L’Arciconfraternita del cuore Immacolato di Maria – Storia di conversioni – [1]

Nella festa dell’Arciconfraternita del Cuore Immacolato di Maria, che si celebra nell’ultima Domenica dopo l’Epifania, prima della Domenica di Settuagesima, vogliamo iniziare a riportare una breve serie di fatti straordinari verificatesi dalla istituzione dell’Arciconfraternita per la conversione dei peccatori.

[Fonte: L’Arciconfraternita del Cuore Immacolato di Maria, per la conversione dei peccatori, Notre Dame des Victoires, Parigi. 1843. 1843.]

L’Arciconfraternita del cuore Immacolato di Maria

– Storia di conversioni – [1]

 

1- CONVERSIONE DELLA PARROCCHIA DI NOTRE DAME des Victoires.

È stato già osservato, come la parrocchia di Notre Dame des Victoires fosse caduta in uno stato molto deplorevole di indifferenza religiosa, e persino di irreligione professata. Il numero della popolazione della parrocchia era intorno alle ventisei-settemila anime, tuttavia le comunioni, durante tutto l’anno 1835, ammontavano al numero incredibilmente basso di settecentoventi. – I pii esercizi dell’associazione del Cuore Immacolato di Maria, iniziarono l’11 dicembre 1836;il registro venne aperto il 12 gennaio 1837. Una serie ininterrotta di grazie e di conversioni si sono verificate dal quel momento in poi: la parrocchia di Notre Dame des Victoires ora ha cambiato totalmente il suo aspetto; la sua chiesa è affollatissima, l’ufficio divino è religiosamente frequentato, così pure i sacramenti sono regolarmente frequentati; ora il suo segno distintivo è un comportamento pienamente religioso ed uno spirito di profonda pietà; e spesso gli uomini del clero delle diocesi più religiose in Francia, si sono meravigliati con l’Abate Desgenettes esprimendo la loro estrema edificazione a testimonianza della devozione dei suoi parrocchiani durante gli uffici divini- Non solo la domenica e nelle feste c’è questo spettacolo di devozione, ma ci sono alcuni momenti, anche nel corso della settimana, in cui non si conta il numero dei fedeli che in ginocchio sono in supplica devota davanti all’altare di Maria, invocando la sua protezione in questo suo santuario particolarmente favorito.- Ma, è soprattutto durante le devozioni pubbliche offerte in nome della Arciconfraternita, che si manifestano i segni di pietà che maggiormente colpiscono. Durante le funzioni, diversi sacerdoti sono nei loro confessionali le confessioni si prolungano fino a quasi le 10:00, e quasi sempre succede che molti, entrando in chiesa presi dalla curiosità, a quest’ora apparentemente fuori dalla consuetudine, vengono colpiti dalla scena devota che si presenta loro davanti, e mossi dalla funzione che sentono, sono improvvisamente ispirati dalla grazia e si avvicinano al tribunale della penitenza o confessano i loro peccati nel corso della stessa settimana. – Nelle vigilie delle feste le confessioni, oltre che occupare l’intera giornata, si prolungano spesso fino a mezzanotte. – E’ stato osservato che c’erano precedentemente settecentoventi comunioni annuali; durante il felice anno 1837, queste erano salite a novemila cinquecento e cinquanta, e ogni anno successivo testimoniava un aumento del loro numero. – Questi fatti semplici sono la chiara evidenza che Maria opera, Ella di cui san Bernardo ci dice che l’Onnipotente ha posto nelle sue mani la pienezza di tutte le sue grazie, perché desidera che esse, quando sono donate a coloro ai quali Egli vuole, debbano passare attraverso le mani di sua Madre; Maria, che, secondo sant’Anselmo, ha tanto merito davanti a Dio, che è impossibile che Lei non possa ottenere la realizzazione dei suoi desideri, ha ascoltato le preghiere dei suoi supplici, ed ha ottenuto la grazia della conversione per questa parrocchia, fino ad allora miseramente persa in percorsi di irreligiosità e infedeltà.

