Una parola al fedele neo-convertito.
Caro fedele,
poiché alcuni di voi hanno chiesto di darvi un’istruzione almeno sommaria, qui potete trovare alcune indicazioni sul come organizzare la vita cattolica nelle circostanze in cui la maggior parte del clero ha cessato di praticare la Fede cattolica e è divenuto seguace della religione del “Novus Ordo”.
Il Papa e pochissimi sacerdoti continuano a servire la Chiesa Cattolica in esilio, e i Cattolici possono fare la loro confessione, partecipare alla Santa Messa e ricevere la Santa Comunione non più di due volte all’anno.
Bisogna capire che non solo è in esilio l’alta Gerarchia, ma bensì anche tutta la gerarchia ed i fedeli. Tutta la Chiesa conduce la sua missione in Eclissi.
Tale situazione non è nuova per la Chiesa di Cristo. La Beata Vergine Maria, gli Apostoli, molti Santi in tempi di persecuzione, furono esiliati e finanche Nostro Signore fu esiliato: per un po’ fu “nascosto in un campo … come una perla preziosa di grande valore” (San Matteo XIII: 44-46), poi però, nel momento giusto, essa fu ritrovata per brillare sulla croce.
«Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. » [Filip. II, 4-8]
E così non è una novità per la Sua Chiesa seguirlo sulla via della Croce, verso l’esilio!
Nostro Signore Gesù Cristo creò questo mondo, ma il mondo lo mandò in esilio: “Era nel mondo, e il mondo fu creato da lui, e il mondo non lo conobbe. Venne tra i suoi, e i suoi non lo accolsero “(San Giovanni 1: 9-11). Ma quelli che lo accolsero, divennero figli di Dio: “Ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto, ha dato il potere di diventare figli di Dio, a quelli che credono nel suo Nome, che sono nati non da sangue, né dalla volontà della carne, né dalla volontà dell’uomo, ma da Dio “(San Giovanni 1: 12-13).
Purtroppo, coloro che hanno accolto il Nostro Signore Gesù Cristo, sono una minoranza, e questa minoranza è permanentemente perseguitata dal mondo che “non Lo ha ricevuto”. “Se il mondo ti odia, sappi che ha odiato Me, prima di te … Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche te” (San Giovanni XV: 18-23).
Ma questa non è una causa di disperazione o di panico, poiché abbiamo il “Sommo Sacerdote Misericordioso e Fedele” (Ebrei II:17), che è in grado di aiutarci: “… infatti proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova “.[Ebr. II, 18], abbiamo il Buon Pastore che dice: ” Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno”. [Luc. XII, 32]
“Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!” [Matt. VII, 13-14].
Quando qualcuno si converte dal “Novus Ordo” alla Religione Cattolica, non cambia solo il luogo di culto, né la giurisdizione… cambia totalmente la fede, la morale e la disciplina. Ciò significa che i Cattolici non hanno il diritto di sentirsi liberi di fare ciò che vogliono, come hanno fatto in passato, quando erano membri della larga e comoda falsa religione del “Novus Ordo”.
La via verso il Regno di Dio è una via di numerose e benefiche limitazioni. Coloro che vogliono entrare nel Regno di Dio devono prendere su di sé il giogo di Gesù Cristo ed imparare da Lui ad essere miti ed umili di cuore, così come Lui stesso è mite ed umile di cuore. (San Matteo XI: 29-30).
Falso culto:
Molti convertiti non sapevano ad esempio, che violando il primo comandamento, un uomo commette peccato mortale. Ma dal momento stesso in cui un convertito conosce la verità, è obbligato ad abbandonare tutte le pratiche proibite, per tutto il resto della vita.
I Cattolici sono obbligati ad osservare tutti i Dieci Comandamenti di Dio, i Precetti della Chiesa nonché la Fede, la Morale e la Disciplina nella sua integrità.
Spesso dopo la conversione alcune persone cercano ancora di continuare in pratiche e costumi falsi, assolutamente inutili e persino dannosi per i Cattolici. Lo fanno “per inerzia”, o perché pensano che la fede del “Novus Ordo” e la Fede della Chiesa Cattolica siano uguali o solo un po’ diversi. E se qualcuno, dopo essersi unito alla Chiesa Cattolica, intende ancora praticare la falsa fede, la morale e la disciplina precedente, la sua conversione è nulla, e non si è unito affatto alla Chiesa Cattolica!
Il primo Comandamento tra l’altro, proibisce di credere in “messaggi”, “rivelazioni”, “ispirazioni”, “voci” ecc., ricevuti in un sogno o in una “visione”.
Se qualcuno dice che ha visto Gesù, o la Madre di Dio, o gli Angeli o i Santi, e che tutti devono fare ciò che “essi hanno loro detto”, bisogna essere cauti e tenere presente questo avvertimento di Dio: “Quindi, se c’è qualcuno che ti dirà: Ecco, ecco Cristo, o eccolo là; non credergli. Perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e mostreranno grandi segni e prodigi, tanto da ingannare (se possibile) persino gli eletti. Ecco, te l’ho detto prima “(San Matteo XXIV: 23-25). E anche San Paolo, l’Apostolo, dice: ” … nessuna meraviglia; poiché satana stesso si trasforma in un angelo di luce “(2 Corinzi XI:14).
