DA S. PIETRO A PIO XII
CATECHISMO DI STORIA DELLA CHIESA (1)
[G. Sbuttoni: Da Pietro a Pio XII, Edit. A. B. E. S. Bologna, 1953; nihil ob. et imprim. Dic. 1952]
PREAMBOLO
— Può essere utile un Catechismo di Storia della Chiesa?
— Si ritiene di sì, specialmente per la gioventù in genere, come la più bisognosa di vedere — e proprio sminuzzato in domande e risposte il succedersi delle vicende vissute nei secoli dalla Chiesa di Gesù Cristo, al fine di riviverle con lei ora, senza esitazione e senza paura, riconoscendola sostenuta dalla mano di Dio e dominata da Colui che ha detto: « Abbiate fiducia. Io ho vinto il mondo! » (Giov. XVI, 33).
L’appartenere senza riserve alla Chiesa
può, ai giorni nostri, persino importare il martirio: perché nel mondo attuale
l’autentica vita cristiana è eroismo e spesso martirio. Ma che cosa è stata la
storia della Chiesa, fin dal suo sorgere, se non proprio eroismo e martirio! – Il
trovarsi perciò davanti all’ampio e svariato panorama di tutte le alternative
che ha affrontato la divina Istituzione di Gesù, potrà rappresentare un opportunissimo incitamento ai presenti
e futuri combattimenti, confermato dal proposito di non esser degeneri dagli
eroi dei primi secoli e di
tramandare ai posteri, perennemente vivida, la fiaccola della Fede da loro
ricevuta, adornata dei più portentosi esempi.
Fu questa fiaccola che, custodita
gelosamente nei cuori e passata di generazione in generazione, fece sì che al
principio del IV secolo il mondo si svegliasse cristiano.
Quando — e speriamo tra breve — a Dio piacerà di dir: « basta! » alla furia diabolica, che, da tempo, ha preso ad esplodere, raggiungendo ora l’acme dei suoi infernali rigurgiti, allora l’umanità si ritroverà nuovamente ai piedi di Cristo, Maestro e Redentore, e intorno alla cattedra della Chiesa madre e maestra di tutte le genti. E il merito di questa ricristianizzazione sarà di chi s’è mantenuto alla luce della fiaccola divina, contribuendo a riportare l’umanità sotto la guida di Roma cattolica e del Sommo Pontefice, riconosciuto più che mai, non solo « Salus Italiæ », ma « et universi Orbi ». – Per giungere tuttavia a questo nuoto trionfo, superando le odierne durissime difficoltà, giova uno sguardo attento al passato. Esso ci dice che le istituzioni che hanno natura, costituzione e finalità puramente umane finiscono tutte, benché basate sul più violento diritto della forza, in un crollo fatale. La Chiesa invece, nonostante le tempeste furibonde delle persecuzioni, delle eresie, dei tradimenti…, sopravvive, si dilata, si afferma ovunque. Ad onta delle continue minacce di annientarla e degli sforzi inauditi da parte di tanti nemici, bramosi di celebrarne, finalmente, in un’orgia indescrivibile le funebri esequie, finisce sempre per essere essa stessa a comporre nel sepolcro i propri nemici. – Il che garantisce che nella Chiesa « est digitus Dei » e quindi « portæ inferi non prævalebunt ». Non prevalsero quando avanzavano all’ombra dei làbari dell’Impero Romano, non prevalsero quando avanzavano all’ombra della mezza luna turchesca o delle bandiere del Bonaparte o di quelle massoniche; non prevarranno ora nonostante tutte le agguerrite divisioni euro-asiatiche, all’insegna della falce e martello; non prevarranno « mai », [… nemmeno oggi che la sinagoga di satana ha usurpato la sede del trono di Pietro – ndr. ]. – E’ bene che specialmente la gioventù mediti su questo incancellabile « mai! » e riconosca che in realtà la storia dei vari regni, imperi, repubbliche, dittature… è, dopo un breve loro affermarsi, l’esposizione del loro inesorabile sfasciarsi; mentre la storia della Chiesa è sempre immancabilmente, dopo diuturne lotte, la descrizione dei suoi trionfi e la realizzazione dell’« adveniat regnum tuùm ».