 2. CONVERSIONE di un ateo, figlio di uno dei sovrani della Germania.

Una miracolosa apparizione!

Domenica scorsa, il 30 aprile 1837, una signora inglese cattolica, residente in rue Montmartre, stava passando per Rue Notre Dame des Victoires, alle otto di sera. Stupita di vedere una luce in chiesa ad un’ora così tarda, vi entrò: stavano celebrando l’ufficio del Cuore Immacolato di Maria; il sermone si stava appena concludendo, ed ella sentì l’- Dopo l’ufficio, essa si rivolse a due o tre donne che erano rimaste in preghiera davanti all’altare della Beata Vergine, e chiese loro la natura dell’associazione, di cui il curato aveva parlato; così esse la informarono del suo titolo e dell’oggetto; – Durante gli ultimi giorni della stessa settimana, desiderosa di unirsi alle loro preghiere, desiderò entrare nella associazione. Poi pregò l’Abate Desgenettes per raccomandare il suo protetto alle preghiere pubbliche; e, per poter far capire quanto difficile sembrerebbe l’ottenere la sua conversione, disse: “La persona che vi raccomando è il figlio di uno dei sovrani della Germania, nato da un matrimonio privato, che suo padre aveva contratto prima di godere del suo Principato. Egli ha perso la madre all’età di sei anni; il padre pensò di dargli un’educazione adatta alla sua posizione elevata e per motivi politici, tolto il bambino dal suo ambiente, desiderava che egli prendesse un nome straniero, per cui lo mandò in Francia, sotto le cure di un tutore, un uomo dai modi più dissoluti, che non permise al suo allievo di ricevere alcuna istruzione religiosa, rendendolo un ateo ed un materialista.Sono vissuti così insieme per trenta anni, e solo la morte del tutore li separò. Il tutore aveva avuto successo nei suoi disegni;  M. de ***, dell’età attuale di circa sessanta anni, è un uomo di grande buon senso, ben istruito, ma empio ed ateo ad un tale grado di frenesia, che appena sente pronunciare il nome di Dio, inizia a proferire bestemmie. In precedenza molto dedito alla società, ora è infermo, riceve solo poco compagnia, e lascia raramente la sua casa. Lo conosco da vent’anni; il suo modo di fare ed il suo conversare non mi piace affatto, ma lo visito, ogni quindici giorni, animata da un sentimento di compassione per la sua situazione di solitudine.” – Sono state offerte così preghiere per lui nella Domenica del 7 maggio; il Venerdì seguente, questa signora ha faceva la sua solita visita; trovava l’uomo un po’ cambiato, con un volto agitato, il suo aspetto tutto ansioso e tormentato.”Qual è il problema?”, lei gli chiede. “Niente; io penso di non essere malato; ma dal lunedì, la mia immaginazione è perennemente ossessionata da pensieri che invano mi sforzo di bandire e, cosa sorprendente è che si tratta di pensieri riguardanti la religione, ma cosa ancora più straordinaria, non riesco più a sopportare la società dei protestanti. Sapete, Mesdames * * * e * * *; sono state qui due volte dal Lunedì 8, ed ogni volta la loro visita mi turbava e mi inquietava, e la stessa cosa mi è successa quando sono stato in compagnia di altri che ho visto; ma con i cattolici, questo non si è verificato. “Si avventurò fino al punto di dire: “La cosa è chiara: Dio senza dubbio desidera che io sia un cattolico, “(la donna all’epoca ignorava ciò che ha in seguito scoperto, che sua madre cioè era cattolica, e lo aveva fatto battezzare nella sua stanza, da un prete cattolico, durante la sua ultima malattia, quando aveva l’età di cinque anni e mezzo, una circostanza che poi perfettamente egli ricordava): a queste parole, assumendo