F. Sarda y Salvany:
MASSONISMO E CATTOLICESIMO:
Parallelo tra la dottrina delle logge e quella della santa Chiesa cattolica, apostolica e romana. [Parigi, 1890] -1-
INTRODUZIONE
Alla prima impressione di stupore causato nel mondo dall’importantissima enciclica “Humanum genus” del nostro Santo Padre il Papa, Leone XIII, enciclica diretta contro la franco-massoneria e così conosciuta dai nostri lettori, si è accesa dappertutto una discussione ardente e febbrile sui punti principali di questo documento, il più considerevole forse tra tutti quelli che siano stati indirizzati al mondo cattolico dalla Santa Sede durante questo secolo. Questo documento non è tra quelli che la setta può più o meno occultare immergendolo tra la confusione delle sue arguzie e delle sue fanfaronate, o nella miserabile cospirazione del silenzio. No: questa parola sovrana ha oltrepassato fin dall’inizio per importanza tutti gli avvenimenti del giorno, essendo essa stessa l’avvenimento più rilevante e più solenne; essa ha coperto tutti i clamori della stampa e dei clubs: essa proveniva così dall’alto ed aveva un tale ascendente morale, che niente era stato capace di dominarla. Oggi ancora, malgrado tutto, tutti coloro che parlano o scrivono trattano del soggetto, i buoni come i cattivi, i cattolici ed i razionalisti. L’enciclica in effetti ha trovato dappertutto un’eco favorevole od ostile; dappertutto ancora essa è ricevuta o con una assoluta sottomissione o con una certa resistenza: da nessuna parte trova neutralità o indifferenza. Noi dunque, pure parliamo a nostra volta, e poiché abbiamo il grande onore di occupare in vero una modesta rilevanza nell’agone contemporaneo, non possiamo né dobbiamo tralasciare l’occasione che ci si presenta di combattere la buona battaglia! Il primo effetto, diciamo noi, prodotto nel mondo pontificio è stato l’ammirazione, lo sbigottimento, un profondo stupore. Come è possibile, molti dicono, che il Sovrano Pontefice abbia avuto una tale audacia? Poggiando i piedi all’inverso, se ci è permesso parlare così, come per scappare da Roma a mo’ di fuggitivo, è mai possibile che il Pontefice oppresso osi guardare in faccia e con sguardo intrepido i poteri [forti –ndt.] attuali che, tranne qualche rara eccezione, sono tutti raggiunti dagli anatemi lanciati contro la franco-massoneria? Non spera, Egli, nulla dall’Inghilterra o dalla Prussia? E con quale ardimento lancia questo guanto di sfida ai franco-massoni coronati di Prussia e di Inghilterra? Non si troverà nella necessità di chiedere ad uno di questi governi un asilo per poter gestire l’ultimo scampolo della sua indipendenza? Come dunque si chiude la porta di tutti questi Stati con tale tempestiva dichiarazione di guerra a tutto il mondo ufficiale? Bisogna convenire in verità che il Papa si espone molto, perché questo documento, è come un fischietto suonato da una sì suprema Autorità in faccia a tutti i rivoluzionari democratici o aristocratici dei tempi presenti. Egli si espone troppo? Ha dunque un santo ardore? Si spinge oltre? Dunque Egli si sente forte, anche davanti ai “potenti”? Questo potere che lo si presenta come alle prese con la morte. Ma è che egli respira vigorosamente, molto vigorosamente, amici miei! E questo moribondo che non si decide mai a morire, comunica una vita più abbondante a coloro che già vivono. Vedete cosa accade oggi, come uno spettacolo per il mondo che non attende da lui alcun servizio; ma questo non lo impaurisce affatto, Egli brucia, per così dire i suoi vascelli, questo insigne capo delle armate spirituali e, nuovo Ferdinando Cortez, Egli affronta impavido le “rapide” della Rivoluzione; Egli prende l’offensiva e mette tutto a ferro, fuoco e sangue fino all’interno delle fortezze del nemico; Egli affronta il “mostro” in un corpo a corpo per colpirlo al cuore. E viva Dio!, Egli lo ha colpito con un’abile mossa; ed ecco vediamo il mostro che si dibatte in convulsioni disperate, versando un sangue immondo ed annunciante con ruggiti orribili il furore che gli causa questa prima disfatta. Questo per ciò che concerne il “mostro” rivoluzionario. Ma per noi, è una certezza indubbia che il colpo più terribile, più decisivo, più mortale portato dall’enciclica, ha colpito la Rivoluzione all’acqua di rosa, benevola, quella che porta il nome di “cattolicesimo liberale”: il Syllabus è stato la sua sentenza di morte, l’enciclica Humanum Genus è stata la sua esecuzione e la sua sepoltura. Essi se ne vanno dogmatizzando incessantemente, questi signori semirivoluzionari [i cattolici liberali –ndt. -], che sono i peggiori di tutti, per il fatto stesso che non vogliono apparire, denunciando inoltre che la eccellente e ferma strategia dei cattolici più strenui, che provoca contro l’attuale nemico i rudi combattimenti che noi tutti ben conosciamo, sia stravagante. Per paura di non sappiamo quali conflitti giornalieri, essi vorrebbero che non si dicesse nulla, che non si parlasse neppure di queste questioni, o che si affrontassero almeno sempre in uno stile che possa, essendo l’impresa difficile, vincere il nemico ma senza irritarlo, oppure senza umiliarlo: che si combattano quanto si voglia le sette dei secoli passati, ma mai, assolutamente mai la setta attuale: come se nelle nostre cattoliche case dovessimo dare un gran colpo di spada solo al cadavere di un turco, azione che è espressione di un modo pacifico di combattere e che non offre molta difficoltà; che infine in ogni caso, ci si tenga in guardia, operando non con l’opportunità, che è una gran legge, bensì con l’opportunismo, che ne è la contraffazione e la vergognosa parodia. Ed ecco in mezzo a questi spari improvvisi, dall’alto del suo Sinai, la voce del Papa: egli sanziona, con questa Enciclica, che sarà ormai l’espressione più completa del decalogo antirivoluzionario, tutta la propaganda che, durante gli ultimi anni, son venuti a sostenere al prezzo di mortali difficoltà, i capi più valorosi dell’intransigenza cattolica. Egli solleva nel momento che sembra il più inopportuno, cioè contro tutte le regole dell’opportunismo, la questione fra tutte la più bruciante con i toni più critici e contro le persone e le cose più raccomandabili; lasciando una volta di più risoluta e decisa, una verità oggi spesso misconosciuta, benché di buon senso, e cioè che non c’è mai un momento migliore per combattere se non quello in cui i nemici si presentano o accettano il combattimento. – L’enciclica “Humanum genus”, già dicendo semplicemente “io ci sono” ha ottenuto due grandi vittorie per la buona causa della verità: 1°sulla rivoluzione crudele essa ha dato la misura del suo valore e della sua forza; 2° sulla rivoluzione ipocrita, ha evidenziato ancora una volta la sua falsità e le tolto la maschera. – Essa ha dato, a tutti noi Cattolici, nello stesso tempo una grande consolazione ed una grande lezione: a) la consolazione di sapere che noi sosteniamo un buono, un eccellente combattimento quando noi parliamo, già da qualche tempo, come parla oggi il Papa; b) l’incoraggiamento a continuare a sostenere ancora lo stesso combattimento, sempre allo stesso modo, ma con entusiasmo nuovo ed un nuovo coraggio intrepido. – In questo opuscolo, noi abbiamo compendiato un commentario semplice e popolare di questo documento pontificale. Conoscere il nemico è già un grande vantaggio per poterlo vincere ed abbattere. Facciamo dunque conoscere al mondo attuale, meno cattivo forse che ingannato, le dottrine di questa setta infernale, la cui organizzazione materiale offre un danno minore della sua continua propaganda nell’ordine delle dottrine. Noi crediamo di assolvere ad un solo unico dovere. Che i lettori ritengano anch’essi un dovere il contribuire secondo il loro potere alla diffusione di queste idee, principalmente nelle classi più modeste e meno istruite, e pertanto ancor più esposte alle seduzioni della setta infernale. Sabadell, mese del Sacro-Cuore, 1885.
