LETTURE CATTIVE

LETTURE CATTIVE.

[G. Dalla Vecchia: “Albe primaverili”, G. Galla ed. Vicenza, 1911]

 Ne comedas…. morte morieris.

Non mangiarne, altrimenti morrai.

(Gen. II, 17).

ESORDIO. — Nel Paradiso terrestre sorgeva una pianta dai frutti bellissimi… Ma ai suoi piedi si aggirava insidioso il serpente…, mentre nel leggero fruscio delle sue foglie risuonava l’eco del divino comando, che ingiungeva ad Adamo di non gustare di quei frutti, sotto pena di morte… Ne comedas…; morte morieris… — E non aveva forse l’uomo l’albero della vita, che gli avrebbe assicurata L’immortalità? Ma, un dì, la mano della donna si stese ai rami vietati… Adamo ed Eva gustarono…, commisero la colpa…; la sentenza piombò tosto…: morte morieris… Oggi pure, sorge in mezzo all’umanità una pianta, che si può chiamare l’albero della scienza del bene e del male… I suoi frutti hanno un fascino alla nostra mente…, attirano a stendervi la mano… Ma su di essi vi è un divieto divino… Non li toccare; ne comedas… Guai all’incauto, specialmente se in giovane età, che avesse a gustarne il nettare avvelenato! Quel giorno sarebbe funesto all’innocenza, al candore, alla vita dell’anima sua: Morte morieris. – Già mi avete compreso. Io voglio parlarvi dei libri e dei giornali cattivi, che sono la causa principale della rovina di tante anime, di tanta gioventù. Seguitemi con riflessione, con buona volontà, e sarà tutto vantaggio per voi, per le vostre famiglie, per la società intera.

PARTE PRIMA

1° — Ai nostri giorni si sente un prepotente bisogno dell’istruzione; si moltiplicano le scuole, si aprono biblioteche, per soddisfare 1’ansia sempre crescente del sapere… — L’ istruzione, se diretta e condotta con sani criteri, è ottima cosa; è anche un dovere, perché tutti siamo tenuti a sviluppare i doni ricevuti da Dio, fra i quali bellissimo è quello dell’ intelligenza. — Ma pur troppo questa istruzione moderna, tanto decantata, è leggera, e superficiale… ; rifugge dalle cose serie… ; anzi in molti casi riesce un veleno all’innocenza, alla moralità, alla fede…

2° — Se volete istruirvi, si va dicendo, leggete, leggete molto… — È vero, che il leggere giova tanto, anzi è un fattore importante dell’educazione… ; ma può riuscire, e riesce di fatto, una sorgente funesta di dissolutezza e di miscredenza. Infatti: Ben pochi leggono libri veramente seri ed istruttivi; i più si danno a letture frivole, leggere, che danno alla mente un belletto di idee fantastiche e vane; e vi lasciano un vuoto…, un’ignoranza fenomenale delle cose più necessarie a sapersi da un uomo, e molto più da un cristiano… Il peggio si è, che questi poveri ignoranti si spacciano per dotti…, per sapienti… ; pretendono di criticare tutti, e tutto… anche i misteri e le verità della fede… — Questa loro ignorante superbia dà ad essi un’impronta di leggerezza, di nullità, che si trasfonde nei loro atti e discorsi…, nella loro condotta… —- I cattivi si gonfiano con le loro adulazioni, trascinandoli in un abisso di contradizioni e di errori… ; i buoni li compatiscono…, ma ne stanno lontani…

3° — Vi è di più. — I libri, che oggi si danno in mano anche a giovanetti di tenera età, i giornali che si vedono nelle case di certe famiglie anche cristiane, non solo sono frivoli e leggeri, ma di più sono cattivi, atei, osceni… – Chi può misurarne le funeste conseguenze? — Scritti con incredibile svenevolezza, con uno stile piccante, seminati di immagini seducenti, accendono le passioni, svelano orridi abissi, spingono agli eccessi più fatali. Quando un giovane ha letto uno di questi libri e giornali, quasi sempre perde l’innocenza, l’amore al lavoro, l’energia necessaria per diventare virtuoso cristiano e cittadino utile a sé ed alla patria. Talora sarà un sepolcro imbiancato…, ma sempre un sepolcro, in cui regnerà una tenebrosa corruzione… — Non esagero; i fatti parlano chiaro. — Ai nostri giorni una colluvie di libri e giornali cattivi inonda la nostra patria, e che cosa vedete? Pochissimi conservano la fede dei nostri avi, quella fede generosa ed ardente, capace di vere e sode virtù domestiche e sociali… I più hanno una fede all’acqua di rose, per certe circostanze, quando la esige 1’etichetta, l’opportunismo… Molti la sconfessano apertamente, e stupidamente si vantano di non credere affatto. — La corruzione dei costumi giunge ad un eccesso sì pauroso, da scusare, e talora elogiare i delitti più enormi e ripugnanti… — Lo spirito di orgoglio e di ribellione nelle famiglie, nelle nazioni… ; i suicidi così frequenti, vera viltà del nostro secolo… ; la cancrena di marciume che rode la vita dell’odierna società… Cercatene pure, dove volete, le cause… ; ma, se siete sinceri, dovete convenire con me… ; lo si deve in massima parte ai romanzi, ai libri, ai giornali irreligiosi, empi, osceni…

