LO SCUDO DELLA FEDE (70)
[S. Franco: ERRORI DEL PROTESTANTISMO, Tip. Delle Murate, FIRENZE, 1858]
PARTE SECONDA.
FRODI PER CUI S’INTRODUCE IL PROTESTANTISMO
CAPITOLO V.
QUINTA FRODE: DIRE CHE LA S. CHIESA PROIBISCE LA LETTURA DELLA BIBBIA
Intorno alla Santa Scrittura fingono anche i Protestanti un’altra calunnia e la appongono alla Chiesa Cattolica. Vi dicono che i Sacerdoti Cattolici vi vogliono tenere nell’ignoranza, perché non scopriate le loro frodi e menzogne; che per questo non vogliono che leggiate la santa Bibbia, che leggiate il santo Vangelo, perché se leggeste questi libri verreste a conoscere le loro imposture. Questo lo dicono sfacciatamente. – Ebbene questa è una pura menzogna, una pura calunnia. La S. Chiesa nulla tanto desidera quanto che tutti i Fedeli siano profondamente istruiti nelle verità della S. Religione. Non è forse vero che i Parrochi, i Sacerdoti sono sempre sul raccomandarvi che veniate alla istruzione, alla spiegazione del santo Vangelo, che mandiate i vostri figliuoli alla Dottrina Cristiana? Non è forse vero che si premette una speciale e diligente istruzione dinanzi alla prima Comunione ed al Sacramento della Confermazione? Non è forse vero che la S. Chiesa ha ordinato che i Parrochi, prima di ammettere al sacramento del Matrimonio gli sposi, li interroghino intorno alla Dottrina Cristiana, per assicurarsi se sono istruiti? Non è forse vero che in ogni tempo i Confessori i quali si avvedono che i Penitenti non sanno le cose necessarie alla salute, differiscono loro l’assoluzione finché non le hanno imparate? – Quale menzogna adunque più grave di questa, che affermare che la Chiesa promuove l’ignoranza nel popolo? Vedete: prima di questi ultimi tempi tutte le scuole che si apersero in tutto il mondo, tutte le Università più celebri, tutte furono aperte dai Vescovi e dai Sommi Pontefici. Vedete se sono essi che amano la ignoranza! E voi dite ai vostri maestri che abbiano la bontà di provare che non sia cosi. Ma direte voi, non lasciano leggere la Santa Scrittura al popolo. E questa è un’aperta calunnia. La S. Chiesa Cattolica non ha proibita la Santa Scrittura ai Fedeli: solo vuole che nel leggerla si prendano due precauzioni.
Primo. Non vuole che si legga la Santa Scrittura guasta, corrotta e falsificata dagli Eretici, come è quella che vi mettono in mano, del Diodati. Ed ha ragione di fare così. perché allora invece di aver cibo per la vostr’anima, avreste il veleno degli errori, di che l’hanno seminata. Del resto, quando leggiate quella che è pura di ogni errore, come è quella di Monsignor Martini, allora non la proibisce. Ora dite a me: voi proibite ai vostri figliuoli di mangiare frutta guaste, acerbe ed altri cibi nocevoli alla sanità; se alcuno prendesse questo pretesto per dire che voi non volete che i vostri figliuoli mangino, che volete farli morire di fame, che cosa direste? che sono calunniatori, mentre voi vi contentate sì che mangino in buon’ora, purché mangino dei cibi sani. Ora lo stesso fa la S. Chiesa Leggano pure i fedeli la Santa Scrittura, la leggano con divozione, con riverenza, con pietà, con umiltà, che ne caveranno profitto, ma leggano la vera Santa Scrittura, non quella che è stata falsificata. Qual cosa può trovarsi più ragionevole? –
L’altra avvertenza che la buona Madre la S. Chiesa vuole che abbiamo, è che nel leggerla procuriamo di non prendere abbaglio e frantenderne il senso. Imperocché avete da sapere che nelle Sante Scritture vi sono molte cose profonde, sottili, difficili a capirsi, che se si prendono a traverso, invece di ammaestrarci nella verità ci conducono all’errore, come lo insegna lo stesso Apostolo S. Pietro. Ora perché non ci avvenga questa disgrazia, la S. Chiesa vuole che la leggiamo con le opportune spiegazioni vicine. Così se nasce qualche dubbio o se si incontra qualche difficoltà, subito se ne trova lo scioglimento e la spiegazione. Perciò vuole che la Santa Scrittura abbia delle note fatte bene, da lei approvate per sicure e che corredata di queste spiegazioni si dia ai Fedeli. Non vi sembra questa una grand’attenzione ed amorevolezza che la Santa Chiesa ci usa? Ci dà il pane e ce lo dà così bell’e tagliato, perché non ci facciamo male. Voi lasciate scherzare, saltare, divertirsi i vostri figliuoli, ma lasciate far tutto ciò vicino ad un fosso od un precipizio? Eh no, volete che siano sicuri. Così fa con voi la S. Chiesa. Tacciano dunque tutti i calunniatori di S. Chiesa e si confondano, e voi ammirate sempre più la sua sapienza e ringraziatela della sua amorevolezza. –