MASSONISMO E CATTOLICESIMO
I
A quali fini questa nuova condanna della franco-massoneria e delle sue dottrine pronunciata dal Sovrano Pontefice nell’enciclica “Humanum Genus”?-
Il massonismo è la stessa cosa della massoneria?
L’oggetto dell’enciclica “Humanum genus” è la condanna della massoneria. Questa setta infernale era già stata a più riprese riprovata e condannata dalla Santa Sede dai precedenti Pontefici; la prima questione che si pone in presenza di questo nuovo documento è la seguente: perché mai questa nuova condanna contenuta nella attuale enciclica se a Roma era già stata pronunciata sullo stesso soggetto una sentenza ufficiale, autorizzata, definitiva e di conseguenza gravemente obbligatoria per i veri Cattolici? Perché il Papa ci parla ancora sul medesimo soggetto, e perché gli “ultramontani” considerano questo documento come una vera “novità”? Noi cercheremo di rispondere, nella modesta misura delle nostre forze, a questi dubbi; e questi stessi dubbi ci metteranno in condizione di studiare e di comprendere perfettamente l’importanza speciale che offre il suddetto documento rispetto a tutti gli altri precedenti dello stesso genere. Certo la massoneria è condannata, sotto questo stesso nome, già da molto tempo, ed il nostro Santo Padre, il Papa, tiene conto delle condanne dei suoi gloriosi predecessori. Così altre volte come oggi, era peccato appartenere alla massoneria, e questa setta è stata maledetta da quando è stata per la prima volta dichiarata satanica ed anticristiana dal Dottore universale. Ma ciò che non avevano fatto i precedenti atti pontificali, era il definirla, il rappresentarla, fotografarla in qualche modo, mostrando ciò che essa è in se stessa e nelle sue opere, con l’ampiezza e l’estensione che dispiega l’attuale Vicario di Cristo. È là ciò che fa il carattere speciale e dominante della presente Enciclica. La massoneria è detestabile; essere massone è un crimine! Noi tutti Cattolici sappiamo e predichiamo già questo. Ma che cos’è essere massone? Quali sono le dottrine essenzialmente massoniche? Fino a qual punto il massonismo ha infettato la società attuale? È questo ciò che ignorano un gran numero di uomini, anche tra i cosiddetti “buoni”; è questo che molti, anche tra i Cattolici sinceri, non vogliono comprendere interamente; è ciò che per molti non era che una manìa insensata, un tema fastidioso di affrontare la convenzione di fanatici e di intransigenti: ed ecco che il principale effetto della parola pontificia è stato, questa volta, dopo aver condannato di nuovo la setta, quello di 1° – smascherarla, dopo averla riprovata. 2° – Dipingerla; richiamando l’attenzione del mondo sulla massoneria si è richiamato anche il massonismo. Essendo così estesa l’azione della massoneria, dopo aver studiato per lungo tempo ed attentamente la parola di Leone XIII, noi abbiamo intitolato il presente lavoro, non “massoneria e Cattolicesimo”, ciò che sembrava essere una formula più concreta, ma “massonismo e Cattolicesimo”, titolo che abbraccia completamente tutto l’ampio concetto massonico. Perché a nostro umile avviso, c’è là il concetto più essenziale, più esatto, più naturale dell’enciclica. Tuttavia qualcuno riderà della nostra distinzione qualificandola sovranamente astratta e metafisica, se non addirittura arbitraria e puerile. Noi andremo a provare che essa è, al contrario, semplicemente molto pratica, facile da comprendere e di applicazione indispensabile ed immediata. La massoneria è un’associazione o una setta, fino ai nostri giorni interamente segreta, oggi pubblica ed ufficiale e conosciuta dappertutto, fin per strada, pressoché uguale ad una istituzione legale. Essa ha la sua organizzazione, la sua dottrina, i suoi processi, le sue iniziazioni, le sue assemblee, etc. I massoni sono coloro che vi sono affiliati e che non vi hanno rinunciato con un’abiura formale. Tale è, riassumendo, la società chiamata massoneria. Per il momento ci basta darne una nozione fondamentale. Ci sono la massoneria ed i massoni; ma questo non è ancora il “massonismo”. Il massonismo è più ed ancor più di questo! Tale è l’obiettivo principale e più esteso a cui mira, come si può vedere, l’enciclica “Humanum genus”. Il massonismo è la dottrina massonica che abitualmente si ritiene, si professa e si pratica, che ritengono, professano e praticano realmente molti di coloro che materialmente non possono essere chiamati massoni, perché non sono materialmente iscritti nei registri della setta. Il massonismo è l’influenza massonica nelle leggi, nella diplomazia, nelle letture, nei divertimenti, nelle opere di beneficenza, nell’insegnamento ed in tutte le sfere della vita sociale. Si può essere fautori, complici e colpevoli di tutto questo, senza essere positivamente affiliati alle logge o aver rivestito il ridicolo grembiulino massonico. Per rendere più chiaro il nostro pensiero, ricorreremo ad un mezzo semplice e popolare di comparazione. La luce che i fisici chiamano diffusa, e che è quella che rischiara durante il giorno, i luoghi in cui non penetrano i raggi del sole, non è certamente il sole stesso. Tuttavia è la luce del sole, benché non sia il disco solare. È da lui che proviene tutta la sua beltà, il suo splendore, la sua benefica influenza. Così è per il massonismo; è lo splendore, l’irraggiamento diffuso di questo focolaio tenebroso di perversione anticristiana che si chiama la massoneria. Esso estende la sua influenza molto più lontano da quest’ultima; esso avvelena corrompe ed uccide massonicamente anche un gran numero di coloro che ignorano l’esistenza dei massoni e della massoneria. L’effetto di questo massonismo o di questa massoneria diffusa, molto più funesto di quello della massoneria stessa, nel suo senso concreto e materiale, è questo orribile potere che possiedono oggi le logge nel mondo intero, e che non possiederebbe certamente se la massoneria non avesse potuto contare che sul concorso dei suoi affiliati ufficiali, e se non fosse aiutata e servita dalla protezione più efficace di un gran numero di massoni incoscienti, vale a dire di cattolici impregnati, talvolta senza volerlo, altre volte per loro devianze, dal massonismo più raffinato. Ci sembra che questa distinzione non apparirà oramai strana e metafisica a qualcuno di quelli che forse sorridevano all’inizio. Ci sembra che essi comincino a percepire dal nostro linguaggio la questione posta, lo scopo che noi perseguiamo. Da questo punto di vista elevato, si aprono ai nostri occhi orizzonti estesi ed immensi. Si vedrà già come, prendendo le parole del Papa singolarmente, e soprattutto quelle che hanno come scopo di smascherare la massoneria, noi metteremo, con l’aiuto di Dio, il dito nella piaga, e troveremo in questo ammirevole documento emanato da Roma la diagnosi di ogni male sociale dell’ora presente. La prima causa e la prima radice di questo male è la massoneria, il cui effetto più generale e più terribile nelle sue conseguenze è ciò che abbiamo chiamato “massonismo”. Questa denominazione volgare ed usuale, data come autentica da Roma in altri documenti è – perché non dirlo a nostra volta? – quella di liberalismo. Noi lo vedremo, con l’aiuto di Dio, nei capitoli seguenti. Mediante la distinzione che abbiamo indicato, il marchio iniziale e la divisione naturale del nostro lavoro, noi parleremo in primo luogo della massoneria considerata nel suo oggetto materiale, o della setta in particolare, in concreto, e questo solo come maniera di costruzione del luogo; in secondo luogo e principalmente, noi parleremo della massoneria considerata nel suo oggetto formale, “formaliter”, o del “massonismo” e delle sue opere e delle influenze massoniche in generale. Il Papa ha aperto una breccia attraverso la quale dobbiamo passare senza paura né rispetto umano, noi tutti che ci gloriamo di marciare sotto gli ordini di un Capo molto valoroso!