Una credenza in una strana “immagine” su una pietra, su un legno, su una superficie d’acqua, su un vetro, ecc., che in qualche modo ricorda remotamente strane creature, o anche un uomo, un Angelo, ecc., è una sorta di falsa adorazione … Spesso accade questo, quando qualcuno vuole presentare la “propria” immaginazione come “messaggio molto importante dal cielo” per il mondo.
Quando vediamo il mondo che ci circonda, creato da Dio, non dovremmo adorare la creazione stessa, perché è proibito dal primo comandamento, ma dovremmo piuttosto glorificare e ringraziare Dio Creatore per la sua potenza e la eterna carità nei nostri confronti. La via migliore per la glorificazione di Dio è il ringraziamento è l’adempimento dei Comandamenti di Dio.
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L’approvazione della Chiesa delle rivelazioni private, significa semplicemente che esse non contengono nulla contro la fede e la morale. Non pecca mai mortalmente chi li nega perché non è convinto che vengano da Dio. (Teologia morale)
Vera adorazione:
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I. Il Sacrificio.
Il culto di Dio richiede l’offerta del Santo Sacrificio della Messa, a cui i fedeli sono obbligati ad assistere nelle occasioni comandate.
II. L’Adorazione.
Concetto. L’adorazione è l’atto dell’adorazione divina con la quale riconosciamo l’Infinita Maestà e la Signoria di Dio, la nostra dipendenza da Lui e la sottomissione a Lui.
Obbligo.
a) L’adorazione nel senso proprio (cultus latriæ) può e deve essere resa a Dio solamente.
È reso a Lui e Lui soltanto è adorato in quanto Dio stesso (ad esempio: la Santissima Trinità, Gesù Cristo, il Santissimo Sacramento) a causa della Sua eccellenza; Gli viene offerto relativamente, quando sono venerate le immagini di Dio, gli strumenti della Sacra Passione, ecc., per l’eccellenza di Dio con cui hanno una relazione così stretta.
b) Un culto speciale (cultus duliæ) è dovuto agli Angeli e ai Santi, poiché come amici di Dio anch’essi partecipano alla Sua eccellenza.
Una maggiore adorazione (cultus hyperduliæ) di quella offerta a qualsiasi altra creatura, è dovuta alla Madre di Dio, perché anche Ella condivide in modo speciale la Sua eccellenza.
– I Santi canonizzati possono essere venerati ovunque sulla terra con qualsiasi atto di culto di dulia; il Beato invece, solo in quei luoghi dove la Santa Sede permette la loro venerazione e nella maniera da essa approvata (C. 1277).
– Il titolo di “Venerabile”, o di “Servo di Dio” non consente la pratica della venerazione pubblica (C. 2115); la venerazione privata di una tale persona non è però proibita.
– Solo gli Angeli e quei Santi e Beati che sono stati riconosciuti come tali dalla Chiesa possono essere invocati pubblicamente. In privato possiamo implorare tutti i giusti in cielo e sulla terra, ed in particolare anche i bambini battezzati che muoiono prima di raggiungere l’uso della ragione, così come anche le Anime del Purgatorio. (Teologia morale)
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Alcune parole sulla preghiera:
I Cattolici dovrebbero pregare quotidianamente con preghiere mattutine, preghiere serali, notturne, con varie preghiere da rivolgere a nostro Signore, alla Madre di Dio, agli Angeli e ai Santi, il Credo, le preghiere ai pasti e prima di ogni azione, ecc., le Novene, fare spesso il segno della croce.
È ottima cosa che i Cattolici preghino il Santo Rosario uniti nelle loro famiglie quotidianamente o tutte le volte che possono, almeno la domenica e le festività di obbligo, secondo gli orari di lavoro dei membri della famiglia.
È molto consigliabile fare un esame quotidiano di coscienza e un atto di contrizione perfetta; ma l’obbligo di confessare i peccati davanti a un sacerdote rimane sempre, appena sia possibile.
Ed è molto bello ricevere frequentemente la Comunione Spirituale, quando non si ha la possibilità di partecipare alla Santa Messa.
Quando un Vescovo o un Sacerdote saranno in grado di venire dai fedeli, allora essi potranno confessare i peccati e ricevere la Santa Comunione.
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L’omissione volontaria delle preghiere quotidiane è raramente esente da ogni colpa, poiché è il risultato di negligenza e tiepidezza. (Teologia morale)
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Altro sulla preghiera:
Se i fedeli saranno in grado, potranno riunirsi in una sala, in gruppo di tre o più persone per pregare il Santo Rosario. I giorni preferibili sono le domeniche e le feste comandate. Nessuno può essere un leader, né un “capo”, né un “profeta” in quelle riunioni del Rosario. Un Fedele per volta può condurre una decina del Rosario. Se è presente un uomo ad un incontro di preghiera, egli ha la priorità di condurre il Santo Rosario, oppure può delegare le donne nel condurre una, due o tre decine del Rosario.
