Madonna della CONSOLATA

La CONSOLATA

[da: I Santi per ogni giorno dell’anno. Ed. S. Paolo – Roma, 1933]

-17 giugno-

-consolata

La SS. Vergine che soffrì sul Golgota la dolorosa Passione del Salvatore, meritò ed ottenne da Dio per noi la grazia di diventare la Consolatrice delle anime nostre in questa valle di lacrime. – La devozione alla Consolata venne praticata fin dai primordi del Cristianesimo, specie nell’Augusta Città Torino, ove la Regina del Cielo volle porre il suo trono di consolazioni e di grazie per tutto il mondo a lei devoto. – S. Massimo, il grande Vescovo di Torino del V secolo ne fu il promotore. Avuto Egli da S. Eusebio di Vercelli una devota Immagine della Vergine col Bambino in braccio, l’espose per la prima volta alla venerazione dei fedeli in un Oratorio presso la Chiesa di S. Andrea. – L’esempio di tenera pietà dato da S. Massimo e l’espressione amabilissima della Vergine, attrassero i Torinesi all’Oratorio e la SS. Vergine, con grazie e favori speciali, dimostrò quanto gradisse gli omaggi a Lei prestati sotto questo titolo. – A vari smarrimenti andò soggetta la cara immagine nel corso dei secoli, ma sempre veniva a ritrovarsi miracolosamente e così tornava a rifiorirne sempre più la devozione. – Visibile apparve la protezione della Vergine nel 1240, quando risparmiò la città di Torino da un grande incendio e nelle frequenti pestilenze che desolarono tutta l’Italia nei secoli XIII, XIV, XV, XVII. – Ai piedi di questa Immagine pellegrinarono Papa Martino V, S. Carlo Borromeo, S. Francesco di Sales. Ivi pregarono il B. Amedeo IX, duca di Savoia, San Francesco Borgia, S. Luigi Gonzaga, Santa Francesca di Chantal, B. Giuseppe Labre ed altri. – Il B. Sebastiano Valfrè concorse in modo speciale ad attirarne la devozione dei fedeli nell’eroica difesa e la memorabile vittoria ottenuta sui Francesi nell’assedio di Torino del 21 Maggio 1706.

Il culto e la venerazione del popolo piemontese verso la Consolata crebbe talmente da persuadere il Capitolo di S. Pietro in Roma a concedere l’incoronazione Vaticana alla taumaturga Effigie. Ed il 20 Giugno 1829 venne compiuta la cerimonia dall’Arciv. Mons. Chiaverrotti alla presenza del Principe Carlo Alberto e della sua consorte Maria Teresa, di tutto il Corpo Diplomatico e del Corpo Decurionale di Torino. – La Vergine Santa ricambiò quest’atto d’amore dei figli con due prodigiosi miracoli: la liberazione dal cholera morbus e nello scoppio della polveriera. – Un continuo accorrere ad onorare la Consolata nel secolo XIX l’abbiamo pure dalla real Casa di Savoia i cui Principi e Re andavano a gara nell’onorare ed abbellire sempre più questa devota Immagine. – Al Can. Allamanno dobbiamo quell’ammirabile fioritura di devozione specialmente per l’istituzione dei Missionari della Consolata, fondata nel 1900. – Il Sommo Pontefice Pio X ebbe l’onore di concedere l’imposizione di una nuova corona di Stelle in brillanti mandando appositamente l’Em. Card. Vanutelli, quale suo Legato, che il 18 giugno 1904, compì solennemente la cerimonia. – E Maria, che non si lascia certamente vincere in generosità dai suoi devoti figlioli, ricambia questo tenero, filiale amore, coll’esaudire le preghiere, con il compiere prodigi inauditi.

FRUTTO. — Un bel modo di rendersi propizia la Regina è il pregare e l’aiutare le sue Missioni.

PREGHIERA. — Signore Gesù Cristo, padre delle misericordie, e Dio d’ogni consolazione; concedi propizio, che, come cinti i lombi veneriamo con gioia in terra la purissima Madre tua Maria sotto il titolo della Consolazione, così meritiamo godere l’eterna compagnia in cielo. Cosi sia.