Febbraio è il mese che la Chiesa dedica alla Santissima Trinità
Il mistero della sempre adorabile Trinità è il fondamento della religione cristiana, e deve essere fermamente creduto e assentito, anche se è incomprensibile per la ragione umana. Ciò che la Chiesa cristiana ci insegna, per quanto riguarda questo mistero, in poche parole, è questo: C’è solo un supremo eterno Dio, Creatore del cielo e della terra, in tre Persone divine, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, realmente distinte una dall’altra; Il Padre non è il Figlio, né è lo Spirito Santo; né è il Figlio il Padre, o lo Spirito Santo; né lo Spirito Santo, è il Padre e il Figlio. Il Padre è da nessun altro: il Figlio è nato dal Padre da tutta l’eternità, ed è uguale a Lui per potere e maestà, della stessa natura e la stessa sostanza: lo Spirito Santo procede dal Padre e Figlio da tutta l’eternità, è uguale a Loro in potenza e grandezza, della stessa Loro natura e sostanza. Di modo che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono l’Uno, supremo, eterno Essere; e di conseguenza, il Padre è Dio, il Figlio è Dio, e lo Spirito Santo è Dio, sono un Dio unico anche nell’essere lodato, adorato, venerato per sempre. – Dobbiamo quindi in questo mese Chiedere a Dio Onnipotente di preservare in questa fede, che continua ad insegnarci di sottomettere la nostra ragione alla rivelazione. Cerchiamo di offrire le nostre preghiere per gli uomini infelici, che, avendo una ragione debole nella comprensione di tutta la verità, empiamente smentiscono l’Onnipotente, e rifiutano di credere a ciò che Dio ci insegna (attraverso la Chiesa) e ci rivela per quanto Lo riguarda. – Il famoso Credo basato sulla dottrina trinitaria è il Credo di Atanasio. Esso è pure focalizzato sulla cristologia. Il nome latino del credo, “Quicunque Vult”, è tratto dalle parole di apertura, “chi vuole”. Questo credo dichiara esplicitamente l’uguaglianza delle tre Persone della Trinità.
IL CREDO Atanasiano
(Canticum Quicumque * Symbolum Athanasium)
“Quicúmque vult salvus esse, * ante ómnia opus est, ut téneat cathólicam fidem: Quam nisi quisque íntegram inviolatámque serváverit, * absque dúbio in ætérnum períbit. Fides autem cathólica hæc est: * ut unum Deum in Trinitáte, et Trinitátem in unitáte venerémur. Neque confundéntes persónas, * neque substántiam separántes. Alia est enim persóna Patris, ália Fílii, * ália Spíritus Sancti: Sed Patris, et Fílii, et Spíritus Sancti una est divínitas, * æquális glória, coætérna majéstas. Qualis Pater, talis Fílius, * talis Spíritus Sanctus. Increátus Pater, increátus Fílius, * increátus Spíritus Sanctus. Imménsus Pater, imménsus Fílius, * imménsus Spíritus Sanctus. Ætérnus Pater, ætérnus Fílius, * ætérnus Spíritus Sanctus. Et tamen non tres ætérni, * sed unus ætérnus. Sicut non tres increáti, nec tres imménsi, * sed unus increátus, et unus imménsus. Simíliter omnípotens Pater, omnípotens Fílius, * omnípotens Spíritus Sanctus. Et tamen non tres omnipoténtes, * sed unus omnípotens. Ita Deus Pater, Deus Fílius, * Deus Spíritus Sanctus. Ut tamen non tres Dii, * sed unus est Deus. Ita Dóminus Pater, Dóminus Fílius, * Dóminus Spíritus Sanctus. Et tamen non tres Dómini, * sed unus est Dóminus. Quia, sicut singillátim unamquámque persónam Deum ac Dóminum confitéri christiána veritáte compéllimur: * ita tres Deos aut Dóminos dícere cathólica religióne prohibémur. Pater a nullo est factus: * nec creátus, nec génitus. Fílius a Patre solo est: * non factus, nec creátus, sed génitus. Spíritus Sanctus a Patre et Fílio: * non factus, nec creátus, nec génitus, sed procédens. Unus ergo Pater, non