INFEDELI
[G. Bertetti: Il Sacerdote predicatore; S.E.I. Ed. Torino, 1919]
1. Varie specie d’infedeli. — 2. Una grave questione. –
3. Relazioni nostre con gl’infedeli.
1. VARIE SPECIE D’INFEDELI. — Sono infedeli coloro che non hanno la fede di Gesù Cristo;… sia che non l’abbiamo mai avuta (pagani);… sia che, dopo averla avuta, l’abbiano respinta (ebrei ed eretici). Di costoro, i pagani son quelli che errano maggiormente dalla fede, ma sono meno colpevoli, perché « pecca più gravemente contro la fede chi s’oppone alla fede già ricevuta, che chi s’oppone alla fede non mai ricevuta; come pecca più gravemente chi non adempie ciò che ha promesso, che chi non adempie quello che non ha mai promesso » (S. TH., 2a 2a e, q. 10, a. 6)… I pagani non conobbero la via della giustizia; la conobbero i giudei e gli eretici, e l’abbandonarono: « Meglio era per essi il non conoscere la via della giustizia, che, conosciutala, rivolgersi indietro dal comandamento santo che ad essi è stato dato » (2a PETR., 2, 21) . A loro volta gli ebrei, benché in confronto degli eretici professino un maggior numero d’errori contro la fede, tuttavia sono meno colpevoli degli eretici;… perché gli ebrei respingono la fede cristiana ch’essi ricevettero soltanto in figura, gli eretici la respingono dopo averla ricevuta in tutta la manifestazione della realtà;… gli ebrei non ricevettero mai la fede dell’Evangelo, gli eretici l’hanno ricevuta e la respingono guastandola… [Tanto è ancor certo per i modernisti del “Novus Ordo”, per i fallibilisti gallicani lefebvriani, i tesisti materialiter, tutte le sette sedevacantiste attuali (tutti quelli che si dicono cattolici, ma … non lo sono) – ndr.-]
2. UNA GRAVE QUESTIONE si fa intorno a quegl’infedeli che nacquero e furono allevati senza lor colpa nell’infedeltà. – Se costoro, sapendo di poter istruirsi nella fede di Gesù Cristo, trascurano di farlo, sono colpevoli d’infedeltà e non possono sperare di salvarsi. Se invece non hanno alcuna possibilità d’istruirsi nella fede, ma profitteranno di quelle grazie medicinali che Dio lor concede per osservar la legge naturale, e così non opporranno l’ostacolo del peccato, otterranno da Dio la grazia della fede o con mezzi ordinari, o anche, in mancanza di questi, con mezzi straordinari che Dio solo conosce: quel Dio che ci vuol tutti salvi e che a ciascuno dà la grazia necessaria e sufficiente per salvarsi… Ma se non osserveranno la legge naturale, «si danneranno non già per causa del peccato d’infedeltà da loro non commesso, ma per causa degli altri peccati, che non si possono rimettere senza la fede » (S. Th., ib., a. 1)
3. LE RELAZIONI NOSTRE CON GL’INFEDELI s’hanno a fondare su quel principio: che dobbiamo salvare anzitutto l’anima nostra e poi quella degli altri, perciò, evitare per noi ogni pericolo di perversione o di perdita della fede,… e procurare nello stesso tempo la conversione degli infedeli. A evitare ogni pericolo di perversione e di perdita della fede, asteniamoci
assolutamente da ogni partecipazione ai riti religiosi degli eretici,… asteniamoci da ogni disputa con loro circa la fede… Limitiamo al puro necessario le nostre relazioni con loro… trattiamoli caritatevolmente, ma senza soverchia familiarità… Non leggiamo i loro libri… non frequentiamo le loro adunanze [Attenti soprattutto ad evitare qualsiasi contaminazione con il “Novus Ordo”, da evitare come peste velenosa mortalissima –ndr. -]. – A procurare la conversione degl’infedeli, aiutiamo l’opera dei missionari cattolici, con l’obolo della nostra carità e con la preghiera… concorriamo secondo le nostre forze alla redenzione delle anime, pensando qual immenso beneficio sia la fede e in qual pericolo d’eterna dannazione si trovino quei che vivono nelle tenebre e nell’ombra della morte…
— Quanto agl’infedeli che vivono vicino a noi, badiamo anzitutto a non renderli più ostinati nel loro errore, per causa del nostro modo di vivere non sempre conforme all’Evangelo… « Gl’infedeli disprezzano la fede, quando vengono a scoprire le mancanze dei fedeli » (S. TH., ib., a. 10);… addossano alla fede ciò che è colpa nostra,… non si curano dei nostri santi, tengono conto solamente dei cattivi, e mettendoci tutti in un fascio conchiudono che nella loro setta c’è più virtù che nella nostra… La predica più efficace per la conversione delle anime sia quella del buon esempio: « Risplenda la vostra luce innanzi agli uomini, affinché vedano le vostre opere buone, e glorifichino il vostro Padre ch’è nei cieli » (MATTH., V, 16);… «in tutte le cose fa vedere te stesso modello del ben fare, nella dottrina, nella purità, nei costumi, nella gravità: il discorrere sano, irreprensibile, talmente che chi ci sta di contro abbia rossore, non avendo nulla da dir male di noi» (Tit., 2, 7, 8)…..