una viso grave, le disse con molta vivacità: “ma diamo tregua a queste osservazioni; tu sai chi sono,conosci il mio parere circa queste superstizioni miserabili; lasciamo che non siano più menzionate in mia presenza. ” – Sabato scorso, la signora * * * ha dato all’Abate Desgenettes un resoconto della sua visita;  ha riconosciuto il primo movimento della grazia divina in quest’anima, e questi la informò, che avrebbe continuato ad innalzare le preghiere dell’Arciconfraternita per la sua intenzione. – Domenica, 14 maggio, le preghiere sono state offerte, con grande devozione, per quest’anima infelice.Venerdì scorso 19, la signora * * * trovò l’uomo malato e depresso, a malapena in grado di alzarsi dal letto;il suo volto indicava grande ansia, e teneva un piccolo libro in mano. “Ah” esclamò lui, “che cosa ne sarà di me?! Io soffro tormenti indicibili; nella notte di Domenica scorsa, il mio sonno è stato turbato dai sogni più spaventosi, e, da quel momento, non ho riposato né di notte né di giorno.Ogni volta che la stanchezza e di sconforto mi fanno chiudere gli occhi, mi giunge un trasalimento, faccio sogni paurosi e mi sveglio; mi sento fermato, trascinato davanti ad un tribunale istituito per rendere conto della mia vita, e mi trovo condannato per non aver rispettato i disegni di Dio. Anche durante il giorno, lo stesso pensiero mi segue incessantemente e mi tortura.Ho chiesto al mio servitore di procurarmi un libro cattolico, sperando che potesse calmare la mia mente; mi ha dato questo che ho tra le mani e che mi interessa, ed io sono più tranquillo da quando l’ho letto.” E’ il catechismo di Parigi. “Ma come posso passare la notte? La mia situazione è terribile, non potrò sostenerla a lungo”; farò uso di qualsiasi mezzo, per potermi liberare da tanta miseria “. – Sembrava chiedere consiglio, ma la signora * * * pur animata da compassione, non osava fidarsi di se stessa nel parlare; “Ho sentito parlare di una medaglia miracolosa”, ha continuato: «Che cos’è?”, Lei gli ha spiegato il suo significato e, alla sua seria richiesta, ha promesso di portargliene una il giorno successivo. Signora * * * ha ricevuto dal curato una medaglia benedetta dell’Immacolata Concezione; l’ha porta al suo amico infelice, che la bacia con rispetto, dicendo: “Cercherò di non toglierla mai!” La notte precedente era stata ancora più dolorosa rispetto alle altre. – Le preghiere per lui sono state rinnovate nella Domenica 21, e tutte le comunioni della settimana sono state offerte per la sua conversione. Venerdì scorso, il 26, la signora * * * ancora una volta ha visitato il suo paziente, trovandolo sorprendentemente mutato; ora era allegro, e apparentemente migliorato in salute.”Appena,” ha detto, “trascorso il sabato, sono stato abbandonato da tutti i terribili pensieri, che mi avevano causato tale mia agonia, e da allora non sono più tornati. Ho dormito con calma durante le notti di Sabato e Domenica; nella notte di Lunedì, mi sono sentito dolcemente risvegliato, e ho visto la mia camera riempita da una luce brillante. Colpito dallo stupore, ho cercato di inquadrare questo fenomeno, quando una Signora di aspetto maestoso, con un volto di indicibile dignità e dolcezza, vestita di bianco, età avanza verso di me, e mi ha detto che era giunto il momento per me di convertirmi, di fare penitenza per i miei peccati, che fin dal inizio della mia vita avevano provocato la giustizia di Dio; che se fossi morto nel mio stato attuale, sarei certamente perso per l’eternità, ma Ella mi ha promesso, se convenientemente convertito, ricevessi