4° — La Chiesa di Gesù Cristo alza la voce per ritrarre i suoi figli da questi frutti avvelenati. Ella ripete ed intima: Ne comedas; non gustarne, morrai! morte morieris…

Ma chi l’ascolta?

— Si grida superbi: Con che diritto la Chiesa proibisce di leggere certi libri e giornali?

— Col diritto, che ha la madre di proibire ai propri figli di mangiare cibi avvelenati. — Col diritto, che hanno le autorità civili di sequestrare e condannare gli scritti pericolosi all’ordine pubblico… Ogni società bene ordinata deve farlo; quindi molto più la Chiesa…

— In tutti i secoli la Chiesa vigila su questo punto così delicato; condanna i libri empi ed immorali; costituisce la Congregazione dell’Indice per esaminare e proibire le pubblicazioni contrarie alla fede… Quindi ogni vero figlio della Chiesa deve obbedire ed astenersi da quello, che Ella ha proibito…

5° — Ma dirà qualcuno: Ma leggere i giornali ed i romanzi, anche cattivi, a me non reca alcun danno… Ti rispondo: O non capisci quello che leggi, ed allora obbedisci, perché sei cristiano e suddito della Chiesa… Oppure comprendi, ed allora vuol dire che sei già bello e rovinato, fino a non distinguere più il male dal bene. — Ed anche, se fossi ancora innocente, però non lo credo, temi, perché il veleno, sebbene lentamente, apporta sempre la morte. – La Harpe legge un libro di Voltaire… ; eccolo schierarsi fra i nemici della Chiesa… e finisce in prigione, dove però si converte…

— Napoleone il grande, diceva: « Io non mi sento abbastanza forte per reggere un popolo che legge libri osceni… »; ed aveva a sua disposizione circa un milione di soldati.

— Ippolito Pindemonte scrive: “l’assassino di strada mi sembra innocente al confronto di chi detta un libro cattivo…”

Dunque; ne comedas; non gustare di questi frutti vietati; altrimenti morte morieris.

PARTE SECONDA

Chi si espone volontariamente e senza giusto motivo al pericolo prossimo di peccare, pecca; e non vi è pericolo maggiore dei libri e giornali cattivi… Allettano, lusingano…, ma poi danno la morte.

6° — Genitori, attenti: non lasciate entrare in casa vostra libri, romanzi, giornali, che possano, anche pur di lontano, costituire un pericolo o per la fede, o per la moralità dei vostri figli… — Non temete di vigilare troppo… ; la severità su questo punto non sarà mai eccessiva… Basta una riga per offuscare l’innocenza di un fanciullo, di una giovanetta… — Non dimenticate mai del conto strettissimo che dovrete dare al Signore per le anime dei vostri figliuoli… Quel foglio, quel romanzo, potrebbe essere un assassino per queste anime candide a voi affidate… E lo ammetterete in vostra casa?… E con il vostro denaro vorrete farvi suoi complici?

7° — Voi, o giovani, se volete vivere onesti e felici, non leggete né libri, né giornali pericolosi… Prima di leggere un libro, domandate il parere del confessore, o del parroco… — Quella lettura può compromettere l’educazione e la vostra fede; può sviarvi dall’amore allo studio; può inaridire in voi 1’affetto alla famiglia, può condurre nella vostra anima il peccato, il rimorso, la disperazione. Lungi i sotterfugi; quel libro, che ascondete alla pupilla materna, è un serpente velenoso… Gettatelo lungi da voi.

8° — Tutti poi ricordatevi, che chi compera, o si associa ad un foglio cattivo, licenzioso, liberale, concorre all’opera nefasta della Massoneria e del demonio… Fogli di questo genere, in casa vostra, mai. Invece, associatevi ad un giornale seriamente cattolico; datelo tranquilli ai vostri figli; fatelo penetrare nelle famiglie, nelle officine, nei ritrovi, nelle osterie, nei caffè… Favorite sempre, con le parole e con l’opera, la stampa cattolica, la quale, al giorno d’oggi, è il mezzo potente per combattere i nemici di Dio e della Chiesa.

— Così avrete concorso all’esecuzione di un’opera veramente utile, cristiana, tanto necessaria al bene della società… Avrete compiuto un’azione eminentemente virtuosa, e Dio certo non vi lascerà senza una grande ricompensa.

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.