24 maggio festa di Maria Ausiliatrice

24 maggio festa di Maria Ausiliatrice

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[Dom Guéranger: “l’anno liturgico” – vol II, p. 663]

La festa di oggi.

Ora, ecco, in questo giorno, una festa di Maria! Affrettiamoci a dire che essa non è iscritta nel calendario universale della santa Chiesa; ma aggiungiamo allo stesso tempo che si è talmente diffusa, con l’approvazione della Sede Apostolica, che questo Anno Liturgico sarebbe stato incompleto se non avessimo dato un posto a questa solennità. Il suo scopo è di onorare la Madre di Dio sotto il titolo di Aiuto dei cristiani, appellativo meritato per gl’innumerevoli favori che questa potentissima Ausiliatrice non cessa di effondere sulla cristianità. Dal giorno in cui lo Spirito Santo discese su Maria nel Cenacolo, affinché Ella cominciasse ad esercitare, sulla Chiesa militante, il suo potere di Regina, fino alle ultime ore che durerà questo mondo, chi potrebbe enumerare tutte le occasioni nelle quali Ella ha segnalato o segnalerà la sua azione protettrice sugli eredi del figlio suo? Le eresie sono sorte di volta in volta, appoggiate dal braccio dei potenti della terra! Sembrava che dovessero divorare la stirpe dei fedeli; ma esse sono cadute, di volta in volta, le une sulle altre, atterrate da un colpo mortale! E la santa Chiesa ci rivela che è stato il braccio di Maria a sferrare il colpo “Gaude, Maria Virgo, cunctas haereses sola interemisti in universo Mundo”. (Officio della Santissima Vergine, al Mattino,- VII.a antifona.).pio_v_El_Greco_050

Se scandali inauditi e tirannie senza nome sono sembrati intralciare per un momento il cammino della Chiesa, il braccio sempre armato dell’invincibile Regina ha poi reso libero il passaggio! e la Sposa del Redentore ha avanzato libera e fiera, lasciando dietro di sè gli ostacoli spezzati ed i suoi nemici abbattuti. È proprio richiamando alla memoria tante meraviglie che il grande Papa san Pio V, l’indomani della vittoria di Lepanto, durante la quale la nostra augusta trionfatrice aveva annientato per sempre la potenza navale dei Turchi, giudicò che era venuto il momento d’iscrivere nelle Litanie della santa Vergine, al seguito dei titoli di cui la Chiesa la saluta, quello di “Aiuto dei cristiani”.

Il ritorno a Roma di Pio VII.

Era riservato al secolo scorso di vedere Pio VII, riprendere questo bel titolo e farne l’oggetto di una festa commemorativa dei soccorsi che Maria si è degnata dare ai cristiani in tutte le epoche. Ed il giorno che ne è stato stabilito non poteva essere scelto meglio.

Il 24 maggio dell’anno 1814, Pio VII rientra a Roma, tra le acclamazioni di tutto il popolo.

Pio VII

Egli esce da una prigionia di cinque anni, durante la quale il governo della cristianità è stato totalmente sospeso. Le potenze, coalizzate contro il suo oppressore, non hanno avuto l’onore di spezzarne i ferri; e stato colui che lo riteneva lontano da Roma, a dichiararlo libero di ritornarvi fin dagli ultimi mesi dell’anno precedente; ma il Pontefice ha voluto prender tempo e il 25 gennaio lascia Fontainebleau. Roma, nella quale Egli rientra, è stata unita all’impero francese, cinque anni prima, con un decreto nel quale si leggeva il nome di Carlo Magno; essa, la città di san Pietro, si è vista ridotta ad un capoluogo di dipartimento, amministrata da un prefetto e, quasi a cancellare per sempre il ricordo di ciò che fu la città dei Papi, il suo nome è stato dato come appannaggio al presunto erede della corona imperiale di Francia.

