LO SCUDO DELLA FEDE (81)

LO SCUDO DELLA FEDE (81)

[S. Franco: ERRORI DEL PROTESTANTISMO, Tip. Delle Murate, FIRENZE, 1858]

PARTE TERZA.

CONSEGUENZE DEL PERDERE LA S. FEDE E MODI DI PREVENIRLE

CAPITOLO IV.

PECCATO ORRENDO CHE È L’ABBANDONARE LA S. CHIESA CATTOLICA.

Domanderete voi forse: ma si perde poi proprio il s. Paradiso per tutta l’eternità, lasciando la Religione Cattolica e facendosi Protestanti? Miei cari, che dubbio vi è? Quelli che sono nati sventuratamente in mezzo dei Protestanti e che senza loro colpa sono privi della verità, che non hanno neppure avuto seri dubbi intorno alla loro Religione, se facciano con semplicità quello che possono e si astengano dai peccati, oppure ne chiedano seriamente perdono a Dio con buoni atti di contrizione, possono ritrovare la via della salute (si veda a proposito il libro del redenterista Rev. M. Mueller: “Fuori dalla Chiesa Cattolica nessuno assolutamente si salva”): ma quelli che avendo ricevuta la grazia preziosissima della Fede Cattolica,  l’hanno poi sacrilegamente abbandonata, per quelli se non ritornano a Dio non vi è altro che la dannazione. E se voi ne dubitaste per ventura sentitene le ragioni. Chi abbandona la S. Fede, commette il più orrendo peccato che si possa commettere da un Cristiano: ma siccome questo peccato è come un vasto mare che contiene mille malvagità, fate di conoscerlo un poco più al minuto. – Contiene la più nera ingratitudine che si possa immaginare verso il Signore. Imperocché, che merito avevamo noi per essere eletti a nascere nella S. Chiesa Cattolica, piuttosto che altrove? Se Dio ci faceva nascere tra’ Giudei, tra’ Mussulmani, tra’ Gentili idolatri, noi avremmo passata una vita tutta di guai e disordini e poi incontrata una morte da bestie e finalmente incorsa un’eternità disperata dentro l’inferno. Che merito avevamo noi ad essere stati invece enumerati tra i figliuoli di Dio nel S. Battesimo e poi con tanta grazia riconfortati e messi sulla strada della salute, giacché perfino i Protestanti lo confessano che noi siamo sulla via del Paradiso? Che merito avevamo noi per un’elezione così amorevole? Fu tutta pura misericordia che il Signore con singolare predilezione volle usare verso di noi. Quale ingratitudine adunque può concepirsi più nera che quella di abbandonare la S. Fede concessaci così pietosamente, rinunziare alla S. Madre Chiesa e gettarci in braccio alla setta Protestante? Contiene un insulto gravissimo a Gesù Cristo; poiché i Cattolici ne godono tutte le tenerezze. Quei che son nati Protestanti e senza loro colpa si trovano fra di loro, non conoscono la verità, possono ancora in qualche modo amare Gesù Cristo, ma il Cattolico Apostata rinunzia totalmente a Gesù e non può più amarlo. Egli sa per Fede che la Chiesa Cattolica è la Sposa di Gesù, e perciò, calpestando la Sposa sa che non può non inimicarsi lo Sposo. Contiene un insulto gravissimo alla S. Chiesa. Il Cattolico sa che Gesù ha collocato nella sua Chiesa tutti i beni spirituali dei suoi fedeli, perché ha voluto che la Chiesa fosse nostra Madre e nostra Maestra. Ora chi si fa Protestante rinunzia a tutte le tenerezze di questa sua Madre, a tutte le sante istruzioni di questa Maestra e la contrista altamente e la disonora in faccia dei suoi nemici. – Se io avessi davanti a me un Cattolico infelice che volesse fare questo passo orribile, sapete che cosa vorrei fare? Quel che fece Agrippina col suo figliuolo Nerone Imperatore. Questi era solito giuocare delle somme immense, che poi perdeva e faceva pagare senza neppur vedere. Per ammaestrarlo, un giorno la madre gli fece trovare la somma che aveva perduta sopra una tavola e gliela fece contare. Allora si avvide quello scialacquatore nel maneggiar tutto quel danaro, che immensa somma fosse quella che aveva perduta. Io vorrei fare