II
L’esistenza nel mondo attuale di questo orribile focolaio di anticristianesimo che si chiama: la massoneria.
La prima cosa che fa l’enciclica “Humanum genus” sul soggetto della massoneria, è affermarne l’esistenza. In questa affermazione sembra meritare di essere segnalata in ragione della sua importanza capitale, la tattica dei settari che, quando si sentono colpiti da una condanna pontificale, è sempre la stessa: innanzitutto essi assicurano, con tono scherzoso, che questo errore o questa setta contro la quale è lanciata l’anatema non esiste, che questa “eresia” non è che un mito fiorito nella immaginazione del Papa; poi, essi cercano sempre di distinguere nella dottrina riprovata un buono ed un cattivo concetto, pretendendo che in un senso la condanna sia legittima, ma non in tal altro, che è precisamente quello che essenzialmente la motiva. L’Arianesimo ed il pelagianesimo, che furono le eresie più formidabili; il giansenismo ed il liberalismo, che sono state le eresie più funeste degli ultimi tempi, hanno brillato fra tutte per l’abilità con la quale esse hanno saputo mantenersi come su di un campo di battaglia vasto e ben protetto dal favore di queste sottigliezze diaboliche. Contro queste sottigliezze tortuose che più di tutto il resto caratterizzano la loro perfidia nativa, la Chiesa ha sempre opposto l’infallibilità del suo insegnamento, non solo in ciò che riguarda le dottrine considerate da un punto di vista speculativo e teorico, ma anche relativamente alla loro esistenza pratica, nell’ordine dei fatti che si trovano esposte in un libro, o incarnate in una setta o in un’istituzione. Di modo che l’autorità decisiva del Magistero pontificio, si esercita non solo sul dogma e sugli insegnamenti che gli sono opposti, ma anche sul fatto dogmatico, vale a dire su ciò che noi potremmo chiamare la sua realizzazione pratica nella sfera sociale. Non è dunque una oziosità che il Papa cominci su questo grave documento affermando l’esistenza della massoneria. Per poco che si conosce il mondo miserabile nel quale viviamo oggi, questo mondo che nonostante le sue fastidiose pretese di “lumi” e di civilizzazione, è talvolta così insensato, così arretrato e su molti punti più credulone e facile da ingannare rispetto a tre secoli fa; per poco, lo ripeto, che si conosca il mondo malvagio col quale dobbiamo convivere, si vedrà che ciò che conveniva innanzitutto, era questa solenne, autorizzata e definitiva affermazione. Così in verità, da circa un anno, parlando con un uomo considerevole, che si picca di essere un “sapiente”, e che lo è realmente in una certa branca, noi abbiamo inteso con tristezza cadere dalle sue labbra questa affermazione magistrale, che cioè “la franco-massoneria è una chimera”, e che noi non siamo altro che fanciulli lattanti, tremanti al cospetto di un fantasma, noi che ci occupiamo sempre della massoneria. Sono numerosi, o almeno lo sono stati fino ad oggi, coloro che hanno creduto che realmente la massoneria non sia che una macchina da guerra inventata dagli oratori o dai giornalisti ultramontani. Essi non osservano che queste imprese nelle quali non si vede niente della massoneria, costituiscono precisamente il primo dei trucchi massonici, quello che la setta utilizza con più ardore e, senza contraddizione, con più successo. Per tutti questi uomini, le parole gravi del Papa che afferma, nella pienezza della sua infallibile autorità, che la franco-massoneria esiste, ed esiste veramente, questa parola pontificia è caduta come una bomba in mezzo alle loro negazioni innocenti o perfide. È dunque certo e dimostrato e non solo con la testimonianza dei fatti, che i ciechi volontari hanno potuto solo fino a questo giorno non vedere, ma in modo molto più formale ancora con l’autorità della Chiesa, che esiste una setta chiamata “massoneria” o franco-massoneria. È questo un fatto reale, vivente, palpitante, attuale, come gli altri che nel mondo esteriore e sensibile, richiamano la nostra attenzione. Esiste una vasta associazione o lega, segreta fino a questi ultimi tempi, quasi pubblica ed ufficiale oggi, che conta in ogni nazione dei centri secondari chiamati “logge”, ed i cui adepti o affiliati si contano a milioni, ordinati sotto una bandiera comune, senza riguardi per le differenze di nazionalità o politiche, ed animate da uno stesso odio contro il Cristo e la sua santa Chiesa. Come esiste in pieno giorno e allo splendere del sole una società visibile, organizzata, avente i suoi capi riconosciuti ed accettati, con la sua gerarchia; società che si chiama il Cristianesimo, perché essa è in qualche modo la personificazione delle dottrine e dei precetti di Cristo, suo immortale Fondatore; così esiste un’altra società che è nata e si è ingrandita col favore delle tenebre, anche essa organizzata ed in possesso della sua gerarchia, sottomessa a dei capi formidabili e misteriosi; società che, essendo come una personificazione di tutti gli odi contro il Cristo, può certamente definirsi l’anti-cristianesimo organizzato, o meglio l’anticristo, e perché? Unicamente per dei motivi di convenienza strategica non porta questo nome, ma quello di massoneria o di franco-massoneria. – Una tal società, formidabile “chiesa di satana”, in opposizione diretta ed in lotta continua con la Chiesa del Cristo, si trova diffusa, come sua eterna rivale, in tutto il mondo conosciuto, e lavora con tutto il suo potere nell’estendere ogni giorno le sue incommensurabili frontiere. Ed il suo desiderio è quello di stabilire in tutti i paesi e con tutti i mezzi un reame universale di satana al posto del Reame universale di Gesù-Cristo, al quale suo Padre ha dato in eredità tutti i secoli e tutti i popoli, benché, per fini conosciuti dalla sua insondabile provvidenza, ma che noi conosciamo in parte, Egli abbia permesso che questo divino Reame sia in lotta continua con il reame di satana, fino all’ora del trionfo completo del Cristo nel giorno del Giudizio Universale. Questa società infernale esiste, lavora cospira, scrive, perora, legifera, governa, lotta, estende il suo impero, porta in se stessa la chiave della maggior parte degli avvenimenti moderni. La sua opera è questo mondo ufficiale stabilito dappertutto, o direttamente contro Dio o, vergognosamente, facendo astrazione da Dio, o ipocritamente, volendo che Dio divida con i suoi nemici, il suo sovrano dominio. Dai suoi centri esce, come ispirato da satana, quasi tutto quello che si predica e si insegna ai popoli, in opposizione con quel che insegna la santa Chiesa Cattolica, apostolica romana. Il mondo, il demonio e la carne avevano già da Adamo, delle massime, delle attrazioni e dei processi opposti alla verità, la massoneria è venuta, nei tempi moderni, a dare a tutte queste forze individuali e, per così dire, separate e disunite, una funesta unità di obiettivo, di principio e di processi, la cui perfezione e saggezza non si comprendono e non si spiegano se non riconoscendo che siano di origine diabolica. Il diavolo è cattivo, è certo, ma egli ha una natura angelica che, secondo gli insegnamenti della teologia, non è stata distrutta né dal peccato né dalla punizione che gli è stata inflitta. – Qual è l’estensione materiale, e da questa l’influenza disastrosa di questa chiesa anticristiana, in precedenza molto segreta e occulta, ma oggi visibile, apparente, preponderante e regnante sovrana? Se ne avrà l’idea con la statistica, e i dati seguenti, che noi riprendiamo, per ciò che concerne l’Europa, da un giornale autorizzato e che crediamo ben informato:
Inghilterra.- La Grande Loggia d’Inghilterra, la cui sede è a Londra, data dal 1717; essa ha ai suoi ordini la cifra enorme di 2.019 logge. Un’altra potenza, di rito « antico ed accettato » per l’Inghilterra ed i paesi delle Gallie, porta il titolo di Supremo Consiglio del 33° grado. Essa fu stabilita nel 1845, e conta 88 capitoli.