A causa delle circostanze molto difficili della Chiesa in Eclissi, l’alta Gerarchia non vieta la preghiera del Santo Rosario, fatta in un piccolo gruppo di due persone, anche per telefono. Tale pratica è una forma di devozione non ufficiale, ma straordinaria, ed è consentita a mo’ di privilegio per coloro che vivono lontani e non possono essere fisicamente presenti alle riunioni del Rosario, o per coloro che hanno bisogno di preghiere in circostanze difficili. Non sono consentite “video-conferenze”.
Le cosiddette “conferenze telefoniche di preghiera” per gruppi più grandi, costituiti da più di due persone, non sono consentite, perché non sono sicure. Lo stesso vale per le “videoconferenze”.
Nessun fedele laico o laica può far da predicatore, catechista, insegnante durante le riunioni del Rosario, né in sala né per telefono (vedi: Falsa adorazione).
È proibito ai Cattolici di pregare insieme ai non cattolici.
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La partecipazione attiva dei Cattolici ai servizi di culto non cattolici è del tutto vietata (C. 1258).
Chiunque si oppone alle prescrizioni del C. 1258 e prende parte a servizi non cattolici è sospettato di eresia (C. 2316).
La presenza passiva è consentita solo per una buona ragione, ad esempio: Soldati e prigionieri possono partecipare a tali servizi se comandati a farlo per ordine, ma non se imposti in odium fidei. (Teologia morale)
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I due corpi della Chiesa Cattolica:
[dal Catechismo di Baltimora] :
490. Come possono essere divisi i membri della Chiesa sulla terra?
I membri della Chiesa sulla terra possono essere divisi in: coloro che insegnano e coloro che vengono istruiti. Coloro che insegnano, cioè il Papa, i Vescovi e i Sacerdoti, sono chiamati: Chiesa docente, o semplicemente la Chiesa. Coloro che vengono istruiti sono chiamati: Chiesa discente, o semplicemente i fedeli.
http://www.baltimore-catechism.com/lesson11.htm
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[da: Il “Catechismo spiegato”, del Rev. Francis Spirago]:
“La Chiesa Cattolica consiste in un corpo docente ed un corpo discente. Al primo appartengono il Papa, i Vescovi e i Sacerdoti; al secondo tutti i fedeli. I sacerdoti sono gli assistenti dei Vescovi; essi ricevono i loro ordini dal Vescovo e sono anche suoi figli spirituali; il loro compito è quello di eseguire i comandi del Vescovo; anche quando sono chiamati ad assistere ai Concili, non votano come giudici, ma solo come consiglieri, né hanno poteri per scomunicare. I sacerdoti hanno solo una parte del potere episcopale, e il loro ufficio può essere esercitato solo con il mandato del Vescovo. Questa mandato è detto: missione canonica (missio canonica).
“Manuale per sacerdoti, insegnanti e genitori a cura del Rev. S.G. Messmer, D.D., D.C.L., Vescovo di Green Bay. IL CATECHISMO SPIEGATO dall’originale di Rev. Francis Spirago, professore di teologia, a cura del rev. Richard F. Clarke S.J., data di pubblicazione 1899.
Nel Concilio di Trento, è scritto: [CANON V]: Se qualcuno dovesse dire, che nella Chiesa Cattolica non c’è una Gerarchia nell’ordinazione divinamente istituita, composta da Vescovi, Sacerdoti e Ministri, sia anatema “.
http://www.thecounciloftrent.com/ch23.htm
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I doveri dei laici derivano principalmente dalla legge naturale, dalla legge divina positiva e dai precetti della Chiesa.
I diritti dei laici sono in gran parte riducibili al diritto fondamentale di ricevere dal clero i beni spirituali necessari alla salvezza, secondo le regole della disciplina ecclesiastica. – Questi diritti possono essere fortemente limitati, ad es. in una persona che si unisce ad una setta non-cattolica o incorre in una censura ecclesiastica, in particolare la scomunica (C. 87). Ma un battezzato non può mai essere privato di nessuno dei diritti che ha in virtù del carattere indelebile del Battesimo, né può perdere la sua inalienabile pretesa della speciale sollecitudine della Chiesa, e, in pericolo di morte, se è giustamente disposto, ai Sacramenti necessari alla salvezza.(Teologia morale).
I fedeli non appartengono alla Chiesa docente o alla Gerarchia. Un fedele può essere un insegnante o un catechista solo con l’esplicito permesso di un Vescovo o di un prete. Quando i fedeli reclamano un’autorità sulla Gerarchia, essi agiscono in contrasto con l’insegnamento della Chiesa.
In alcuni, casi dei fedeli possono avere autorità su altri fedeli.
I genitori hanno autorità sui propri figli naturali ed adottivi, hanno il dovere di governare, educare ed insegnare ai bambini. – Nell’estremo bisogno un laico può amministrare il Battesimo, se sa come agire secondo il rito della Chiesa.