la grazia della riconciliazione nel sacramento della penitenza, e perseverassi in questa nuova vita, la felicità eterna da Dio Onnipotente;Poi è subito scomparsa.Io non ho capito nulla di questo prodigio … che mi ha lasciato in uno stato di stupore indefinibile, ma, nello stesso tempo, ho sperimentato un sentimento dolce di gioia che non so esprimere. Ho pensato continuamente durante tutto il Martedì, trovandomi ancora nell’impossibilità di spiegare il fatto, che ho cercato di mettere in dubbio, ma senza riuscirvi. Nella notte di Martedì, mi sono svegliato nella stessa maniera, ho visto la stessa apparizione, ed ho sentito le stesse parole. Ero confuso per la meraviglia, e totalmente incapace di rispondere. In fine, ha pronunciato le stesse parole, aggiungendo: “E per l’ultima volta ti do questo consiglio: metti bene in pratica quanto detto:la tua salvezza dipende da questo.E ‘scomparsa, e io l’ho vista più! Si può comprendere tutto quello che mi è successo nel corso delle ultime tre settimane? Ho parlato di questo solo con te; sono fermamente deciso a convertirmi, a diventare un cattolico, a confessare tutti i miei peccati; ma io non so come procedere. Ho appena saputo di un prete irlandese, forse mi posso rivolgere a lui!  Farò tutto ciò che mi è stato richiesto, sento che è assolutamente necessario, perché ho già sofferto troppo per l’- La signora * * * gli ha poi confessato, che lo aveva raccomandato alle preghiere di una pia associazione, che è stata istituita nella chiesa di Notre Dame des Victoires, nata con l’intenzione di implorare la conversione dei peccatori;che il curato delle chiesa aveva sentito un vivo interesse per la sua situazione e aveva ottenuto molte preghiere per la sua conversione;lui, stupito, è stato così grato.E’ stato poi concordato tra di loro che avrebbero consultato il Curato sui mezzi per garantire il successo di un lavoro così felicemente iniziato; Questi ha raccomandato al neofita il “Catechismo della Charency,” e di non leggere niente di più, fino a quando non avesse ottenuto una piena conoscenza del suo contenuto. – M. * * * si dedicò, con zelo e costanza a questo studio, nel corso di quattro mesi; in questo intervallo ha avuto alcuni incontri con il prete irlandese che, tuttavia, ha lasciato la Francia nel mese di ottobre. All’Abate Desgenettes, che non aveva ancora visto M. * * *, né aveva avuto alcuna comunicazione personale con lui, è stato poi chiesto di intraprendere la direzione della sua coscienza. Egli lo trovò in ottime disposizioni del cuore e ben informato della dottrina cristiana, ma la sua fede richiedeva fermezza e solidità; – Per rimediare a questo, il curato gli ha dato il “Trionfo del Vangelo,” la cui lettura dissipò tutti i suoi pregiudizi, permettendogli di iniziare il lavoro della sua riconciliazione con Dio. – – Lui, che era di uno spirito orgoglioso e prepotente, non abituato alla minima contraddizione, è diventato paziente e umile come un bambino; impressionato dallo spirito di pietà, ha trovato la felicità solo nella preghiera; si rimprovera per molte conversazioni criminali ed inutili, mentre ora vorrebbe parlare solo di Dio e della religione. Ha avuto la gioia di fare la prima comunione la prima Domenica di Avvento, il 3 dicembre 1837, nel giorno anniversario della sua nascita, all’età di settantadue anni. Nel giorno dopo questa felice festa, ha iniziato a concepire un progetto, che aveva meditato già da qualche tempo, e aveva già predisposto per l’esecuzione.” Padre mio,” egli diceva, “la Chiesa cattolica è perseguitata