VISITA
Al Santissimo Sacramento
In Nomine Patris , et Filii etc.
Deus, in adjutorium meum intende; Domine, ad adjuvandum me festina. Gloria Patri etc.
Antif. O Sacrum Convivium, in quo Christus sumitur; recolimur memoria Passionis ejus; meus impletur gratia, et futurae gloriae, nobis pignus datur. Alleluja.
Adorabile mio Gesù, che avete riunita la vostra infinita Carità, la vostra infinita Sapienza, e la vostra Onnipotenza nell’Augustissimo Sacramento dell’Altare, profondamente vi adoro in quel Tabernacolo di misericordia, e di grazie, ove quanto più ve ne state nascosto, e come annientato ai nostri sensi, tanto più siete manifesto, e amabile alla nostra Fede. Sacerdote eterno, vi ringrazio, che volete supplire in questo altissimo Mistero alla nostra insufficienza, adorando degnamente Dio per noi. Vi ringrazio, che c’insegnate ad offerirci insieme con Voi al vostro Padre Celeste; Vi dono per sempre quanto ho, quanto sono, e quanto posso, e Vi domando con cuore contrito umilmente perdono delle tante mie colpe, che furono la causa della vostra morte. – Mio Sacramentato Gesù, riguardatemi da quel Trono di Amore con quella stessa pietà, con la quale dall’Atrio del Principe de’ Sacerdoti riguardaste il diletto vostro Discepolo Pietro, e come nel Convito rimiraste la dolente Maddalena, e dalla Croce il buon Ladrone, perché con l’Apostolo Pietro continuamente io pianga i miei peccati, con la penitente Maddalena vi ami di perfetto amore, e col ravveduto Ladrone sia fatto degno di giungere a lodarvi, e ringraziarvi in eterno. – Siate benedetto, mio Divin Redentore, vittima di salute immolata una volta sull’Altare della Croce, e continuamente offerta per noi sugli Altari della Chiesa per meritarci le benedizioni del Cielo. – O Frutto benedetto del seno purissimo di Maria e dell’Albero della Croce, dateci, Vi prego, quella benedizione che per i meriti della vostra Santissima Passione arricchisce le anime di forza, di santità, di consolazione, e di pace. – Benedite la mia memoria, perché si ricordi sempre di Voi; benedite il mio intelletto, perché pensi unicamente a Voi; benedite la mia volontà, perché non ami che Voi; benedite i miei affetti, perché non mi allontanino mai da Voi; benedite le persone, che mi appartengono, perché si riposino in Voi; benedite i beni che mi date, perché mi servano di mezzo per venire a Voi; benedite i miei parenti, amici e nemici, perché siamo tutti uniti in Voi; benedite i mali, e le afflizioni, che Vi piacerà di mandarmi, perché le offra pazientemente per amore di Voi; e benedite le Anime del Purgatorio, e specialmente quelle, per le quali ho maggior obbligo di pregarVi, perché presto volino a Voi. – Ecco, o mio dolcissimo Gesù, le benedizioni che Vi chiedo; e Vi supplico a volermele concedere promettendoVi, che nell’avvenire Vi adorerò come mio Dio, Vi obbedirò come mio Re, e Vi ascolterò come mio Maestro: Voi sarete sempre l’oggetto delle mie adorazioni, e lo scopo de’ miei desideri pel tempo, e per l’eternità. – Molto io Vi domando, o Signore, ma infinitamente più grande de’ miei desideri è la vostra beneficenza; onde, sicuro delle vostre misericordie, prima di allontanarmi da questo santo Altare:
Signor mio Gesù Cristo, adoro la Piaga della vostra mano destra, e per quel sangue che dalla medesima versaste, Vi prego a darmi una invincibile fortezza contro i miei capitali nemici: demonio, mondo e carne, onde io possa dire col Profeta: “La vostra destra, mi ha difeso dalle insidie infernali; la vostra destra operò in me ogni virtù, e benedizione. Amen. Pater, Ave, Gloria.
Signor mio Gesù Cristo, adoro la Piaga della vostra mano sinistra, e per quel sangue, che dalla medesima versaste, Vi prego a munirmi con lo scudo di una viva Fede, di una ferma Speranza e di una Carità perfetta, per non avermi a trovare nella valle di Giosafat con i reprobi alla sinistra. Amen. Pater, Ave , Gloria.
Signor mio Gesù Cristo, adoro la Piaga dei vostro Piede destro, e per quel sangue, che dalla medesima versaste, Vi prego a guidarmi pel diritto sentiero delle sante Virtù, perché giunga a quel beato fine, per cui mi avete creato, e redento. Amen. Pater, Ave, Gloria.
Signor mio Gesù Cristo, adoro la Piaga del vostro piede sinistro, e per quel sangue, che dalla medesima versaste, Vi prego ad innamorarmi dei patimenti e delle umiliazioni, perché, morto a me stesso, viva unicamente, in Voi, che siete la Via, la Verità, e la Vita. Amen. Pater, Ave, Gloria.