Sacramento del Battesimo:
Il Battesimo dell’acqua è necessario per il raggiungimento della salvezza come mezzo indispensabile per raggiungere il fine. Solo in casi eccezionali può prenderne il posto il Battesimo del desiderio o del sangue.
Il Battesimo del sangue consiste nel soffrire la morte per Cristo. Funziona quasi ex opere operate, cioè non è richiesto alcun atto soggettivo, e quindi anche i bambini possono essere giustificati in questo modo.
Il Battesimo del desiderio consiste in un atto di contrizione perfetta o di amore perfetto, che agisce in qualche modo come un desiderio del Battesimo.
Né il Battesimo del desiderio né quello del sangue, imprimono un carattere indelebile.
Il Battesimo condizionale è sempre necessario ogni volta che ci sia un dubbio, anche minimo, sulla validità del Battesimo ricevuto. Se non vi sono dubbi sulla validità del Battesimo ricevuto, non si può essere battezzati, nemmeno condizionatamente, sebbene il Battesimo sia stato amministrato da un laico o da un eretico. Prima di ribattezzare condizionatamente a causa di un dubbio, si deve cercare di rimuovere il dubbio con un’indagine accurata.
Gli effetti del Battesimo sono:
la remissione dei peccati, sia l’originale che i personali, e la pena dovuta al peccato;
l’imprinting del carattere battesimale,
l’infusione della grazia santificante,
delle virtù soprannaturali e dei doni dello Spirito Santo,
e soprattutto il conferimento di un diritto alle grazie necessarie per condurre una vita cristiana.
I peccati personali e le pene così contratte, sono rimessi solo in seguito ad con una contrizione almeno imperfetta. – Pertanto, se un adulto deve essere battezzato, deve essere esortato a produrre un atto di contrizione.
Ministro del Battesimo solenne.
Il ministro ordinario è un qualsiasi sacerdote. Battezzare è un diritto pastorale. L’Ordinario o il pastore locale possono permettere ad altri di battezzare. A parte il caso della necessità, è mortalmente peccaminoso battezzare senza il permesso almeno presunto del parroco.
Ministro straordinario è il diacono.
II. Ministro del Battesimo valido e privato, può essere qualsiasi persona.
Perciò anche il Battesimo amministrato dai non credenti e dagli eretici è valido. Per quanto riguarda l’intenzione si veda al n. 451.
Lecitamente i laici possono battezzare solo in pericolo di morte e quando non ci sia un sacerdote (C. 742). Fare altrimenti è mortalmente peccaminoso. – Un’eccezione è permessa e persino necessaria quando un bambino deve essere battezzato nel grembo materno. – Un’usanza contraria è prevalente nei distretti missionari, dove i catechisti o altri fedeli laici battezzano, al di fuori della necessità impellente, ogni volta però che non sia presente alcun sacerdote.
Se possibile, dovrebbero essere presenti nel Battesimo privato due o almeno un testimone, dai quali possa essere attestata l’amministrazione del Battesimo stesso (C. 742).
Nel Battesimo privato si userà sempre l’acqua ordinaria.
La materia prossima legale presso la Chiesa occidentale consiste nella triplice infusione, cioè, il battezzante versa tre volte l’acqua sulla testa di chi viene battezzato mentre pronuncia la forma.
La formula del Battesimo prescritto per la Chiesa latina recita:
“Ego te baptizo in nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti“.
Battesimo degli adulti. È valido il Battesimo di chiunque abbia l’uso della ragione ed abbia l’intenzione di essere battezzato. – Nel dubbio sull’intenzione di una persona in pericolo di morte, il Battesimo è amministrato condizionatamente.
(451). Il battesimo è valido se amministrato da un medico ebreo che agisce con l’intenzione di fare ciò che fa la Chiesa, o come fanno i Cristiani.
Non viene amministrato nessun Sacramento se si compiono semplicemente i gesti sacramentali come per la pratica (ad es. di un seminarista), o per burla.
Una sola e medesima persona deve impiegare la materia e recitare la formula. Pertanto, il Battesimo non è valido se una persona versa l’acqua mentre un’altra pronuncia le parole. (Teologia morale).
Il Battesimo in un gruppo che si pretende tradizionale, dove i ministri usano la forma di rito latino o la forma di rito bizantino, può essere ritenuto valido. Il Battesimo in tutti gli altri gruppi deve essere investigato secondo l’insegnamento della Chiesa Cattolica.
La forma del battesimo condizionale è:
… nome … “Si non es baptizatus (a), ego te baptizo in nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti“.
Ogni volta i laici intendano battezzare privatamente, al di fuori del caso di necessità (in pericolo di morte), devono chiedere per iscritto il permesso ad un sacerdote.
Un laico maschio ha sempre la priorità di battezzare rispetto ad una donna. Una donna può battezzare qualora non sia disponibile nessun uomo. Nel Battesimo privato, dovrebbero essere presenti due o almeno un testimone.
Sacramento della Penitenza.
