LO SCUDO DELLA FEDE (XI)

[A. Carmignola: “Lo Scudo della Fede”. S.E.I. Ed. Torino, 1927]

XI.

LA VERA RELIGIONE.

Tutte le religioni sono buone? — Tutte le religioni devono essere rispettate? Si devono rispettare tutte le opinioni?— Tutti coloro che non professano la religione cattolica andranno perduti? — Che è di quei bambini che muoiono senza battesimo?

— Ho appreso con piacere le prove e le testimonianze della fede ossia religione cattolica, e vedo bene che questa fede o religione è la sola vera. Com’è adunque che da tanti si dice: È affatto indifferente tener questa o quella religione, perché alla fln fine tutte le religioni sono buone? Tutte le religioni vogliono essere rispettate?  Ognuno la sua religione?

Già, è veramente così che si dice. Ma enormi stranezze e falsità! Dal momento che la religione cattolica si mostra la vera e la buona, perché la sola dotata di quelle prove e testimonianze che la comprovano tale, come mai si può dire che tutte le religioni sono buone! – Ciò vorrebbe dire, che dottrine fra di loro affatto contrarie, sono egualmente vere, che il bianco e il nero sono la stessa cosa, che la luce si accorda colle tenebre; che tanto ha ragione il pagano che adora gli idoli e commette ogni delitto per onorarli, il turco che si abbandona ad ogni nefandità per compiere un sacro dovere, l’ebreo che ha messo a morte il Redentore del mondo e lo bestemmia, il protestante che disconosce la più parte delle dottrine e delle opere di Gesù Cristo, quanto il Cristiano che crede e fa tutto quello che Gesù Cristo ha insegnato e stabilito. Ciò vorrebbe dire che a Dio poco importa di essere ignorato e conosciuto, di essere adorato Lui o che si adori il demonio, che lo si creda giusto, santo e perfetto, oppure ladro, impudico e sciocco. Ciò vorrebbe dire che nel dì del giudizio, Iddio volgendosi a tatti gli uomini, di qualsiasi religione, a tutti direbbe: di tutti io sono contento; sono contento di voi pagani, che mi avete creduto una pietra, di voi ebrei che mi avete caricato di bestemmie, di voi turchi che vi siete contaminati nelle impudicizie, di voi protestanti che avete negato la Chiesa e i miei Sacramenti, sì sono contento di voi come dei Cristiani Cattolici, che mi hanno creduto in tutto, adorato e pregato con fervore; venite tutti al mio seno, salite tutti al cielo. Ciò vorrebbe dire in una parola che Dio sarebbe un insipiente e giustificcherebbe il massimo degli assurdi. Ecco le conseguenze del dire: Tutte le religioni sono buone. Che te ne pare?

— Mi pare che il dir ciò sia davvero una gran corbelleria.

Ed aggiungi pure: una grande empietà, ed una deplorevole cecità, perché chi parla così offende quel Dio che ha rivelato la verità della santa Fede Cattolica, e chiude volontariamente gli occhi dinanzi alla luce della verità, che gli sfavilla dinanzi. Di fatti perché mai Iddio ha parlato ai Patriarchi ed ai Profeti ed ha con tanta precisione rivelato se stesso? Perché nella sua legge, data sul Sinai a Mosè, ha proibito così esplicitamente l’idolatria? Perché ha punito con sì terribili castighi i popoli pagani, che adoravano le false divinità, e il popolo ebreo quando si abbandonava a somigliante delitto? Perché Gesù Cristo è venuto sulla terra a dare agli uomini una completa rivelazione delle verità da credersi e da praticarsi! Perché confermò Egli la sua dottrina con l’evidenza dei miracoli? Perché morì Egli sulla croce? Perché gli Apostoli con immenso loro disagio andarono, chi in una, chi in altra parte del mondo, a portare la religione di Cristo? Perché  i Martiri perdettero la vita fra i più crudeli tormenti anziché apostatare da questa religione? Perché i più grandi dottori impiegarono tutto il loro genio a difenderla dall’errore? Perché infine interviene Dio stesso con la sua potenza a mantenerla immutabile nei suoi dogmi e nella sua morale, indissolubile nella sua costituzione e nella sua gerarchia? Comprendi bene che se tutte le religioni fossero buone, tutto ciò sarebbe stato affatto inutile. – Dunque come la ragione stessa ci dice che non c’è che un Dio solo, così ci dice ancora che non ci può essere che una sola vera religione, quella cioè che si mostra divinamente rivelata, la religione Cristiana Cattolica.

— Eppure vi son di coloro che dicono: O tutte le religioni sono buone, o nessuna è buona.

