Peccato contro lo Spirito Santo

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« Ogni peccato ed ogni bestemmia sarà perdonata agli uomini, dice Gesù Cristo in S. Matteo, ma la bestemmia contro lo Spirito Santo non sarà rimessa. Chiunque sparlerà del Figliuolo dell’uomo otterrà perdono; ma chi avrà sparlato dello Spirito Santo non ne avrà remissione, né in questo secolo, né nel futuro » — “Omne peccatum, et blasphemia non remittetur hominibus: Spiritus autem blasphemia non remittetur. Et quicumque dixerit verbum contra Filium hominis, remittetur ei; qui autem dixerit contra Spiritum Sanctum, non remittetur ei neque in hoc saeculo neque in futuro” ( MATTH . XII, 31 – 32 ). Qual è questo peccato che non sarà rimesso né nel tempo, né nell’eternità?

1° Parecchi dottori intendono l’eresia d’Eunomio, la quale negava che lo Spirito Santo fosse Dio. – 2° S. Ilario stima che il peccato contro lo Spirito Santo consista nella negazione della divinità di Gesù Cristo (De Peccat.), – 3 ° S. Ambrogio lo classifica tra lo scisma e la simonia; perché Simone volle comprare col denaro il potere di fare miracoli concesso dallo Spirito Santo agli Apostoli (De Poenìt. lib. II ). – 4 ° Papa Gelasio considera come colpevoli di questo peccato coloro che, colpiti d’anatema, ossia scomunicati, restano e vogliono restare peccatori, e che per conseguenza non sono assolti né quaggiù né nell’altra vita (Stor. eccles.).  – 5° S. Cipriano vede questo peccato nella negazione della fede in tempo di persecuzione ( Lib . Ili , Ep. XIV ) . – 6 ° Riccardo da S. Vittore lo colloca tra l’odio ed il disprezzo formale di Dio (De Blasphem. in Spiritu S.). – 7° Finalmente S. Tommaso scrive che ogni peccato di malizia è contro lo Spirito Santo: Omne peccatum ex malitia, est contra Spiritum Sanctum (De Peccat.).

I teologi contano sei delitti contro lo Spirito Santo:

1° presumere di salvarsi senza merito . . . ; 2° abbandonarsi alla disperazione…; 3° combattere la verità conosciuta…; 4° rompere per gelosia la carità fraterna . . . ; 5° ostinarsi nella via del male…; 6 ° rimanere nell’impenitenza… Questi peccati sono infatti direttamente e maliziosamente contro la bontà di Dio, che è attribuita allo Spirito Santo.

Nel testo sopra citato, Gesù Cristo non parla di ogni peccato contro lo Spirito Santo, ma solamente della bestemmia contro questa Persona dell’adorabile Trinità; bestemmia che consiste nel calunniare le opere evidentemente divine e miracolose, pie e sante, che Dio opera per la salute degli uomini e per mezzo delle quali conferma la loro fede, e appoggia la verità della sua parola; quali sono, cacciare i demoni, e simili; queste tali opere appartenenza dello Spirito Santo. Questa è la spiegazione che ne danno i Santi Atanasio, Ambrogio, Gerolamo, Giovanni Crisostomo.

Il peccato contro lo Spirito Santo non sarà rimesso: — “non remittetur”;— cioè difficilmente e raramente sarà perdonato. Ma Dio che è la volontà e la potenza per natura, può rimettere e infatti rimette ogni sorta di peccato a chi sinceramente se ne pente… Questo peccato non sarà perdonato nel secolo futuro: “Neque in futuro”; perché chiunque muore in istato di colpa grave va all’inferno e non ha più speranza di uscirne…

[E. Barbier: I Tesori di Cornelio A Lapide. Vol. III – Torino 1930]

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

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