo volle che fosse governata la Chiesa?

R. Gesù Cristo volle che la Chiesa fosse governata dall’autorità degli Apostoli, con a capo Pietro, e dei loro legittimi successori.

D. 46. Chi è il legittimo successore di S. Pietro nel governo della Chiesa universale?

R. Il legittimo successore di S. Pietro nel governo della Chiesa universale è il Vescovo di Roma, cioè il Pontefice Romano o Papa, perché questi succede nel primato di giurisdizione a Pietro, che fu e morì vescovo di Roma.

D. 47. Quali sono i legittimi successori degli Apostoli?

R. I legittimi successori degli Apostoli sono per divina istituzione i Vescovi, posti dal Pontefice Romano a capo delle Chiese particolari che essi governano con potestà ordinaria sotto la di Lui autorità.

D. 48. Quale dunque, tra le varie Chiese che si gloriano del nome cristiano, è la vera Chiesa istituita da Gesù Cristo?

R . Tra le varie Chiese che si gloriano del nome cristiano, la vera Chiesa istituita da Gesù Cristo è quella governata dal Romano Pontefice e dai Vescovi aventi comunione con Lui.

D. 49. Quale potestà Gesù Cristo diede alla Chiesa per raggiungere il fine della sua istituzione?

R. Per raggiungere il fine della sua istituzione, Gesù Cristo diede alla Chiesa la potestà di giurisdizione e d’ordine: la potestà di giurisdizione comprende la potestà di insegnare.

D. 50. Che cos’è la potestà d’insegnare?

 R . La potestà d’insegnare è il diritto e il dovere della Chiesa di custodire, tramandare e difendere la dottrina di Gesù Cristo e di predicarla a tutti gli uomini, indipendentemente da ogni uman potere.

D. 51. Chi ha nella Chiesa la potestà d’insegnare?

R . Nella Chiesa hanno la potestà d’insegnare il Romano Pontefice e i Vescovi uniti con Lui.

D. 52. Nell’ufficio d’insegnare la Chiesa è infallibile?

R. Nell’ufficio d’insegnare la Chiesa è infallibile quando, sia con l’ordinario e universale magistero, sia col solenne giudizio della suprema autorità, propone alla credenza universale le verità di fede e di morale, o rivelate o connesse con le rivelate.

D. 53. A chi spetta di pronunziare tale solenne giudizio?

R . Pronunziare tale solenne giudizio spetta tanto al Romano Pontefice quanto ai Vescovi e al Papa insieme, specialmente se adunati in Concilio universale.

D. 54. Che s’intende per potestà di giurisdizione nella Chiesa?

R. Per potestà di giurisdizione nella Chiesa, s’intende che il Romano Pontefice in tutta la Chiesa, e i Vescovi nelle loro Diocesi, hanno, per raggiungere il fine stesso della Chiesa, la potestà di governare, cioè il potere legislativo, giudiziario, coattivo e amministrativo.

D. 55. Che cos’è la potestà dell’ordine?

R . La potestà dell’ordine è il potere di celebrare le sacre funzioni, specialmente circa il ministero dell’altare. Tale potestà è conferita alla Sacra Gerarchia, massime ai Vescovi, col sacramento dell’Ordine, e tende direttamente alla santificazione delle anime.

D. 56. Chi è fuori della Chiesa di Gesù Cristo?

R. Fuori della Chiesa di Gesù Cristo sono:

1° i non battezzati;

2° gli apostati manifesti, gli eretici, gli scismatici e gli scomunicati che devono evitarsi.

D. 57. Si possono salvare coloro che sono fuori della Chiesa?

R . Coloro che sono fuori della Chiesa per propria colpa non si possono salvare; quanti invece vi si trovano fuori senza propria colpa possono salvarsi se non muoiono in peccato mortale.

D. 58. Che cosa crediamo nel nono articolo del Simbolo con le altre parole: la Comunione dei Santi?

R. Nel nono articolo del Simbolo con le altre parole: la Comunione dei Santi crediamo che tra i membri della Chiesa, per quell’intima unione che li unisce sotto l’unico Capo Gesù Cristo, vi è una vicendevole comunicazione di beni spirituali.

D. 59. Che cosa crediamo col decimo articolo del Simbolo: la remissione dei peccati?

R. Col decimo articolo del Simbolo: la remissione dei peccati crediamo che nella Chiesa vi è, per i meriti diGesù Cristo, una vera potestà di perdonare i peccati.

D. 60. Che cosa crediamo con l’undicesimo articolo del Simbolo: la resurrezione della carne?

R. Con l’undicesimo articolo del Simbolo: la resurrezione della carne crediamo che alla fine del mondo tuttii morti, richiamati alla vita, risorgeranno per il giudiziouniversale, riprendendo ogni anima il proprio corpo alquale f u congiunta in vita, per non mai più separarsene.

D. 61. Perché Dio volle che i corpi dei morti risorgessero?

R . Dio volle che i corpi dei morti risorgessero, perché l’uomo tutto intero conseguisse, secondo i meriti e per tutta l’eternità, o il premio in Paradiso o la pena nell’Inferno.

D. 62. Che cosa crediamo con l’ultimo articolo del Simbolo: la vita eterna?

R. Con l’ultimo articolo del Simbolo: la vita eterna, crediamo che dopo morte è preparata per gli eletti la perfettaed indefettibile felicità del Paradiso, mentre per ireprobi restano le eterne pene dell’Inferno.