Quale giorno è quello del 24 maggio, che illumina il ritorno trionfale del Pontefice in qualità di Pastore e di Sovrano, tra le mura di quella sacra città, da dove una notte era stato strappato da alcuni soldati! Gli eserciti vengono incontrati sulla via, percorsa da Pio VII a piccole tappe, e l’Europa s’inchina di fronte al suo diritto. Tale diritto sorpassa in antichità, come in dignità, quello di tutti i re; e tutti, senza distinzione per gli eretici, gli scismatici, ed i cattolici, si faranno un dovere di riconoscerlo solennemente. Ma ciò non ci rivela ancora completamente la grandiosità del prodigio che si è degnata operare la potentissima Ausiliatrice. Per comprendere la realtà, è importante ricordarsi che testimone di questo fatto meraviglioso è il secolo XIX; che lo vede effettuato durante gli anni e in cui subisce ancora il giogo ignominioso del volterianismo, in cui vivono ancora in ogni luogo gli autori e i complici dei delitti e dell’empietà che furono quasi il coronamento del XVIII secolo. Tutto sembrava contrario ad un risultato così pieno ed inatteso; la coscienza cattolica era lungi dall’essere allora risvegliata, come lo fu più tardi; l’azione celeste doveva manifestarsi direttamente; ed è per rivelare al mondo cristiano questa realtà, che Roma ha consacrato annualmente la giornata del 24 maggio in trofeo a Maria Aiuto dei Cristiani.

Restaurazione del trono Pontificio.

Cerchiamo adesso di capire l’intenzione divina nella doppia restaurazione che oggi Cristo opera per mezzo delle mani della sua augusta Madre.

Pio VII era stato condotto via da Roma e detronizzato; Egli vi viene ristabilito come Papa e come sovrano temporale. Nei giorni della festa della Cattedra di san Pietro a Roma e ad Antiochia, noi abbiamo esposto la dottrina della Chiesa, la quale c’insegna che la successione ai diritti conferiti da Cristo a san Pietro è legata alla qualità, di Vescovo di Roma. Ne segue che la residenza in questa città è, allo stesso tempo, di diritto e di dovere del successore di Pietro salvo il caso in cui, nella sua sapienza, egli giudichi di allontanarsene per qualche tempo. Colui dunque, che coi mezzi della forza materiale costringe il Sommo Pontefice a stare fuori di Roma, o l’impedisce di risiedervi, agisce contro la volontà divina; poiché il Pastore deve abitare in mezzo al suo gregge. Ed essendo stata la Chiesa Romana preposta da Cristo alle altre Chiese del mondo, queste hanno diritto di trovare in Roma, predestinata ad un tale onore da tutto il suo passato, Colui che allo stesso tempo è il Dottore infallibile della fede e la sorgente di ogni potere spirituale.

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Il primo beneficio di cui oggi noi siamo debitori verso Maria, è dunque quello di avere restituito lo Sposo alla Sposa, e ristabilito nelle sue condizioni normali il governo supremo della santa Chiesa. Il secondo favore, è di avere ridato al Pontefice il potere temporale, che è la garanzia più sicura della sua indipendenza nell’esercizio del potere spirituale. Tristi fatti riportati dalla storia, hanno rivelato più di una volta i danni di uno stato di cose che mette il Papa alle dipendenze di un principe; e l’esperienza del passato, dimostra che la città di Roma, se non restasse sotto il dominio del papato, potrebbe incorrere, agli occhi della cristianità, nel rimprovero di non avere sempre saputo vegliare alla libertà ed alla dignità della Chiesa nell’elezione del Sommo Pontefice, La sapienza divina ha provveduto al bisogno dell’immenso gregge di Cristo preparando, fin dall’inizio, le basi del dominio temporale del papato su Roma ed il suo territorio, anche prima che la spada dei Franchi intervenisse per vendicare, per costituire ed ingrandire quel prezioso dominio che è un bene della cristianità. Chiunque osa invaderlo, reca il più palese attentato alla libertà di tutta la Chiesa; e noi, un mese fa, abbiamo udito il grande dottore sant’Anselmo, quando c’insegnava che « Dio null’altro ama tanto in questo mondo, quanto la libertà della sua Chiesa ». Ed è per questo che l’ha sempre rivendicata.