La Penitenza è il Sacramento in cui i peccati di un peccatore pentito, commessi dopo il Battesimo, sono perdonati dall’assoluzione di un sacerdote.
a) La materia necessaria sono tutti i peccati mortali commessi dopo il Battesimo che non siano stati direttamente rimessi dal Potere delle Chiavi.
Se uno confessa un peccato mortale subito dopo aver ricevuto l’assoluzione, questa deve essere data di nuovo.
b) La materia libera e sufficiente sono tutti i peccati veniali commessi dopo il Battesimo, ed anche tutti i peccati mortali già confessati in precedenza e direttamente rimessi.
Un’accusa generale è sufficiente quando si ha solo la materia libera.
c) La materia insufficiente sono tutti i peccati commessi prima del Battesimo, le imperfezioni ed i peccati incerti.
Se uno confessa solo i peccati commessi prima del Battesimo o menziona solo le imperfezioni, non può essere assolutamente assolto.
Se si confessano solo i peccati dubbi, l’assoluzione può essere data condizionatamente.
Modo di dare l’Assoluzione.
L’assoluzione deve essere data:
– Oralmente; l’assoluzione per iscritto o mediante altri segni non è valida.
– Ad un soggetto personalmente presente.
– L’assoluzione è dubbiamente valida se il sacerdote e il penitente sono in stanze diverse tra le quali non ci sia comunicazione. (Teologia morale).
Santa Messa:
La Santa Eucaristia è Sacramento e Sacrificio.
Il Santo Sacrificio della Messa è il vero e proprio Sacrificio del Nuovo Testamento in cui Cristo viene offerto, sotto le apparenze del pane e del vino, continuando così il Sacrificio della Croce in modo incruento.
Essenza del Sacrificio della Messa. Il sacrificio della Messa consiste essenzialmente nella Consacrazione; la Santa Comunione, tuttavia, è parte integrante del Sacrificio.
Poiché la Chiesa comanda la partecipazione a tutta la Messa, non adempie il suo obbligo domenicale chi è presente solo alla Consacrazione.
Il Sacramento della Santa Eucaristia nella sua realizzazione è inseparabilmente legato all’offerta di una oblazione. Il Santissimo Sacramento dell’Altare è il Sacramento in cui il Corpo e il Sangue di Cristo sono presenti sotto le forme del pane e del vino per il nutrimento spirituale delle nostre anime.
Il consacratore della Santa Eucaristia è solo il sacerdote validamente ordinato.
Per la ricezione della Santa Comunione è richiesta la pulizia esteriore.
Pertanto, non si può comparire alla Tavola Santa con abiti sporchi, lacerati o sconvenienti.
Anche il viso, le mani e tutto il corpo devono essere puliti. (Teologia morale).
CENSURE LATÆ SENTENTIÆ
– sono sostenute “ipso facto” dal commettere un reato. Scomunica individuale: Una scomunica “speciale modo”, riservato alla Santa Sede è comminata a: Chiunque, non essendo un prete, simula dicendo Messa o udendo una Confessione (C.2322). (Teologia morale).
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È una pratica insolita per i fedeli recitare una “versione abbreviata” della Santa Messa la domenica o nelle feste d’obbligo, o nei giorni feriali senza sacerdote. La comunione spirituale durante queste “messe abbreviate” senza sacerdote, sembra essere una simulazione del dire Messa. È proibito dal diritto canonico dire la santa Messa senza un prete.
Il Papa San Pio X ha espresso la sua speranza e il suo desiderio che il Messale Romano sia usato più comunemente dai fedeli di tutte le classi durante la loro partecipazione alla Messa.
Il Messale può essere utilizzato dai fedeli fuori dalla Santa Messa per lo studio. Anche i fedeli possono leggerne parti separate, come Salmi, preghiere, Epistola o Lezione, il Vangelo, le Antifone, il Credo ecc. senza l’intenzione di simulare la Messa.
Per ricevere la Comunione spirituale al di fuori della Santa Messa, i fedeli non hanno alcun obbligo di leggere tutta la Messa o alcune parti da soli senza un sacerdote. Hanno solo bisogno di fare un atto di comunione spirituale, come il seguente:
Preghiere per la Comunione spirituale
Gesù mio, credo che voi state nel Santissimo
Sacramento. V’amo sopra ogni cosa e vi desidero
nell’anima mia. Giacché ora non posso ricevervi
sacramentalmente, venite almeno
spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, io vi
abbraccio e tutto mi unisco a Voi: non permettere
che io mi abbia mai a separare da Voi.
(Indulg. di tre anni ogni volta, leggendo qualsiasi formula; indulg. plenaria alle consuete condizioni se fatta ogni giorno per un intero mese).
Donne in Chiesa:
Secondo la Legge di Dio una donna è un aiuto per un uomo (Genesi II: 18-24), quindi la Chiesa non riconosce la guida delle donne in Chiesa. San Paolo, l’Apostolo, dice: “Le donne tengano il silenzio nelle chiese; perché non è permesso loro di parlare, ma di essere soggetti, come anche la legge dice. Ma se imparassero qualcosa, che chiedessero ai loro mariti a casa. Perché è una vergogna per una donna parlare in chiesa “(1 Corinzi 1XIV: 34-35), e “La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all’uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo” (1 Timoteo II: 11-13).