dall’eresia nella mia terra natale; io non ho nulla da spartire qui a Parigi, dove oramai sono dimenticato e dove non cerco neppure di essere ricordato. Il mio posto è in mezzo ai cattolici: non mi presenterò a loro come un principe, dal momento che non ho né beni né famiglia, ma andrò come uno dei più semplici fedeli; alla mia età, non posso fare molto, ma posso, forse, contribuire a rafforzare i miei fratelli, raccontando loro la misericordia che Dio mi ha elargito”.Dopo pochi giorni ha iniziato il suo viaggio; Dio Onnipotente ha accettato senza dubbio i suoi desideri, ed era contento per l’omaggio del suo cuore;ma il rigore della stagione, la fatica del viaggio, unito al suo stato di salute malfermo, ha generato in lui una malattia infiammatoria, a causa della quale si è spento prima di raggiungere la sua destinazione. – Potrebbero esserci alcuni che metterebbero in dubbio la realtà di ciò che è stato qui riportato; questo è senza dubbio al di là l’ordine della natura e possiede un carattere meraviglioso e miracoloso, ma è avvenuto in un uomo di sapere e di giudizio, la cui mente era libera da ogni pregiudizio religioso, essendo egli assolutamente incredulo; in un uomo che ha visto e sentito, non una volta sola, ma tre diverse volte, e ad intervalli sufficientemente lontani per permettergli di recuperare la sua tranquillità della mente; che, nella possibilità di essere stato ingannato una prima volta, sulla seconda e la terza volta, ha potuto far convergere la necessaria attenzione per distinguere tra verità e inganno; in un uomo che ha contestato il fatto da se stesso, tentando di metterlo in dubbio, ma non riuscendo;in un uomo che non aveva alcun interesse ad inventare un tale incidente, e che ha parlato di esso, ma solo a due persone. -Qui ci sono veramente molti motivi di credibilità.E perché non dovrebbe essere vero? In primo luogo, è assurdo negare la possibilità di miracoli; essi sono avvenuti in tutte le epoche, si verificano ancora, altri avverranno ancora, fino alla consumazione del mondo, nel seno della Chiesa cattolica. – Ma sarebbe dannoso per la maestà di Dio, supporre che avrebbe operato un miracolo, senza un motivo degno della sua saggezza infinita.Ma qual è il motivo nella presente circostanza? Quella di salvare un’anima immortale; e non è questo il motivo, la causa dei più meravigliosi miracoli? Edei miracoli operati dagli Apostoli, dai Santi della Chiesa primitiva, e di quelli che ancora oggi continuamente si verificano tra le nazioni infedeli.Ma il fatto è così insolito, così straordinario; e-Ma le condizioni di questo peccatore erano anche particolari; altri hanno conosciuto Dio e Lo hanno volontariamente abbandonato; come mezzo per ritornare, hanno la Chiesa e il Vangelo.Ma lui, figlio di Dio fin dal santo Battesimo, è stato strappato dalle braccia del suo Padre celeste, prima che spuntasse l’aurora della ragione; la sua mente era stata corrotta da una formazione empia e non aveva mai conosciuto Dio. – Possiamo quindi ragionevolmente credere che la misericordia divina sia stata efficace per lui secondo quello che ci dice l’angelo delle scuole, San Tommaso d’Aquino: egli assicura che per un pagano, che aveva seguito i precetti della legge di natura, ed era arrivato ​​alla sua ultima ora, per istruirlo nelle verità di fede, Dio avrebbe volentieri inviato un Angelo dal cielo, per rivelarglieli, piuttosto che farlo morire nella sua infedeltà. Vogliamo quindi dare gloria a Dio, dicendo con il profeta, “questo è veramente l’opera del Signore, ed è meraviglioso ai nostri occhi”.