PARTE PRIMA
DALLE ORIGINI AL 1000
PREAMBOLO
La Chiesa
Lo Spirito Santo discese, una prima volta, sopra una pura cameretta di Nazareth. E Gesù (si legge nel « La Barca del Pescatore » di Piero Bargellini e d. G. De Luca) prese la natura d’uomo. Tornò a discendere poi sotto forma di colomba, sulle rive del Giordano, mentre Gesù iniziava la vita pubblica. Quando, per la terza volta, in forma di fuoco, discese sopra la testa dei Dodici attorno alla Madonna, Gesù riprese corpo nella Chiesa. La Chiesa infatti era ed è il Corpo Mistico di Gesù: la perenne nascita, la perenne incarnazione di Gesù nel mondo… che continua a santificare, ad ammaestrare, a governare; e cioè a redimere e salvare le anime. – Di questo corpo Gesù è il Capo, lo Spirito Santo è il cuore, noi siamo le membra. Membra ricollegate e unite nella stessa vita dal vincolo della stessa Fede, degli stessi riti, degli stessi Sacramenti, della stessa obbedienza alla stessa Autorità. – La Chiesa è così una perfetta soprannaturale società, non fantastica né astratta, ma reale, come un corpo vivente. E come in un corpo vivente tutte le membra sono necessarie o utili, ma non sono tutte uguali, così la Chiesa è una società ineguale. Vi si distingue subito: la Gerarchia e il popolo di Dio. La Gerarchia, questo sacro principato, non ha soltanto una preminenza d’onore, ma un vero e proprio potere: Potere di giurisdizione ( = cioè di far leggi e farle rispettare), di magistero (= cioè di insegnare), e di ordine ( = cioè di santificazione). – Questo potere non è in tutti, ma nel Clero, suddiviso in tre ordini: Diaconi, Preti, Vescovi; ed è un potere di diritto divino, cioè indipendente, supremo, universale, necessario e perpetuo. – La Chiesa è una società monarchica. Il Re, in cielo, è Gesù, nostro fratello e. nostro sovrano. In terra il Papa, uomo al par di noi, ma in cui soltanto, in tutta la pienezza, risiede l’autorità della Chiesa. Questa società, visibile: una nel tempo e nello spazio; santa nella sua essenza, nel suo fine, nei suoi mezzi, nelle sue membra santificate, seppur qualche volta sozze di peccato; infallibile in ciò che riguarda il divino deposito della Rivelazione; apostolica, cioè dinastìa rimontante, attraverso i Vescovi, per una serie ininterrotta, agli Apostoli; questa Chiesa, Cattolica di diritto e in gran parte di fatto, cioè tale che gli uomini sono tenuti ad entrarvi, se vogliono esser salvi, al di sopra di razze e di confini; questa Chiesa, necessaria più del pane sulla tavola e dell’aria nel petto; indefettibile, che non verrà mai meno, prima che la terra non arda nel firmamento; questa Chiesa era già completa, perfetta e vitale nel Cenacolo, il giorno della Pentecoste, quando lo Spirito Santo la investì. Dalla « sala alta » uscì la nuova barca intravista da Platone, con il timoniere (San Pietro), i marinai (gli Apostoli) e i passeggeri formanti il popolo santo visto da Isaia. Spiegò le vele nel sorriso di Maria che, come aveva assistito l’infanzia di Gesù, assisteva ora l’infanzia della sua incorruttibile Chiesa.
CAPO I.
IL CRISTIANESIMO TRA GLI EBREI
A — L’aurora: « VENGA IL TUO REGNO! ».
D. Tra le petizioni che Gesù pone sulle labbra degli Apostoli, quale emerge?
— Questa: « Venga il tuo Regno! ».
D. Che cosa essa significa?
— La missione
degli Apostoli (che impersonano la
Chiesa di Gesù Cristo) di guadagnare allo stesso Cristo quelli che sono lontani da Lui.
D. Quali limiti assegna Cristo agli Apostoli, e quindi alla Chiesa, nel lavoro di conquista?
— Quanto allo spazio, i confini della terra; quanto al tempo, la fine del mondo.
D. Con
quali credenziali Cristo manda
nel mondo gli Apostoli.?
— Eccole:
« Sono Io che
vi ho prescelti » (Jo. XV, 18).
« Come il
Padre ha mandato Me, così Io mando voi » ( ibid. XX, 21).