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   Preghiamo la Santissima Vergine Maria “Auxilium Christianorum”, perché ancora una volta, con lo schiacciare la testa al serpente maledetto ed agli impostori usurpanti, renda possibile il ritorno a Roma del vero Papa, la restaurazione del Papato con la Gerarchia in esilio secondo Diritto apostolico, la legittima occupazione della Cattedra di Pietro, ed il trionfo della Chiesa Cattolica oggi “eclissata”:

MARIA, Auxilium Christianorum: orate pro nobis!

catene S. Pietro

le catene di S. Pietro

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Alla Madonna Ausiliatrice dei Cristiani: preghiera di S. Giovanni Bosco

 O Maria, Vergine potente, Tu grande ed illustre presidio della Chiesa, Tu aiuto meraviglioso dei cristiani, Tu terribile come esercito ordinato a battaglia; Tu, che sola hai distrutto ogni eresia in tutto il mondo, oh! Nelle nostre angustie, nelle nostre lotte, nelle nostre strettezze difendici dal nemico, e, nell’ora della morte, accogli l’anima nostra in Paradiso. Così sia. [ind. 3 anni, plen s.c. p.t.m.].

Preghiera a Maria Ausiliatrice

[S.S. Leone XIII, con breve del 10 marzo 1900, concede 300 giorni di Indulgenza ogni volta che si recita questa preghiera almeno con cuore contrito]

“O Santissima ed Immacolata Vergine Maria Madre nostra tenerissima, e potente aiuto dei Cristiani, noi ci consacriamo interamente al vostro dolce amore e al vostro santo servizio. Vi consacriamo la mente co’ suoi pensieri, il cuore co’ suoi affetti, il corpo co’ suoi sentimenti e con tutte le sue forze, e promettiamo di voler sempre operare alla maggior gloria di Dio ed alla salute delle anime. – Voi intanto, o Vergine incomparabile, che siete sempre stata l’Ausiliatrice del popolo cristiano, deh!, continuate a mostrarvi tale specialmente in questi giorni. Umiliate i nemici di nostra santa Religione, e rendetene vani i malvagi intenti. Illuminate e fortificate i Vescovi e i Sacerdoti, e teneteli sempre uniti ed obbedienti al Papa, Maestro infallibile; preservate dall’irreligione e dal vizio l’incauta gioventù: promuovete le sante vocazioni ed accrescete il numero dei sacri Ministri affinché per mezzo loro il regno di Gesù Cristo si conservi tra noi, e si estenda fino agli ultimi confini della terra. Vi preghiamo ancora, o dolcissima Madre, che teniate sempre rivolti i vostri sguardi pietosi sopra l’incauta gioventù esposta a tanti pericoli, sopra i poveri peccatori moribondi; siate per tutti, o Maria, dolce speranza, Madre di misericordia e porta del Cielo. – Ma anche per noi vi supplichiamo gran Madre di DIO. Insegnateci a ricopiare in noi le vostre virtù, in particolar modo l’angelica modestia, l’umiltà profonda, l’ardente carità, affinché, per quanto è possibile, col nostro contegno, colle nostre parole, col nostro esempio rappresentiamo al vivo in mezzo al mondo Gesù Benedetto vostro Figliuolo, e facciamo conoscere ed amare Voi, e con questo mezzo possiamo riuscire a salvare molte anime. – Fate altresì, o Maria Ausiliatrice, che noi siamo tutti raccolti sotto i l vostro manto di Madre. Fate che nelle tentazioni noi vi invochiamo con fiducia; fate insomma che il pensiero di Voi sì buona, sì amabile, sì cara, il ricordo dell’amore che portate ai vostri divoti, ci sia di conforto, da renderci vittoriosi contro i nemici dell’anima nostra, in vita ed in morte, affinché possiamo andare a farvi corona nel bel Paradiso. Così sia.!

 

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.