Scozia. – La Gran loggia scozzese, la cui sede è ad Edimburgo, fu fondata nel 1738, ed ha sotto i suoi ordini 891 logge. Il Supremo Consiglio del 33° grado del rito scozzese antico ed accettato conta 10 capitoli.
Irlanda. – La gran loggia d’Irlanda. La cui sede è a Dublino, ha sotto i suoi ordini il numero considerevole di 1014 logge.
Danimarca. – La grande loggia di Danimarca, la cui sede è a Copenhagen, fu fondata nel 1747 ed ha 10 logge ai suoi ordini.
Svezia e Norvegia. – La grande loggia di questi paesi, la cui sede è a Stoccolma, fu fondata nel 1754, ed ha 33 logge ai suoi ordini.
Belgio. – Il grande oriente del Belgio si è stabilito a Bruxelles nel 1832, e dispone di 24 logge.
Olanda. – Il grande oriente del Paesi Bassi ha la sua sede a la Haye, e fu fondato nel 1756, è disposta in 79 logge, nel 1884, riunenti 2185 associati.
Germania. – La Germania settentrionale possiede otto poteri massonici e cinque logge indipendenti, con un totale di 42.496 massoni attivi. La gran loggia nazionale, la loggia madre, si trova a Berlino, e fu fondata nel 1774. Essa conta 113 logge che riuniscono 13.095 affiliati. La grande loggia regionale di Germania, la cui sede è pure a Berlino, data dal 1774, e conta 107 logge, con un totale di 8.762 associati. La gran loggia reale di York, la cui sede è pure a Berlino, fu fondata nel 1798; essa conta 61 logge e 4.774 membri. La gran loggia di Amburgo , che ha la sua sede in questa città, fu fondata nel 1740, e conta 31 logge e 2.629 affiliati. La gran loggia eclettica di Francoforte fu fondata il 18 marzo 1783, e conta 12 logge e 1.396 membri. La gran loggia di Baviera, il “sole, fu fondata il 21 gennaio 1741, e conta 24 logge e 1701 membri. La gran loggia regionale di Sassonia, la cui sede è a Dresda, fu fondata nel 1811, e conta 18 logge e 3000 membri. La grande loggia dell’unione massonica, che ha la sua sede a Darmstadt, fu fondata nel 1846; essa conta 9 logge e 896 membri.
Francia. – Il grande oriente di Francia risiede a Parigi, fu fondato nel 1736, e tiene sotto la sua obbedienza 66 “laboratori”, 13 nel dipartimento della Senna, 208 negli altri dipartimenti, 14 ad Algeri, 11 nelle colonie, e 28 nelle nazioni straniere. – Oltre al grande oriente, esiste a Parigi: 1° il supremo consiglio del rito scozzese antico accreditato per la Francia e le sue dipendenze (o possessi fuori dal continente); 2° l’ordine massonico orientale del Misraim o d’Egitto; 3à la grande loggia simbolica scozzese di Francia.
Lussemburgo. – Il consiglio supremo del granducato del Lussemburgo fu stabilito nel 1844, e conta due logge.
Ungheria. – Il grande oriente d’Ungheria risiede a Pesth; fu fondato nel 1871 e conta 15 logge. Il grande oriente di Ungheria, fondato nel 1870, conta 24 logge e 783 membri.
Italia. – Il grande oriente di Italia, supremo consiglio, fu fondato nel 1861, e conta 150 “laboratori”.
Spagna.- Il grande oriente nazionale di Spagna, gran loggia spagnola, risiede a Madrid. Fu fondato il 15 gennaio 1726 da lord Warton; ha ai suoi ordini 182 logge. In più esiste un supremo consiglio della massoneria spagnola, fondato nel 1868; conta 216 logge e tre capitoli.
Portogallo. – Il grande oriente di Lisbona ed il supremo consiglio della massoneria portoghese, fondata nel 1805, si fusero nel 1869 e contano114 logge.
Svizzera.- La grande loggia di Berna, fondata nel 1844, conta 74 logge. Riassumendo da questa tenebrosa statistica risultano, solo in Europa, esserci 5.486 logge parrocchie de questa chiesa infernale. Noi diciamo: in Europa soltanto, perché bisogna notare che c’è un ugual numero nelle altre contrade del mondo conosciuto e specialmente in America, ove la corruzione massonica è penetrata in modo particolare.
III
La massoneria ha realmente l’influenza e la potenza che si suppone nel mondo attuale?