 3. Una CONVERSIONE E MORTE edificante.

Vicino alla parrocchia di Notre Dame des Victoires, risiedeva una signora, che all’età di trentatré anni, si trovava in fin di vita per una malattia del torace. Aveva avuto già sei dei suoi fratelli e sorelle che l’avevano preceduta nella tomba, e ognuno di loro aveva lasciato questo mondo senza nemmeno avere idea della religione. Essi appartenevano ad una di quelle famiglie, di tutto rispetto per il resto, ma che, concentrando tutti gli affetti sulla terra, pensano solo ad acquisire o aumentare la loro fortuna;; persone che, dopo fatiche quotidiane e lotte per questo oggetto, non conoscono altro modo di passare il loro tempo, se non nella dissipazione di teatri, balli, e simili frivolezze in una vita mondana vertiginosa; persone che vivono come se non avessero uno spirito immortale dentro di loro, come se non ci fosse un futuro eterno che si avvicina, come se non ci fosse un Dio che li debba giudicare in quella eternità; essa fu educata senza religione, anche se aveva fatto la prima comunione: infatti il genitore più negligente è a volte attento ad eseguire questo dovere, stimandolo un atto indispensabile all’inserimento sociale. Poca attenzione, però, si fa alle disposizioni con le quali dovrebbe essere accompagnata questa pratica, e troppo spesso la si fa maliziosamente e sacrilegamente cercando così di sradicare dal cuore dei loro figli il buon seme di una istruzione precoce. Il risultato malinconico di tale condotta, è stato il totale disprezzo della religione che si manifestava in questa donna malata: la sua fine rapida avanzava, e ci sembrava non esserci alcun motivo per ritenere che sarebbe morta in modo non diverso dai suoi fratelli e sorelle. La Divina Provvidenza, tuttavia, ha eseguito i suoi disegni di misericordia. All’inizio del mese di marzo 1839, una Sorella del Buon Soccorso è stata chiamata al suo capezzale, e vedendo subito che il suo recupero poteva andare al di là di speranza, ha cercato di confortare e rafforzare la sua paziente con pie esortazioni. La donna morente però rifiutava positivamente di ascoltarle professando ad alta voce il suo disprezzo e l’avversione per la religione. Per qualche giorno la sorella non osò tornare sul soggetto, ma si mise in cerca della consulenza del parroco di Notre Dame des Victoires; si cominciò così ad offrire per la paziente le preghiere dell’Arciconfraternita, nella Domenica 10 marzo;; il Martedì 12 marzo, la sorella si avventurò, e con una migliore successo, nel rinnovare il tentativo della sua pia conversazione; la paziente infatti ascoltava riconoscendo che la religione ha sempre offerto molta consolazione ai malati ed agli afflitti; non ancora accennava al pentimento, ma aggiungeva che, anche se lei possedeva la fede, le sarebbe stato impossibile fare la sua confessione, per la sua estrema antipatia per i sacerdoti; durante il resto della settimana si ripeté costantemente la stessa cosa; il suo rammarico per la mancanza di fede, divenne sempre più profonda, ma l’orrore per i sacerdoti non diminuiva minimamente. Da dove arrivava questa strana sensazione, e come è stato possibile che il desiderio di consolazione religiosa e l’assistenza non diminuiva la sua ostinazione? Questa donna non conosceva alcun prete, e probabilmente non aveva mai parlato con nessuno di essi. Senza dubbio la causa va ricercata nelle conversazioni dannose e irreligiose per cui, in molte famiglie, le menti dei bambini sono pregiudicate, e il loro cuore danneggiato, nei loro anni più teneri. Si parla in loro presenza della religione, ma con disprezzo o indifferenza, istillando verso i sacerdoti odio o rendendoli ridicoli; i bambini ascoltano senza capire, ma questi discorsi, costantemente ripetuti, fanno molto impressione, così che, con l’aumentare dell’età, diventano opinioni fisse ed inamovibili. Ma da dove doveva derivare questo cambiamento nelle idee della malata, visto che lei, anche senza disprezzare più la religione, non ne comprende e