Amico mio, ciascuno può materialmente dire qualunque buaggine egli vuole, ma non perciò noi siamo obbligati a tenerla per una sentenza d’oro. Anzi le buaggini non meritano neppure di essere prese in considerazione. Se tu da Torino volessi recarti a Moncalieri, e trovandoti in Piazza Castello e domandando a taluno della via che vi conduce, ti sentissi a rispondere: « o tutte, o nessuna; » non guarderesti in faccia quel cotale che così t’ha risposto per sapere se si tratti di un imbecille o di un pazzo?

— Perciò non si dovranno rispettare le altre religioni?

Noi dobbiamo rispettare tutti gli uomini di qualunque religione essi siano, perché tutti sono nostri fratelli, ma le falsi religioni che professano no, perché sarebbe un rispettare l’errore e il peccato. Non voglio dire con ciò che noi a bella posta ci dobbiamo mettere a disprezzare le credenze delle falsi religioni per far dispetto a coloro che le professano, ma voglio dire che non potremo mai asserire, ad esempio, che facciano bene coloro che scientemente professano le religioni false.

— Dunque non è neppur giusto quel dire: Ognuno la sua religione?

* Tutt’altro che giusto è falsissimo come il dire: «Tutte le religioni sono buone». Anziché dire: «Ognuno la sua religione, » bisogna dire: «Ognuno deve cercare e seguire la verità ». Epperò se alcuno si trova in una religione, che con ragione lo faccia dubitare di essa, deve cercare di conoscere quale sia la vera ed abbracciarla.

— Ma pure si dice ancora che un uomo dabbene non cangia mai di religione.

E si dice così un’altra assurdità. L’uomo dabbene è quegli che vive conforme alla verità ed alla giustizia. Come dunque potrà dirsi uomo dabbene colui, che conoscendo la falsità della sua religione rimane in essa?

— Un protestante perciò, che si trovasse nel dubbio o nel sospetto di trovarsi nell’errore, che cosa dovrebbe fare?

Dovrebbe istruirsi e sincerarsi. È quello appunto che ultimamente hanno fatto moltissimi protestanti d’Inghilterra, i quali per tal guisa hanno abbracciata la Fede Cattolica. – Nel secolo XVIII visse il Duca di Brunswick e Luneburg, il quale era protestante e voleva convertirsi. Circospetto com’era, prima di farsi Cattolico, per non sbagliare, si presentò ai professori e teologi dell’Università di Hemstadt, partigiana caldissima degli errori di Lutero e fece loro il seguente quesito: « Nella Chiesa Cattolica si può conseguire l’eterna salute? » – Ebbene, non ostante che si trattasse dei teologi più arrabbiati contro i Cattolici, essi in generale risposero di sì, anzi in detto scritto dimostrarono « che uno poteva sicurissimamente salvarsi nella Chiesa Cattolica e che ad un protestante era lecito farsi Cattolico senza ombra di scrupolo o pericolo ». Così i dottori protestanti si davano da per se stessi la zappa sui piedi e implicitamente confessavano di non possedere la vera religione. Il Duca fece ben presto la sua abiura dapprima al Papa Clemente XI, e poi in pubblico nella cattedrale di Magonza dinanzi all’Arcivescovo, e in quella circostanza scrisse un libro dei cinquanta motivi per cui la fede romana cattolica sia la sola vera. E tra le altre cose in detto libro scrive: « I protestanti confessano che i Cattolici possono salvarsi, e al contrario i Cattolici credono che fuori della vera religione ciò è impossibile, dunque è da stolto essere nel protestantesimo, ove la salute è incerta. – Solo la religione cattolica ha santi e martiri; invece tutti gli eresiarchi sono scostumati nella vita e nelle opere, e la dottrina luterana ha principii nefandi, che menano al libertinaggio. – Nella Religione Cattolica vi sono miracoli senza numero, nelle sette neppure uno. Il primo eretico Simon Mago volle volare per imitare l’Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo, ma alla preghiera di S. Pietro cadde e si ruppe le gambe e morì. Calvino per fingere un miracolo prega un uomo di contraffare il morto e levarsi dalla bara subito che gli venisse da lui ordinato, e per giusto castigo di Dio, il finto morto si trova realmente cadavere. V’hanno Cattolici, che si fanno protestanti per vivere licenziosamente, e viceversa gli eretici, che si convertono alla fede Cattolica, lo fanno per vivere esemplarmente. Molti e moltissimi protestanti in punto di morte si fanno Cattolici; per lo contrario nessun Cattolico moribondo chiese di farsi protestante ».

— Non si può dunque ammettere la libertà di coscienza e di religione, che da tanti si predica?

Non si può affatto. Nessuno è in arbitrio di scegliersi e farsi da sé la sua religione. Ognuno deve tenere ed abbracciare quella religione che riconosce vera, a meno che non voglia essere illogico ed abusare della sua ragione.

— Ma negando questa libertà non si diventa intolleranti? Perciocché non si devono forse rispettare tutte le opinioni?