tres Patres: unus Fílius, non tres Fílii: * unus Spíritus Sanctus, non tres Spíritus Sancti. Et in hac Trinitáte nihil prius aut postérius, nihil majus aut minus: * sed totæ tres persónæ coætérnæ sibi sunt et coæquáles. Ita ut per ómnia, sicut jam supra dictum est, * et únitas in Trinitáte, et Trínitas in unitáte veneránda sit. Qui vult ergo salvus esse, * ita de Trinitáte séntiat. Sed necessárium est ad ætérnam salútem, * ut Incarnatiónem quoque Dómini nostri Jesu Christi fidéliter credat. Est ergo fides recta ut credámus et confiteámur, * quia Dóminus noster Jesus Christus, Dei Fílius, Deus et homo est. Deus est ex substántia Patris ante sǽcula génitus: * et homo est ex substántia matris in sǽculo natus. Perféctus Deus, perféctus homo: * ex ánima rationáli et humána carne subsístens. Æquális Patri secúndum divinitátem: * minor Patre secúndum humanitátem. Qui licet Deus sit et homo, * non duo tamen, sed unus est Christus. Unus autem non conversióne divinitátis in carnem, * sed assumptióne humanitátis in Deum. Unus omníno, non confusióne substántiæ, * sed unitáte persónæ. Nam sicut ánima rationális et caro unus est homo: * ita Deus et homo unus est Christus. Qui passus est pro salúte nostra: descéndit ad ínferos: * tértia die resurréxit a mórtuis. Ascéndit ad cælos, sedet ad déxteram Dei Patris omnipoténtis: * inde ventúrus est judicáre vivos et mórtuos. Ad cujus advéntum omnes hómines resúrgere habent cum corpóribus suis; * et redditúri sunt de factis própriis ratiónem. Et qui bona egérunt, ibunt in vitam ætérnam: * qui vero mala, in ignem ætérnum. Hæc est fides cathólica, * quam nisi quisque fidéliter firmitérque credíderit, salvus esse non póterit.”
(Simbolo Atanasiano) [Chiunque vuol esser salvo, * prima di tutto bisogna che abbracci la fede cattolica. Fede, che se ognuno non conserverà integra e inviolata, * senza dubbio sarà dannato in eterno. La fede cattolica consiste in questo: * che si veneri, cioè, un Dio solo nella Trinità [di Persone] e un Dio trino nell’unità [di natura]. Senza però confonderne le persone, * né separarne la sostanza. Giacché altra è la persona del Padre, altra quella del Figlio, * altra quella dello Spirito Santo; Ma del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo unica è la divinità, * eguale , la gloria, coeterna la maestà. Quale è il Padre, tale il Figlio, * e tale lo Spirito Santo. Increato è il Padre, increato il Figlio, * increato lo Spirito Santo. Immenso è il Padre, immenso il Figlio, * immenso lo Spirito Santo. Eterno è il Padre, eterno il Figlio, * eterno lo Spirito Santo. Pur tuttavia non vi sono tre [esseri] eterni, * ma uno solo è l’eterno. E parimenti non ci sono tre esseri increati, né tre immensi, * ma uno solo l’increato, uno solo l’immenso. Similmente è onnipotente il Padre, onnipotente il Figlio, * onnipotente lo Spirito Santo. E tuttavia non ci sono tre [esseri] onnipotenti, * ma uno solo è l’onnipotente. Così il Padre è Dio, il Figlio è Dio, * lo Spirito Santo è Dio. E tuttavia non vi sono tre Dèi, * ma un Dio solo. Così il Padre è Signore, il Figlio è Signore, * lo Spirito Santo è Signore. Però non vi sono tre Signori, * ma un Signore solo. Infatti, come la fede cristiana ci obbliga a professare quale Dio e Signore separatamente ciascuna Persona; * così la religione cattolica ci proibisce dì dire che ci sono tre Dèi o tre Signori. Il Padre non è stato fatto da alcuno, * né creato e neppure generato. Il Figlio è dal solo Padre; * non è stato fatto, né creato, ma generato. Dal Padre e dal Figlio è lo Spirito Santo, * che non è stato fatto, né creato, né generato, ma che procede. Dunque