Dopo avere affermato l’esistenza della massoneria contro coloro che sotto un pretesto qualunque si sforzano di far passare per un mito fantastico questa tenebrosa cospirazione contro Dio, il Papa viene a formulare sullo stesso soggetto, altre due affermazioni molto importanti: primariamente la sua formidabile influenza sociale attuale; secondariamente il carattere pernicioso ed assolutamente anticristiano di questa influenza sociale. Sono queste, due verità che i partigiani della setta si ostinano ad oscurare ed a velare, ma ora non è più loro possibile negare la sua esistenza materiale. « Nello spazio di un secolo e mezzo, dice il Papa, la setta massonica ha fatto dei progressi incredibili. Impiegando nello stesso tempo l’audacia e l’inganno che ha invaso tutti i gradi della gerarchia sociale, essa comincia a godere, in seno agli stati moderni, di un potere che equivale quasi alla sovranità. Da questa rapida e formidabile estensione, sono risultati necessariamente per la Chiesa, per l’autorità dei princìpi e la salute pubblica, dei mali che i nostri predecessori hanno previsto da lungo tempo avanzare. Ben presto ci si è trovati in presenza di gravissimi motivi di timore dell’avvenire, non sicuramente per la Chiesa, le cui fondamenta sono al sicuro da tutti gli attacchi degli uomini, ma per gli Stati in seno ai quali hanno acquisito una influenza considerevole, sia questa setta, la franco-massoneria, sia le altre associazioni simili che concorrono alla sua opera di distruzione o che servono da satelliti. » Noi abbiamo tradotto qui questo paragrafo nella sua integrità, perché nel suo austero laconismo, si rivela come il più grave di questo documento così importante. Noi sappiamo ufficialmente da esso che la franco-massoneria non è un’associazione qualunque, una lega di volgari malfattori, un riparo di gente aconfessionali, come comunemente si dice, ma una associazione che ha invaso tutti i gradi della gerarchia sociale. Sicuramente noi lo sapevamo già, ma oggi noi ne siamo ufficialmente avvertiti. Così tutti i gradi delle gerarchie sociali sono infettati da questa lebbra: non precisamente questi o quegli ambienti sociali, nei quali si trova più ordinariamente, almeno in apparenza, una disposizione più grande ad ogni specie di crimine; non i gruppi più avanzati della demagogia moderna, coloro che formano la sua avanguardia ed le sue guide, coloro che senza alcun camuffamento, annunciano il loro orribile desiderio di bandire dalla terra il nome di Dio, e di abolire sotto i colpi del loro odio egalitario ogni distinzione gerarchica, ogni idea di autorità; No!: la massoneria è ancor più il massonismo, è una malattia, una fillossera che ha infettato tutti i gradi della gerarchia sociale, come dice testualmente il Sovrano Pontefice; e questo non nel modo di una affezione senza gravità, di un male cronico poco dannoso, ma come un male che comincia a prendere, in seno agli Stati moderni, una influenza talmente preponderante, che equivale in qualche modo, secondo la parola formale del Vicario di Cristo, ad una vera sovranità. O Cielo! E noi che così spesso, ci siamo visti coperti di confusione, quasi scomunicati, quando con riserve più o meno espresse, ci siamo arrischiati ad esprimere questo medesimo pensiero, che ha scatenato contro di noi tutti gli sforzi combinati della società attuale! Noi esagerati e fanatici, che abbiamo da sempre creduto, sotto tutti i punti di vista, che la massoneria, sia la pura eterodossia, l’eresia formale contro Dio, il suo Cristo, la sua Chiesa ed i suoi figli più devoti, che essa ispiri i principali elementi costitutivi di questa moderna organizzazione, che attiri verso la terra, e sia patrocinata apertamente e scientemente da tutti i figli di Belial per far la guerra a Gesù-Cristo Nostro Signore! È vero così che noi ci siamo inchinati rispettosamente davanti alla suprema affermazione del Vicario di Gesù-Cristo, che ci assicura che questa peste abbia già infettato tutte le sfere dell’ordine sociale esistente. Incidiamo questi insegnamenti nella nostra memoria e non permettiamo che ne escano giammai.! Sappiamo dunque in quale ambiente viviamo, con chi camminiamo; pensiamo ai nemici contro i quali dobbiamo combattere in ogni momento. Noi siamo pertanto alle prese con un contagio che ha invaso tutte le sfere dell’ordine sociale, con un nemico che ci sta spalla a spalla dappertutto, con un’atmosfera che ci penetra, ci attacca, e spande il suo veleno dappertutto. Essa ci combatte apertamente sulla piazza pubblica ed anche negli impieghi ufficiali, ove il suo potere raggiunge la sovranità. Essa si nasconde astutamente e penetra fino nel nostro focolaio domestico, se non vegliamo con uno zelo costante ed attivo; essa ci punge ancora, sul modello della spina nascosta sotto i fiori, finanche nelle opere di pietà, essa cospira contro di noi in mezzo a mille trappole tese con grande abilità, che solo coloro che sono santamente intransigenti posso prevedere ed evitare. Queste parole sono solenni e racchiudono un grande principio di condotta, un’importante regola pratica per la vita del Cattolico della nostra epoca. Esse erigono come principale regola di prudenza, nel nostro modo attuale di vita e di lotta, e principalmente nei confronti dei poteri pubblici, ciò che possiamo permettere di chiamare un “criterio di diffidenza”. Sì, noi ci decidiamo a scrivere questa parola senza esitare, non alla leggera, ma dopo una matura riflessione. Alle virtù fondamentali che in ogni tempo il campionario valente della verità ha dovuto considerare proprie alla sua condizione, occorre aggiungere oggi questa che è la caratteristica dell’epoca: una saggia e prudente “diffidenza” verso tutto ciò che la circonda; questo è evidente, poiché tutto ciò che la circonda è infetto, ha subìto il contagio, la presenza di questo “virus” pestifero massonico che ha avvelenato tutti i gradi o sfere dell’ordine sociale. – Tempo addietro questo consiglio franco e leale sarebbe stato tacciato di mancanza di carità da qualche infelice che ignora forse che questa parola “carità” è quella che noi abbiamo l’abitudine di considerare da qualche anno come quella che deve ispirarci maggiore diffidenza. Lo si dirà ancor più nell’era attuale, perché questo criterio di diffidenza e di pessimismo che proclamiamo qui, non è fondato sul nostro apprezzamento, ma sulla parola formale del Papa; tanto più che questa setta diabolica, non ha trovato maschera più conveniente per nascondersi, che quella della santa pratica della carità, affettandosi di farsi passare per niente di meno che una pura associazione di beneficenza.
IV
Ma non si dice tra coloro che ritengono di essere ben informati, che la massoneria sia un’associazione di pura beneficenza?
Naturalmente! Ciò che soprattutto desidera tutta la setta massonica, la dove può ottenerlo è, come abbiamo visto, che si neghi o si metta in dubbio la sua esistenza. In questo essa agisce conformemente ai suoi istinti di setta segreta. Ma, al contrario, la dove essa dispera di riuscirci, si contenta di non essere conosciuta tale così come essa è in realtà. A questo scopo, ciò che essa cerca innanzitutto, è una maschera comoda e simpatica entro la quale avvolgersi; e non c’è niente che si presti meglio a questo gioco se non la carità. Maschera comoda, abbiamo detto, perché non c’è niente di più facile per un’associazione che darsi il nome e le apparenze di un’associazione di carità: andiamo a vederlo all’istante! Maschera simpatica, abbiamo aggiunto, come sono sempre simpatiche la generosità e la liberalità, qualunque siano il principio e la fonte, come vedremo ugualmente. Da questo risulta che lo scopo della massoneria è di mostrasi benefattrice e filantropica. Essa ottiene così due risultati: in primo luogo essa nasconde ai semplici il suo vero carattere, secondariamente attira a sé con il favore dell’aspetto esteriore delle buone opere coloro che non guardano il fondo delle cose, e che non considerano se non il loro lato esteriore e di apparenza. Il Papa, nella sua Enciclica, fa parimenti giustizia di questa trappola satanica. Di conseguenza: la massoneria è o non è una associazione di beneficenza? Si e no, e diamo la spiegazione di questa risposta singolare ed in apparenza contraddittoria. Si, in un certo qual modo la massoneria è un’associazione di beneficenza, poiché per reclutare degli adepti in gran numero e per conservarli uniti per mezzo di una certa solidarietà, attraverso le differenti nazionalità e razze, essa non ha trovato miglior mezzo che una mutua protezione universale, in virtù della quale, ogni affiliato, in qualunque distretto si trovi, è assistito dai suoi co-associati nelle sue relazioni, nell’ottenere un impiego, etc. così, in diverse