Il ruolo proprio di una donna cattolica è quello di essere una buona figlia, una buona sorella, moglie, madre, parrocchiana, cittadina. Alcune donne hanno la vocazione per essere suora. Secondo la legge ecclesiastica, una donna può essere superiora, ad esempio in una congregazione religiosa femminile, canonicamente approvata e stabilita dall’altaGerarchia .
LA DONNA NELLA CHIESA:
Codice di ABBIGLIAMENTO
Durante la recita del Rosario per telefono, durante le riunioni del Rosario e la Santa Messa i Cattolici dovrebbero tenere un abbigliamento modesto.
Non è permesso alle donne e alle ragazze cattoliche di ricevere la Santa Comunione se i loro volti e le loro labbra sono dipinte, perché sarebbe un atteggiamento indecoroso al cospetto del Santo Sacrificio della Croce. La Santa Messa è il culto davanti all’Altare di Dio, non una cena a un tavolo comune, per cui le donne cattoliche non devono venire alla S. Messa con il viso truccato.
È proibito alle donne cattoliche di partecipare alla Santa Messa e alle riunioni di preghiera, indossando jeans, pantaloncini, pantaloni, ampi decolté, camicie senza maniche e t-shirt, in abbigliamento da spiaggia o da sport, vestiti con scritte e messaggi, loghi di grandi marchi, loghi sportivi, vestiti trasparenti. Una gonna o un vestito dovrebbero essere lunghi, così che quando ella è seduta, le sue ginocchia devono essere coperte. Anche le maniche dovrebbero essere abbastanza lunghe, fino al palmo delle mani o un po’ sotto i gomiti, nei tempi caldi dell’estate. La testa dovrebbe essere sempre coperta. Scarpe o sandali a seconda dei tempi; le calze sono richieste soprattutto quando la donna indossa sandali estivi aperti.
Anche gli uomini ed i ragazzi cattolici dovrebbero indossare un consono abbigliamento nel partecipare alla Santa Messa e agli incontri di preghiera. Vietati sono: jeans, pantaloncini, magliette senza maniche e t-shirt, vestiti da spiaggia, vestiti sportivi, vestiti con scritte o messaggi, loghi di grandi marchi, loghi sportivi, indumenti trasparenti. Essi dovrebbero indossare abiti composti, come un abito classico con cravatta o anche senza, pantaloni di stile classico e camicie a maniche lunghe. Scarpe o sandali semiaperti a seconda della stagione; le calze sono obbligatorie. Il principio essenziale del codice di abbigliamento nel culto cattolico è una manifestazione esterna di Fede, morale e disciplina. Poiché il centro del culto cattolico c’è la Croce di Gesù Cristo, si devono indossare abiti casti e modesti, specialmente quando si riceve la santa Comunione durante la santa Messa.
Sacramentali:
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I sacramentali sono oggetti o azioni che la Chiesa usa, ad imitazione dei Sacramenti, per ottenere favori, specialmente quelli spirituali, attraverso la loro intercessione (1144 C. J. C.).
I Sacramentali non conferiscono mai direttamente un aumento di grazia santificante o di remissione dei peccati. – Vero ministro dei sacramentali è un chierico a cui la Chiesa ha concesso le relative facoltà ed al quale non sia vietato l’esercizio di queste facoltà (C. 1146).
È vietato dare pubblicamente i sacramentali a non cattolici. Quindi, non dovrebbero essere date loro le candele benedette durante la Festa della Purificazione, le ceneri del mercoledì, le palme della Domenica di Passione.(Teologia Morale).
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Quando un cattolico dà un oggetto sacramentale a un non cattolico, potrebbe aspettarsi che l’acattolico usi il sacramentale per uno scopo superstizioso, per un rituale pagano, o gettar via l’oggetto sacramentale.
Digiuno ed astinenza
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La legge del digiuno obbliga tutti coloro che hanno completato il loro ventunesimo anno di età fino al sessantesimo anno (C. 1254).
La legge dell’astinenza obbliga tutti coloro che hanno completato il loro diciassettesimo anno di età fino al termine della loro esistenza (C. 1254).
L’impossibilità fisica o morale scusa dalla legge del digiuno.
Per esempio, persone malate o convalescenti, in condizioni di salute delicate, coloro che sono nevrotici o che sono soggetti a forti mal di testa, che non possono dormire quando digiunano, donne incinte o che allattano, donne durante il periodo delle mestruazioni, i poveri che non hanno abbastanza da mangiare in una unica volta per soddisfare la loro fame;
Una maggiore quantità di cibo in quaresima viene concessa a persone soggette a lavori stressanti fisicamente e mentalmente, a coloro che dovrebbero intraprendere un viaggio lungo e faticoso. Non si può intraprendere un duro lavoro allo scopo di eludere la legge del digiuno. Mogli, figli e servi sono scusati se il padrone di casa non consente loro altro cibo. Un invito a mangiare fuori, dove verrà servito cibo proibito, non deve essere accettato. Si potrebbe, tuttavia, accettare un simile invito se lo stesso comporterebbe una grave perdita per sè, o creerebbe inimicizia, ecc. (Teologia Morale).