c’è un solo Padre, non tre Padri; un solo Figlio, non tre Figli; * un solo Spirito Santo, non tre Spiriti Santi. In questa Triade niente vi è di prima o di dopo, niente di più a meno grande; * ma tutte e tre le Persone sono fra loro coeterne e coeguali. Talché, come si è detto sopra, * si deve adorare sotto ogni riguardo nella Trinità l’unità, e nella unità la Trinità. Pertanto chi si vuol salvare, * così deve pensare della Trinità. Ma per la salute eterna è necessario * che creda di cuore anche l’Incarnazione di nostro Signor Gesù Cristo. Or la vera fede consiste nel credere e professare * che il Signor nostro Gesù Cristo, Figlio di Dio, è Dio e uomo. È Dio, generato, sin dall’eternità, dalla sostanza del Padre, * ed è uomo, nato nel tempo, dalla sostanza d’una madre. Dio perfetto e uomo perfetto * che sussiste in un’anima razionale e in un corpo umano. È eguale al Padre secondo la divinità, * è minore del Padre secondo l’umanità. Il Figlio quantunque sia Dio e uomo, tuttavia non sono due, ma è un Cristo solo. Ed è uno non perché la divinità si è convertita nell’umanità, * ma perché Iddio s’è assunta l’umanità. Uno assolutamente, non per il confondersi di sostanza; * ma per l’unità di persona. Ché come l’uomo, anima razionale e corpo, è uno: * così il Cristo è insieme Dio e uomo. Il quale patì per la nostra salvezza, discese agli inferi, * e il terzo giorno risuscitò da morte. Salì al cielo, siede ora alla destra di Dio Padre onnipotente, * donde verrà a giudicare i vivi ed i morti. Alla cui venuta tutti gli uomini devono risorgere con i loro corpi, * e dovranno rendere conto del loro proprio operato. E chi avrà fatto opere buone avrà la vita eterna; * chi invece opere cattive subirà il fuoco eterno. Questa è la fede cattolica, * fede che se ciascuno non avrà fedelmente e fermamente creduto non si potrà salvare.]
Qui di seguito elencate sono le feste che cadono in questo mese:
1 ° febbraio: San Ignazio Vescovo e Martire, Doppio.
2 febbraio: Purificazione della Beata Vergine Maria / giorno della Candelora, doppio della Classe II.
3 febbraio: PRIMO VENERDI / Commemorazione di San Biagio Vescovo e Martire
4 febbraio: PRIMO SABATO / S. Andrea Corsini Vescovo e Confessore, doppio.
5 febbraio: V Domenica dopo l’Epifania, doppio. Festa della Arciconfraternita del Cuore Immacolato di Maria
6 febbraio: S. Tito Vescovo e Confessore, doppio; Commemorazione di Santa Dorotea Vergine Martire.
7 febbraio: San Romualdo Abate, doppio.
8 febbraio: San Giovanni di Matha Confessore, doppio.
9 febbraio: San Cirillo vescovo di Alessandria, Confessore e Dottore della Chiesa, doppio; Commemorazione di S. Apollonia Vergine Martire.
10 febbraio: Santa Scolastica Virgine, doppio.
11 febbraio: Apparizione della Beata Vergine Maria Immacolata (a Lourdes), doppio Maggiore.
(INIZIA LA PRE- Quaresima – Carnevale)
12 febbraio: Domenica di Settuagesima, doppio.
14 febbraio: Commemorazione di San Valentino sacerdote e martire
15 Febbruaio: Commemorazione dei Ss. Faustino e Giovita martiri
18 febbraio: Commemorazione di San Simeone Vescovo e Martire.
19 febbraio: Domenica di Sessagesima, doppio.
22 febbraio: Cattedra di San Pietro ad Antiochia, Gran doppio; Commemorazione di S. Paolo.
23 febbraio: San Pier Damiani Confessore, doppio.
24 febbraio: S. Mattia Apostolo, doppio della Classe II.
26 febbraio: Domenica Grassa / Domenica di Quinquagesima, doppio.
27 febbraio: Lunedi grasso / San Gabriele dell’Addolorata, doppio.
28 febbraio: Martedì Grasso
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo; Come era nel principio, e ora e sempre sarà, nei secoli dei secoli senza fine. Amen.