« Andate,
dunque, in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura » (Mc. XVI, 15).
« Io sarò con
voi sino alla fine dei tempi » (Mt. XXVIII, 20).
« Chi ascolta
voi, ascolta Me: chi disprezza voi,
disprezza Me » (Lc. X. 16).
D. La dignità e i poteri degli Apostoli
in chi continuano?
— Nei loro
successori, il Papa e i Vescovi; la cui dignità e poteri vengono non dagli
uomini, ma da Dio.
D. E’ dunque
necessario accogliere l’insegnamento dei Pastori della Chiesa!
— Si, difatti: « Fuori della Chiesa non v’è salvezza ».
1. – IO SONO LA VIA, LA VERITÀ, LA VITA
D. Prima che sorgesse la Chiesa, qual era la condizione religiosa e morale delle nazioni del mondo!
— Tutte le
nazioni del mondo, abbrutite dal
peccato e traviate dal politeismo, erano immerse in una profonda ignoranza religiosa e soggiacevano ad un
altrettanto profondo abbassamento morale.
D. E qual era la condizione religiosa e morale del popolo Giudeo?
— Nonostante la Rivelazione, che ebbe dal Signore, anche il popolo Giudeo, trascinato dagli avvenimenti degli ultimi secoli, precedenti la nascita di Cristo, era decaduto religiosamente e moralmente.
D. Da chi poteva venire la salvezza?
— Da GESÙ CRISTO, che aveva ripetuto alle turbe: « Io SONO la VERITÀ, la VIA, la VITA » (Jo. XIV, 6), e tale fu realmente per tutti coloro che accolsero il suo messaggio di redenzione.
D. In che
modo Gesù è la VERITÀ?
— In quanto diradò le tenebre dell’ignoranza e dell’errore con il portarci dal cielo la verità del dogma, che sta alla base del suo Vangelo e del suo Credo.
D. In che modo Gesù è la VIA?
— In quanto con la sua dottrina morale
sollevò l’umanità dal fango in
cui era caduta e divenne la vera via
della civiltà e del progresso per l’uomo.
D. In che
modo Gesù è la VITA?
— In quanto con il lasciarci i suoi Sacramenti, frutto della sua morte dolorosa, ridonò all’umanità la Grazia Santificante, che è il principio e l’essenza della vita spirituale dell’ uomo.
D. Che manca dunque dove manca Gesù!
— Manca la
verità, la civiltà vera, la vita.
2. – ANDATE E ISTRUITE TUTTE
LE GENTI
D. A
chi era diretta l’opera redentrice di Gesù!
— Non solo alla redenzione del popolo Giudeo, ma di tutti i popoli, di tutte le nazioni, di tutti i paesi, di tutti i secoli.
D. Doveva
dunque essa continuare dopo l’ascesa di Gesù al cielo?
— Certamente,
e perpetuarsi per tutti i secoli, finché ci fosse un uomo sulla terra.
D. Da chi doveva essere continuata!
— Dalla CHIESA, fondata da Gesù, il quale le diede per capo Pietro, suo Vicario.
D.. In che modo la Chiesa doveva
continuare l’opera redentrice di Gesù?
— Eseguendo,
per mezzo degli Apostoli guidati da Pietro, l’evangelizzazione del mondo
intero.
D. Quando Gesù diede alla Chiesa tale
incarico?
— Nel momento di prender congedo dagli Apostoli e discepoli, allorché pronunciò quelle solenni parole, che sono il programma della Chiesa Cattolica: « Andate e istruite tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figliolo e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto quello che vi ho comandato. Ed ecco che Io sono con voi (sarò cioè al vostro fianco come maestro e difesa), per tutti i giorni sino alla consumazione dei secoli » (Mt. XXVIII, 19-20).
9. – COMINCIANDO DA GERUSALEMME
D. Dove doveva cominciare l’evangelizzazione del mondo!
— Da
Gerusalemme, capitale del popolo privilegiato, poi estenderai a tutta la Giudea e la Samaria, per raggiungere sino l’estremità del mondo (Act. I, 8).
D. Era giusto che così fosse!
— Sì. Il
Messìa doveva venir predicato prima al popolo cui era stato promesso e che gli
diede i natali, poi agli altri.