sollecita la necessità ed il vantaggio? Con i pochi amici che la visitavano ella si studiava di ben evitare l’argomento; i suo unici assistenti erano il marito, un uomo privo di ogni sentimento religioso, e la madre, che prevedeva la sua morte, ma tuttavia non aveva alcuna preoccupazione per il suo destino eterno; anche la sorella del Buon Soccorso, scoraggiata dalle sue risposte, era stato in silenzio per parecchi giorni; ma era stata invocata a suo favore la tenera compassione di Maria, e la nostra Madre benedetta le aveva già cambiato il suo cuore, attutendo la sua ostinazione. La sorella informava l’Abate Desgenettes delle disposizioni della paziente, il Sabato 16; i dettagli che raccontava, lo riempirono di gioia e di consolazione, per cui ebbe tanta fiducia che Maria avrebbe salvato quest’anima dall’abisso della miseria eterna. Ma ogni momento era prezioso, e la sua fine rapidamente si avvicinava. La sera di Domenica erano state rinnovate le preghiere. L’Abate dava un resoconto del suo stato d’animo, e raccomandava al suo gregge di ascoltare la Messa per lei il lunedì seguente, offrendo le Comunioni di quel giorno con la stessa intenzione. Il martedì successivo, il 19, ella spontaneamente pregava la sorella, di condurle il suo pastore, il curato della parrocchia di Bonne Nouvelle. Questi, sentita la sua confessione, e vedendola in condizioni presso a morire, deliberava di darle gli ultimi Sacramenti, senza indugio; lei li ha ricevuti con una fede viva, e con sentimenti ardenti di pietà. Così grande era la sua debolezza, che si temeva che non potesse sopravvivere fino alla fine del giorno; ma la gioia del cuore, la pace della coscienza e la grazia dei sacramenti hanno fatto diversamente! Lei infatti, appena ricevuta la santa Comunione, riprendeva la sua forza, benediceva Dio per la sua felicità, e con sentimento ne parlava a tutti coloro che erano intorno a lei. Stava morendo, e Maria aveva ottenuto un prolungamento della sua vita di ventidue giorni, cosicché riconciliata con Dio onnipotente, aveva potuto, con la pazienza e sottomissione, pagare sulla terra il debito contratto con la giustizia divina. Lei, che fino ad ora, non aveva mai pensato di Dio, ora sentiva una santa attrazione per la preghiera; anche in mezzo alle sue sofferenze, non trascurava i suoi vari doveri di moglie, madre e maestra di una famiglia; lei voleva che si rispettassero le regole della chiesa, ed era attenta a che i suoi servi soddisfacessero il precetto della santificazione della Domenica. Le sue sofferenze venivano appena menzionate, ma parlava volentieri della sua gioia e della rassegnazione, spesso discorrendo con il marito, e dandogli i consigli più salutari. La natura della sua malattia le precludeva la felicità di ricevere la santa Comunione, ma il nostro divin Salvatore compensava questa privazione con l’abbondante effusione della sua grazia e la sua consolazione. Alla fine il giorno è arrivata la sua ricompensa. Martedì scorso, il 9 aprile, trovandosi sola con la sorella del buon soccorso, e suo marito, lei affettuosamente affidava a lui i suoi due bambini in giovane età; “Educali piamente,” disse, ” nel timore Dio, che ce li ha dati, non lasciarli nel mondo, che li rovinerebbe; Io sinceramente vi chiedo di metterli in una casa religiosa; insegneranno loro a conoscere e praticare la religione. “Mentre finiva di pronunciare queste parole, la sua forza le veniva meno; lei lo ha percepito, e con calma aveva osservato”: La mia agonia sta iniziando” poi, voltandosi verso la sorella, aveva aggiunto, sorridendo, “Non temere”, sono rassegnata. “Per alcuni minuti era stata in preghiera; poi rapidamente aveva perso coscienza, e dopo una breve e tranquilla agonia, si addormentava nella pace del Signore.

Fonte: L’Arciconfraternita del Cuore Immacolato di Maria, per la conversione dei peccatori, Notre Dame des Victoires, Parigi. 1843. 1843

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

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