circostanze ed in certe branche dell’amministrazione o dei pubblici servizi, il titolo di “massone” è la migliore delle raccomandazioni per arrivare ad essere vantaggiosamente posizionato. Si è recentemente citato il caso di un giovane ben preparato che aspirava ad un certo impiego, al quale poteva pretendere a buon diritto. Colui al quale manifestava il suo desiderio, gli rispondeva semplicemente: “ … per ottenerlo, vi è sufficiente, mio caro amico, passare da M. X …., e dare il vostro nome alla loggia”. Il giovane, che era un fervente cattolico, dichiarò che non voleva ricorrere a questo mezzo che la sua coscienza riprovava. “Andate dunque, non fate il bambino, replicò l’impertinente interlocutore: voi troverete iscritti sui registri della loggia una lunga lista di personaggi che sono cattolici come voi, e non si sono fermati a tale scrupolo. Oggi non si giunge alla fortuna se non per questa via. In effetti è così nella maggior parte dei casi, salvo qualche rara e molto onorabile eccezione. E si comprende facilmente che non possa essere altrimenti. Lo stato moderno è costituito in modo essenzialmente massonico, i suoi principali rappresentanti sono massoni, ed oggi la cosa pubblica è organizzata e stabilita in modo tale che quasi tutto dipende dall’influenza dello stato, cosa che costituisce il più alto grado di assolutismo immaginabile: ne risulta, come conseguenza rigorosa, che tutto o quasi tutto oggi è subordinato, ad esempio nelle carriere pubbliche, all’influenza diretta o indiretta della massoneria. E la massoneria sarebbe ben insensata se non facesse girare a proprio vantaggio questa potenza colossale di cui gode negli stati moderni. Ora la massoneria è scellerata, ma non manca di abilità così come lucifero, suo occulto ispiratore: non è insensata, ma al contrario estremamente abile, perversa com’è. Da lì viene che, nella distribuzione degli impieghi e delle cariche o funzioni pubbliche, si vede spesso la mano potente della massoneria elevare chi essa vuole, ed arrestare parallelamente al suo grado, questo o quell’avanzamento. È questo che spiega pienamente il fenomeno di certe progressioni e di certe disgrazie. Nei gradi delle armate, la massoneria aiuta il merito personale; ma essa può anche supplire, se lo desidera. Nei concorsi letterari e nella preparazione delle liste di questi concorsi, non è inverosimile che faccia più o meno inclinare la bilancia e ferire la coscienza. Nel commercio e nella navigazione, essa conta su relazioni che sono di un’importanza capitale per il successo. Nelle guerre, essa apre le piazze, facilita la comunicazione dei piani e le confidenze, e talvolta impiega ben altri proiettili con cui ottenere vittorie stupefacenti. Nelle lettere essa procura all’improvviso un successo favoloso a certi drammi, a certi romanzi, a delle opere scientifiche che senza di essa sarebbero rimaste nell’oscurità, così come essa soffoca, per mezzo di una criminale cospirazione del silenzio, l’opera del più sublime genio, che non consente di accettare l’odioso “imprimatur” della setta. Con il favore delle immense risorse che offrono oggi il giornalismo e le associazioni, la massoneria può arrivare, su certi determinati punti, a monopolizzare funzioni sociali e l’opinione pubblica stessa, al punto da mettere chiunque non si sottometta al suo dominio, nella impossibilità di crearsi un posto qualsiasi nella vita sociale. È così che si vede compiere alla lettera ciò che l’Apocalisse ha profetizzato del regno di questa bestia simbolica, che designa, secondo tutti gli interpreti, il potere anticristiano degli ultimi tempi. “Essa otterrà, è detto, che nessuno possa comprare o vendere se non colui che porta sulla fronte il marchio o il sigillo della bestia o la cifra del suo nome”. È alla realizzazione di questo fine che nella vita moderna tende incessantemente la massoneria, e chi può dubitare che essa non l’abbia già in gran parte realizzata? Così con uno scopo di pia unione o di associazione di interessi individuali, convergenti tutti però verso l’interesse generale della setta, essa si converte in società di mutuo soccorso per i suoi affiliati. Questo trucco nel contempo l’aiuta a guadagnare ed a conservare questi affiliati, servendo così a coprire con un mantello onorevole il contrabbando della sua propaganda. È la che si trova la ragione della nostra domanda, o meglio della nostra risposta affermativa e negativa. La massoneria è un’associazione perniciosamente di beneficenza, in quanto lavora, con l’aiuto del soccorso che si prestano mutualmente i suoi membri, ad estendersi ed a esercitare la sua disastrosa influenza sulla macchina sociale, di cui oggi essa è il più potente motore. Essa non è un’associazione di beneficenza, se con essa si intende, come si dovrebbe, un’associazione consacrata all’esercizio della carità per fini puramente caritatevoli, tanto a favore del corpo che dell’anima di colui che ne è l’oggetto, e senza limitare la sua assistenza al cerchio di coloro che sono già affiliati o che si vuole guadagnare all’associazione.
V
Conferma, con l’aiuto di un’osservazione molto ben appropriata alla circostanza, di ciò che è stato detto nel paragrafo precedente.
Che la massoneria non sia un’associazione di beneficenza e di carità, come affermano i suoi affiliati ed i suoi mentori, è un punto di cui si acquisisce la dimostrazione e la convinzione con l’aiuto di un solo argomento, davanti al quale tutti gli altri diventano inutili, ed al quale è impossibile opporre una risposta soddisfacente e ragionevole. Ecco l’argomento: la massoneria gode, per i nostri peccati, di una preponderanza e di una influenza considerevole nel mondo moderno ufficiale ed extraufficiale. In molti punti, ed il Papa lo ha detto, il suo potere occulto equivale in qualche modo alla sovranità. Noi esprimiamo lo stesso pensiero in termini meno velati. Molto frequentemente la massoneria è giunta a sostituire completamente l’antica influenza sociale della quale godeva il Cattolicesimo in tempi migliori. Sì, è così purtroppo, ed i massoni non si vantino affatto di tale trionfo. In un gran numero di sfere della nostra società, il massonismo possiede pienamente oggi tutta l’influenza e tutta l’azione di cui godevano in altre epoche, la Chiesa Cattolica. Ma è qui che noi entriamo in pieno nella nostra argomentazione. Quando, ai tempi della sua preponderanza sociale, l’influenza cattolica dominava il mondo, essa lasciava dappertutto dei monumenti insigni del suo spirito veramente umanitario e caritatevole. Che i nostri avversari non vengano qui a gettarci in faccia le loro banali ridicole accuse di tenebre ed oscurantismo. Questo è scritto nella storia, ed ogni retorica sarà impotente a cancellarla. Quando la Chiesa esercitava nel mondo la sua preponderanza per il bene di questo mondo, non c’era un bisogno al quale Ella non si interessasse, una lacrima che non asciugasse, un’amarezza che non raddolcisse, una sofferenza fisica e morale sulla quale non stendesse la sua materna mano. I grandiosi acquedotti, le confortevoli stazioni termali, i vasti circhi, i superbi archi di trionfo, inventati dal paganesimo, potevano essere splendidi, ancorché essi siano frequentemente arrossati dal sangue; gli ospedali, gli orfanotrofi, gli asili di pellegrinaggio, gli istituti per il riscatto dei prigionieri, non sono stati fondati, sostenuti e serviti che dal Cattolicesimo e nel Cattolicesimo! Non c’è un angolo di terra ove il Cristianesimo abbia dominato, senza che si vedano prove chiare ed irrefutabili di questa verità. Le mille associazioni che esso ha ispirato a questo fine, gli ordini religiosi che ha stabilito con questo scopo, le grazie spirituali per mezzo delle quali ha vivificato ed incoraggiato tutto questo, gli eroi della beneficenza pubblica che esso ha canonizzato: tutto questo è conosciuto e riempie i nostri gloriosi annali. Anche oggi, povera, disprezzata, perseguitata, spogliata nel mondo intero, la Santa Chiesa di Dio trova nel fondo inesauribile della sua immensa carità mille risorse e mezzi per soccorrere e consolare il genere umano. Le sue istituzioni antiche si mantengono in tutto il loro vigore, ed ogni giorno si vedono rifiorire come nuove sotto l’azione della fede generosa che vive in essa. Non è passato nemmeno mezzo secolo da quando ha fondato le Piccole Sorelle dei poveri: e questi angeli terrestri hanno già aperto degli asili per anziani nel mondo intero. Da meno tempo ancora, don Bosco ha fondato i suoi laboratori salesiani, ove già più di centomila giovani operai sono occupati e strappati alla propaganda socialista dallo zelo dell’infaticabile fondatore. Si annunciava già da qualche giorno, la fondazione a Grenoble di queste Piccole Sorelle dell’operaio, che apriranno