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Da ricordare che la cremazione non è una pratica Cristiana., ma è condannata espressamente dalla Chiesa Cattolica, tanto che il diritto al funerale e alla Messa di anniversario viene rifiutato a coloro che richiedono che i loro corpi vengano cremati. (Teologia Morale).
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Per conoscere la fede
I fedeli possono studiare la fede cattolica attraverso siti approvati dall’alta gerarchia in esilio.
I fedeli hanno l’obbligo di studiare la Fede Cattolica
La Gerarchia in esilio consiglia:
Il Catechismo di Baltimora:
http://www.baltimore-catechism.com
Il Concilio di Trento
http://www.thecounciloftrent.com/
Anche dai Catechismi, che si possono scaricare in PDF e stampare su un foglio per tutti o per ogni famiglia.
C’è un buon Catechismo Cattolico in tre volumi che è conveniente stampare su fogli:
CATECHISM MADE EASY
Being A Familiar Explanation of The Catechism of Christian Doctrine
In Three Volumes
By The Rev. Henry Gibson, Catholic Chaplain to the Kirldale Gaol and Kirkdale Industrial Schools. Publication dates 1865, 1874, 1877
https://archive.org/details/CatechismMadeEasyV1
https://archive.org/details/CatechismMadeEasyV2
https://archive.org/details/CatechismMadeEasyV3
Il “Catechismo dogmatico” di G. Frassinetti
https://archive.org/details/ADogmaticCatechism1872
The Catechism explained, by Rev. Francis Spirago
By Rev. Francis Spirago, Professor of Theology
Edited by Rev. Richard F. Clarke S.J.
Publication date 1899
https://archive.org/details/catechismexplain00spiruoft
Spesso è utile rinfrescare alla memoria le parole pronunciate durante l’abiura dell’eresia e la professione di fede:
“Io, NN, dichiaro sinceramente e solennemente che sono stato educato nella falsa Religione (novus ordo, protestantesimo, o altra Religione, a seconda del caso), ma ora per grazia di Dio, essendo stato portato alla conoscenza della Verità, io credo fermamente e professo tutto ciò che la Santa Chiesa Cattolica e Apostolica romana crede e insegna, ed io rifiuto e condanno tutto ciò che essa rifiuta e condanna ”
La forma completa della professione di fede è qui:
http://www.tcwblog.com/182861443
Ricezione di convertiti e professione di fede
[Rituale Romano, 1944, Supplemento per il Nord America]
(Secondo il modello approvato dalla Sacra Congregazione del Sant’Uffizio, il 20 luglio 1859 e con la nuova formula per l’abiura e la professione di fede che deve essere fatta dai convertiti, approvata dalla Suprema Sacra Congregazione del Sant’Uffizio come data in: la “Rivista ecclesiastica”, maggio 1942)
Nel caso di un convertito, prima di tutto bisogna fare un’indagine accurata sulla validità del suo precedente battesimo. Se si scopre che non è stato Battezzato o che il Battesimo ricevuto non sia valido, deve essere battezzati incondizionatamente. Se, tuttavia, dopo un’indagine diligente, rimane un ragionevole dubbio sulla validità del loro precedente Battesimo, deve essere battezzato in modo condizionale. Se, in terzo luogo, il battesimo fosse giudicato valido, deve richiedersi solo l’abiura o la professione di fede. In conformità, quindi, con la loro condizione ci sono tre metodi di ricezione delle conversioni:
I. Se non è battezzato o se il precedente battesimo non era valido – il convertito è battezzato incondizionatamente, e non seguono né l’abiura né l’assoluzione, poiché il Sacramento della rigenerazione lava via tutto.
II. Se il precedente battesimo è dubbio: il convertito è battezzato condizionatamente, osservando la seguente procedura: 1. Abiura o professione di fede e assoluzione condizionata dalle censure. 2. Battesimo condizionale. 3. Confessione sacramentale con assoluzione condizionale.
III. Se il precedente battesimo era valido: – 1. Abiura e professione di fede. 2. Assoluzione dalle censure. 3. Volendo si può procedere alle cerimonie supplementari del Battesimo (vedi modulo per adulti [o di bambini, secondo decreti più recenti]).
Il sacerdote rivestito di cotta e stola viola, siede davanti al centro dell’altare o, se è presente il Santissimo Sacramento, sul lato dell’Epistola. Il convertito si inginocchia davanti a lui e con la mano destra sul libro dei Vangeli (o il messale) legge quanto segue: (Se il convertito non può leggere il sacerdote, glielo legge lentamente e distintamente, in modo che possa capire e ripetere le parole.)
