S. S. GREGORIO XVII: IL MAGISTERO IMPEDITO:
III CORSO DI ESERCIZI SPIRITUALI (14)
[G. Siri: Esercizi Spirituali; Ed. Pro Civitate Christiana – Assisi, 1962]
IL NOSTRO ITINERARIO CON GESÙ CRISTO
14. La fiducia
Prima di lasciarvi voglio aiutarvi a fare ancora una riflessione utile, e cioè vorrei dirvi una parola sulla fiducia, perché gli Esercizi finiscono e comincia la loro applicazione; la visione si chiude e comincia l’azione. La causa è messa e debbono cominciare gli effetti buoni. È il momento in cui bisogna aver fiducia. La fiducia suppone un fondamento e il fondamento c’ è. Ecco tutto. Ciascuno di voi ha davanti i suoi problemi, i suoi difetti, le cose che gli rimangono ancora da fare. Vorrei dirvi: non spaventatevi mai. Nel corso di questi Esercizi ciascuno di voi ha potuto costatare che Dio aiuta a vedere la verità e talvolta aiuta in una maniera sorprendente. Ed è Lui che agisce: non si tratta di cause esterne, è Lui. Quello che accade qualche volta, può accadere sempre e può ripetersi sempre purché noi — mi si passi la parola — aiutiamo il buon Dio a farlo accadere. Voi avete visto che durante gli Esercizi possono muoversi in noi dei sentimenti, delle certezze, delle accensioni anche formidabili. Anche qui non si tratta di cause esterne: si tratta della mano di Dio. Bene, quello che è accaduto una volta può accadere sempre, può accadere tutti i giorni. Ma soprattutto possiamo avere la tranquillità che Dio non ci abbandona in quelle articolazioni dei fatti, in quelle articolazioni della nostra vita, in quei momenti nei quali noi abbiamo bisogno assolutamente di luce, di certezza e di forza dentro di noi. Quello che accade in qualche momento può accadere sempre ed è indefinitamente ripetibile. Il fondamento c’è — lo avete visto — e il fondamento sta in quello che Iddio ci ha dato. Nostro Signore, lo ricordate, ci ha detto che dobbiamo chiedere e possiamo chiedere e che riceveremo; che se busseremo ci sarà aperto, perché il Padre stesso ci ascolta. Ci ha assicurato dell’infallibilità della sua assistenza e della infallibilità della preghiera. Non ci ha assicurato l’oggetto da noi inteso nella preghiera, perché poi possiamo chiedere anche cose meno convenienti o possiamo chiedere inadeguatamente o cose irragionevoli ecc. Ma la preghiera ha sempre un effetto: c’è aggiunta la promessa divina. – Ma il grande documento della nostra fiducia è proprio la SS. Eucaristia. Si può pensare che Colui che ha inventato questo, che ha fatto questo, che ha trasformato con questo l’orizzonte di tutto il mondo, che ha innalzato con questo le possibilità di tutti i redenti, che ha anticipato con questo una comunione eterna, è possibile mai che non sia dalla nostra parte? Voi capite bene che tutto l’oggetto, divino, amabilissimo oggetto di questi Esercizi, ritorna per darci una parola di fiducia. Ciascuno di voi può contemplare le sue questioni, i suoi problemi, le sue risoluzioni, il suo domani, ma sempre con infinita pace, perché c’è Lui. Il fondamento c’è: è questione di appoggiarvisi. Ma è certo che, appoggiandovisi, tutte le questioni possono risolversi nella forma migliore, tutti i problemi possono avere la loro conclusione nella maniera più felice, tutto quello che può rimanere dubbio nell’anima può trovare la luce al momento, nella misura in cui forse noi non pensiamo, ma certo può trovare la luce. Non c’è nessuna questione che rimanga fuori di questa affermazione universale. Voi potete avere fiducia e guardare con fiducia. Ricordatevi che c’è Lui; a Lui potete sempre direttamente chiedere, con Lui potete sempre direttamente intrattenervi; mi permetto di richiamare e raccomandarvi quello che ho già detto a proposito dell’orazione eucaristica. – Guardate che con l’applicazione della orazione eucaristica non c’è più niente da temere nella propria vita, né per i propri dubbi, né per le proprie carenze, né per le contingenze attraverso le quali potrà venirsi a trovare la vostra vita. Tutto è perfettamente solubile, notate bene, non nel senso della comodità, perché a colui che è andato in croce per noi non possiamo chiedere le comodità. Possiamo chiedere qualche volta di essere sollevati dalla nostra umana debolezza e dalla nostra piccolezza, ma la faccia di chiedere proprio che ci faccia un letto di petali di rose, non la possiamo avere. E su questo credo che si possa essere facilmente d’accordo, perché dinanzi a tutto quello che Nostro Signore Gesù Cristo ha dato, noi non possiamo essere degli egoisti, ma dobbiamo imparare da Lui ad essere infinitamente generosi. Ma è certo che si può guardare all’avvenire con fiducia per quanto riguarda noi, per quel che riguarda il nostro apostolato, le nostre imprese, la nostra opera. Guardate sempre con fiducia: avete il documento in mano. E di questo documento in mano, di questa infinita risorsa, di questa incomparabile grazia — questo vi dico — sappiatevene servire. Essa non mette limiti; la risorsa non ha limiti. Il tempo e lo spazio hanno i loro limiti, le circostanze hanno i loro limiti, i dolori hanno pure i loro limiti, ma ricordiamoci che la grazia di Dio non ha limiti mai.
FINE