lo stesso con quell’infelice che vuole gettare la Fede. Orsù. gli vorrei dire, orsù ti vuoi fare Protestante? Prendi adunque la penna in mano e scrivi tutto quello a cui vuoi rinunziare. Hai da rinunziare a quella Fede che ti è stata infusa nel S. Battesimo, a quella che ti diede allora Gesù rivestendoti dell’abito dell’innocenza. Scrivi: Rinunzio. Rinunzia al Sacramento della Penitenza. Mai più non verserai il tuo cuore in quello del Sacerdote tuo padre, mai più non sentirai quella parola pronunziata in nome di Gesù: va’, sei perdonato. Rinunzia al cibarti mai più delle carni dell’Agnello Immacolato sì in vita che in morte. Il Pastor Divino mai non ti pascerà più di se stesso, il tuo cuore non palpiterà mai più sul cuore di Gesù. Scrivi: Rinunzio. – Rinunzia alla protezione della tua Madre Maria, che hai amata ed invocata fin dalle fasce. Sei stato nella sua protezione finora, rinunzia adesso ad esserle figliuolo e dille che non t’importa più di averla Madre. Scrivi, scrivi pure senza che ti tremi la mano, che tu rinunzi a Maria, che mai più non la invocherai. Rinunzia ai Santi tuoi patroni, al Santo di cui porti il nome, al Santo protettore di tua famiglia, al patrono del tuo paese, all’Angelo tuo Custode, e di’ loro che non li invocherai mai più, che non ti curi di loro protezione e non ne hai bisogno. Scrivi: Rinunzio. Rinunzia anche ai tuoi parenti, poiché non vuoi più avere con loro comune la S. Fede. Il Dio loro non sarà più il tuo Dio. Il tuo culto non sarà più il culto loro. Tu ti befferai di quello che essi onorano, mentre essi esecreranno te per la nuova Religione. Rinunzia a tutte le dolcezze degli affetti domestici, poiché questi non possono aver luogo tra quelli che non hanno da stare insieme in eterno. Scrivi: Rinunzio. Rinunzia a tutti gli aiuti che potevi sperare al punto della tua morte. Rinunzia all’Estrema Unzione, perché ai Protestanti non si conferisce: rinunzia alla benedizione del S. Rosario, della buona morte, del Carmine, perché i Protestanti non le curano. – Rinunzia a tutti i suffragi che la S. Chiesa presta ai defunti, perché i Protestanti non li credono. Rinunzia ad essere sepolto presso la Chiesa all’ombra della Croce accanto al tuo Padre, alla tua Madre, ai tuoi fratelli, alle tue sorelle, perché i Protestanti si gettano alla campagna, e non in terra benedetta. Come? tu tremi a fare tante rinunzie? Ah ti resta ben altro a rinunziare! Rinunzia pure animosamente a Dio Padre, perché sentenza universale della Chiesa è che non ha Dio per Padre chi non ha per Madre la Chiesa che tu rigetti: epperò Dio non sarà più tuo Padre; sarai sua creatura, sarai suo servo, ma figliuolo mai più. Rinunzia a Gesù suo divino Figliuolo, perché Gesù Capo della Chiesa Cattolica non riconosce nessuno per suo membro, che non appartenga a Lei, e tu allontanandoti dalla Chiesa dai per sempre un addio anche a Lui. Rinunzia allo Spirito Santo, il quale ti ha santificato un tempo, ma che ora contristato e rigettato da te, non vuole più saperne nulla, perché Egli non ha che fare con chi non è servo di Gesù. – Rinunzia dunque alla SS. Trinità, poiché molti dei Protestanti non ci credono, e con la credenza della Trinità rigetta anche pure l’Incarnazione, perché senza di essa non è possibile. Rigettati dunque tutti i misteri, abiurate tutte le verità, che sinora hai credute, ecco quello che abbraccerai. Starai a sentire tutte le contradizioni che i tuoi sozzi maestri ti vorranno insegnare, e tutte quelle accetterai come prettissima verità. Cambierai le tue credenze ogni ventiquattro ore, poiché niuna setta di Protestanti ha mai durato costante nelle medesime dottrine. Invece dell’augusta Dottrina Cattolica, invece del Romano Pontefice, dei Vescovi sparsi per tutto l’Orbe, obbedirai ad un sarto, ad un maestro da muro, ad un barbiere, alla