Ma che pericolo si può incontrare nel leggere la S. Scrittura, poiché lo Spirito Santo ci rivela tutto quello che in essa si contiene? Eh io lo so che i Protestanti hanno sempre in bocca questa bella ragione: ma il male si è che è falsissimo che lo Spirito Santo abbia preso quest’impegno di farci da interprete della S. Scrittura. Lo Spirito Santo c’insegna ogni cosa in questo senso, che quando pervengono alle nostre orecchie gli ammaestramenti esterni della S. Chiesa, dei Pastori legittimi, oppure della S. Scrittura letta con umiltà e spiegata dai S. Padri, esso ci fa provare diletto in essi e ce li rende soavi allo spirito, come vediamo accadere tutto giorno alle persone sinceramente devote: ma non c’ammaestra in questo modo, che Egli ci riveli sensibilmente quello che abbiamo da credere e da praticare. Il presumere questo è una pazzia, ed è una fonte d’infinite altre pazzie, quali noi vediamo in quelli che credono a siffatta immediata ispirazione. Lo Spirito Santo, in una parola, non ci fa da interprete della Divina Scrittura, ma quando ci è sanamente interpretata la S. Scrittura, esso ce la fa gustare e ce ne fa trarre profitto. E questo è quello che c’insegna la stessaS. Scrittura, la quale ci fa sapere che la Fede ci viene per mezzo dell’udito, cioè dalla spiegazione che ce ne fa il Magistero di S. Chiesa, che la S. Scrittura non si deve intendere per propria interpretazione, ma bensì per quella di S. Chiesa: che nella Scrittura vi sono cose molto difficili ad intendersi, e che alcuni per loro rovina le depravano e così si perdono. Del resto gli è poi tanto chiaro che lo Spirito Santo non ha mai preso cotesto impegno di ammaestrare ognuno in particolare, che per vederlo basta aver occhi. Che cosa è lo Spirito Santo? É spirito di verità. Non può dunque non rivelare la Verità. Ora se fossero tutti ispirati dallo Spirito Santo, quei che interpretano la S. Scrittura privatamente non potrebbero contraddirsi scambievolmente: ma tutti dovrebbero convenire nelle verità che ritraggono dalle S. Scritture: il fatto però ci convince fino all’ultima evidenza che è tutto l’opposto, mentre ciascuno l’intende a suo modo. – A Lutero lo Spirito Santo dice, a cagion di esempio, che Gesù Cristo si trova nell’Ostia, a Calvino lo mette in dubbio, ai Sacramentari dice assolutamente che non vi è. Lo Spirito Santo dice ad alcuni che sono necessarie le buone opere, ad altri che sono inutili, ad altri che sono impossibili e così andate voi discorrendo. Tutti fondano la loro dottrina sulla S. Scrittura, tutti dicono che hanno lo Spirito Santo che li ammaestra; è possibile che lo Spirito Santo dica sì e no, si contradica ad ogni momento e con tante contradizioni quante sono le teste? – Lo Spirito Santo è Dio come il Padre e come il Figliuolo, ed è la stessa sapienza, giustizia e verità. È dunque un bestemmiatore sacrilego chi lo tratta da falsatore, da bugiardo, da contradicente a sé medesimo. Deponga ognuno pertanto, se non vuole bestemmiare, tutte le sue storture della privata ispirazione. Lo Spirito Santo è congiunto alla Chiesa di Gesù e la regge, e la illumina e la conforta e l’assiste coi suoi doni e con le sue grazie, e noi fintantoché siamo uniti con la Chiesa partecipiamo a tutti i doni dello Spirito Santo ed alla sua luce divina; ma appena ci dipartiamo da Lei, Egli si diparte da noi, ed allora noi andiamo soggetti a prendere per ispirazioni divine tutte le stranezze del nostro cervello.