D. E trovò ascolto il comando di Gesù!
— Pienissimo,
sia da parte degli Apostoli, come man mano dai vari convertiti: ciascuno dei quali
si fece un dovere di far conoscere alla cerchia dei propri conoscenti il
messaggio di Gesti. – Si può dire che la Chiesa nacque missionaria.
NOTA. – Un illustre storico protestante, Adolfo Hurnack, ha descritto con
efficacia l’apostolato della Chiesa. Egli scrive: « I missionari più numerosi
della Religione cristiana, quelli che fecero anche più copioso frutto, non furono
i maestri di professione, ma spesso i più semplici fra i Cristiani con lo
spettacolo di fedeltà e di forza che essi davano al mondo. Quanto poco ci
giunge agli orecchi dei successi di quelli, quanto, al contrario, dei
meravigliosi effetti di questi ultimi! Ogni confessore e martire, sopra tutto
era missionario; non solo egli confermava quelli già guadagnati alla fede, ma sempre
dei nuovi ne conquistava con la sua testimonianza e con la sua morte. Gli Atti
dei Martiri sono pieni di queste conversioni ».
4. – LA PREPARAZIONE A
QUESTA MISSIONE DIVINA
D. Che cosa
era necessario agli Apostoli per eseguire il compito loro affidato?
— Divenire d’un
tratto i teologi, i moralisti, i santificatori delle nazioni.
D. Chi
poteva compiere in loro un miracolo di tal fatta!
— Dio
onnipotente.
D. Lo
promise mai tal miracolo Gesù agli Apostoli!
— Sì, quando
disse loro: « Scenderà in voi lo Spirito Santo e vi insegnerà ogni verità.
Intanto preparatevi con la preghiera, nel ritiro e nel silenzio del Cenacolo ».
D. Ubbidirono gli APOSTOLI?
— Sì. Scesi
infatti dall’Oliveto, dal quale Gesù era salito al cielo, si raccolsero nel
cenacolo con i discepoli e i pochi amici di Gesù, in tutto circa 120 persone.
D. Quale fu
uno dei primi atti di Pietro, capo della Chiesa!
— La proposta
di eleggere uno in luogo di Giuda, il traditore.
D. Chi fu
sorteggiato?
— Mattia e fu
aggregato agli Undici.
D . Quanto rimasero gli Apostoli nel Cenacolo!
— Dieci
giorni.
D. Chi vi
era pure con loro?
— Maria, la Madre di Gesù, affidata dal Salvatore alle cure di Giovanni e diventata ormai il centro della vita della nuova Chiesa.
5. – INAUGURAZIONE
DELLA CHIESA
D. Quando
venne lo Spirito Santo?
— Proprio il giorno in cui i Giudei festeggiavano la loro Pentecoste e ricordavano la promulgazione della legge divina sul Sinai.
D. Dorve è descritto l’avvenimento?
— Nel libro
degli « ATTI degli APOSTOLI » di S. Luca, al capo II.
D. Chi vi era a Gerusalemme in quell’epoca?
— Una moltitudine di Giudei, di diverse nazioni, giunti per la festa.
D. Da che cosa furono colpiti.?
— Dal fatto che ciascuno udiva gli Apostoli parlare e li capiva come se avessero parlato nella sua lingua materna; perciò si chiedevano: « Costoro, che parlano, non sono tutti Galilei? E come mai abbiamo udito ognuno di noi il linguaggio nostro nel quale siamo nati? Che cosa è mai questo? »
D. Come si
chiama questo fenomeno?
—
Glossolalìa.
D. Da chi è
stato operato questo prodigio?
— Dallo
Spirito Santo.
D. Come è
Egli apparso?
— Esternamente in forma di lingue luminosissime di fuoco, internamente con l’illuminare le menti degli Apostoli con una SCIENZA sovrumana, così che da ignoranti pescatori diventarono, d’un tratto solo, i profondi teologi e i filosofi del Cristianesimo: partecipò loro il dono della « glossolalìa », per cui ciascuno degli Apostoli, pur parlando la propria lingua, si faceva capire dagli altri nel rispettivo proprio linguaggio; inoltre riscaldò i loro cuori di un entusiasmo e di un coraggio tale, che diventarono intrepidi banditori del Nome e del Vangelo di Cristo.