La verità non tollera certamente l’errore, epperò è verissimo che negando noi, come siamo in dovere di negare, la libertà di religione, diventiamo intolleranti della falsità e della menzogna. E chi non deve ambire questo onore? In quanto poi al rispettare tutte le opinioni bisogna intenderci. Se per opinione tu intendi il parere, il pensamento altrui attorno ad una cosa indifferente, e allora è cosa buona rispettare le altrui opinioni e non pretendere di far valere sempre la propria. Ma se per opinione intendi dire: fede, credenza religiosa, allora siamo da capo a dire questo assurdo che bisogna rispettare del pari la verità e l’errore, il giusto e l’ingiusto, il bene e il male.

— Fa dunque male la civile autorità nel tollerare la libertà di coscienza e di religione?

Sì, qualora ciò non facesse per qualche bene che da ciò ne deriva, o per qualche male che viene evitato.

— Eppure si dice che la libertà di coscienza è benefica a tutte le religioni.

E si dice così una falsità, perciocché una tale libertà riesce dannosa e funesta alla vera Religione, la quale trova tanti ostacoli a conservarsi quante sono le false religioni che lo Stato tollera e tratta alla pari.

— Se taluno adunque nel discorrere venisse fuori a dire cose contrarie alla fede Cattolica non devo giovarmi di questa regola che bisogna rispettare tutte le opinioni?

No certamente. Dovrai rispettare sempre gl’individui che mettono fuori gli spropositi, che questo la carità cristiana lo impone, ma allo sproposito, allo strafalcione, alla bestemmia, all’eresia profferita devi dare il nome che si merita. E se ti senti, e puoi farlo con utilità di chi ti ascolta, dovrai ribattere l’errore inteso, altrimenti almeno con la tua condotta devi far intendere apertamente che tu non sei di quel parere, ma che credi fermamente agli insegnamenti della Fede Cattolica. Ma il meglio di tutto sarà tenerti sempre lontano da chi puoi sospettare che nel discorrere attenti in qualsiasi modo alla tua fede.

— Ho inteso. Ma dunque tutti coloro che non professano la Religione Cattolica andranno tutti perduti?

Ascolta: Nessun uomo andrà all’eterna perdizione senza averla voluta di sua deliberata volontà. Iddio dà a tutti gli uomini la grazia necessaria per conoscerlo, amarlo e servirlo, anche agli eretici, anche agli ebrei, anche ai turchi, anche ai gentili, anche ai selvaggi. E tutti gli uomini, senza eccezione di sorta, possono assecondare tale grazia e salvarsi, non assecondarla e perdersi. – Molti poi tra coloro che non sono nella Religione Cattolica, possono tuttavia, benché non appartengano al suo corpo, ossia alla società visibile da lei formata, appartenere alla sua anima, vale a dire allo Spirito divino che la informa, e morendo in tal condizione certamente andranno salvi. E così si salveranno i bambini degli eretici, che muoiono dopo aver ricevuto il Battesimo secondo le condizioni volute dalla Chiesa Cattolica, ossia da Gesù Cristo; si salveranno gli stessi eretici adulti, che sono sempre rimasti in buona fede e hanno menata una vita conforme alla legge di Dio; si salveranno gl’infedeli, che pur non avendo conosciuto Gesù Cristo, hanno fatto mai sempre ciò che loro dettava la legge naturale, e nel voler confermare pienamente la loro volontà alla volontà di Dio hanno avuto un desiderio implicito di ricevere il santo Battesimo. – Si salveranno insomma tutti coloro che davvero vorranno salvarsi, ancorché fuori del corpo della Chiesa Cattolica, come certamente pur troppo si danneranno coloro che, pur appartenendo al suo corpo non praticano tuttavia come si conviene quella santa Religione, che la Chiesa Cattolica c’insegna e ci anima a praticare.

— E di quei bambini, che muoiono senza aver potuto ricevere il Battesimo, che sarà?

Essi, senza dubbio non sono ammessi a vedere mai Iddio a faccia a faccia e a godere la felicità di questa contemplazione, ma tuttavia secondo la più comune sentenza dei dottori, essi nell’altra vita non avranno a soffrire nessuna pena, anzi godranno in pace i beni di natura.

— Ma ad ogni modo non soffriranno essi per essere così esclusi dal paradiso?

Se essi conoscessero d’averlo perduto sì, ma siccome non hanno tale conoscenza, perciò essi non soffrono di tale esclusione.

— E non è tuttavia una ingiustizia, che questi bambini senza loro colpa siano privati dei godimenti del cielo?

Ingiustizia? E non è forse padrone Iddio di fare come gli piace? E se Egli dona a questi bambini soltanto la vita naturale e il godimento della stessa, non fa già loro un grande benefizio? E non dà già loro di più, mille volte più, di quel nulla che loro dovrebbe dare?

— Sì, ciò è vero; si deve ammettere.

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.