tua propria opinione, ed in cambio di duecento milioni di Cattolici, avrai per fratelli un pugno di eretici, che si divorano gli uni gli altri sempre cercando e mai non arrivando la verità. – Per sostenere la tua fede non sarà più il magistero intelligente dei sacri Pastori sotto la scorta dei Vescovi, in comunione con la Cattedra di Pietro, che mai non è caduta, e mai non cadrà in errore; ma tutta tua sicurezza sarà una Bibbia corrotta che non intendi e che non puoi intendere, che ti hanno posto in mano uomini che non conosci e che non hanno altra autorità che quella che si sono arrogata da sè, e tu interpreterai questa Bibbia secondo ogni tuo capriccio che pazzamente chiamerai ispirazione dello Spirito Santo. Conforto di tua speranza non saranno le promesse che Gesù ha fatte alla sua Chiesa, perché il Protestante la crede caduta in errore; non saranno le buone opere, perché il Protestante non le crede di merito; non saranno gli aiuti divini, perché il più dei Protestanti con Calvino crede che Dio ha determinato senza riguardo o la salvezza o la dannazione di ciascuno di noi. Tuo conforto sarà la voce di un uomo sacrilego che ti assicura sulla sua parola che con la Fede sola ti salverai. La carità non avrai bisogno di alimentarla, perché non albergherà più nel tuo cuore. All’amor di Gesù sostituirai invece un po’di umanitarismo; alle caste e pure sue fiamme un sentimento freddo di probità. – É vero che sarai condannato in ciò dalla tua stessa ragione che ti rappresenterà mille volte le contradizioni a cui sei in preda, che sarai condannato dal buon senso naturale che ti rinfaccerà l’assurdo che hai commesso nel fidarti del tuo giudizio, piuttostochè di quello di tutta la Cattolica Chiesa; è vero che sarai condannato da duecento milioni di Cattolici diffusi per tutto l’orbe e da cento generazioni passate, nelle quali il fior dell’ingegno e della virtù si tenne stretto a quella Fede che tu vuoi abbandonare; è vero che sarai straziato dalla tua stessa coscienza, la quale ti rappresenterà sempre l’eccesso per cui osasti staccarti dal tuo Dio e dal seno di tua madre la Chiesa; è vero che ti prepari ad incontrare una morte tutta di rimorsi, di laceramenti, di disperazione: ma ne avrai per largo compenso di esser vissuto qualche anno senza la noia della Chiesa, dei Sacramenti, dei digiuni, delle astinenze, del culto Cattolico, in preda alle tue passioni ed ai tuoi capricci. Se questo compenso ti basta. se questo partito ti arride, e tu prendilo e gettati pure nelle braccia dei Protestanti, e rinunzia animosamente alla Fede che ti fu infusa con l’innocenza, alla Fede che ti consolò nella tua infanzia, alla Fede che asciugò pietosa le ultime lacrime di tuo padre e di tua madre, e fatti pur Protestante, cioè di niuna Religione; perché quelli che dal seno della Cattolica Chiesa passano ad essere Protestanti più non ne praticano veruna. La Chiesa tua Madre piangerà sulla tua rovina a lacrime di sangue, ma il suo Sposo le rasciugherà le lacrime concedendo il luogo da cui sei prevaricato ad un povero selvaggio dell’Oceania o dell’America o di qualche isola perduta in mezzo al mare, e tu farai il tuo corso e compirai la tua dannazione. Che se invece ti senti inorridire alla proposta che ti ho fatta, se l’amore di Gesù Cristo tuo Padre, se la divozione a Maria tua Madre, se la riverenza ai tuoi maggiori e parenti, se le lacrime di S. Chiesa, se il pensiero della tua salvezza, se il timor d’una infelice eternità possono qualche cosa presso di te, e tu allora levati sopra te stesso, e svincolati dai maestri d’iniquità che t’intorniano e di’ una volta che sei nato Cattolico, che vuoi morire Cattolico, e che prima ti strapperanno mille volte il cuore dal petto, che dal cuore la S. Fede.

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.