PROFESSIONE DI FEDE
Io, N.N., ______ anni, nato fuori dalla Chiesa cattolica, ho tenuto e creduto in errori contrari al suo insegnamento. Ora, illuminato dalla grazia divina, mi inginocchio davanti a voi, Reverendo Padre _____________, avendo davanti ai miei occhi e toccando con mano i santi Vangeli. Con fede ferma, credo e professo ciascuno e tutti gli articoli contenuti nel Credo degli Apostoli e cioè: Credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, il Suo unico Figlio, nostro Signore, che fu concepito dallo Spirito Santo, nato da Maria Vergine, soffrì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; Discese all’inferno, il terzo giorno risuscitò dai morti; Salì al cielo e siede alla destra di Dio, il Padre onnipotente, da lì verrà per giudicare i vivi e i morti. Io credo nello Spirito Santo; la santa Chiesa Cattolica; la comunione dei santi; il perdono dei peccati; la risurrezione dei corpi e la vita eterna. Amen.
– Ammetto e abbraccio fermamente le Tradizioni apostoliche ed ecclesiastiche e tutte le altre costituzioni e prescrizioni della Chiesa.
– Ammetto la Sacra Scrittura secondo il senso che è stato sempre tenuto ed è tenuto dalla Santa Madre Chiesa, il cui compito è quello di giudicare il vero senso e l’interpretazione delle Sacre Scritture, e io non le accetterò mai né le interpreterò se non in accordo all’unanime consenso dei Padri.
– Professo che i Sacramenti della nuova legge sono in verità e precisamente, sette di numero, istituiti per la salvezza dell’umanità, sebbene non siano tutti necessari per ogni individuo: battesimo, confermazione, santa Eucaristia, penitenza, estrema unzione, ordini sacri, e Matrimonio. Professo che tutti conferiscono grazia, ed alcuni tra essi, il battesimo, la confermazione e l’ordine sacro non possono essere ripetuti senza commettere sacrilegio.
– Accetto e ammetto anche il rituale della Chiesa Cattolica nella solenne amministrazione di tutti i suddetti Sacramenti.
– Accetto e professo, in ogni parte, tutto ciò che è stato definito e dichiarato dal Sacro Concilio di Trento riguardo al peccato originale e alla Giustificazione. Professo che nel Santo Sacramento dell’Eucaristia ci sia veramente e sostanzialmente il Corpo ed il Sangue insieme con l’Anima e la Divinità di nostro Signore Gesù Cristo, e che lì avviene ciò che la Chiesa chiama transustanziazione, cioè il cambiamento di tutta la sostanza del pane nel Corpo di Cristo e di tutta la sostanza del vino nel Sangue di Cristo. Confesso anche che, ricevendo anche una sola di queste specie, si riceve Gesù Cristo, integro ed intero.
– Io sostengo fermamente che il Purgatorio esiste e che le anime ritenutevi possono essere aiutate dalle preghiere dei fedeli. Allo stesso modo, ritengo che i santi, che regnano con Gesù Cristo, devono essere venerati e invocati, perché essi offrono preghiere a Dio per noi e che le loro reliquie devono essere venerate.
– Professo fermamente che le immagini di Gesù Cristo e della Madre di Dio, sempre Vergine, così come di tutti i santi, devono ricevere il dovuto onore e venerazione. Affermo anche che Gesù Cristo ha lasciato alla Chiesa la facoltà di concedere le indulgenze, e che il loro uso è molto salutare per il popolo cristiano. Riconosco la Chiesa santa, romana, cattolica e apostolica come madre e maestra di tutte le chiese, e prometto e giuro la vera obbedienza al Romano Pontefice, successore di San Pietro, Principe degli Apostoli e Vicario di Gesù Cristo.
– Accolgo inoltre senza esitazione e professo tutto ciò che è stato tramandato, definito e dichiarato dai Sacri Canoni e dai Consigli generali, specialmente dal Concilio di Trento e dal Concilio Vaticano, e in modo speciale ciò che riguarda il primato e l’infallibilità del Romano Pontefice. Allo stesso tempo condanno e riprovo tutto ciò che la Chiesa ha condannato e riprovato. Questa stessa fede cattolica, al di fuori della quale nessuno può essere salvato, ora professo liberamente e ad essa quale aderisco sinceramente; lo stesso prometto e giuro di mantenerla e professarla con l’aiuto di Dio, intera, inviolata e con ferma costanza fino all’ultimo soffio di vita; e cercherò, per quanto possibile, che questa stessa Fede sia tenuta, insegnata e professata pubblicamente da tutti coloro che dipendono da me e da coloro di cui sarò incaricato.
Quindi mi aiuti Dio e questi santi Vangeli.
Il convertito rimane in ginocchio, e il sacerdote ancora seduto dice il Miserere (Salmo 50) o il De profundis (Salmo 129), aggiungendo alla fine un Gloria Patri.
“Se qualcuno vuole venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. A che serve all’ uomo, guadagnare il mondo intero e subire poi la perdita della propria anima? “(San Matteo XVI: 24-27).
Possa Dio Onnipotente darmi la forza di essere umile soldato di Cristo in esilio ed un membro buono della Chiesa in Eclissi.
Un sac. della Chiesa in Eclissi: fr. UK.
[trad. redaz. G.D.G.]