Signor mio Gesù Cristo, adoro la Piaga del vostro SS. Costato, e del vostro Cuore amoroso, e per quel sangue e quell’acqua, che dalla medesima versaste, Vi prego a non permettere, ch’io passi all’altra vita senza esser munito de’ SS. Sacramenti da quella misticamente emanati, affinché esali lo spirito mio in quel Porto sicuro di eterno riposo. Amen. Pater, Ave, Gloria.
V. – Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi;
R. -Quia per Sanctam Crucem tuam redemisti mundum.
Oremus.
Deus, qui Unigeniti Filii tui Domini nostri Jesu Christi Passione, et copiosa per sancta vulnera sui Sanguinis effusione humanam naturam peccato perditam reparasti, concede propitius, ut qui ejus Stigmata venerando colimus, haec in nostris cordibus impressa moribus et vita teneamus. Per eumdem Christum etc.
Signor mio Gesù Cristo, per la vostra SS. Vita, Passione, e Morte, per la crudelissima Coronazione di Spine, e per i sublimi meriti di Maria Vergine Addolorata vostra beatissima Madre, e di tutti i Santi, caldamente Vi supplico ad esaltare sempre più la S. Romana Chiesa, ad unire in pace i Principi Cristiani, a distruggere l’Eresie, a conservare nella Grazia i Giusti, a convertire i peccatori e gl’increduli, a liberare le anime purganti, e a concedermi il frutto delle sante Indulgenze, affinché tutti cantiamo in eterno le vostre misericordie. Amen. Pater, Ave, Gloria.
V.- Domine, exaudi Orationem meam.
R.- Et clamor meus ad te veniat.
Oremus.
Ecclesiae tuae, quaesumus, Domine, preces placatus admitte, ut destructis adversitatibus, et erroribus universis, secura tibi serviat libertate. Deus omnium Fidelium Pastor, et Rector, Famulum tuum Gregorium, quem Pastorem Ecclesiae tuae praeesse voluisti, propitius respice; da Ei, quaesumus, verbo, et exemplo, quibus praeest proficere, ut ad vitam una cura Grege sibi credito perveniat sempiternam. Per Christum etc.
INNO
Tantum ergo Sacramentum
Veneremur cernui,
Et antiquum documentum
Novo cedat ritui;
Praestet fides supplementum
Sensuum defectui.
Genitori, Genitoque
Laus, et jubilatio,
Salus, honor, virtus quoque
Sit, benedictio;
Procedenti ab utroque
Compar sit laudatio. Amen.
V.- Panem de coelo praestitisti eis.
R.- Omne delectamentum in se habentem.
Oremus.
Deus, qui nobis sub Sacramento mirabili passionis tuae rnemoriam reliquisti, tribue, quaesumus, ita nos Corporis, et Sanguinis tui sacra mysteria venerari ut redemptionis tuae fruetum in nobis jugiter sentiamus. Qui vivis, et regnas per omnia saecula saeculorum. Amen.
Divinum auxilium maneat semper nobiscum. Amen.
Et Fidelium Animae per misericordiam Dei requiescant in pace. Amen.
Sia laudato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento. Santus Sanctus Sanctus, Dominus Deus exercituum, plena est omnis terra gloria tua, gloria Patri, gloria Filio, gloria Spritui Sancto. Amen.
Misereatur nostri omnipotens Deus, et dimissis peccatis nostris, perducat nos ad vitam aeternam. Amen.
Indulgentiam, absolutionem, et remissinem peccatorum nostrorum tribuat nobis omnipotens, et misericors Dominus. Amen.
Benedicat nos Deus, Deus noster; benedicat nos Deus, et metuant eum omnes fines terrae. Amen.
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Questo esercizio di pietà è tra i più importanti in assoluto tra le pratiche della Religione Cattolica, e da farsi ogni giorno. Il pio compilatore del volumetto : “La via del paradiso” [Siena 1823 – con imprim.] così si esprime: “Non mancate di rendere i vostri omaggi ogni giorno al SS. Sacramento, e alla sua SS. Madre. “.
Nel caso la chiesa sia chiusa, lo stesso esercizio può farsi a casa propria rivolgendosi, col cuore, l’anima e possibilmente anche con il corpo, al Tabernacolo più vicino. Lo stesso vale per i Tabernacoli ove non c’è certezza della Consacrazione fatta in modo invalido o illecito, o da un falso prete sacrilego [= – 1° ordinato da un falso vescovo modernista consacrato dopo il 1968 con la formula sacrilega, invalida ed eretica di Montini, l’antipapa sedicente Paolo VI; -2° un prete falso della radice di Lienart, o un sedevacantista, formale o materiale, scismatico]. In questo caso la Visita risulterebbe sacrilega, e quindi peccato contro la fede ed il primo comandamento! Attenzione quindi, siate molto prudenti ed attenti nel non sbagliare obiettivo, confondendo il sacro con il sacrilego! Le conseguenze sarebbero disastrose.
HOC FAC, ET VIVES !