D. Che fece
Pietro?
— Scese, per
la prima volta, sulla pubblica piazza di Gerusalemme, prese la parola, e, rinfacciato
ai suoi connazionali il delitto del deicidio: « Sappiate, grida loro, che Colui
che voi avete crocifisso e che è risuscitato da morte, è il Cristo ».
D. Che cosa
fanno gli uditori?
— Commossi, chiedono a Pietro: « Che dobbiamo fare? » — E Pietro risponde: « Fate penitenza e si battezzi ciascuno di voi nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; e riceverete il dono dello Spirito Santo » (Act. II, 37-39).
D. Quante
persone, furono battezzate in quel giorno!
— Circa
tremila.
6 . – I MIRACOLI DI
PIETRO E DEGLI APOSTOLI
D. Che cosa aveva promesso Gesù agli
Apostoli?
— Che
avrebbero confermato la loro predicazione con prodigi di ogni genere.
D. E fu
veramente così?
— Sì; infatti
mentre un giorno Pietro e Giovanni salivano al tempio per pregare, un
mendicante, storpio dalla nascita, giacente presso la porta, chiese loro l’elemosina.
Pietro gli disse: « Io non ho né argento, né oro: ma quello che ho, te lo dò:
Nel Nome di Gesù Cristo Nazareno, alzati e cammina » (Act. III, 6). E s’alzò
guarito.
D. Che cosa
seguì a questo miracolo?
— Un
accorrere straordinario del popolo ammirato.
D. Che fece
allora Pietro?
— Parlò così al popolo: Voi rinnegaste il Santo e il Giusto e chiedeste che vi fosse dato per grazia un omicida. Uccideste l’autore della vita che Dio risuscitò da morte, e testimoni siamo noi. Gesù continua a operare prodigi; ora lo vedeste con i vostri occhi, perché nel suo Nome questo infelice ricevette perfetta salute. Ora io so che voi commetteste il deicidio per ignoranza. Fate dunque penitenza, convertitevi perché siano cancellati i vostri peccati ».
D. Come fu
accolto il discorso di Pietro?
— Molti credettero alle sue parole e ricevettero il Battesimo.
7. – L’ALBERO CHE
CRESCE
D. Fecero
altri miracoli gli Apostoli?
— Sì, al punto che l’ombra solo di Pietro risanava tutti gl’infelici ch’essa raggiungeva, così che si portavano i malati fuori nelle piazze lungo tutto il suo passaggio.
D. Qual era
la conseguenza di tanti prodigi?
— Un
accorrere incalcolabile di gente dalle vicine città e un aumento quotidiano del
numero di Cristiani.
D. Che cosa
si verificava intanto?
— La
predizione di Gesù che il suo Regno, simile al piccolo grano di senape, da
umili origini sarebbe presto cresciuto, divenendo un grande albero.
8. – LA VITA DELLA
PRIMA CHIESA
D. Come visse la prima chiesa?
— Di vita
tutta propria.
D. Il tempio divenne chiesa cristiana?
— Purtroppo
no.
D. Non erano parecchie migliaia i Giudei convertiti?
— Sì, ma i
più fanatici restavano ostili.
D. Che ne seguì per questo ?
— Il lento
staccarsi della nuova Chiesa dalla Sinagoga, per vivere di vita propria.
D. Che cosa
aveva infatti di proprio la nuova Chiesa?
— Un CREDO
proprio, che aveva per centro la fede nella divinità di Gesù Cristo. Una MORALE
propria, quella del Vangelo. Dei RITI propri, di cui il principale era la SS. Eucarestia,
chiamata « frazione del pane », perché, imitando Gesù, si consacrava un unico
pane, che veniva spezzato tra i fedeli. Un AMORE scambievole veramente straordinario,
spinto fino alla comunanza volontaria dei beni, e una concordia tale da presentare
l’intera comunità come una sola famiglia.
D. Era
grande perciò il suo prestigio?
— Grandissimo e perciò si dilatava per la Giudea e per la vicina Samaria, e il nome Cristiano attraeva sempre nuove anime a Cristo.
9. – LA PRIMA PERSECUZIONE
D. Aveva
mai parlato Gesù agli Apostoli delle persecuzioni che li attendevano?