incessantemente le loro case in mezzo ai fumi del carbone fossile delle nostre fabbriche, per disinfettarle da questo altro fumo infernale che asfissia così spesso l’anima del povero lavoratore. Ecco le meraviglie che ha generato, che genera e produrrà ancora in favore dei suoi nemici e dei suoi persecutori, questa Chiesa di Dio, vilipesa, impoverita e attaccata da ogni parte! – Che fa, dal canto suo, in favore dei poveri e degli abbandonati, la franco-massoneria onnipotente e trionfante? Dove sono le opere che essa ha fondato, le istituzioni che ha creato, i fratelli e le sorelle che essa ha inviato a morire nei giorni lugubri delle epidemie, gli abbandonati che essa accudisce, i fanciulli che raccoglie, le donne perdute che essa riabilita, gli anziani che consola, gli infermi che assiste, i morti che seppellisce? Ove sono i suoi vasti ospizi, i suoi asili spaziosi, gli orfanotrofi ed i lebbrosari, le sue scuole di artigianato e dei mestieri, i suoi rifugi? Invano le cercheremo nelle statistiche contemporanee: i quadri ufficiali mostrati dai governi, non ne fanno alcuna menzione. La massoneria non ha dunque fatto niente? Oh si!, essa ha fatto, ha ben fatto, o meglio disfatto, tante cose. Essa si è impegnata con estremo furore, per anni ed anni, a demolire tutte le istituzioni, a distruggere tutte le nostre opere. Per mezzo delle leggi di confisca, che sono le sue leggi, essa ha rapito alla Chiesa tutto ciò che la pietà dei fedeli aveva accumulato nelle sue mani in favore dei poveri. Per mezzo di leggi ostili alle congregazioni, anche esse sue leggi, essa ha allontanato in Francia, e dal letto dei moribondi, la stessa suora di carità. Per mezzo di altri mille inganni e processi, che sono egualmente opera sua, essa è riuscita a paralizzare dappertutto la nostra azione, a diminuire la nostra influenza, ad allontanare il povero dal prete, a strapparlo, per mezzo delle “solidarietà”, che sono parallelamente una delle sue invenzioni, dalle mani della misericordia divina nell’ora suprema della morte ed a privarlo degli onori della sepoltura cristiana dopo il suo decesso! Ah! Si, a questo punto essa è benefacente, filantropica ed umanitaria, la massoneria! Domandiamolo ai lussuosi monumenti che essa ha elevato per rimpiazzare gli antichi monasteri, per il piacere dei suoi signori usurai: domandiamolo a questa superba carrozza trainata da vigorosi cavalli, e sulla quale si erge nella rispettabile persona questo massone filantropo che si è arricchito con i beni delle istituzioni di beneficenza; chiediamolo a questi demagoghi convertiti in opulenti proprietari con i beni degli ospedali venduti all’asta. Che si metta ancora in dubbio, dopo ciò, la questione di sapere se la massoneria è o non una associazione di beneficenza, che ha saputo trarre buon profitto per se stessa e per i suoi adepti, dai beni dei poveri della Chiesa!
VI
La massoneria considerata dal punto di vista dottrinale, o “massonismo”, il principale oggetto di questo opuscolo.
Dopo il breve articolo consacrato a dare una debole idea della setta massonica dal punto di vista materiale, ci sembra arrivato il momento di parlarne da un punto di vista dottrinale e formale, che è il vero oggetto dell’attuale lavoro, di cui ciò che precede non è che un preliminare o il prologo. È evidente in effetti, come abbiamo detto all’inizio, che per noi e per ogni cattolico che vede le cose con chiarezza, così come le vede il Papa, ciò che costituisce la vera gravità di questo soggetto, non è il raggruppamento di un numero più o meno considerevole di uomini, armati di grembiuli, compassi, sciarpe e squadre, che in certi giorni si divertono a fare una mascherata più o meno esteriore e buffonesca. Quale è il numero di questi uomini? Qual è la loro organizzazione? Quali sono i loro gradi? Le loro feste, le loro cerimonie? è questo uno studio che richiederebbe più di cento volumi, e che ha perso oggi gran parte del suo interesse, dal momento che la massoneria ha cessato di tenere i suoi misteri racchiusi nell’ombra o nella penombra. I nostri lettori possono su questo punto ricorrere a qualche autore che ha scritto su questa materia.- Il soggetto che sollecita attualmente la nostra attenzione è meno conosciuto. Il “massonismo” è qualcosa più della massoneria: è una parola, come si direbbe nel linguaggio scolastico, che ha un significato più esteso: è un concetto più generale, più ampio, di più vasta comprensione. Il massonismo è la dottrina della massoneria, è il suo spirito, la sua influenza; è questa atmosfera che si estende in tutti i sensi e giunge ad infettare col suo veleno il mondo intero ed a fare numerose vittime tra coloro che massoni non sono. Il massonismo è un insieme di principi, di massime, di teorie, di processi, di applicazioni, che sono riusciti a formare una corrente che coinvolge il mondo moderno, dopo averlo fatto uscire completamente, almeno nella sua parte ufficiale, dalla fede antica che Dio e la Chiesa avevano tracciato. Il massonismo è questa cosa che fa che un cristiano convinto, e che vuole perseverare nella sua fermezza, sembri oggi un “fenomeno”, una singolarità esotica che contrasta con tutto ciò che lo circonda. Il massonismo infine, è pressappoco ciò che troveranno naturale ed accettabile gli uomini di mondo nell’era attuale, ed anche numerosi cattolici obbligati in coscienza a ragionare secondo altri principi. Ed essi li giudicano naturali ed accettabili, perché si sono formati, spesso senza pensarci, un criterio massonico in luogo di un criterio cattolico: essi vedono, apprezzano, giudicano, decidono, agiscono secondo dei principi massonici; ed essi fanno tutto questo senza essere massoni, e persuasi forse di aborrire in cuor loro la massoneria. È questo il carattere più orribile dell’epoca attuale: l’ignoranza completa della loro vera situazione, nella quale vivono un gran numero di uomini cattolici a “loro modo”, e che la rivoluzione trova come suoi ausiliari più attivi e potenti. Tale è il trionfo veramente satanico che si propone di ottenere la massoneria, e che, diciamolo francamente, ha già in gran parte ottenuto. Dopo aver escluso dal mondo sociale l’immagine di Cristo che la predicazione cristiana vi aveva impresso, ed averla rimpiazzata con l’immagine di satana, senza che il mondo sembri accorgersi di questo cambiamento, essa ha rimpiazzato il Cattolicesimo, che è l’anima della società, con il massonismo, senza che l’imprevidenza degli uomini abbia permesso di constatare la differenza che esiste tra lo spirito che anima oggi il corpo sociale e quello che lo animava in altri tempi. [Questa situazione oggi si è realizzata anche nella Chiesa Cattolica che insensibilmente e lentamente, si è trasformata per l’apporto della massoneria ebraica e della “quinta colonna” dei marrani, in sinagoga di satana, guidata da antipapi servi di lucifero, e senza che quasi nessuno se ne sia accorto, o meglio, se ne “voglia” accorgere – ndt.-]. Ecco perché noi diamo al “massonismo” una sì grande importanza ben al di sopra della massoneria. Quest’ultima è stata lo strumento di cui esso si è servito per demolire l’antico edificio di cui la Croce era il coronamento, per edificare il nuovo edificio, che non vuole affiggere segni cristiani. Lo strumento perde la sua importanza quando questo edificio è costruito. Così infatti, quando la massoneria ha raggiunto il suo scopo sociale, comincia a mettere da parte questo ridicolo apparato cerimoniale del quale fino ad ora si era circondata e del quale oramai non ha più bisogno per compiere la sua infernale missione. Fino al punto che non saremo più stupefatti, se le cose continuano ad andare avanti, di vedere un giorno dichiarare la chiusura di tutte le logge. A cosa serviranno in effetti esse, quando tutto il mondo ufficiale non sarà più che una immensa loggia? Si ha dunque ragione, fino ad un certo punto, di dire che la massoneria ha oggi meno importanza di un secolo fa. Questo è naturale, perché essendo dappertutto il massonismo sovrano, la massoneria deve rinunciare alla propaganda che ha perso così la sua principale ragion d’essere. Il massonismo domina tutto oggi, e di fronte ad esso, in mezzo alle rovine che ha accumulato, non resta in piedi se non il Cattolicesimo. Il massonismo ed il Cattolicesimo sono i veri elementi essenzialmente opposti, nella terribile lotta attuale: ecco perché abbiamo sintetizzato, riassunto in poche parole tutto il piano del nostro presente lavoro. Andiamo dunque a vedere, prendendo come guida il Papa, ciò che è il massonismo, quali siano le applicazioni pratiche nelle quali si riflette la sua ispirazione satanica nell’ambito della società attuale, e quali siano i punti principali sui quali è in disaccordo con la Dottrina Cattolica.
VII
Concetto intrinseco della massoneria sotto il rapporto dottrinale, o concetto essenziale di tutta la dottrina massonica.
La massoneria non è soltanto una società che ha degli adepti; essa è un simbolo di dottrine che gli adepti si sforzano di far prevalere ad ogni costo nella sfera sociale. È a queste dottrine massoniche, alle mille influenze che tentano di far prevalere, all’applicazione variegata che si da’ di queste dottrine nella vita pubblica e, ai nostri giorni, finanche nella vita privata, che noi diamo il nome di massonismo. Qual è dunque, ci chiediamo ora, il concetto, l’idea fondamentale del massonismo? Il Papa risponde, nella sua magistrale Enciclica “Humanum genus”, in questi termini che precisano e definiscono chiaramente tutta la questione: « I franco-massoni si propongono, in tutti i loro sforzi tendenti a questo scopo, di distruggere interamente ogni disciplina religiosa e sociale nata dalle istituzioni cristiane, e sostituirle con altre adattate alle loro idee, ed i cui princìpi e leggi fondamentali sono tratte dal naturalismo ». Il massonismo, pertanto, in bare a questa definizione, non è dunque che il “naturalismo”. Che cos’è questo naturalismo? Questa parola porta in se stessa il suo significato, e la sua etimologia ne fornisce la più chiara definizione. Il naturalismo è la negazione, o almeno l’esclusione, dell’ordine soprannaturale cristiano. Il naturalismo è dunque un anticristianesimo completo e perfetto. Entriamo in qualche spiegazione. Tutto l’ordine cristiano è fondato sul dogma della caduta originaria dell’uomo e sulla sua riabilitazione mediante l’Incarnazione del Figlio unico di Dio. L’uomo naturale è dunque l’uomo del peccato, che non ha alcun mezzo, né per essere convenientemente buono sulla terra, né per arrivare al suo fine ultimo all’uscita da questa vita. Per essere convenientemente buono ed ottenere il suo fine ultimo, l’uomo deve essere non l’uomo naturale, che è decaduto, ma l’uomo soprannaturalizzato che Gesù-Cristo ha rivelato e sostiene con la sua grazia. Per parlare più chiaramente, non è oggi sufficiente all’uomo essere l’uomo della creazione, egli deve essere l’uomo della Redenzione. L’esistenza dell’uomo non gli dà la sua perfezione intera, ma occorre che sia bensì cristiano. È sui principi della verità eterna, presentiti un giorno dalla stessa filosofia umana, ma messa in luce solamente dalla rivelazione divina su cui è fondato il Cattolicesimo, ed è da questi principi che trae logicamente tutte le sue conseguenze. – Il naturalismo parte da principi radicalmente opposti. Secondo esso, l’uomo non è caduto, e di conseguenza non ha bisogno di riabilitazione. Se c’è un Dio Creatore, il naturalismo non ne ha certezza; ma in cambio esso sa pertinentemente che non c’è Redentore. Gesù-Cristo è stato dunque un uomo “puro”, e la Chiesa è un puro inganno. L’essere ragionevole è perfetto e per arrivare a tutti i suoi fini, anche al suo fine ultimo, non ha bisogno di alcun soccorso che sia al di fuori della conoscenza e della portata del naturalismo! L’uomo ha dunque in se stesso tutti i mezzi propri ad ottenere questi fini, mezzi che gli sono assolutamente sufficienti; egli sa tutto ciò che gli è necessario sapere, perché la sua ragione è in tutta la sua integrità; egli osserva tutto ciò che gli conviene, perché la sua volontà non è stata indebolita; egli supera tutte le resistenze che l’appetito o la passione oppongono alla legge morale, perché il suo libero arbitrio non ha subìto alcuna influenza. E come l’uomo si rende autosufficiente in tutto, così pure la società è ugualmente autosufficiente, poiché nella sua ragione essa è perfettamente illuminata e possiede l’onniscienza; nella sua volontà essa è perfettamente sana e non ha alcuna tendenza al male; nel suo libero arbitrio, essa non deve affatto resistere alle cattive inclinazioni ed agli istinti perversi. Quindi si ignori tutto questo ordine soprannaturale che il Cristianesimo proclama come un ausilio indispensabile della natura inferma e decaduta! Che non ci siano più, inoltre: 1° – una questione che riguardi Gesù-Cristo considerato come l’Autore, il conservatore ed il consumatore di questo ordine soprannaturale; – 2° l’organizzazione speciale del soprannaturale che si chiama Chiesa Cattolica, ed infine – 3° questo Essere supremo, misterioso, che si chiama Dio, e che è l’ultima logica negazione del naturalismo. Ecco, superficialmente schizzato, nei suo tratti principali, questo sistema anticristiano del quale è facile ora distinguere a prima vista i fondamenti assurdi. Anche facendo astrazione da ciò che insegna la rivelazione di Gesù-Cristo, appoggiata su tutti i suoi potenti motivi di credibilità, l’idea che il naturalismo si fa dell’uomo e della società, è un’idea evidentemente falsa. Secondo questo sistema, l’uomo è perfetto, la società è perfetta, essi trovano da se stessi tutto ciò che sia loro necessario, e non hanno bisogno di nulla che sia loro superiore. – Ma l’uomo è debole, cieco, miserabile; da se stesso inclinato al male, il suo libero arbitrio è continuamente in lotta con gli istinti perversi, ai quali non resisterebbe senza la grazia di Dio. Egli ha dunque bisogno di una Luce superiore per conoscere, di una Forza superiore per agire, di un Soccorso superiore per non essere continuamente vinto. Egli non è un essere perfetto, egli è una miserabile rovina di qualche cosa che un giorno ebbe la sua perfezione, e che poi ha avuto bisogno di essere restaurato a caro prezzo. Egli nasce piangendo e non può essere buono se non lottando e trionfando da se stesso; in più, anche per ben morire, bisogna che qualcuno gli venga in aiuto. E la società? La società, unione di uomini, è come ogni insieme, della stessa natura delle sue parti. Essa è imperfetta, decaduta, portata al male, e non riesce a vivere che grazie alla repressione ed al freno che essa si impone; ciò che è da sé, il segno di una ben esile perfezione. – Ecco dunque come, fondato su queste basi ingannevoli, il naturalismo intero è pura menzogna. E tuttavia il naturalismo o il massonismo è il grande sistema teorico e pratico del mondo attuale! [Continua …]