— Sì,
specialmente quando disse loro: « Se il mondo vi odia, sappiate che prima di
voi ha odiato me ». « Se hanno perseguitato me; perseguiteranno anche voi ». «
Vi cacceranno dalle Sinagoghe; anzi verrà tempo che chi vi ucciderà, si crederà
di rendere onore a Dio ». (Jo. XV, 18-20; XVI, 2 ) .
D. Quando
si scatenò la persecuzione contro la Chiesa nascente!
— Subito nei
primi giorni della sua attività.
D. Come si
svolse?
— Il Sinedrio, inquieto per la guarigione dello storpio, e impressionato per il numero rilevante dei convertiti, quella stessa sera chiuse in carcere Pietro e Giovanni, e il domani proibì loro di predicare Cristo. Pochi giorni dopo imprigionò anche gli altri Apostoli.
D. Ubbidirono gli Apostoli all’ingiunzione di non predicare Cristo?
— Risposero unanimi: « Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini ».
D. Che
decisero i Sinedristi?
— Di metterli
a morte.
D. Chi si
oppose a tale sentenza?
— Il saggio Gamaliele, il quale fece riconoscere che non conveniva macchiarsi di altro sangue, perché se la religione che predicavano gli Apostoli non era divina, sarebbe svanita da sé; se invece era realmente da Dio, sarebbe fatica inutile tentare di distruggerla.
D. Che venne fatto agli Apostoli?
— Furono
battuti con verghe e fu rinnovato il rigoroso divieto di predicare Gesù.
D. Come
uscirono essi dal cospetto del consiglio sinedrista?
— « Contenti per essere stati degni di patito oltraggio per il Nome di Gesù » (Act. V, 41), e continuarono ad evangelizzare Gesù Cristo e nel tempio e per le case.
10. – ELEZIONE DEI
DIACONI
D. Che cosa
portò l’aumento quotidiano del numero dei fedeli?
— Ad un aumento tale delle varie cure della Chiesa, che gli Apostoli non bastavano più.
D. Che cosa
si decise allora?
— L’elezione
di sette aiutanti, che furon detti « diaconi ».
D . Quali
cure furono loro affidate?
— La cura
degli orfani, vedove e bisognosi; aiutavan pure a predicare.
D. Chi si
distinse particolarmente fra i diàconi?
— Santo
Stefano.
11. – IL PRIMO MARTIRE
D. Che
faceva S. Stefano?
— Pieno di
grazia e di entusiasmo, operava prodigi grandi tra il popolo e pochi
resistevano alla sua predicazione.
D. Piacque
tutto questo alla Sinagoga?
— Tutt’altro;
per cui concentrò il suo odio contro il giovane evangelizzatore.
D. Che ne
seguì?
— Fu citato a
rispondere davanti al Sinedrio.
D. Si
impressionò Stefano?
— Affatto;
anzi comparso là dentro, rimproverò ai Giudei la loro incredulità, dimostrando
che Gesù Nazareno era il Messìa promesso ai loro padri. E concluse: « Duri di cervice…
voi resistete sempre allo Spirito Santo; come i padri vostri così anche voi;
traditori e omicidi, uccideste il Cristo ».
D. Come
accolsero il discorso di Stefano ?
— Furenti, lo
cacciarono fuori città e lo lapidarono (uccisero con pietre).
D. Come
cadde Stefano?
— Da eroe e da
santo, gridando ad alta voce: « Signore, non imputar loro questo peccato »
(Act. VII).
12. – L’EFFETTO DELLA
PERSECUZIONE
D. Che
cosa provocò la persecuzione di Stefano?
— Una
persecuzione generale contro i Cristiani.
D . Ma con
quale effetto?
— Di sbandare i Cristiani in tutte le direzioni, e (ciò che non previdero i persecutori) di farli banditori della nuova fede nelle varie Provincie della Palestina, di là dal Giordano, nella Siria, facendola conoscere non solo ai Giudei, ma anche ai Gentili, cioè agli idolatri dei vari culti orientali ed occidentali.
D. E la
Sinagoga di Gerusalemme ne fu soddisfatta?
— Inferocita,
per questo dilagare del Cristianesimo, usò tutti i mezzi per soffocarlo; suoi
incaricati percorrevano le varie località, rastrellando quanti Cristiani
trovavano, per trascinarli a Gerusalemme.
D. Chi si
distinse tra i più fanatici persecutori?
— Uno di nome
Saulo.
13. – SAULO
D. Chi era
costui?
— Un fariseo
di Tarso, in Cilicia, nell’Asia Minore. Venuto a Gerusalemme fu alla scuola di
Gamaliele, poi passò al servizio del Sinedrio.
D. Aveva
egli conosciuto Gesù?
—
Personalmente no, ma, istigato dalla sètta dei farisei, ne odiava la dottrina e
i seguaci. Quanti oggi, come Saulo, sono vittime della sètta in cui sono
incappati!
D. Che cosa
fece Saulo?
— Si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, che lo autorizzassero a legare e a condurre prigionieri a Gerusalemme quanti Giudei trovasse, che credevano in Gesù.
14. – LA CONVERSIONE
DI SAULO
D. Che gli
avvenne sulla via di Damasco?
— Folgorato
da un’improvvisa luce, che lo abbagliò, stramazzò a terra, mentre una voce
misteriosa gli gridò: « Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? ».
D. Che
rispose egli?
— « Chi sei
tu, Signore? ».
D. Quale
risposta ne ebbe?
— Questa: « Io
sono Gesù che tu perseguiti ».
D. Capì
Paolo il suo errore?
— Subito e
decise di ripararvi, chiedendo a Gesù: « Signore, ora che ti conosco, che vuoi
che io faccia? ».
D. Che cosa
gli comandò Gesù?
— Levati su,
entra in città e lì ti sarà detto quel che tu debba fare ». (Act. IX).
D. E gli
sgherri che accompagnavano Saulo?
— Rimasero
storditi, perché videro Saulo rovesciato da cavallo, udirono il colloquio, ma senza
vedere.
D. Che fece
Saulo?
— Alzatosi,
s’accorse d’esser diventato cieco; si fece condurre a mano in città, dove
rimase tre giorni senza vedere, in assoluto digiuno e preghiera.
D. Da chi
fu incontrato a Damasco?
— Da Anania, discepolo del Signore. Anania, saputo, per rivelazione di Gesù, che quel persecutore sarebbe diventato uno dei più zelanti Apostoli, gli fece ricuperare la vista, lo battezzò, e lo ricevette nella comunità cristiana.
D. Come si
diportò Saulo entrato in grembo alla Chiesa?
— Per quel
carattere fiero, che aveva, non si accontentò di restare fra i semplici
gregari, ma passò subito in prima fila tra i missionari, tra i propagandisti
del Vangelo, predicando Gesù nelle stesse sinagoghe di Damasco.
D. Come fu accolto dai fanatici Giudei?
— Tentarono
di ucciderlo, ma, riuscito a fuggire, ritornò a Gerusalemme e di là a Tarso sua
patria, attendendo il momento di iniziare i suoi famosi viaggi di
evangelizzazione.
15. – ALTRI
AVVENIMENTI DELLA CHIESA FRA GLI EBREI
D. Che fece
la chiesa palestinese, cessata la persecuzione?
— Approfittò della pace, per consolidarsi in Giudea, Galilea e Samaria. Pietro visitava le varie comunità, operando prodigi di ogni genere.
D. La
sinagoga fece pace con il Cristianesimo?
— Mai. Gli
rimase sempre e dovunque ferocemente ostile.
D. La
Chiesa godette d’una pace lunga?
— Breve.
Divenuto re di Palestina Erode Agrippa, ricominciò la persecuzione, durante la
quale fu martirizzato Giacomo il Maggiore, fratello di Giovanni, e gettato in prigione
Pietro, per ucciderlo, ma un Angelo lo trasse miracolosamente fuori dal
carcere.
D. Dove si
portò Pietro?
— Liberato
dal carcere, si congedò dagli amici di Gerusalemme, per passare nella Siria ad
Antiochia, e da qui a Roma, dove fissò la sua sede.
D. E gli
altri Apostoli?
— Si dettero
alla predicazione, confermandola con il martirio.
D. Quali le conseguenze del rifiuto dei Giudei di ricevere il Vangelo ?
— Il Vangelo fu accolto dai pagani; Gerusalemme distrutta e dispersi gli Ebrei.
https://www.exsurgatdeus.org/2020/07/02/da-s-pietro-a-pio-xii-2/